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numero 3 - Chiesa di Milano

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insieme<br />

Diocesi<br />

Mensile <strong>di</strong> informazione per il clero<br />

a cura dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arci<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />

EVENTI DIOCESANI<br />

Natale degli<br />

sportivi 2004<br />

Il 13 <strong>di</strong>cembre con l’Arcivescovo<br />

al Teatro Arcimbol<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />

pagina 5<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

Liturgia: quattro<br />

giorni animatori<br />

Gli incontri si terranno<br />

nel gennaio-febbraio 2005<br />

NELL’INSERTO<br />

pagina 13<br />

Scuola pratica:<br />

prolusione<br />

<strong>di</strong> mons. Corti<br />

Il vescovo <strong>di</strong> Novara ha<br />

presentato una riflessione<br />

sul tema “Parrocchia e<br />

accompagnamento della fede”<br />

Poste Italiane Spa - spe<strong>di</strong>zione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB <strong>Milano</strong> n° 3 2004


Sommario<br />

Diocesi INSIEME -<br />

Mensile <strong>di</strong><br />

informazione per il<br />

Clero a cura<br />

dell’Ufficio per le<br />

Comunicazioni sociali<br />

dell’Arci<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

<strong>Milano</strong> - Direttore<br />

Responsabile: Don<br />

Gilberto Donnini -<br />

E<strong>di</strong>tore: Centro<br />

Ambrosiano <strong>di</strong><br />

Documentazione e<br />

Stu<strong>di</strong> Religiosi -<br />

Direzione, Redazione<br />

e Amministrazione:<br />

piazza Fontana 2,<br />

20122 <strong>Milano</strong><br />

(02/85.56.240) -<br />

Realizzazione<br />

e<strong>di</strong>toriale: ITL spa,<br />

via Antonio da<br />

Recanate 1, 20124<br />

<strong>Milano</strong> (02/67.13.161)<br />

- Stampa: Boniar<strong>di</strong><br />

Grafiche Srl, via G.B.<br />

Vico 40, 20123<br />

<strong>Milano</strong> - Perio<strong>di</strong>co<br />

registrato presso il<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> al<br />

n. 374 del 10.6.1996 -<br />

Poste Italiane Spa<br />

spe<strong>di</strong>zione in A. P.<br />

D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 2, DCB<br />

<strong>Milano</strong><br />

2<br />

EVENTI DIOCESANI<br />

La lettera <strong>di</strong> Natale ai bambini scritta dal Car<strong>di</strong>nale . . . . . . . . . . . . . . . 3<br />

Natale degli Sportivi 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />

Una Commissione per lo Sport professionistico. . . . . . . . . . . . . . . . . . 6<br />

Un libro del car<strong>di</strong>nale Tettamanzi sullo sport. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

FORMAZIONE PERMANENTE DEL CLERO<br />

Un itinerario per i parroci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8<br />

SERVIZIO PER LA FAMIGLIA<br />

La formazione degli operatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10<br />

Festa S. Famiglia e Giornata per la Vita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12<br />

Il nuovo rito del matrimonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13<br />

SERVIZIO PER LA PASTORALE LITURGICA<br />

Quattro giorni animatori liturgici 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13<br />

SERVIZIO PER L’ECUMENISMO E IL DIALOGO<br />

17 gennaio 2005: giornata dell’ebraismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15<br />

18-25 gennaio 2005: settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani 18<br />

CONSULTA DIOCESANA DI PASTORALE SCOLASTICA<br />

Una iniziativa per l’anno 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20<br />

VICARIATO PER LA VITA CONSACRATA<br />

L’incontro del Car<strong>di</strong>nale con le superiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21<br />

COMUNICATI<br />

CONSIGLIO PRESBITERALE Sessione 19 ottobre 2004. . . . . . . . . 23<br />

CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO Sessione 23 ottobre 2004 24<br />

OSSERVATORIO GIURIDICO Blocco del traffico . . . . . . . . . . . . . . . 26<br />

INSERTO<br />

SCUOLA PRATICA DI ACCOMPAGNAMENTO SPIRITUALE<br />

Prolusione <strong>di</strong> mons. Renato Corti (<strong>Milano</strong>, 7 ottobre 2004)<br />

COMUNICAZIONE AI SACERDOTI<br />

L’adattamento del rito del matrimonio<br />

PASTORALE LITURGICA<br />

Quando il cantare s’innalza verso l’“alto”<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004


LA LETTERA DI NATALE AI BAMBINI<br />

SCRITTA DAL CARDINALE<br />

Èuscita in questi giorni in tutte<br />

le librerie cattoliche la terza<br />

Lettera che il car<strong>di</strong>nale<br />

Tettamanzi ha scritto ai bambini in<br />

occasione del S. Natale. Dopo Voglio<br />

raccontarvi un segreto, del 2002 e<br />

dopo Messaggeri <strong>di</strong> Gesù. La storia<br />

<strong>di</strong> Bertina e del suo pastore dello<br />

scorso anno, ecco ora Gesù Bambino<br />

e la sua Croce.<br />

L’Arcivescovo stesso ha offerto la<br />

chiave <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong> questo genere<br />

dei suoi scritti facendone menzione<br />

in una recente conferenza stampa<br />

indetta in occasione della pubblicazione<br />

del suo libro Sportivi uomini<br />

veri: commentando una curiosa citazione<br />

del suo “collega”, il car<strong>di</strong>nale<br />

Giacomo Biffi, Arcivescovo Emerito<br />

<strong>di</strong> Bologna («Un car<strong>di</strong>nale che non<br />

gioca a bocce o non si affaccia mai a<br />

contemplare la luna, non scrive filastrocche<br />

per bambini o non alleva<br />

canarini è più pericoloso <strong>di</strong> un eretico»),<br />

il car<strong>di</strong>nale Tettamanzi ha<br />

detto, tra l’altro, che lui non gioca a<br />

bocce, non alleva canarini, qualche<br />

volta si affaccia a contemplare non<br />

la luna ma la Madonnina, pregando<br />

così per tutta la sua Diocesi. E poi:<br />

«Ho scritto sì per i bambini - anzi ai<br />

bambini - ma non delle filastrocche,<br />

bensì delle Lettere <strong>di</strong> Natale piene<br />

<strong>di</strong> contenuti <strong>di</strong> fede, con un linguaggio<br />

adatto ai piccoli, ma con riflessioni<br />

che fanno pensare anche noi<br />

adulti».<br />

Gesù Bambino e la sua Croce si presenta<br />

subito, come le due precedenti<br />

- con la sua veste grafica, il formato,<br />

le foto e le illustrazioni (opera <strong>di</strong><br />

Loretta Regalia) - per essere offerta<br />

ai bambini delle scuole elementari e<br />

letta <strong>di</strong>rettamente da loro, meglio se<br />

non tutta d’un fiato.<br />

L’intento, che il Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong>chiara<br />

nelle prime battute, è infatti quello<br />

che il piccolo libro sia un regalo per<br />

ciascuno dei bambini della Diocesi,<br />

fatto e ricevuto “per stare un po’<br />

insieme”: « Vorrei proprio che tutti i<br />

bambini della Diocesi avessero questo<br />

piccolo segno del mio grande<br />

affetto. Sì, perché il tempo che ciascuno<br />

<strong>di</strong> voi impiegherà per leggere<br />

la mia lettera sarà come se l’avesse<br />

passato con me, attento e affettuoso,<br />

ad ascoltarmi. E il tempo che io ho<br />

impiegato a scrivere è come se l’avessi<br />

passato con ciascuno <strong>di</strong> voi…<br />

Chissà chi ci mette <strong>di</strong> più. Io a scrivere?<br />

O voi a leggere? Che bello<br />

poter stare così, un po’ insieme!».<br />

Questo modo <strong>di</strong> stare insieme è sempre<br />

ammirevole e sorprendente da<br />

parte dell’Arcivescovo che non si<br />

stanca <strong>di</strong> mostrare a genitori, insegnanti<br />

ed educatori come la semplicità<br />

del linguaggio può accompagnarsi<br />

alla profon<strong>di</strong>tà e soli<strong>di</strong>tà dei<br />

contenuti.<br />

Il tema principale della Lettera (sintetizzato<br />

dal titolo) è natalizio nel<br />

senso più profondamente teologico<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

3<br />

EVENTI DIOCESANI


EVENTI DIOCESANI<br />

4<br />

del termine. Gesù Bambino e la sua<br />

Croce ricorda imme<strong>di</strong>atamente a chi<br />

conosce il Nuovo Testamento che la<br />

riflessione evangelica sull’infanzia<br />

<strong>di</strong> Gesù è un frutto maturo, denso e<br />

simbolico, delle comunità <strong>di</strong> Matteo<br />

e Luca che, alla luce della Pasqua<br />

recuperano alcuni momenti della<br />

vita <strong>di</strong> Gesù bambino per professare<br />

e istruire la fede nel Figlio <strong>di</strong> Dio, il<br />

Signore morto, risorto e vivente per<br />

sempre nella sua <strong>Chiesa</strong>, inviata a<br />

testimoniarlo a tutti.<br />

Il Car<strong>di</strong>nale scrive dunque ai suoi<br />

giovanissimi amici per aiutarli - e<br />

per aiutarci - ad attingere le verità<br />

della fede, con il loro frutto <strong>di</strong> gioia e<br />

<strong>di</strong> pace, nel cuore stesso <strong>di</strong> Dio:<br />

«So che voi, carissimi bambini, mi<br />

capite. Voi sapete e sentite dentro <strong>di</strong><br />

voi che nel cuore <strong>di</strong> Dio c’è un mondo<br />

<strong>di</strong> bene e che il mondo sarebbe pieno<br />

<strong>di</strong> bene se tutti volessero imparare<br />

ad amare come Gesù, il Figlio <strong>di</strong> Dio,<br />

il nostro grande amico, fratello e<br />

maestro, il Signore della nostra<br />

vita».<br />

Di fronte al mondo segnato dal<br />

male, dalla violenza e dalle guerre i<br />

bambini sono invitati a offrire il loro<br />

contributo per portare la pace a<br />

tutti. Come? Accogliendo il regalo<br />

più grande che, a Natale, viene da<br />

Gesù Bambino e cioè la sua Croce.<br />

«Gesù Bambino, nella statuetta che<br />

metteremo nel presepe, ha le piccole<br />

braccia aperte. E Gesù, sulla croce,<br />

ha ancora le braccia aperte. Ecco il<br />

regalo <strong>di</strong> Gesù all’umanità: lui ci<br />

abbraccia sempre».<br />

Così, dal Natale alla Croce, le parole<br />

dell’Arcivescovo evocano i motivi<br />

della fedeltà dell’amore <strong>di</strong> Dio, del<br />

suo perdono, della fiducia che sa<br />

rinnovare, fino al “sapore” della vita<br />

eterna, presentata ai bambini con la<br />

spiegazione del significato dell’Eucaristia<br />

collegata al nome <strong>di</strong><br />

Betlemme, che vuol <strong>di</strong>re “casa del<br />

pane”.<br />

Il tutto si conclude con l’invito già<br />

rivolto a tutti i fedeli della Diocesi,<br />

all’inizio dell’anno pastorale in<br />

corso, a essere testimoni “accesi”<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

dall’Eucaristia domenicale: il Car<strong>di</strong>nale<br />

lo ripropone ora ai bambini in<br />

maniera singolare con l’adattamento<br />

che offre loro <strong>di</strong> un celebre racconto,<br />

quello de Il quarto re. Il personaggio<br />

<strong>di</strong>viene un modello da<br />

seguire per gustare e testimoniare<br />

la vita che Gesù Bambino è venuto a<br />

portare a tutti.<br />

La destinazione più imme<strong>di</strong>ata della<br />

lettera è, come già si è detto, la lettura<br />

da parte <strong>di</strong> bambini tra i 6 e i<br />

10 anni, soprattutto quelli che già<br />

frequentano il catechismo. A quelli<br />

un po’ più piccoli potrebbe essere<br />

letta da qualcuno <strong>di</strong> casa, mentre<br />

essi possono intrattenersi con i <strong>di</strong>segni<br />

e le fotografie.<br />

L’esperienza delle due precedenti<br />

“Lettere <strong>di</strong> Natale ai bambini” ha<br />

mostrato che è possibile, però, un<br />

uso più ampio. In molte parrocchie e<br />

in non poche classi <strong>di</strong> scuola, il piccolo<br />

libro dell’Arcivescovo può <strong>di</strong>ventare<br />

il simpatico e utile regalo fatto<br />

a ciascun bambino dal parroco, dai<br />

catechisti o dagli insegnanti <strong>di</strong> religione.<br />

In <strong>Chiesa</strong> si può usare e consegnare<br />

durante i giorni della<br />

Novena <strong>di</strong> Natale, selezionando<br />

alcuni brani da adattare alla preghiera<br />

comunitaria. Già è successo<br />

che i bambini stessi, condotti da<br />

insegnanti e animatori, rielaborassero<br />

il testo per farne una rappresentazione<br />

in forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo o <strong>di</strong><br />

