Le stele di Bologna di V secolo a.C.: modelli iconografici tra Grecia ...
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XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008<br />
Session: Testo, immagine, comunicazione: immagine come linguaggio<br />
Figg. 1-2 – <strong>Bologna</strong>, museo Civico Archeologico, <strong>stele</strong> nn. 109 e 168b.<br />
(fig. 1); l'altro annovera le <strong>stele</strong> meglio note nella letteratura, assai più curate e con esiti monumentali, decorate<br />
con registri e con cornici a tema marino e fitomorfo (fig. 2). L'apparente <strong>di</strong>cotomia <strong>tra</strong> i due filoni, che saremmo<br />
tentati <strong>di</strong> definire l'uno modesto e l'altro d'élite non <strong>di</strong>menticando tuttavia che anche le <strong>stele</strong> più piccole<br />
costituiscono un segnacolo d'eccezione nel panorama generale delle sepolture bolognesi 4 , in realtà è fortemente<br />
attenuata da una serie <strong>di</strong> temi e <strong>di</strong> segni iconici, che risultano <strong>tra</strong>sversali offrendo la possibilità <strong>di</strong><br />
una lettura univoca della classe e prefigurando al contempo fenomeni <strong>di</strong> omologazione <strong>tra</strong> classi sociali <strong>di</strong>fferenti.<br />
Esemplificativo al riguardo è il caso dello schema iconografico della donna che si <strong>di</strong>rige verso la foglia<br />
d'edera presente, verosimilmente nello stesso periodo, sulla piccola <strong>stele</strong> n. 22 e sulla <strong>stele</strong> n. 12, una delle<br />
più elaborate e curate dell'intero corpus. Il gruppo delle <strong>stele</strong> più modeste <strong>di</strong> norma restituisce l'identità sociale<br />
al defunto (l'oplita, il cavaliere, il sacerdote, l'uomo adulto, la giovane donna, la domina, ecc.), ma su<br />
una trentina <strong>di</strong> esemplari l'anonimato <strong>di</strong> questo schema iconografico è <strong>tra</strong>sgre<strong>di</strong>to dalla comparsa <strong>di</strong> elementi<br />
che svelano l'adesione del defunto a particolari forme ideologiche, più spesso nel segno <strong>di</strong> Dioniso (fig. 3).<br />
Alla sfera <strong>di</strong>onisiaca rimandano le ghirlande, i <strong>tra</strong>lci e le foglie d'edera impugnate dal defunto o presenti nel<br />
campo figurativo e nelle cornici, <strong>di</strong> certo non come semplici riempitivi, come <strong>di</strong>mos<strong>tra</strong> l’ interscambiabilità <strong>tra</strong><br />
la foglia e il testone silenico 5 . L'elemento <strong>di</strong>onisiaco, epifania del <strong>di</strong>o, sbuca dalla cornice in<strong>di</strong>cando la meta<br />
verso la quale il defunto si <strong>di</strong>rige in atto <strong>di</strong> orante (fig. 4) compiendo un percorso iniziatico, forse garanzia <strong>di</strong><br />
salvezza ul<strong>tra</strong>terrena o, come vuole il Colonna, prefigurazione <strong>di</strong> un Al<strong>di</strong>là abitato da defunti-satiri 6 . Proprio<br />
l'analisi delle varianti ha consentito <strong>di</strong> sistemare le <strong>stele</strong> appartenenti al primo gruppo all'interno <strong>di</strong> una griglia<br />
(tav. 1) nella quale <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> espressione esplicitano via via in modo più chiaro l'assunto ideologico del<br />
4 <strong>Le</strong> <strong>stele</strong> in arenaria segnalavano meno del 10% delle sepolture, cf. SASSATELLI 1988.<br />
5 GOVI 2009.<br />
6 COLONNA 2002.<br />
Bollettino <strong>di</strong> Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D2 / 5 Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n. 330 ISSN 2039 - 0076<br />
www.archeologia.beniculturali.it/pages/pubblicazioni.html<br />
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