La duplicazione del DNA
La duplicazione del DNA La duplicazione del DNA
Esperimento di Okazaki. 1 Allo scopo di indagare sul meccanismo di duplicazione del DNA e su alcuni degli enzimi coinvolti nella sua sintesi, Okazaki fece uso di un MUTANTE CONDIZIONALE difettivo per l’enzima ligasi. Un mutante condizionale è un organismo portatore di una mutazione che si esprime solo in determinate condizioni. Ad esempio, il ceppo batterico usato da Okazaki era un Escherichia coli incapace di crescere a 42°C a causa di una mutazione a carico dell’enzima ligasi che non è più attiva a questa temperatura. A 32°C, invece, i batteri crescono regolarmente in quanto l’enzima ligasi, anche se è mutato, funziona regolarmente a 32°C. Escherichia coli, ceppo selvatico Escherichia coli, ceppo ts per la ligasi Coltura a 42°C Coltura a 32°C Crescita, ligasi attiva Crescita, ligasi attiva Coltura a 42°C Coltura a 32°C Non cresce, ligasi inattiva Crescita, ligasi attiva
5’ 3’ 5’ 3’ 6. Degradazione dei primers e riempimento degli spazi con nuovo DNA ad opera della DNA polimerasi I 7. Chiusura dei “gap” ad opera della DNA ligasi 3’ 5’ 3’ 5’ 5’ 3’ 5’ 3’ 8. Al termine del processo, sono state prodotte due molecole di DNA. 3’ 5’ 3’ 5’
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6. Degradazione dei primers e riempimento degli spazi<br />
con nuovo <strong>DNA</strong> ad opera <strong>del</strong>la <strong>DNA</strong> polimerasi I<br />
7. Chiusura dei “gap” ad opera <strong>del</strong>la <strong>DNA</strong> ligasi<br />
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8. Al termine <strong>del</strong> processo, sono state prodotte<br />
due molecole di <strong>DNA</strong>.<br />
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