racconto sceneggiato, magari arricchito<br />

<strong>di</strong> musiche e canti. Non mancano<br />

sacerdoti che portano con sé la<br />

Lettera, oltre a quella apposita per<br />

le famiglie, durante la tra<strong>di</strong>zionale<br />

Bene<strong>di</strong>zione delle case, per omaggiarla<br />

ai bambini che incontrano per<br />

la prima volta, soprattutto dove c’è<br />

chi non frequenta la parrocchia.<br />

Come ogni lettera, anche quella del<br />

car<strong>di</strong>nale Tettamanzi ai bambini si<br />

presta per ricevere risposte. Chissà<br />

quante letterine riceverà l’Arcivescovo<br />

a Natale? È certo che il <strong>di</strong>alogo<br />

con i bambini è stabilito e che<br />

da lui sono conosciuti e riconosciuti<br />

nella comunità cristiana non solo<br />

come destinatari, ma anche come


protagonisti, a loro misura, dell’annuncio<br />

della fede e della missione<br />

della <strong>Chiesa</strong>.<br />

L’Arcivescovo ha detto, come già<br />

accennato, che le sue Lettere <strong>di</strong><br />

Natale ai bambini sono fatte per far<br />

pensare anche gli adulti. Non sarà<br />

<strong>di</strong>fficile, allora, trovare Gesù<br />

Bambino e la sua Croce anche sul<br />

como<strong>di</strong>no <strong>di</strong> nonni e genitori, sul<br />

tavolo <strong>di</strong> professori e impren<strong>di</strong>tori o<br />

nella valigetta <strong>di</strong> uomini e donne<br />

“indaffarati” ma pensosi. Un invito<br />

dolce e pressante, come sa essere il<br />

car<strong>di</strong>nale Tettamanzi, a tutti quelli<br />

che non vogliono trascurare il monito<br />

evangelico: “Se non ritornerete<br />

come bambini…”.<br />

Don Massimiliano Sabba<strong>di</strong>ni<br />

NATALE DEGLI SPORTIVI<br />

13 <strong>di</strong>cembre 2004<br />

L’ARCIVESCOVO<br />

INCONTRA<br />

IL MONDO<br />

DELLO SPORT<br />

DIOCESANO<br />

Da alcuni anni l’Arcivescovo <strong>di</strong><br />

<strong>Milano</strong> - in occasione del<br />

Santo Natale - raduna il<br />

mondo dello sport ambrosiano, in<br />

una serata che unisce la festa, la<br />

riflessione e l’incontro tra protagonisti<br />

<strong>di</strong> tutti i livelli del fenomeno<br />

sportivo. Le ultime e<strong>di</strong>zioni si sono<br />

svolte al Palalido <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> e hanno<br />

visto la partecipazione <strong>di</strong> circa 2000<br />

<strong>di</strong>rigenti e atleti delle società sportive<br />

<strong>di</strong>lettantistiche e amatoriali,<br />

insieme a <strong>numero</strong>si campioni del<br />

mondo dello sport professionistico e<br />

ai rappresentanti delle varie istituzioni<br />

sportive.<br />

L’appuntamento per il “Natale de-<br />

gli Sportivi 2004” è fissato per il<br />

giorno lunedì 13 <strong>di</strong>cembre alle<br />

ore 20.30 presso il Teatro<br />

Arcimbol<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>.<br />

La serata prevede il <strong>di</strong>alogo tra<br />

l’Arcivescovo e le tante e <strong>di</strong>verse<br />

voci del mondo dello sport, dagli<br />

olimpionici agli allenatori dell’oratorio,<br />

dagli atleti <strong>di</strong>versamente abili<br />

agli arbitri, dai giornalisti ai <strong>di</strong>rigenti<br />

delle varie istituzioni sportive.<br />

Il tutto accompagnato da intrattenimento<br />

“natalizio” e da alcune<br />

esibizioni artistico-sportive.<br />

Per informazioni: segreteria Natale<br />

sportivi (tel. 02-58391356; e-mail:<br />

nataledeglisportivi@<strong>di</strong>ocesi.milano.it)<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

5<br />

EVENTI DIOCESANI<br />

Nella foto:<br />

un momento<br />

del Natale<br />

degli Sportivi<br />

dello scorso<br />

anno.


EVENTI DIOCESANI<br />

6<br />

UNA COMMISSIONE<br />

PER LO SPORT<br />

PROFESSIONISTICO<br />

Nel cuore dell’estate scorsa,<br />

dagli austeri Uffici della<br />

Curia Arcivescovile è uscito<br />

un decreto - a firma del Moderator<br />

Curiae, mons. Mario Spezzibottiani,<br />

su incarico del Car<strong>di</strong>nale Arcivescovo<br />

- che riguarda da vicino il<br />

variegato e complesso mondo dello<br />

sport professionistico. Il territorio<br />

dell’Arci<strong>di</strong>ocesi, grande più della<br />

metà dell’intera Lombar<strong>di</strong>a, conosce<br />

la più alta concentrazione - certamente<br />

in Italia, forse in tutta<br />

Europa - <strong>di</strong> persone che vivono l’esperienza<br />

sportiva ai più vari livelli,<br />

compreso quello professionistico<br />

e semiprofessionistico rappresentati<br />

da non poche istituzioni e realtà<br />

che, non <strong>di</strong> rado, stanno ai vertici<br />

dello sport. Le due squadre <strong>di</strong> calcio<br />

<strong>di</strong> Serie A, o il Gran Premio <strong>di</strong><br />

Monza <strong>di</strong> Formula 1, o le non poche<br />

medaglie olimpiche “ambrosiane”,<br />

sono solo la punta più vistosa <strong>di</strong> un<br />

fenomeno che comprende centinaia<br />

e centinaia tra Società sportive,<br />

federazioni, campionati, impianti e<br />

strutture, aziende, me<strong>di</strong>a specializzati…<br />

e quant’altro. La Diocesi <strong>di</strong><br />

<strong>Milano</strong> già da alcuni anni ha<br />

mostrato una specifica attenzione<br />

pastorale a questo mondo <strong>di</strong> sport<br />

attraverso la nomina <strong>di</strong> “Animatori<br />

spirituali”: ricor<strong>di</strong>amo in proposito<br />

l’impegno del compianto mons.<br />

Giampiero Carnelli, al quale è succeduto<br />

poi mons. Vincenzo Di<br />

Mauro, chiamato recentemente a<br />

nuovi incarichi in Vaticano. Ora<br />

questa stessa attenzione si<br />

approfon<strong>di</strong>sce e si articola in maniera<br />

più strutturata attraverso la<br />

costituzione, a carattere temporaneo,<br />

della Commissione per la progettazione<br />

della pastorale per lo<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

Sport Professionistico. È composta<br />

da cinque persone (don Massimiliano<br />

Sabba<strong>di</strong>ni, Respon-sabile<br />

del Servizio <strong>di</strong>ocesano per i Ragazzi<br />

e l’Oratorio, in qualità <strong>di</strong><br />

Presidente; Massimo Achini,<br />

Presidente del Comitato provinciale<br />

<strong>di</strong> <strong>Milano</strong> del Centro Sportivo<br />

Italiano, come Segretario; Bruno<br />

Pizzul, giornalista sportivo; Pierluigi<br />

Marzorati, Presidente della<br />

Fondazione Casartelli, ex campione<br />

<strong>di</strong> basket; Fabio Pizzul, Presidente<br />

dell’Azione Cattolica Ambrosiana e<br />

Direttore <strong>di</strong> Circuito Marconi) e ha<br />

il compito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are e formulare<br />

una proposta concreta circa le<br />

modalità con cui vivere, da parte<br />

della Diocesi, una significativa azione<br />

pastorale nell’ambito dello sport<br />

professionistico, considerate le complessità<br />

e le <strong>di</strong>fficoltà che spesso lo<br />

attraversano, oltre all’altissimo<br />

interesse che esso suscita su gran<br />

parte della popolazione e la sua<br />

incidenza nella società, tanto da<br />

essere qualificabile come vero<br />

“ambiente <strong>di</strong> vita”. La Commissione<br />

ha mandato <strong>di</strong> intessere rapporti e<br />

istituire eventuali “tavoli <strong>di</strong> confronto<br />

e <strong>di</strong> lavoro” con le istituzioni<br />

e i vari attori dello sport professionistico<br />

del territorio ambrosiano,<br />

con la <strong>di</strong>sponibilità a cercare <strong>di</strong><br />

ascoltare e capire le loro esigenze e<br />

le attese nei confronti della comunità<br />

ecclesiale.<br />

La Commissione cura anche <strong>di</strong>rettamente,<br />

in stretto contatto con il<br />

Servizio per la pastorale dello<br />

Sport, Turismo e Tempo Libero<br />

dell’Arci<strong>di</strong>ocesi e con la Consulta<br />

Diocesana Sport, la progettazione e<br />

la realizzazione dell’ormai tra<strong>di</strong>zionale<br />

incontro <strong>di</strong>ocesano con<br />

l’Arcivescovo denominato Natale<br />

degli Sportivi.<br />

La Commissione per la progettazione<br />

della pastorale per lo Sport<br />

Professionistico è attiva da alcuni<br />

mesi. È stata presentata ufficialmente<br />

in occasione <strong>di</strong> una conferen-


za stampa, svoltasi in Curia lo scorso<br />

19 ottobre, indetta per la presentazione<br />

del libro del car<strong>di</strong>nale<br />

Tettamanzi SPORTIVI UOMINI<br />

VERI.<br />

SPORTIVI<br />

UOMINI VERI<br />

Un libro del car<strong>di</strong>nale<br />

Tettamanzi sullo sport per l’uomo<br />

Si capisce subito che il libro<br />

dell’Arcivescovo non nasce a<br />

freddo, non è un testo concepito<br />

al tavolo <strong>di</strong> lavoro e realizzato conseguentemente<br />

con uno svolgimento<br />

unitario. Scorrendo l’in<strong>di</strong>ce si coglie<br />

l’indole <strong>di</strong> questo libro, che raccoglie<br />

quin<strong>di</strong>ci interventi <strong>di</strong> varia natura<br />

che il car<strong>di</strong>nale Tettamanzi ha tenuto<br />

in alcune occasioni nelle <strong>di</strong>verse<br />

tappe del suo ministero episcopale<br />

(Arcivescovo <strong>di</strong> Ancona, Segretario<br />

Generale della Conferenza<br />

Episcopale Italiana, Arcivescovo <strong>di</strong><br />

Genova, Arcivescovo <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>). I<br />

suoi <strong>di</strong>scorsi sullo sport sono provocati<br />

da circostanze concrete e si<br />

esprimono nel vivo <strong>di</strong> incontri dove la<br />

sollecitu<strong>di</strong>ne pastorale della <strong>Chiesa</strong><br />

si intreccia con la valenza educativa,<br />

etica, culturale e sociale dello sport.<br />

In copertina poi l’Autore stesso -<br />

ritratto durante un singolare incontro<br />

<strong>di</strong> tennis-tavolo con Alberto<br />

Montali, allenatore della nazionale<br />

<strong>di</strong> pallavolo - dà simpaticamente ai<br />

lettori l’esempio <strong>di</strong> uno sport praticato<br />

oltre che parlato o scritto.<br />

Il volume si compone <strong>di</strong> tre parti, ciascuna<br />

delle quali è caratterizzata da<br />

una categoria <strong>di</strong> destinatari delle<br />

riflessioni del Car<strong>di</strong>nale.<br />

La prima si rivolge agli uomini e<br />

alle donne dello sport e trasmette<br />

loro la fiducia e l’impegno <strong>di</strong> essere<br />

testimoni <strong>di</strong> Gesù e del suo Vangelo<br />

negli ambiti sportivi dove sono protagonisti.<br />

La seconda parte è in<strong>di</strong>rizzata alle<br />

Diocesi, alle parrocchie e alle<br />

Associazioni sportive cattoliche e<br />

offre spunti e approfon<strong>di</strong>menti perché<br />

sia sviluppata una nuova pastorale<br />

dello sport.<br />

La terza parte raccoglie gli interventi<br />

rivolti <strong>di</strong>rettamente ai preti che<br />

vivono il loro ministero o parte <strong>di</strong><br />

esso per lo sport, incoraggiandoli e<br />

sostenendoli per essere da pastori a<br />

servizio del “Vangelo dello sport”.<br />

Le pagine <strong>di</strong> SPORTIVI UOMINI<br />

VERI contengono anche, oltre al<br />

magistero del Vescovo sullo sport, le<br />

parti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo a più voci. Non<br />

mancano infatti le brevi testimonianze<br />

(<strong>di</strong>eci, raccolte durante il<br />

“Natale degli sportivi”, tra cui<br />

Zaccheroni, Montali, Capelli…) <strong>di</strong><br />

personaggi che interpretano ogni<br />

giorno da protagonisti qualche particolare<br />

aspetto del proprio impegno.<br />

In questo <strong>di</strong>alogo si collocano con la<br />

loro voce singolare anche le immagini:<br />

30 fotografie (più tre, nella copertina<br />

e nei risvolti) che raccontano in<br />

un istante alcuni incontri dell’Arcivescovo<br />

Tettamanzi, che spaziano da<br />

Toldo e Schevcenko agli arbitri del<br />

Csi, da Schumacher e Todt ai ragazzi<br />

<strong>di</strong>versamente abili <strong>di</strong> Special<br />

Olympics, senza trascurare i ragazzi<br />

degli oratori e qualche improvvisata<br />

<strong>di</strong>mostrazione sportiva da parte del<br />

Car<strong>di</strong>nale stesso.<br />

Due giornalisti importanti e celebri<br />

nel vasto panorama dell’informazione<br />

sportiva hanno siglato la prefazione<br />

e la postfazione del libro, cogliendone<br />

accattivanti chiavi <strong>di</strong> lettura.<br />

Bruno Pizzul scrive, tra l’altro: «…si<br />

avverte, quali siano i destinatari, una<br />

costante fiducia nell’uomo, che anche<br />

attraverso lo sport va aiutato a trovare<br />

la pienezza del suo essere a immagine<br />

e somiglianza <strong>di</strong> Dio». Gli fa eco, nelle<br />

ultime pagine, Can<strong>di</strong>do Cannavò: «In<br />

molti capitoli del libro ricorre la parola<br />

fede. E il Car<strong>di</strong>nale coglie proprio nel<br />

segno. La fede, più dei muscoli, è il<br />

motore <strong>di</strong> uno sportivo».<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

