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Val Tiberina

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3 – CalCari a Posidonia (FiLAmenTs)(fig. 5): questo gruppo contiene le selci di colore variabile<br />

dal verde al rosso, al grigio al marrone chiaro, dove è possibile osservare un accumulo di gusci<br />

di bivalvi lunghi e sottili, fortemente impacchettati, riferibili alla famiglia dei Posidonidae, vissuti<br />

durante il giurassico medio (aaleniano). Questa U.l. appartenente alla successione stratigrafica<br />

Umbro-marchigiana affiora nella valle del Bosso, in valdorbia ed in altri areali,<br />

sovrapposta alla U.l. del rosso ammonitico Umbro-marchigiano.<br />

5. alta valtiBerina tosCana. ConFronto Fra miCroFaCies da litotiPi di aFFioramento e miCro-<br />

FaCies di manUFatti da Casa monti attriBUiti a CalCari a Posidonia siliCiZZati. in alto: litotiPo<br />

CalCari a Posidonia (Filaments), immagini delle miCroFaCies<br />

4 – sCaglia rossa (fig. 6): in questo gruppo sono state inserite le selci di colore rosso (chiaro<br />

e scuro), rosa e bianco-rosato che contengono abbondanti micro- foraminiferi planctonici; in<br />

molte selci è stato possibile, grazie al buono stato di conservazione dei fossili, discriminare l’appartenenza<br />

stratigrafica al Cretacico (dal santoniano al maastrichtiano) o al terziario (dal Paleocene<br />

all’eocene medio).<br />

5 – Corniola/maioliCa: qui sono state incluse tutte le selci di colore nocciola e grigio chiaro<br />

con abbondanti radiolari e spicole di spugna. Purtroppo il contenuto in microfossili non è stato<br />

esauriente per separare le due litologie. il colore delle selci in affioramento delle due unità litostratigrafiche,<br />

nocciola per la Corniola e grigio chiaro/scuro per la maiolica può essere un carattere<br />

di distinzione, ma in ogni caso rimangono incertezze.<br />

lo step successivo è stato la raccolta di campioni rappresentativi da affioramenti, sia in<br />

areali limitrofi all’area dei siti preistorici (greti del fiume sovara, Ponte alla Piera, località Casa<br />

monti) che in areali distanti appartenenti al settore Umbro-marchigiano (gola del Bosso, fiume<br />

Candigliano, Cava di s. anna al Furlo, norcia e massicci Perugini). il confronto fra le microfacies<br />

ed i dati dell’analisi geochimica (caratterizzazione geochimica tramite iCP-ms- inductively<br />

coupled plasma mass spectrometry) hanno permesso di avanzare ipotesi sulle possibili<br />

provenienze della selce impiegata nella fabbricazione delle industrie.<br />

www.archeologia.beniculturali.it<br />

Bollettino di arCHeologia on line ii, 2011/2-3<br />

Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076<br />

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