Val Tiberina

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adriana moroni et al., l’alto e medio bacino del tevere d’aria, 49 collocherebbe l’alta valle del tevere in una posizione anomala rispetto non solo ai restanti complessi umbri, ma anche a quella che, sulla base degli studi archeometrici, sembra essere stata la tendenza generale dei gruppi umani per l’intero arco del Paleolitico medio in area non solo peninsulare. 50 il fenomeno risulta, tuttavia, più comprensibile qualora lo si diluisca in un contesto cronologico di lunga durata e ammettendo che il prelievo di materiale poteva avvenire di volta in volta nel luogo di approvvigionamento più vicino alla destinazione finale durante regolari spostamenti nell’ambito di un territorio di caccia e di raccolta la cui estensione doveva includere almeno parte dell’attuale areale umbro-marchigiano. 51 tale problematica potrà essere meglio chiarita quando, oltre ad approfondire le indagini sull’origine e l’effettiva disponibilità delle materie prime locali, verrà condotto a termine lo studio integrale dei complessi e i dati tecnologici potranno essere confrontati in modo puntuale con quelli archeometrici. venendo alla distribuzione geografica (figg. 17-23), sembra opportuno precisare innanzitutto che i siti presi in esame hanno restituito raccolte assai diversificate dal punto di vista numerico; si passa infatti da industrie abbondanti formate da centinaia di pezzi a piccoli insiemi siti con num. di pezzi compreso fra 0 e 10 siti con num. di pezzi compreso fra 10 e 100 siti con num. di pezzi superiore a 100 17. distriBUZione geograFiCa dei siti del PaleolitiCo medio dell'alta valtiBerina tosCana: 1. san Cassiano; 2. Casa monti; 3. Poggio tUriCCHi; 4. godiolina; 5. Colle; 6. ColFiorito; 7. CHiaraBelle; 8. Castel di sorCi; 9. san lorenZo; 10. rio seCCo; 11. isaBella; 12. ronCione; 13. Casa nUova - tamBUro; 14. Ca- PannaCCe; 15. Poggio rosso; 16. PUiCCHi; 17. riolo di monterCHi; 18. sigliano; 19. sant’antimo; 20. san leo CamPosanto; 21. tiZZano; 22. tiZZano il riolo; 23. ColleveCCHio; 24. i ConCHi; 25. ZanCHi; 26. Passerina; 27. Pianoli Pistrino; 28. BasiliCa 49) si andrebbe da un minimo di 28-30 km per il bacino del Candigliano a un massimo di 40 per quello del Bosso. 50) Bietti 2005; BosCato et al. 2010; ronCHitelli et al. 2010. al contrario non sembrerebbe del tutto insolita la presenza, in giacimenti del Paleolitico medio italiano – ma anche francese (slimak 2008) – di basse percentuali di litotipi esotici (Cfr. negrino - starnini 2005). 51) affrontare in questa sede questioni complesse di portata socio-economica quali la possibile esistenza di sistemi di scambio fra i gruppi neandertaliani, argomento peraltro oggetto di dibattito tra gli studiosi (Bietti 2006; slimak 2008), sembra prematuro dato il carattere preliminare dello studio. www.archeologia.beniculturali.it Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076 188

www.archeologia.beniculturali.it Bollettino di arCHeologia on line ii, 2011/2-3 18. alta valtiBerina tosCana. distriBUZione ed estensione dei PrinCiPali giaCimenti del PaleolitiCo medio (le Zone in grigio meno intenso indiCano le aree Con minor ConCentraZione di rePerti) (sCala 1: 5.000) Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076 189

adriana moroni et al., l’alto e medio bacino del tevere<br />

d’aria, 49 collocherebbe l’alta valle del tevere in una posizione anomala rispetto non solo ai restanti<br />

complessi umbri, ma anche a quella che, sulla base degli studi archeometrici, sembra<br />

essere stata la tendenza generale dei gruppi umani per l’intero arco del Paleolitico medio in area<br />

non solo peninsulare. 50<br />

il fenomeno risulta, tuttavia, più comprensibile qualora lo si diluisca in un contesto cronologico<br />

di lunga durata e ammettendo che il prelievo di materiale poteva avvenire di volta in<br />

volta nel luogo di approvvigionamento più vicino alla destinazione finale durante regolari spostamenti<br />

nell’ambito di un territorio di caccia e di raccolta la cui estensione doveva includere<br />

almeno parte dell’attuale areale umbro-marchigiano. 51 tale problematica potrà essere meglio<br />

chiarita quando, oltre ad approfondire le indagini sull’origine e l’effettiva disponibilità delle<br />

materie prime locali, verrà condotto a termine lo studio integrale dei complessi e i dati tecnologici<br />

potranno essere confrontati in modo puntuale con quelli archeometrici.<br />

venendo alla distribuzione geografica (figg. 17-23), sembra opportuno precisare innanzitutto<br />

che i siti presi in esame hanno restituito raccolte assai diversificate dal punto di vista numerico;<br />

si passa infatti da industrie abbondanti formate da centinaia di pezzi a piccoli insiemi<br />

siti con num. di pezzi compreso fra 0 e 10 siti con num. di pezzi compreso fra 10 e 100 siti con num. di pezzi superiore a 100<br />

17. distriBUZione geograFiCa dei siti del PaleolitiCo medio dell'alta valtiBerina tosCana:<br />

1. san Cassiano; 2. Casa monti; 3. Poggio tUriCCHi; 4. godiolina; 5. Colle; 6. ColFiorito; 7. CHiaraBelle; 8.<br />

Castel di sorCi; 9. san lorenZo; 10. rio seCCo; 11. isaBella; 12. ronCione; 13. Casa nUova - tamBUro; 14. Ca-<br />

PannaCCe; 15. Poggio rosso; 16. PUiCCHi; 17. riolo di monterCHi; 18. sigliano; 19. sant’antimo; 20. san leo<br />

CamPosanto; 21. tiZZano; 22. tiZZano il riolo; 23. ColleveCCHio; 24. i ConCHi; 25. ZanCHi; 26. Passerina; 27.<br />

Pianoli Pistrino; 28. BasiliCa<br />

49) si andrebbe da un minimo di 28-30 km per il bacino del Candigliano a un massimo di 40 per quello del Bosso.<br />

50) Bietti 2005; BosCato et al. 2010; ronCHitelli et al. 2010. al contrario non sembrerebbe del tutto insolita la presenza, in<br />

giacimenti del Paleolitico medio italiano – ma anche francese (slimak 2008) – di basse percentuali di litotipi esotici (Cfr. negrino<br />

- starnini 2005).<br />

51) affrontare in questa sede questioni complesse di portata socio-economica quali la possibile esistenza di sistemi di scambio<br />

fra i gruppi neandertaliani, argomento peraltro oggetto di dibattito tra gli studiosi (Bietti 2006; slimak 2008), sembra prematuro<br />

dato il carattere preliminare dello studio.<br />

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