7<br />

EVENTI DIOCESANI


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

8<br />

FORMAZIONE PERMANENTE DEL CLERO<br />

Al prete della parrocchia si<br />

rivolgono non raramente persone<br />

o coppie che vivono una<br />

situazione matrimoniale <strong>di</strong> fatica e<br />

<strong>di</strong> prova. La sfida che tali domande<br />

rivolgono al singolo prete non può<br />

essere giocata in solitu<strong>di</strong>ne. C’è una<br />

crescente richiesta nel presbiterio<br />

<strong>di</strong> essere aiutati a con<strong>di</strong>videre e<br />

sostenere questa opportunità.<br />

Il Consiglio Presbiterale, nella sessione<br />

del 20 aprile 2004, ha votato<br />

una mozione in cui si chiedeva al<br />

Vicariato della Formazione permanente<br />

del clero e al Servizio<br />

Famiglia <strong>di</strong> organizzare un corso <strong>di</strong><br />

formazione apposito per i sacerdoti,<br />

in analogia alla “Scuola pratica <strong>di</strong><br />

accompagnamento spirituale”.<br />

Si è raccolta una commissione <strong>di</strong><br />

preti e laici esperti che ha prodotto<br />

un programma che cominciamo ora<br />

a pubblicizzare perché possa venire<br />

considerato e utilizzato dai preti.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un percorso in sei tappe:<br />

dal 9 febbraio all’11 maggio 2005<br />

(sempre <strong>di</strong> mercoledì) presso il<br />

seminario <strong>di</strong> Corso Venezia n. 11,<br />

dalle 10 alle 16.<br />

I contenuti proposti partono da una<br />

lettura della situazione sociale della<br />

relazione <strong>di</strong> coppia alla luce delle<br />

sfide e opportunità pastorali.<br />

Proseguono addentrandosi nella<br />

analisi <strong>di</strong> alcune motivazioni delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà della coppia alla luce delle<br />

sue <strong>di</strong>namiche interne proprie. La<br />

lettura delle complesse <strong>di</strong>namiche<br />

della coppia viene condotta sia<br />

me<strong>di</strong>ante relazioni frontali che<br />

attraverso momenti <strong>di</strong> laboratorio<br />

in cui si entra nel vivo della propria<br />

capacità <strong>di</strong> lettura e intervento<br />

rispetto a una esperienza specifica.<br />

In seguito verrà posta attenzione al<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

UN ITINERARIO PER I PARROCI<br />

Accogliere e accompagnare spiritualmente le famiglie in <strong>di</strong>fficoltà<br />

prete come soggetto che aiuta e<br />

come persona portatrice <strong>di</strong> una<br />

esperienza relazionale significativa,<br />

fondata sulla esperienza della propria<br />

fede e orientata alla comunicazione<br />

della forza del Vangelo.<br />

Riteniamo, infatti, che sia possibile<br />

offrire la parola evangelica come<br />

sostegno concreto e possibilità <strong>di</strong><br />

lettura delle situazioni <strong>di</strong> prova e<br />

crisi matrimoniale.<br />

Verrà anche fatto riferimento alla<br />

problematica della verifica canonica<br />

della vali<strong>di</strong>tà dei matrimoni e su<br />

come affrontare tali situazioni concretamente.<br />

Il corso si rivolge ai sacerdoti, particolarmente<br />

a coloro che hanno incarichi<br />

<strong>di</strong> pastorale familiare e ai parroci.<br />

Per le iscrizioni e i dettagli del<br />

programma si veda l’apposito volantino<br />

pre<strong>di</strong>sposto dai due Uffici competenti.<br />

Siamo certi che questo lavoro organizzativo,<br />

svolto su mandato del<br />

Consiglio presbiterale in comunione<br />

con il Car<strong>di</strong>nale Arcivescovo, potrà<br />

produrre un segno, piccolo ma concreto,<br />

per favorire che l’incontro <strong>di</strong><br />

tanti fratelli e sorelle sofferenti con<br />

il prete possa essere un momento<br />

reale <strong>di</strong> crescita nella fede.<br />

NOTIZIE IN BREVE<br />

Settimana “Nuovi parroci”<br />

Dal 10 al 14 gennaio, a Villa Sacro<br />

Cuore <strong>di</strong> Triuggio, è in programma<br />

la settimana residenziale per chi,<br />

lungo l’anno 2004, è <strong>di</strong>venuto parroco,<br />

o trasferito come parroco in altra<br />

parrocchia.<br />

L’esperienza <strong>di</strong> questi anni ha via


via suggerito un insieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

e <strong>di</strong> clima che rendono positiva<br />

e utile la convivenza <strong>di</strong> preghiera, <strong>di</strong><br />

ascolto, <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong><br />

esperienza in un passaggio così<br />

importante del ministero. Situati<br />

nel clima ecclesiale <strong>di</strong> questi anni in<br />

<strong>di</strong>ocesi e in Italia (i temi della parrocchia,<br />

della pastorale giovanile,<br />

dell’iniziazione cristiana sono messi<br />

a fuoco), e con l’attenzione ai compiti<br />

propri <strong>di</strong> chi guida responsabilmente<br />

un cammino <strong>di</strong> comunità (sia<br />

sotto il profilo canonico e amministrativo,<br />

che per alcune problematiche<br />

particolarmente complesse<br />

anche sotto il profilo giuri<strong>di</strong>co), i<br />

lavori prevedono un ampio spazio <strong>di</strong><br />

incontro e <strong>di</strong>alogo con il Vicario<br />

Generale e con l’Arcivescovo. Un<br />

aiuto prezioso - e assai apprezzato -<br />

che introduce a vivere con sapienza<br />

un momento <strong>di</strong> “chiamata” del<br />

Signore nella vita <strong>di</strong> un prete.<br />

La settimana <strong>di</strong> fine<br />

quinquennio dei preti 1999<br />

Nei giorni 17-22 ottobre i preti 1999<br />

hanno vissuto la settimana che<br />

segna la conclusione dei primi cinque<br />

anni <strong>di</strong> ministero.<br />

Nel contesto così singolare costituito<br />

dalla <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Bolzano-<br />

Bressanone hanno potuto anzitutto<br />

realizzare una profonda e <strong>di</strong>stesa<br />

comunicazione sull’esperienza vissuta<br />

nella stagione imme<strong>di</strong>atamente<br />

successiva all’or<strong>di</strong>nazione, caratterizzata<br />

dall’ine<strong>di</strong>to e continuativo<br />

inserimento in una comunità e<br />

dalla concreta appropriazione del<br />

ministero presbiterale. La rivisitazione<br />

è stata favorita anche da una<br />

mattinata <strong>di</strong> ritiro guidata da don<br />

Franco Brovelli.<br />

La seconda parte della settimana,<br />

grazie alla presenza del vicario<br />

generale, mons. Carlo Redaelli, ha<br />

offerto invece uno sguardo sul futuro,<br />

de<strong>di</strong>cato a in<strong>di</strong>care i nuovi sce-<br />

nari nei quali si deve iscrivere il<br />

ministero or<strong>di</strong>nato, le con<strong>di</strong>zioni<br />

spirituali e <strong>di</strong> vita necessarie, e le<br />

scelte <strong>di</strong> formazione permanente<br />

che possono sostenere il cammino<br />

che si apre.<br />

Il terzo ingre<strong>di</strong>ente dell’esperienza<br />

è stato l’incontro con la <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

Bolzano-Bressanone: nel <strong>di</strong>alogo<br />

con il vescovo, mons. Wilhelm E.<br />

Egger, il Vicario generale per la<br />

parte <strong>di</strong> lingua italiana, i responsabili<br />

della pastorale giovanile, alcuni<br />

giovani preti e nella visita a due<br />

parrocchie sono emersi alcuni degli<br />

elementi tipici <strong>di</strong> una <strong>Chiesa</strong> con<br />

tra<strong>di</strong>zioni, doni e problemi molto<br />

<strong>di</strong>fferenti da quelli della <strong>di</strong>ocesi<br />

ambrosiana. Sono scaturite preziose<br />

riflessioni sia sulle <strong>di</strong>fferenti<br />

modalità <strong>di</strong> servire il Vangelo sia<br />

sulle ragioni che giustificano la tra<strong>di</strong>zione<br />

pastorale della <strong>Chiesa</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Milano</strong>.<br />

Convocati dall’Eucaristia<br />

È uscito in questi giorni il libro che<br />

raccoglie i contributi che hanno<br />

accompagnato lo scorso anno il lavoro<br />

<strong>di</strong> formazione permanente sul<br />

tema dell’Eucaristia. Convocati<br />

dall’Eucaristia. Alle sorgenti della<br />

<strong>Chiesa</strong> e della sua missione, ed.<br />

Àncora, è il titolo, e già <strong>di</strong>ce la prospettiva<br />

che ha presieduto il susseguirsi<br />

degli interventi. L’Eucaristia<br />

precede la <strong>Chiesa</strong> e la sua missione,<br />

la convoca, la raduna e ne è la sorgente.<br />

Proprio lasciandosi formare<br />

dall’Eucaristia la <strong>Chiesa</strong> prende<br />

forma e interpreta la sua missione<br />

<strong>di</strong> essere segno e germe «dell’unità<br />

<strong>di</strong> tutto il genere umano» (Lumen<br />

Gentium 1). La missione non è qualcosa<br />

che viene “dopo”, e che si giustappone<br />

al lasciarsi convocare dal<br />

mistero dell’amore del Signore.<br />

Occorre sempre tenere ben stretto il<br />

legame tra la missione della <strong>Chiesa</strong><br />

e la sua sorgente, il suo essere con-<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

9<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

10<br />

vocata e radunata dal Signore.<br />

Proprio così il Signore rimane il protagonista<br />

<strong>di</strong> ogni atto ecclesiale.<br />

La prospettiva particolare che<br />

caratterizza i testi che vengono proposti<br />

è quella della “convocazione”.<br />

La <strong>Chiesa</strong> nasce perché convocata<br />

dal Risorto e <strong>di</strong> questo è segno<br />

l’Eucaristia che ogni domenica celebriamo.<br />

Con la Parola che chiama e<br />

il Pane che nutre, il Signore tiene<br />

vivi i suoi <strong>di</strong>scepoli. La <strong>Chiesa</strong>, che<br />

cammina tra mille <strong>di</strong>spersioni, che<br />

spesso rischia <strong>di</strong> tornare a ripiegarsi<br />

su <strong>di</strong> sé, che porta il peso <strong>di</strong> una<br />

pesca che sembra inutile e infruttuosa,<br />

viene rinnovata dalla presenza<br />

del Signore che con la sua Parola<br />

e con il Pane riaccende la speranza<br />

e riapre alla missione.<br />

SERVIZIO PER LA FAMIGLIA<br />

Perché gli obiettivi del programma<br />

annuale siano attuati<br />

e perché la collaborazione<br />

dei laici possa essere realizzata con<br />

competenza e attenzione, è in<strong>di</strong>spensabile<br />

riservare spazio e tempo<br />

per la formazione.<br />

È un impegno che il nostro<br />

Car<strong>di</strong>nale motiva con queste affermazioni:<br />

«… dobbiamo … fermarci<br />

su un valore fondamentale e su una<br />

con<strong>di</strong>zione imprescin<strong>di</strong>bile per …<br />

[l’] impegno apostolico e missionario:<br />

la formazione … un serio e<br />

costante impegno alla formazione,<br />

ossia alla maturazione <strong>di</strong> tutti i<br />

doni e i compiti che … sono stati<br />

deposti da Dio nel cuore <strong>di</strong> ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi … [Sottolineiamo] l’esigenza<br />

prioritaria <strong>di</strong> assicurare alle nostre<br />

comunità cristiane e, in particolare,<br />

agli “operai del Vangelo” uno spazio<br />

adeguato alla “formazione dei formatori”»<br />

(Mi Sarete Testimoni, §96-<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

Il tema viene affrontato da <strong>di</strong>verse<br />

prospettive. Una serie <strong>di</strong> interventi<br />

(J.L. Ska, P. Rota Scalabrini, L.<br />

Manicar<strong>di</strong>, F. Manzi) rieleggono<br />

pagine bibliche su come Dio salva<br />

un popolo convocandolo; una seconda<br />

parte affronta la prospettiva<br />

liturgica (G. Boselli, G. Zanchi, A.<br />

Grillo); chiude il libro un intervento<br />

<strong>di</strong> carattere teologico-pastorale<br />

(F.G. Brambilla - L. Bressan -<br />

A.Torresin).<br />

Il testo si presta a offrire un utile<br />

approfon<strong>di</strong>mento anche per il lavoro<br />

<strong>di</strong> quest’anno, incentrato sul tema<br />

del “Giorno del Signore” e per il<br />

lavoro delle nostre comunità che<br />

intendono custo<strong>di</strong>re il dono dell’Eucaristia<br />

come fonte della missione<br />

della <strong>Chiesa</strong>.<br />

LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI<br />

98).<br />

Di seguito vengono elencate le proposte<br />

formative per quest’anno.<br />

La prima si colloca in ambito decanale<br />

e chiede alle Commissioni<br />

decanali <strong>di</strong> esserne il soggetto propositore<br />

e organizzatore (in collegamento<br />

con la segreteria SDOP).<br />

Le altre invece si collocano a un<br />

livello <strong>di</strong>ocesano e costituiscono una<br />

risorsa a <strong>di</strong>sposizione degli operatori<br />

dell’intera <strong>di</strong>ocesi.<br />

Rimane per tutti (sacerdoti, religiosi,<br />

laici) l’impegno <strong>di</strong> favorire la partecipazione<br />

e <strong>di</strong> suggerire agli operatori<br />

la proposta che più li può preparare<br />

a svolgere meglio il loro servizio.<br />

Informazioni più precise sui percorsi<br />

formativi verranno pre<strong>di</strong>sposte<br />

sui volantini o possono essere<br />

richieste alla Segreteria del<br />

Servizio Diocesano per la Famiglia<br />

(02-8556263).


- Da realizzare in ambito decanale<br />

da parte delle Commissioni<br />

Decanali <strong>di</strong> Pastorale Familiare<br />

● «Accompagnare i Fidanzati in<br />

cammino verso il Matrimonio»<br />

(riferirsi alla Segreteria delle Scuole<br />

Diocesane per Operatori Pastorali).<br />

1° livello: area introduttivopastorale.<br />

Presentazione della “Guida”:<br />

Diocesi <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, «In cammino<br />

verso il matrimonio», Centro<br />

Ambrosiano, <strong>Milano</strong>, 2000.<br />

2° livello: area catechisticometodologica.<br />

Procedere nella conoscenza della<br />

“Guida” nei suoi aspetti contenutistici<br />

e metodologici per favorire<br />

una me<strong>di</strong>azione intelligente e<br />

responsabile.<br />

3° livello: area della comunicazione.<br />

Consolidare e innalzare negli animatori<br />

le competenze <strong>di</strong> comunicazione<br />

e <strong>di</strong> conduzione dei gruppi;<br />

per questo 3° livello è opportuno<br />

riferirsi, per i Relatori, agli esperti<br />

dei Consultori familiari.<br />

4° livello: area <strong>di</strong> impostazione<br />

dell’itinerario.<br />

Realizzare un confronto e una convergenza<br />

d’intenti tra operatori<br />

pastorali ed “esperti” dei Consultori<br />

sulla visione cristiana dell’uomo,<br />

dell’esperienza affettiva in particolare,<br />

rendendo sempre più efficace il<br />

lavoro <strong>di</strong> “équipe”.<br />

- Proposte in ambito <strong>di</strong>ocesano<br />

● Per favorire la lettura dei<br />

documenti del Magistero:<br />

Giovanni Paolo II,<br />

«Evangelium Vitae»,<br />

Lettera Enciclica sul valore e l’inviolabilità<br />

della vita umana, 1995<br />

(a 10 anni dalla sua pubblicazione)<br />

Gli incontri si terranno una domenica<br />

pomeriggio al mese a:<br />

Villa Annunciata<br />

CASAGLIA <strong>di</strong> Besana Brianza.<br />

è richiesta l’iscrizione da effettuarsi<br />

per tempo presso la Villa Annunciata<br />

a cui è affidata l’organizzazione.<br />

Relatore degli incontri sarà don<br />

Aristide FUMAGALLI.<br />

Calendario (domenica pomeriggio,<br />

ore 16-19,30):<br />

Domenica, 19 Dicembre 2004:<br />

*Introduzione (don Silvano<br />

Caccia, Responsabile Servizio per la<br />

Famiglia Diocesi <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>).<br />

* Le “chiavi <strong>di</strong> lettura” dell’enciclica.<br />

Domenica, 30 Gennaio 2005:<br />

Le attuali minacce alla vita<br />

umana.<br />

Domenica, 27 Febbraio 2005:<br />

Il messaggio cristiano sulla<br />

vita.<br />

Domenica, 20 Marzo 2005:<br />

La legge santa <strong>di</strong> Dio.<br />

Domenica, 17 Aprile 2005:<br />

Per una nuova cultura della<br />

vita umana.<br />

● «La Famiglia per la vita: valore<br />

e risorsa»<br />

Gli incontri offrono la possibilità <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>re il vissuto e le situazioni<br />

che riguardano la vita umana, <strong>di</strong><br />

promuovere il riconoscimento e il<br />

rispetto del valore “vita” e <strong>di</strong> promuovere<br />

la partecipazione attiva e<br />

responsabile della famiglia per ciò<br />

che può essere fatto a favore della<br />

vita.<br />

Gli incontri si terranno nei giorni <strong>di</strong><br />

sabato presso:<br />

CARITAS Ambrosiana<br />

Via S. Bernar<strong>di</strong>no, 4 - MILANO.<br />

Gli incontri sono promossi dal<br />

Servizio per la Famiglia in collaborazione<br />

con:<br />

- la CARITAS Ambrosiana<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

11<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

12<br />

- e il Movimento per la Vita,<br />

e sono organizzati dalle<br />

- SDOP (Scuole Diocesane per<br />

Operatori Pastorali).<br />

È richiesta l’iscrizione e la frequenza<br />

(per le coppie <strong>di</strong> sposi, in caso <strong>di</strong><br />

necessità, è ammessa la presenza <strong>di</strong><br />

un solo membro); al termine verrà<br />

rilasciato un attestato <strong>di</strong> partecipazione<br />

.<br />

Calendario: (sabato mattino, ore<br />

9.30-12.30)<br />

I Incontro: 19 Febbraio<br />

Raccogliere le coor<strong>di</strong>nate in<strong>di</strong>spensabili<br />

per una riflessione sul valore<br />

della vita dal confronto tra riflessione<br />

culturale e riflessione teologica.<br />

II-III-IV incontro:<br />

26 Febbraio 5 Marzo 12 Marzo<br />

Due percorsi:<br />

a) La vita umana nel concepimento<br />

e nella nascita:<br />

- identità e tutela dell’embrione<br />

umano<br />

- il figlio: tra <strong>di</strong>ritto e dono<br />

- la relazione uomo-donna<br />

b) La vita nella cura e nella crescita:<br />

- la genitorialità: valore e compito<br />

- una genitorialità alla quale affidarsi<br />

(affido familiare)<br />

- una genitorialità per una nuova<br />

generazione (adozione)<br />

V incontro: 19 Marzo 2005<br />

A favore della vita: punti <strong>di</strong> convergenza<br />

e <strong>di</strong> intervento pastorale<br />

(Servizio per la Famiglia - Caritas -<br />

Movimento per la vita).<br />

- Vorremmo far partire anche la<br />

proposta <strong>di</strong> “Formazione Base”<br />

per prepararsi alla responsabilità.<br />

Ma sarà rivolta a chi?<br />

Se vogliamo realizzare l’obiettivo <strong>di</strong><br />

dare vita e <strong>di</strong> sostenere le<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

Commissioni decanali <strong>di</strong> pastorale<br />

familiare coinvolgendo altre coppie<br />

<strong>di</strong> sposi, sarà opportuno allargare la<br />

proposta formativa anche a queste<br />

persone, per una formazione alla<br />

collaborazione e alla responsabilità<br />

pastorale in uno spirito <strong>di</strong>ocesano.<br />

Potrebbe essere questa una proposta<br />

che con il prossimo anno venga<br />

curata <strong>di</strong>rettamente dal Servizio<br />

per la Famiglia Diocesano: creare<br />

cammini formativi per le persone<br />

che vengono a rivestire un servizio<br />

pastorale in Diocesi.<br />

FESTA S. FAMIGLIA<br />

E GIORNATA<br />

PER LA VITA<br />

- La Festa della S. Famiglia, che<br />

avrà come tema «Famiglia, casa<br />

aperta per il Vangelo, nella<br />

Comunità parrocchiale», verrà celebrata<br />

Domenica, 23 Gennaio<br />

2005, con una particolare attenzione<br />

a vivere un legame e uno scambio<br />

positivo tra Famiglia - Giorno<br />

del Signore - Comunità parrocchiale.<br />

Proprio per aiutare questa caratterizzazione<br />

parrocchiale, quest’anno<br />

non avrà luogo nessuna convocazione<br />

<strong>di</strong>ocesana.<br />

Le proposte, che verranno in<strong>di</strong>cate<br />

con l’ormai tra<strong>di</strong>zionale “Sussi<strong>di</strong>”,<br />

aiuteranno a realizzare una domenica<br />

in cui le famiglie siano significativamente<br />

invitate ed accolte<br />

nella comunità.<br />

- Domenica, 6 Febbraio 2005,<br />

verrà celebrata in tutta la <strong>Chiesa</strong><br />

Italiana, la XXVII Giornata per la<br />

Vita sul tema «Fidarsi della vita»<br />

con particolare attenzione ai temi<br />

dell’ accoglienza - adozione -<br />

affido.


IL NUOVO RITO<br />

DEL MATRIMONIO<br />

Incontri <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

La riforma del rito della celebrazione<br />

del matrimonio per<br />

la <strong>Chiesa</strong> italiana è entrata<br />

in vigore la prima Domenica d’Avvento.<br />

Al fine <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re le tematiche<br />

liturgiche e pastorali del “nuovo<br />

rito”, il Servizio per la Pastorale<br />

Liturgica, il Servizio per il<br />

Catecumenato e il Servizio per la<br />

Famiglia propongono due incontri:<br />

- Tema: «Celebrare il mistero grande<br />

dell’amore»<br />

- Incontri:<br />

Martedì, 18 Gennaio 2005<br />

<strong>Milano</strong><br />

(per le Zone pastorali <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>,<br />

Lecco, Melegnano)<br />

Martedì, 25 Gennaio 2005<br />

Collegio Padri Oblati Missionari,<br />

Rho<br />

SERVIZIO PER LA PASTORALE LITURGICA<br />

Èun appuntamento che si rinnova<br />

per la quinta volta e che<br />

finora ha visto la partecipazione<br />

in me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 400/500<br />

Animatori della Liturgia. Dopo la<br />

celebrazione della Setti-mana santa<br />

(primi tre anni), nel gennaio-febbraio<br />

2004 abbiamo incominciato a<br />

riflettere sulla celebrazione dell’Eucaristia,<br />

partendo dai Riti <strong>di</strong> introduzione.<br />

Nel gennaio-febbraio 2005<br />

il tema sarà la Liturgia della<br />

Parola, con due lezioni fondamen-<br />

(per le Zone pastorali <strong>di</strong> Varese,<br />

Rho, Monza, Sesto S. Giovanni).<br />

Programma:<br />

ore 9.30<br />

Preghiera<br />

Presentazione<br />

ore 10.00<br />

Relazione <strong>di</strong> don Giuseppe BUSA-<br />

NI, già Direttore dell’Ufficio<br />

Liturgico Nazionale (prospettiva<br />

liturgico-pastorale)<br />

ore 11.15 Break<br />

ore 11.30<br />

Comunicazioni pastorali (preparazione<br />

- celebrazione - <strong>di</strong>sciplina)<br />

ore 12.30<br />

Conclusioni.<br />

- Sono invitati: particolarmente i<br />

Parroci, ma anche gli altri Sacerdoti<br />

e i laici operatori pastorali che lo<br />

volessero.<br />

- Un volantino per presentare in<br />

maniera più dettagliata la proposta<br />

sarà presente nel materiale che<br />

verrà inviato alle Parrocchie in<br />

occasione per la Festa della S.<br />

Famiglia.<br />

QUATTRO GIORNI<br />

ANIMATORI LITURGICI 2005<br />

Le parole della Parola. Celebrare la Liturgia della Parola<br />

tali e un laboratorio a gruppi, a partire<br />

dall’au<strong>di</strong>ovisione <strong>di</strong> alcuni filmati.<br />

Gli incontri, come da programma<br />

seguente in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> successione,<br />

si terranno a Concorezzo, a<br />

Gazzada, a Legnano, a <strong>Milano</strong> e a<br />

Lecco. Non è chi non veda l’opportunità<br />

<strong>di</strong> continuare un’ampia riflessione<br />

sulla Messa nell’Anno dell’Eucaristia,<br />

con l’impegno richiesto al<br />

percorso pastorale delle nostre<br />

comunità cristiane per migliorare la<br />

qualità delle celebrazioni liturgiche.<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

13<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

14<br />

Calendario<br />

Concorezzo (MI)<br />

S. Parrocchia S. Cosma<br />

e Damiano - Via De Giorgi<br />

dalle 20.45 alle 22.45<br />

martedì 18 gennaio 2005<br />

giovedì 20 gennaio 2005<br />

martedì 25 gennaio 2005<br />

giovedì 27 gennaio 2005<br />

Gazzada Schianno (VA)<br />

Villa Cagnola - Villa Cagnola<br />

dalle 20.45 alle 22.45<br />

lunedì 24 gennaio 2005<br />

mercoledì 26 gennaio 2005<br />

lunedì 31 gennaio 2005<br />

mercoledì 2 febbraio 2005<br />

Legnano (MI)<br />

Parrocchia S. Pietro<br />

Via Girar<strong>di</strong>, 28<br />

martedì 1 febbraio 2005<br />

giovedì 3 febbraio 2005<br />

martedì 8 febbraio 2005<br />

giovedì 10 febbraio 2005<br />

<strong>Milano</strong><br />

Seminario Arcivescovile<br />

C.so Venezia 11<br />

I turno dalle 17.00 alle 19.00<br />

II turno dalle 20.45 alle 22.45<br />

lunedì 7 febbraio 2005<br />

mercoledì 9 febbraio 2005<br />

lunedì 14 febbraio 2005<br />

mercoledì 16 febbraio2005<br />

Lecco - Collegio Volta<br />

Via F.lli Cairoli, 77<br />

dalle 20.45 alle 22.45<br />

martedì 8 febbraio 2005<br />

giovedì 10 febbraio 2005<br />

martedì 15 febbraio 2005<br />

giovedì 17 febbraio 2005<br />

Programma<br />

I incontro<br />

La Liturgia della Parola in TV<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

Lettura <strong>di</strong> filmati<br />

II incontro<br />

Liturgia della Parola<br />

Struttura, valore, significato<br />

III incontro<br />

Comunicare la Parola<br />

Le <strong>di</strong>namiche comunicative della<br />

celebrazione della Parola<br />

IV incontro<br />

- Proclamazione liturgica<br />

- Animazione musicale della<br />

Liturgia della Parola<br />

- Formazione del gruppo parrocchiale<br />

dei lettori<br />

Laboratori a gruppi<br />

Note organizzative<br />

Alla quattro giorni sono invitati<br />

gli operatori pastorali della<br />

Liturgia: i membri dei gruppi liturgici,<br />

i responsabili dei lettori, i<br />

<strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> coro, le guide dell’assemblea<br />

e del canto, gli organisti<br />

e gli strumentisti, i coor<strong>di</strong>natori dei<br />

ministranti, i sacrestani.<br />

È bene che i partecipanti portino<br />

con sé il repertorio <strong>di</strong>ocesano<br />

Cantemus Domino.<br />

Per un utile lavoro dei gruppi nei<br />

laboratori è necessario limitare il<br />

<strong>numero</strong> dei partecipanti a un massimo<br />

<strong>di</strong> 100 per corso. Si accettano<br />

solo iscrizioni in<strong>di</strong>viduali (al massimo<br />

5 per parrocchia).<br />

Le iscrizioni dovranno pervenire<br />

alla Segreteria del Servizio per la<br />

Pastorale Liturgica entro il venerdì<br />

precedente l’inizio <strong>di</strong> ogni ciclo <strong>di</strong><br />

incontri:<br />

P.za Fontana, 2 - 20122 <strong>Milano</strong>.<br />

tel. 02/8556.345 fax 02/8556.302<br />

E-mail: liturgia@<strong>di</strong>ocesi.milano.it<br />

A ogni partecipante sarà richiesta<br />

la quota <strong>di</strong> € 20.00, da versare nel<br />

giorno del primo incontro:<br />

la segreteria aprirà 45 minuti<br />

prima dell’inizio dei lavori.


SERVIZIO PER L’ECUMENISMO E IL DIALOGO<br />

Apartire dal 1990 la Conferenza<br />

episcopale italiana (CEI) ha<br />

indetto la celebrazione <strong>di</strong> una<br />

giornata, da celebrarsi il 17 gennaio<br />

<strong>di</strong> ogni anno, de<strong>di</strong>cata a conoscere il<br />

popolo ebraico e ad approfon<strong>di</strong>re le<br />

relazioni con esso. Perché una giornata<br />

particolare de<strong>di</strong>cata ai rapporti<br />

con gli ebrei? Per far sì che l’atteggiamento<br />

dei cristiani nei riguar<strong>di</strong><br />

degli ebrei sia improntato a rispetto<br />

e ad amore, come vuole il Vangelo,<br />

e non a invi<strong>di</strong>a, rancore e ad<strong>di</strong>rittura<br />

<strong>di</strong>sprezzo, come si è purtroppo verificato<br />

nel corso dei secoli.<br />

«Scrutando il mistero della <strong>Chiesa</strong><br />

questo Sacro Concilio ricorda il vincolo<br />

con cui il popolo del Nuovo<br />

Testamento è spiritualmente legato<br />

con la stirpe <strong>di</strong> Abramo»: così inizia il<br />

paragrafo n. 4 della <strong>di</strong>chiarazione<br />

conciliare Nostra Aetate sulle<br />

relazioni della <strong>Chiesa</strong> cattolica con le<br />

religioni non cristiane (1965). Il concilio<br />

riconosce che non è possibile<br />

parlare della <strong>Chiesa</strong>, nella sua<br />

essenza <strong>di</strong> mistero <strong>di</strong> relazione con<br />

Dio, prescindendo da Israele,<br />

anch’esso mistero <strong>di</strong> relazione profonda<br />

con Dio e destinatario della<br />

sua Parola. Infatti Israele è nato<br />

come popolo proprio per scelta <strong>di</strong> Dio<br />

che, come <strong>di</strong>ce la Bibbia, lo ha chiamato<br />

a essere suo popolo, sua proprietà<br />

particolare.<br />

La celebrazione del 17 gennaio è<br />

l’occasione per ricordare l’impegno<br />

in un lavoro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> purificazione<br />

dei nostri vecchi atteggiamenti<br />

nei riguar<strong>di</strong> degli ebrei:<br />

impegno che deve durare tutto l’anno<br />

quando leggiamo la Bibbia, celebriamo<br />

le liturgie, pronunciamo le<br />

omelie, insegniamo o stu<strong>di</strong>amo il<br />

catechismo.<br />

17 GENNAIO 2005<br />

GIORNATA DELL’EBRAISMO<br />

Presentazione<br />

Alleghiamo una presentazione del<br />

tema della giornata a cura del<br />

Rabbino Capo <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> e della<br />

Commissione Episcopale per l’ecumenismo<br />

e il <strong>di</strong>alogo della CEI.<br />

«Amerai dunque il Signore Dio<br />

tuo con tutto il cuore…? Amerai<br />

il prossimo tuo come te stesso»<br />

In questo momento storico segnato<br />

dall’o<strong>di</strong>o, striato <strong>di</strong> sangue e<br />

lacerato dalle <strong>di</strong>visioni, Ebrei e<br />

Cristiani trovano nella Parola <strong>di</strong><br />

Dio una comune fonte <strong>di</strong> ispirazione.<br />

Scrive il Deuteronomio:<br />

«Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro<br />

è l’unico Signore. Amerai<br />

dunque il Signore Dio tuo con tutto<br />

il tuo cuore, con tutta la tua anima<br />

e con tutta la tua forza» (6, 4-5). E il<br />

Levitico aggiunge: «Amerai il<br />

prossimo tuo come te stesso»<br />

(19,18). Gesù, allo scriba che lo<br />

interroga sul “primo <strong>di</strong> tutti i<br />

comandamenti” risponde intrecciando<br />

questi due passi e conclude<br />

ricordando che «non c’è altro comandamento<br />

più importante» (Mc<br />

12,29-31). La voce <strong>di</strong> Mosè e quella<br />

<strong>di</strong> Cristo parlano all’unisono<br />

riconoscendo che l’amore è l’anima<br />

profonda della Legge.<br />

Il Signore nostro Dio si presenta<br />

come il Dio del hesed, ossia della<br />

fedeltà amorosa, espressa attraverso<br />

le sue azioni cosmiche e storiche,<br />

cantate dal “grande Hallel”, il<br />

Salmo 136(135), scan<strong>di</strong>to appunto<br />

dall’antifona: «Eterno è il suo<br />

hesed», il suo amore misericor<strong>di</strong>oso.<br />

Egli è un Dio che «ama tutte le<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

15<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

16<br />

realtà che esistono e nulla <strong>di</strong>sprezza<br />

<strong>di</strong> quanto ha creato… Egli<br />

risparmia tutte le realtà perché<br />

tutte le cose sono sue, egli che è il<br />

Signore amante della vita» (Sap<br />

11,24-26). Non per nulla nelle<br />

pagine sacre il suo volto rivela tutti<br />

i lineamenti dell’amore, da quello<br />

nuziale a quello paterno e materno<br />

fino al profilo amicale.<br />

La sua è un’epifania d’amore. Egli<br />

si china su Israele suo popolo <strong>di</strong>cendogli:<br />

«Ti ho amato <strong>di</strong> amore eterno,<br />

per questo ti conservo il mio hesed»,<br />

il mio amore fedele (Ger 31,3). Egli,<br />

però, si rivolge anche al singolo<br />

fedele per offrirgli la sua bontà, il<br />

suo sostegno e il suo perdono: «Tu<br />

sei buono, Signore, e perdoni, sei<br />

pieno <strong>di</strong> amore (hesed) per chi ti<br />

invoca» (Sal 86/85,5). La sua attenzione<br />

speciale è rivolta agli ultimi<br />

della terra dei quali egli è per eccellenza<br />

il <strong>di</strong>fensore e il tutore<br />

amoroso: «Padre degli orfani e<br />

<strong>di</strong>fensore delle vedove è Dio» (Sal<br />

68/67,6). Il manto luminoso del suo<br />

amore si stende su tutta l’umanità:<br />

«Ti bene<strong>di</strong>rà il Signore delle schiere<br />

celesti: Benedetto sia l’Egiziano mio<br />

popolo, l’Assiro opera delle mie<br />

mani e Israele mia ere<strong>di</strong>tà» (Is<br />

19,25). E tutte le generazioni, che<br />

pure conoscono la sua giustizia,<br />

sono avvolte dal suo generoso e<br />

infinito amore: «Egli conserva il suo<br />

favore per mille generazioni, perdonando<br />

la colpa, la trasgressione e il<br />

peccato» (Es 34,7).<br />

Il cristianesimo raccoglie questo<br />

messaggio della Prima Alleanza e<br />

ne fa quasi il suo vessillo coniando<br />

quella straor<strong>di</strong>naria definizione:<br />

«Dio è amore» (1Gv 4,8-16) e chiamandolo<br />

il «Dio dell’amore» (2Cor<br />

13,11). La stessa figura <strong>di</strong> Gesù, che<br />

«passò beneficando e risanando<br />

tutti coloro che stavano sotto il<br />

potere del <strong>di</strong>avolo» (At 10,38) e che<br />

è “l’amato” per eccellenza (Mc<br />

1,11;5,7), ha come sua missione pri-<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

maria quella <strong>di</strong> rivelare l’amore del<br />

Padre: «Dio ha tanto amato il<br />

mondo da donare il suo figlio unigenito»<br />

(Gv 3,16). Sant’Ambrogio in<br />

modo folgorante <strong>di</strong>chiarerà che<br />

“caritas Dei Verbum est”, il Verbo è<br />

l’amore <strong>di</strong> Dio (Expositio in<br />

Psalmum CXVIII, 15,39).<br />

A questo amore <strong>di</strong>vino celebrato<br />

dalla Bibbia, amore che non ignora<br />

la giustizia come segno della verità<br />

dell’amore, deve corrispondere la<br />

risposta umana, lapidariamente<br />

espressa in quel «primo e più importante<br />

comandamento». «Se Dio ci ha<br />

amati, anche noi dobbiamo amarci…<br />

Se ci amiamo, Dio <strong>di</strong>mora in noi<br />

e il suo amore è perfetto in noi»<br />

(1Gv 4,11-12). Ecco, allora, le due<br />

<strong>di</strong>mensioni del comandamento<br />

principe che Gesù ha desunto dalla<br />

Torah. C’è innanzitutto l’impegno<br />

<strong>di</strong> amare Dio «con tutto il cuore, con<br />

tutta l’anima e con tutte le forze»<br />

(Dt 6,5), espressione <strong>di</strong> un’adesione<br />

non meramente devozionale ma<br />

esistenziale, scegliendo le vie del<br />

Signore, «i sentieri della giustizia,<br />

le strade degli amici del Signore»<br />

(Pr 2,8). «Ti amo, Signore, mia<br />

forza» (Sal 18/17,2) è, quin<strong>di</strong>, la<br />

comune professione d’amore dell’ebreo<br />

e del cri-stiano ed è nella rilettura<br />

mistica del Cantico dei Cantici<br />

che essi trovano la parabola ideale<br />

della loro relazione <strong>di</strong> intimità col<br />

Signore.<br />

L’amore poi si deve orientare verso i<br />

fratelli: «Questo è il comandamento<br />

che abbiamo da lui: chi ama Dio<br />

ama anche il suo fratello» (1Gv<br />

4,21). Le celebri “antitesi” del<br />

Discorso della Montagna (Mt 5,21-<br />

48), pur in<strong>di</strong>cando l’originalità del<br />

messaggio cristiano, non vogliono<br />

mettere in opposizione la Torah e il<br />

Vangelo; anzi, vogliono riscoprire<br />

l’anima ra<strong>di</strong>cale e profonda della<br />

Torah, la potenzialità che essa contiene,<br />

l’assolutezza dell’amore che a


essa è sottesa. Si ha, così, per Ebrei<br />

e Cristiani l’esercizio dell’amore<br />

fraterno in tutte le sue sfumature <strong>di</strong><br />

giustizia, misericor<strong>di</strong>a, benevolenza,<br />

generosità, amicizia, solidarietà,<br />

rispetto della <strong>di</strong>gnità umana.<br />

Significativi sono gli esempi <strong>di</strong><br />

Giuseppe generoso con i suoi fratelli,<br />

<strong>di</strong> David verso il figlio ribelle<br />

Assalonne (2Sam 19,1.7), delle premure<br />

per l’asino del nemico (Es<br />

23,4-5), del rispetto dei <strong>di</strong>ritti dello<br />

straniero: «Il forestiero <strong>di</strong>morante<br />

tra <strong>di</strong> voi lo tratterete come colui<br />

che è nato fra <strong>di</strong> voi; tu l’amerai<br />

come te stesso» (Lv 19,34).<br />

Una generosità che privilegia i<br />

<strong>di</strong>versi e i miseri, come ammonisce<br />

la Legge: «Non molesterai il<br />

forestiero né lo opprimerai, perché<br />

voi siete stati forestieri nel paese<br />

d’Egitto. Non maltratterai la vedova<br />

e l’orfano. Se tu li maltratti,<br />

quando invocherà da me l’aiuto, io<br />

ascolterò il suo grido» (Es 22,20-22).<br />

Una generosità che Gesù tratteggerà<br />

in modo intenso nella sua<br />

rappresentazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>vino<br />

che verterà appunto sull’amore<br />

per gli affamati, gli assetati, i<br />

forestieri, i nu<strong>di</strong>, i malati, i<br />

carcerati (Mt 25,31-46).<br />

Nella tra<strong>di</strong>zione giudaica c’è questo<br />

mirabile detto dei Padri <strong>di</strong> Israele:<br />

«Simone il Giusto era solito <strong>di</strong>re: Il<br />

mondo si fonda su tre cose: la<br />

Torah, il culto e gli atti <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a»<br />

(Abôt 1,2).<br />

Sulla scia della <strong>di</strong>chiarazione congiunta<br />

del Comitato Internazionale<br />

<strong>di</strong> Collegamento Cattolico-Ebraico,<br />

emessa al termine della sua XVIII<br />

sessione plenaria a Buenos Aires l’8<br />

luglio 2004 e intitolata Tzedeq e<br />

Tzedaqah - Giustizia e Carità,<br />

anche la <strong>Chiesa</strong> Italiana nella<br />

Giornata <strong>di</strong> riflessione sui rapporti<br />

tra ebraismo e cristianesimo riafferma<br />

che: «Gli Ebrei e i Cristiani<br />

hanno lo stesso dovere <strong>di</strong> lavorare<br />

per la giustizia con carità, arrivando<br />

così alla pace (Shalom) per tutta<br />

l’umanità. Fedeli alle nostre rispettive<br />

tra<strong>di</strong>zioni religiose, ve<strong>di</strong>amo<br />

questo impegno comune nei confronti<br />

della giustizia e della carità<br />

come la cooperazione dell’uomo con<br />

il piano <strong>di</strong>vino per costruire un<br />

mondo migliore».<br />

Rav Giuseppe Laras S.E.<br />

Rabbino Capo <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />

Mons. Vincenzo Paglia<br />

Vescovo <strong>di</strong> Terni-Narni-Amelia e<br />

Presidente Commissione Episcopale<br />

per l’ecumenismo e il <strong>di</strong>alogo della<br />

CEI<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

17<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

18<br />

L<br />

’idea <strong>di</strong> una preghiera per l’unità<br />

delle Chiese cristiane<br />

nasce in ambito protestante<br />

alla fine del XVIII secolo. Nella seconda<br />

metà del secolo successivo<br />

nasce una prima Unione <strong>di</strong><br />

preghiera per l’unità che viene<br />

sostenuta sia dalla prima Assemblea<br />

dei vescovi Anglicani a Lambeth che<br />

da papa Leone XIII. Agli inizi del XX<br />

secolo il reverendo Paul Wattson<br />

propone la celebrazione <strong>di</strong> un<br />

Ottavario per l’unità della <strong>Chiesa</strong><br />

dal 18 al 25 gennaio con un significato<br />

simbolico: apertura con la festa<br />

della cattedra <strong>di</strong> Pietro e chiusura<br />

con la memoria della conversione <strong>di</strong><br />

Paolo. Il movimento Fede e costituzione,<br />

<strong>di</strong>venuto poi una commissione<br />

del Consiglio ecumenico delle<br />

Chiese, comincia la pubblicazione <strong>di</strong><br />

alcuni Suggerimenti per l’Ottavario<br />

a cui ben presto cominciano a collaborare<br />

anche i cattolici francesi. Il<br />

Concilio Vaticano II ha definito<br />

chiaramente la preghiera come l’anima<br />

del movimento ecumenico.<br />

Oggi la Settimana <strong>di</strong> preghiera per<br />

l’unità dei cristiani viene celebrata<br />

in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio<br />

a partire da un testo biblico e da<br />

un sussi<strong>di</strong>o elaborato dalla commissione<br />

Fede e costituzione del<br />

Consiglio ecumenico delle Chiese<br />

(protestanti e ortodossi) e dal pontificio<br />

Consiglio per la promozione dell’unità<br />

dei cristiani (cattolici).<br />

Nell’emisfero Sud del mondo il mese<br />

<strong>di</strong> gennaio è un periodo <strong>di</strong> vacanze e<br />

le Chiese celebrano la Settimana <strong>di</strong><br />

preghiera per l’unità dei cristiani in<br />

altri momenti quali la Pentecoste.<br />

Tutto l’arco dell’anno è tempo<br />

propizio per riconoscere i segni <strong>di</strong><br />

comunione già in atto tra i cristiani e<br />

per pregare, secondo il volere <strong>di</strong><br />

Cristo stesso, per il raggiungimento<br />

della piena unità.<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

18-25 GENNAIO 2005<br />

SETTIMANA DI PREGHIERA<br />

PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI<br />

Presentazione<br />

Alleghiamo una presentazione del<br />

tema della settimana a cura del<br />

Vicariato Ortodosso Romeno d’Italia,<br />

della Federazione delle Chiese<br />

Evangeliche in Italia e del<br />

Segretariato per l’ecumenismo e il<br />

<strong>di</strong>alogo della CEI.<br />

“Cristo, unico fondamento della<br />

<strong>Chiesa</strong>”<br />

L<br />

’unico fondamento della <strong>Chiesa</strong><br />

è Gesù Cristo! Questa è un’affermazione<br />

comune e cara a<br />

tutte le Chiese cristiane - è anche un<br />

inno famoso in alcune tra<strong>di</strong>zioni<br />

protestanti -, non solo perché ne<br />

focalizza l’identità, ma anche perché<br />

costituisce un programma <strong>di</strong> vita per<br />

ciascun cristiano, in qual-siasi contesto<br />

si trovi. Il tema <strong>di</strong> preghiera<br />

per l’unità proposto quest’anno alle<br />

nostre Chiese e comunità, offre l’opportunità<br />

<strong>di</strong> riflettere sui mo<strong>di</strong> in cui<br />

Cristo viene percepito come fondamento<br />

della sua <strong>Chiesa</strong>.<br />

1. Le Chiese della Slovacchia ci invitano<br />

a pregare assieme a loro. Il<br />

Signore le ha benedette concedendo<br />

loro nuove opportunità per servire,<br />

riconciliare, e ricevere doni spirituali.<br />

Ispirati dal loro stesso ministero,<br />

riflettiamo insieme a tutti i<br />

cristiani del mondo, sul fondamento<br />

della nostra fede comune: Gesù<br />

Cristo Signore.<br />

2. Potremmo chiederci: «Qual è la<br />

relazione fra la struttura della<br />

<strong>Chiesa</strong> e il suo fondamento?».<br />

Quando descrive il grado <strong>di</strong><br />

preparazione dei cristiani <strong>di</strong> Corinto<br />

a ricevere e assimilare il cibo solido,<br />

Paolo, in realtà, sta parlando della<br />

relazione fra la struttura della<br />

<strong>Chiesa</strong>, che siamo noi, e il suo fonda-


mento. Paolo nota come tutti, uomini<br />

e donne, manchino <strong>di</strong> maturità dal<br />

momento che <strong>di</strong>scutono e litigano nel<br />

tentativo <strong>di</strong> stabilire quale dei loro<br />

pre<strong>di</strong>catori sia il migliore. Essi<br />

hanno perso <strong>di</strong> vista il legame spirituale<br />

con la sorgente; si sono insuperbiti,<br />

confidando più sulle capacità<br />

umane, che su Colui che è il vero<br />

“datore dei doni”: Dio.<br />

Non dobbiamo forse chiederci se e in<br />

quale misura questo quadro possa<br />

riferirsi anche alla situazione o<strong>di</strong>erna?<br />

Sarebbe forse opportuno che le<br />

Chiese al loro interno, e ogni cristiano<br />

nella propria comunità, me<strong>di</strong>tassero<br />

su che cosa accade quando<br />

per<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> vista che Dio, e non noi,<br />

deve essere considerato sempre al<br />

centro del nostro universo come creatore<br />

e datore dei doni. Per Paolo,<br />

infatti, questa tendenza in<strong>di</strong>ca il<br />

medesimo peccato dell’Eden: voler<br />

prendere il posto <strong>di</strong> Dio.<br />

3. Paolo si rende conto che, sebbene<br />

egli avesse gettato le fondamenta,<br />

altri sarebbero sopraggiunti e avrebbero<br />

e<strong>di</strong>ficato sopra ciò che lui aveva<br />

costruito. Questo è naturale in ogni<br />

costruzione, giacché nessuno può far<br />

tutto; questo è il motivo per cui<br />

l’Autore <strong>di</strong> tutti i doni ha elargito<br />

molti e <strong>di</strong>versi carismi. La competizione<br />

fra rivali spesso conduce<br />

all’invi<strong>di</strong>a e alla gelosia. Paolo esorta<br />

perciò i suoi <strong>di</strong>scepoli a gareggiare<br />

nella carità. Ciò richiede umiltà;<br />

riconoscere che Dio è il solo datore<br />

dei doni è l’unica con<strong>di</strong>zione che ci<br />

impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> inorgoglire, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare narcisisti, <strong>di</strong> pensare solo<br />

a noi stessi. Ogni altro atteggiamento<br />

offusca il fondamento vero e unico,<br />

Gesù Cristo, che è stato “sottoposto<br />

alla prova del fuoco”, e <strong>di</strong> cui è stata<br />

“provata la consistenza”.<br />

Le Chiese e tutti i cristiani sono<br />

chiamati a imitare Cristo in tutto, ad<br />

“entrare nel piano <strong>di</strong> Cristo”, a<br />

seguire i suoi passi, a vivere in obbe<strong>di</strong>enza<br />

perfetta alla volontà <strong>di</strong> Dio e,<br />

perciò, a essere uniti con il Padre.<br />

Forse oggi noi vacilliamo nella ricerca<br />

<strong>di</strong> questa comunione e <strong>di</strong> questa<br />

unità fra i credenti, perché siamo<br />

<strong>di</strong>ventati troppo chiusi in noi stessi.<br />

4. Non <strong>di</strong>versamente dai Corinti,<br />

anche noi forse abbiamo <strong>di</strong>menticato<br />

che siamo il tempio <strong>di</strong> Dio e a Lui<br />

sacri. Che cosa può voler <strong>di</strong>re ciò per<br />

la vita dei cristiani <strong>di</strong> oggi?<br />

Me<strong>di</strong>tando questo testo nel corso dell’anno,<br />

sarebbe bene chiederci quanto<br />

abbiamo testimoniato questa<br />

sacralità al mondo. In quale misura<br />

abbiamo testimoniato insieme la<br />

nostra comune fede nell’affermazione<br />

che siamo il popolo <strong>di</strong> Dio,<br />

un sacerdozio santo, una nazione<br />

regale?<br />

5. Paolo ancora oggi ci sfida. Ci sfida<br />

a imparare a essere gli “stolti” che<br />

rifiutano la “saggezza umana” per<br />

accogliere la saggezza <strong>di</strong> Dio. Vivere<br />

secondo la sapienza <strong>di</strong> Dio significa<br />

accettare ciò che le Chiese hanno già<br />

in comune cioè il Signore, Gesù<br />

Cristo, il Pantocratore della <strong>Chiesa</strong><br />

che unisce in sé tutti i battezzati. Per<br />

amore del Vangelo i cristiani devono<br />

imparare la “follia”, rifiutando continuamente<br />

il peccato della <strong>di</strong>visione<br />

e testimoniando la loro appartenenza<br />

a Cristo, unico fondamento su cui<br />

poggia la <strong>Chiesa</strong>. Se apparteniamo a<br />

Cristo, apparteniamo anche a Dio.<br />

Paolo sa quanto Dio ha operato nella<br />

creazione attraverso Cristo per “fare<br />

nuove tutte le cose” e riconciliare<br />

tutto. Quali servitori e cooperatori al<br />

ministero, saremo uniti quando<br />

finalmente <strong>di</strong>scerneremo che il nostro<br />

servizio inizia in Cristo ed è<br />

<strong>di</strong>retto a Dio che ha gettato le fondamenta<br />

della nostra fede, e da cui<br />

proviene l’unità.<br />

Vincenzo Paglia<br />

Vescovo <strong>di</strong> Terni-Narni-Amelia<br />

Presidente, Segretariato CEI per<br />

l’Ecumenismo e il Dialogo<br />

Prof. Gianni Long<br />

Presidente Federazione delle Chiese<br />

Evangeliche in Italia<br />

Arciprete Traian Valdman<br />

Vicario eparchiale Vicariato<br />

Ortodosso Romeno d’Italia<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

19<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

20<br />

Una iniziativa della Consulta <strong>di</strong>ocesana<br />

<strong>di</strong> pastorale scolastica per l’anno 2005<br />

Il Car<strong>di</strong>nale Arcivescovo nel percorso pastorale <strong>di</strong>ocesano “MI<br />

SARETE TESTIMONI“, al paragrafo 78, chiede ai vari Uffici e<br />

Servizi <strong>di</strong> Curia, a partire dal Sinodo 47°, <strong>di</strong> saper analizzare la<br />

situazione o<strong>di</strong>erna, in<strong>di</strong>viduare i passi da fare ed elaborare proposte<br />

da sottoporre al <strong>di</strong>scernimento del Vescovo in vista <strong>di</strong> un rilancio<br />

missionario dell’azione pastorale nei <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> vita<br />

sociale.<br />

Di questi, in primo piano, sta da sempre la scuola.<br />

La progressiva attuazione della Riforma (legge n. 53/03) - che<br />

interessa con il corrente anno scolastico tutti i ragazzi e le loro<br />

famiglie fino alla prima classe della scuola me<strong>di</strong>a - introduce novità<br />

e cambiamenti che la comunità cristiana è chiamata a riconoscere<br />

con sapiente attenzione e a seguire con rinnovato impegno educativo.<br />

Per questo la Consulta <strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong> pastorale scolastica, raccogliendo<br />

l’in<strong>di</strong>cazione espressa dall’Arcivescovo e volendo promuovere<br />

un serio lavoro <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong> ripensamento, ha preparato<br />

un Questionario per realizzare prima un’ampia consultazione tra gli<br />

“operatori scolastici” e poi attivare un successivo e aperto confronto.<br />

Il Questionario, unico per ogni Decanato, si avvierà nei primi mesi<br />

del 2005 coinvolgendo la Consulta decanale <strong>di</strong> pastorale scolastica<br />

o un gruppo <strong>di</strong> “persone <strong>di</strong> scuola” appositamente pre<strong>di</strong>sposto.<br />

I mo<strong>di</strong> per l’esecuzione saranno precisati attraverso una lettera<br />

che giungerà anche a tutti i Decani; i tempi avranno una scansione<br />

<strong>di</strong>stesa con un supporto garantito così da permettere a livello<br />

decanale la migliore lettura della situazione della scuola del proprio<br />

territorio nell’intero suo arco <strong>di</strong>dattico - educativo: dalla scuola<br />

dell’infanzia alle superiori.<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004


VICARIATO PER LA VITA CONSACRATA<br />

L’INCONTRO DEL CARDINALE CON LE<br />

SUPERIORI GENERALI E PROVINCIALI<br />

Dopo la convocazione nelle<br />

zone <strong>di</strong> tutte le Religiose dei<br />

primi due anni del Suo<br />

Ministero fra noi, questa volta<br />

l’Arcivescovo ha voluto incontrare le<br />

Madri Generali e Provinciali presenti<br />

in Diocesi (a loro si sono<br />

aggiunte alcune decine <strong>di</strong> Delegate<br />

delle Comunità più piccole del territorio).<br />

L’appuntamento si è svolto nel<br />

salone della Curia nella mattinata<br />

del 15 ottobre.<br />

È stato un momento cor<strong>di</strong>ale, che<br />

ha fatto percepire l’attenzione e la<br />

stima del Pastore, soprattutto perché<br />

l’Arcivescovo ha <strong>di</strong>alogato con<br />

gli interrogativi e le attese delle sue<br />

interlocutrici, presentategli antecedentemente<br />

e riassunte, in apertura,<br />

da Madre Celestina Barelli.<br />

Non è che il Car<strong>di</strong>nale abbia risolto<br />

i problemi: «Non sono un taumaturgo»<br />

ha affermato. Ha fornito però<br />

delle chiavi <strong>di</strong> lettura e degli orientamenti<br />

incoraggianti e vigorosi che<br />

possono far bene a tutte.<br />

Certo il <strong>di</strong>scorso andrà portato<br />

avanti e qualche passo o iniziativa<br />

risolutiva non potrà mancare.<br />

Anzitutto l’Arcivescovo Dionigi ha<br />

chiarito che pur occupandosi delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà - come le richieste domandavano<br />

- non si devono perdere <strong>di</strong><br />

vista le tante cose belle, testimonianze<br />

e servizi, conosciute e sotto gli<br />

occhi <strong>di</strong> tutti, e tutto ciò che resta<br />

invisibile, ma è presente allo sguardo<br />

paterno <strong>di</strong> Dio.<br />

Ha poi affrontato la questione della<br />

considerazione delle Religiose da<br />

parte del popolo cristiano, attento<br />

maggiormente a ciò che esse fanno -<br />

ai vantaggi che se ne ricevono - che<br />

all’essere stesso della loro vita e al<br />

suo senso.<br />

Non è che una linea generale della<br />

nostra cultura - ha riba<strong>di</strong>to - sulla<br />

quale dobbiamo vigilare tutti.<br />

Occorre una visione più soprannaturale:<br />

che conta è il dono <strong>di</strong> Dio e il<br />

nostro <strong>di</strong>alogo con Lui, anche al <strong>di</strong><br />

là <strong>di</strong> ciò che operiamo e in ogni età<br />

della vita.<br />

Certo la stima cresce, si fa più profonda,<br />

più ci si fa conoscere e se ne<br />

parla.<br />

Per questo da un lato il Car<strong>di</strong>nale si<br />

è impegnato a richiamare la<br />

preziosità delle Religiose ai sacerdoti,<br />

perché a loro volta sensibilizzino<br />

i fedeli.<br />

Dall’altro ha invitato le Suore<br />

stesse a fare uno “sforzo in più” per<br />

presentarsi in uno stile essenziale,<br />

gioioso e entusiasta, che renda più<br />

eloquente la loro vita, capace <strong>di</strong> suscitare<br />

domande e interesse.<br />

Quanto alla stima, che si traduce in<br />

un riconoscimento e armonizzazione<br />

dei carismi dentro le singole<br />

comunità e nell’intera Diocesi,<br />

l’Arcivescovo ha riba<strong>di</strong>to la trilogia<br />

“comunione, collaborazione, corresponsabilità”<br />

già illustrata, ad<br />

esempio, nella 3 giorni Decani 2004.<br />

Chiarendo che la comunione è<br />

l’aspetto fondante, con un richiamo<br />

al n. 43 della Novo Millennio<br />

Ineunte, ha sottolineato che vanno<br />

realizzati tutti e tre i “verbi” e ha<br />

affidato come impegno da<br />

perseguire sempre, la cura e la<br />

crescita <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> rapporto.<br />

Ha esemplificato, in particolare,<br />

circa il Consiglio Pastorale Diocesano,<br />

che raccoglie in gran parte<br />

laici, ma anche un <strong>di</strong>screto <strong>numero</strong><br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

21<br />

UFFICI E SERVIZI DI CURIA


UFFICI E SERVIZI DI CURIA<br />

22<br />

<strong>di</strong> sacerdoti, religiose e religiosi, invitando<br />

a esserci, a partecipare, a parlare.<br />

Lo stesso atteggiamento ha raccomandato<br />

nelle commissioni e in<br />

tutti i luoghi ove si progetta la pastorale,<br />

una attività, un settore…<br />

Quanto al tema delle Scuole degli<br />

Istituti Religiosi e alle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

gestione, ai problemi economici e<br />

delle strutture, il Car<strong>di</strong>nale ha invitato<br />

a tenere all’impegno educativo,<br />

attraverso la scuola, “anche a denti<br />

stretti”: non solo per fedeltà al carisma<br />

della Congregazione, ma alla consegna<br />

missionaria <strong>di</strong> Gesù e come<br />

espressione della cura degli ultimi e<br />

dei poveri. Tali finiscono per essere,<br />

nella nostra società, troppe volte, i<br />

piccoli, i ragazzi e i giovani… non<br />

tanto per necessità e bisogni materiali,<br />

ma per mancanza <strong>di</strong> affetto e <strong>di</strong><br />

orientamento.<br />

Anzi, ha aggiunto, dobbiamo fare<br />

ulteriori passi “<strong>di</strong> eccellenza”, nel<br />

nostro impegno educativo, intendendo<br />

così oltre alla professionalità e alla<br />

qualità degli insegnamenti, proprio il<br />

contesto educativo e <strong>di</strong> esperienza <strong>di</strong><br />

valori che provengono dal Vangelo.<br />

Tutto questo nonostante le ristrettezze<br />

e l’annoso problema ancora non<br />

risolto dei riconoscimenti dello Stato<br />

e della “parità” anche a livello economico.<br />

La via della partecipazione all’8‰<br />

non è praticabile per il dettato concordatario<br />

stesso, ma dobbiamo cercare<br />

i mo<strong>di</strong>, le armonie/accorpamenti<br />

e i contributi che ci sorreggano (negli<br />

stessi problemi si <strong>di</strong>battono anche i<br />

Collegi Arcivescovili).<br />

Il problema vocazionale, tanto sentito<br />

dalle presenti per la loro responsabilità<br />

nelle Congregazioni, è stato<br />

affrontato dal Car<strong>di</strong>nale con un invito<br />

alla speranza.<br />

Ha ricordato che, come Diocesi - e ciò<br />

è previsto dal percorso pastorale - si<br />

sta stu<strong>di</strong>ando qualcosa <strong>di</strong> nuovo in<br />

questo ambito.<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

Occorrono modalità <strong>di</strong>verse, sintonie,<br />

applicando anche qui tra parrocchie<br />

e oratori, sacerdoti, religiose/i,<br />

gruppi e movimenti quella<br />

comunione/collaborazione/corresponsabilità,<br />

<strong>di</strong> cui sopra.<br />

È decisivo, comunque, proporre<br />

maggiormente queste scelte <strong>di</strong> vita,<br />

nonostante la paura <strong>di</strong>ffusa della<br />

definitività.<br />

Le religiose stesse e i sacerdoti ne<br />

devono parlare: certamente la<br />

<strong>di</strong>minuzione numerica, che priva<br />

tante realtà della presenza <strong>di</strong><br />

queste vocazioni, rende più <strong>di</strong>fficile<br />

il richiamo.<br />

Anche dentro gli stessi Istituti la<br />

prevalenza <strong>di</strong> persone anziane<br />

rende problematico l’inserimento e<br />

la formazione delle giovani.<br />

In <strong>di</strong>fficoltà, lo ricordava l’Arcivescovo,<br />

è anche il seminario.<br />

Comunque questi doni non sono<br />

totalmente assenti: invece che piangere,<br />

gioiamo <strong>di</strong> quanto ancora il<br />

Signore semina e fa fiorire. Anche<br />

perché una sola vocazione oggi<br />

potrebbe avere un peso più grande<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse insieme, in un altro contesto!<br />

Proviamo a chiederci che cosa<br />

domanda il Signore alla <strong>Chiesa</strong> e<br />

alla Congregazione in questa situazione,<br />

qui nell’Occidente.<br />

Con serenità, ma anche raccogliendo<br />

l’invito al ripensamento e al rinnovamento.<br />

La risposta dell’Arcivescovo si è<br />

conclusa con un cenno alla <strong>di</strong>sponibilità<br />

della Diocesi e della Curia ad<br />

aiutare le Congregazioni nelle que<br />

stioni giuri<strong>di</strong>che e tecniche, e un<br />

giu<strong>di</strong>zio positivo sui tentativi, che<br />

anche l’USMI sostiene e che<br />

richiedono tempo, pazienza, rispetto,<br />

<strong>di</strong> intercongregazionalità, per<br />

qualche opera o servizio, nella formazione,<br />

o anche tra persone <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse comunità.<br />

Mons. Ambrogio Piantanida


CONSIGLIO<br />

PRESBITERALE<br />

SESSIONE<br />

19 OTTOBRE 2004<br />

Martedì 19 ottobre si è incontrato<br />

il Consiglio presbiterale<br />

per la sua XIII sessione.<br />

L’argomento era: “Celebrare<br />

e vivere il Giorno del Signore”.<br />

Dopo la presentazione del documento<br />

preparatorio, sono intervenuti<br />

24 presbiteri che hanno<br />

messo in luce aspetti e situazioni<br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong> questo tema che il Papa<br />

con l’anno dell’Eucaristia, e il nostro<br />

Arcivescovo con la seconda<br />

parte del percorso pastorale hanno<br />

posto al centro dell’attenzione del<br />

nostro cammino <strong>di</strong> <strong>Chiesa</strong>. Il<br />

Car<strong>di</strong>nal Tettamanzi ha sottolineato<br />

il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re troppe parole<br />

retoriche sull’Eucaristia. È importante<br />

assicurare a temi come<br />

questo tutto il proprio spessore,<br />

dottrinale e pastorale. Gli interventi<br />

hanno avuto registri <strong>di</strong>versi: dal<br />

racconto <strong>di</strong> esperienze personali e<br />

pastorali alla riflessione più spirituale<br />

e teologica. La <strong>di</strong>scussione in<br />

aula non ha limitato il “Dies<br />

Domini” alla sola celebrazione della<br />

Messa, ma l’Eu-caristia domenicale<br />

ha avuto, nel confronto, una parte<br />

assolutamente rilevante. Sono state<br />

votate e approvate 4 mozioni.<br />

1. La famiglia sia riconosciuta e valorizzata<br />

come luogo significativo<br />

dove preparare l’Eucaristia<br />

domenicale e dove verificare l’atto<br />

liturgico celebrato. Si favorisca la<br />

<strong>di</strong>ffusione dei testi liturgici e biblici<br />

e si utilizzino largamente i “sussi<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> sostegno” pubblicati per un cam-<br />

mino significativo circa i segni e i<br />

messaggi domenicali, tenendo<br />

conto anche delle situazioni <strong>di</strong>versificate<br />

delle famiglie stesse.<br />

Queste esperienze per le singole<br />

famiglie <strong>di</strong>ventino terreno fertile<br />

per eventuali percorsi <strong>di</strong> gruppi<br />

familiari.<br />

2. Ogni parrocchia preveda settimanalmente<br />

<strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei fedeli i testi della Parola<br />

<strong>di</strong> Dio della domenica successiva e,<br />

nel limite del possibile, <strong>di</strong> programmare<br />

qualche incontro “introduttivo”<br />

o “<strong>di</strong> risonanza” della celebrazione<br />

festiva.<br />

3. Si preveda in ogni comunità o a<br />

livello interparrocchiale o decanale<br />

qualche percorso “catecumenale”,<br />

appositamente pre<strong>di</strong>sposto, <strong>di</strong><br />

introduzione al significato e alla<br />

centralità della celebrazione<br />

eucaristica a vantaggio dei ragazzi<br />

dell’iniziazione e delle età successive,<br />

nonché degli adulti (specialmente<br />

se ‘ricomincianti’).<br />

4. Il Consiglio Presbiterale fa proprio<br />

e rilancia l’invito dell’Arcivescovo a<br />

rivedere, a livello decanale o citta<strong>di</strong>no,<br />

l’orario delle celebrazioni sia festive<br />

che feriali, in vista <strong>di</strong> una partecipazione<br />

più consapevole e più<br />

accessibile a tutti.<br />

L’incontro si è concluso nel<br />

pomeriggio con l’elezione delle commissioni<br />

che dovranno elaborare i<br />

testi per le prossime sessioni. I<br />

temi scelti dall’Arcivescovo sono la<br />

pere-quazione tra gli enti, per la<br />

sessione del 31 gennaio - 1 febbraio<br />

a Triuggio e la Comunità cristiana<br />

e l’insegnamento della religione<br />

Cattolica nelle scuole me<strong>di</strong>e superiori,<br />

per la sessione del 12 aprile in<br />

C.so Venezia.<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

23<br />

COMUNICATI


COMUNICATI<br />

24<br />

CONSIGLIO PASTORALE<br />

DIOCESANO<br />

SESSIONE<br />

23 OTTOBRE 204<br />

Sabato 23 ottobre si è svolta<br />

presso la Villa Sacro Cuore <strong>di</strong><br />

Triuggio la XVI sessione del<br />

Consiglio Pastorale Diocesano sul<br />

tema dell’iniziazione cristiana,<br />

integrando così la riflessione sull’argomento<br />

già avviata dal<br />

Consiglio Presbiterale Diocesano,<br />

nella sua sessione del 25 maggio<br />

2004. Numerosi sono stati gli<br />

interventi (ben 34) e le mozioni<br />

infine approvate. Il <strong>di</strong>battito, come<br />

rilevato dallo stesso Arcivescovo,<br />

inevitabilmente si è mosso tra i<br />

due poli dell’idealità e della realtà,<br />

da non percepire come alternativi<br />

ma come <strong>di</strong>mensioni necessarie:<br />

l’ideale deve misurarsi con la<br />

realtà e a sua volta la realtà deve<br />

aprirsi all’ideale. Con questa<br />

attenzione si collocano le sperimentazioni,<br />

le quali trovano una<br />

riflessione matura con chiarificazioni<br />

e convergenze ormai<br />

acquisite, sottolineate anche dallo<br />

stesso Consiglio Pastorale:<br />

l’iniziazione cristiana come educazione<br />

globale alla vita <strong>di</strong> fede e<br />

non istruzione scolastica, con possibilità<br />

<strong>di</strong> cammini <strong>di</strong>fferenziati e<br />

l’adozione <strong>di</strong> modelli che si ispirino<br />

all’itinerario catecumenale; consapevolezza<br />

che il soggetto dell’iniziazione<br />

è tutta la comunità<br />

cristiana; valorizzazione nell’itinerario<br />

<strong>di</strong> iniziazione della celebrazione<br />

eucaristica domenicale,<br />

dei gruppi familiari, dell’oratorio;<br />

coinvolgimento dei genitori, specie<br />

nel momento del battesimo e dopo,<br />

favorendo la collaborazione educativa<br />

tra famiglie e comunità par-<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

rocchiale; formazione dei catechisti,<br />

che devono sapersi accompagnare<br />

al cammino dei ragazzi. Non<br />

sono mancate anche pertinenti<br />

riferimenti ai cammini per i bambini<br />

stranieri, al rapporto con l’insegnamento<br />

della religione cattolica,<br />

alla questione del pedobattesimo,<br />

alla necessità <strong>di</strong> affiancare al cammino<br />

dei ragazzi figure <strong>di</strong> tutor,<br />

anche valorizzando a tal fine il<br />

ruolo dei padrini e dei catechisti.<br />

La “teoria” si può <strong>di</strong>re che c’è. Si<br />

tratta ora, attraverso le sperimentazioni<br />

guidate dalla Commissione<br />

<strong>di</strong>ocesana per gli itinerari <strong>di</strong><br />

iniziazione cri-stiana, <strong>di</strong> tradurla<br />

nella realtà, con l’avvertenza, segnalata<br />

dall’Arci-vescovo, <strong>di</strong> non<br />

chiedere comunque troppo<br />

all’iniziazione cristiana, la quale<br />

peraltro non esaurisce certo tutta<br />

la vita del cristiano.<br />

Si pubblicano <strong>di</strong> seguito le mozioni<br />

conclusive approvate nonché quelle<br />

che hanno comunque ricevuto il<br />

voto della maggioranza dei votanti.<br />

Mozioni approvate<br />

1. Secondo lo spirito suggerito dal<br />

Car<strong>di</strong>nale nel Percorso Pastorale<br />

Diocesano, è opportuno che le varie<br />

comunità parrocchiali siano<br />

adeguatamente sollecitate a riflettere<br />

sui propri itinerari <strong>di</strong><br />

iniziazione cristiana e che nella<br />

sperimentazione che sarà avviata<br />

siano sentiti e coinvolti i catechisti<br />

e gli altri operatori pastorali,<br />

curando che vi sia un processo controllato<br />

e verificato a livello <strong>di</strong>ocesano.<br />

(favorevoli: 63; contrari: 1;<br />

astenuti: 4)<br />

2. È necessario mettere in atto<br />

tutte le attenzioni possibili<br />

affinché il cammino <strong>di</strong> iniziazione


cristiana recuperi la sua valenza in<br />

or<strong>di</strong>ne all’evangelizzazione, in particolare<br />

programmando itinerari<br />

catecumenali per il primo annuncio<br />

e cammini più strutturati <strong>di</strong><br />

accompagnamento a partire dal<br />

battesimo dei bambini.<br />

(favorevoli: 70; contrari: 2;<br />

astenuti: 3)<br />

3. Nella sperimentazione <strong>di</strong> nuovi<br />

itinerari dell’iniziazione cristiana,<br />

il Consiglio Pastorale Diocesano<br />

invita ad avere una visione unitaria,<br />

globale e organica dell’intera<br />

proposta educativa e <strong>di</strong> vita della<br />

comunità parrocchiale. In particolare<br />

si dovrebbero considerare<br />

insieme e non in alternativa i<br />

luoghi più significativi dell’attuale<br />

vita parrocchiale: la celebrazione<br />

eucaristica domenicale, come luogo<br />

dove sviluppare un itinerario <strong>di</strong><br />

tipo catecumenale ritmato sull’anno<br />

liturgico, i gruppi familiari, l’oratorio.<br />

(favorevoli: 68; contrari: 0;<br />

astenuti: 4)<br />

4. Riconoscendo il ruolo centrale<br />

dei genitori in or<strong>di</strong>ne al cammino<br />

educativo dei figli, ma considerando<br />

le <strong>di</strong>fferenti situazioni che oggi<br />

le famiglie vivono, la proposta<br />

<strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong> sperimentazione, a<br />

partire dal momento del<br />

Battesimo, sia attenta:<br />

- a favorire il ruolo determinante<br />

della famiglia e a valorizzarlo;<br />

- a operare il superamento <strong>di</strong> comportamenti<br />

<strong>di</strong> delega educativa;<br />

- a promuovere il coinvolgimento<br />

dei genitori con modalità <strong>di</strong>fferenziate<br />

che possano favorire la collaborazione<br />

educativa tra famiglie e<br />

comunità parrocchiale.<br />

(favorevoli: 70; contrari: 1;<br />

astenuti: 3)<br />

(<strong>di</strong>chiarazione a verbale <strong>di</strong> un consigliere:<br />

«Occorre riconoscere anche<br />

il ruolo attivo dei bambini rispetto<br />

alla realtà familiare da cui provengono»)<br />

5. In riferimento al Documento <strong>di</strong><br />

preparazione alla sessione o<strong>di</strong>erna<br />

dove vengono richiamati i concetti<br />

<strong>di</strong> libertà, <strong>di</strong> centralità della persona<br />

e del suo cammino <strong>di</strong> maturazione<br />

umana e cristiana, è auspicabile<br />

che i catechisti non siano solo<br />

persone generose e <strong>di</strong>sponibili a<br />

trasmettere il credo della <strong>Chiesa</strong><br />

cattolica, ma siano qualificate e<br />

dotate <strong>di</strong> un patrimonio personale<br />

<strong>di</strong> fede convinta e <strong>di</strong> una coerenza <strong>di</strong><br />

stile <strong>di</strong> vita e siano supportate da<br />

una cultura educativa-pedagogica<br />

specifica per le <strong>di</strong>verse età della<br />

persona, attente al cammino <strong>di</strong><br />

maturazione umana e cristiana, in<br />

possesso <strong>di</strong> strumenti capaci <strong>di</strong> leggere<br />

il contesto attuale familiare e<br />

socio-culturale.<br />

(favorevoli: 57; contrari: 10;<br />

astenuti: 7)<br />

6. Vista la crescente multietnicità<br />

della nostra comunità ambrosiana,<br />

per facilitare l’evangelizzazione dei<br />

minori venga valorizzata, nella<br />

scelta dei catechisti, anche la presenza<br />

<strong>di</strong> religiose e religiosi<br />

stranieri e <strong>di</strong> chi ha avuto esperienze<br />

<strong>di</strong> missioni estere presenti sul<br />

territorio della Diocesi in possesso<br />

<strong>di</strong> una conoscenza della lingua e<br />

della cultura dei loro connazionali.<br />

(favorevoli: 64; contrari: 0;<br />

astenuti: 10)<br />

Mozioni che hanno<br />

conseguito la<br />

maggioranza dei votanti<br />

1. Visto il cambiamento sociale dovuto<br />

al fenomeno migratorio è importante<br />

verificare e valorizzare i punti<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

25<br />

COMUNICATI


COMUNICATI<br />

26<br />

<strong>di</strong> contatto tra pastorale dei<br />

migranti e iniziazione cristiana,<br />

tenendo conto che la scelta pastorale<br />

<strong>di</strong>ocesana è quella che i<br />

ragazzi stranieri svolgano l’iniziazione<br />

cristiana nelle parrocchie.<br />

(favorevoli: 51; contrari: 3;<br />

astenuti: 17)<br />

2. È opportuno avviare una riflessione<br />

sui cammini <strong>di</strong> iniziazione<br />

promossi da realtà ecclesiali <strong>di</strong>verse<br />

dalla parrocchia, cercando <strong>di</strong><br />

evitare la moltiplicazioni <strong>di</strong> proposte<br />

e favorendo una comune<br />

<strong>di</strong>mensione ecclesiale e comunitaria.<br />

(favorevoli: 32; contrari: 6;<br />

astenuti: 24)<br />

3. Nei percorsi <strong>di</strong> revisione degli<br />

itinerari <strong>di</strong> iniziazione cristiana si<br />

invita a tener conto delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

nazionali <strong>di</strong> insegnamento<br />

della religione cattolica e <strong>di</strong> valutare<br />

eventuali possibili sinergie.<br />

(favorevoli: 27; contrari: 21;<br />

astenuti: 20)<br />

Durante la sessione sono stati designati<br />

i quattro rappresentanti del<br />

Consiglio Pastorale Diocesano<br />

all’Osservatorio <strong>di</strong>ocesano per le<br />

relazioni Uomo-Donna (Rosangela<br />

Vegetti, Dora Castenetto, Grazia<br />

Poletti, Roberto Cisini) e si è eletta<br />

la commissione preparatoria della<br />

XVII sessione, che si svolgerà sempre<br />

a Triuggio in forma residenziale<br />

(sabato pomeriggio-domenica mattina)<br />

il 5-6 febbraio 2005, sul tema<br />

della responsabilità delle comunità<br />

cristiane <strong>di</strong> fronte alle questioni<br />

socio-politiche.<br />

Alberto Fedeli<br />

Segretario del Consiglio Pastorale<br />

Diocesano<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

OSSERVATORIO<br />

GIURIDICO<br />

BLOCCO DEL<br />

TRAFFICO:<br />

DEROGHE PER I<br />

SACERDOTI<br />

Si comunica che la Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a ha precisato le<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione delle<br />

misure sul traffico per contrastare<br />

l’inquinamento atmosferico.<br />

Tali misure si applicano alle<br />

cosiddette Zone critiche <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />

- Como - Sempione - Bergamo e<br />

Brescia e prevedono il blocco programmato<br />

<strong>di</strong> tutti i veicoli non<br />

catalizzati dal lunedì al venerdì<br />

dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19 e<br />

il blocco totale nelle seguenti<br />

domeniche: 21 novembre, 23<br />

gennaio e 20 febbraio.<br />

Si evidenzia che il blocco dei<br />

veicoli non catalizzati e il blocco<br />

domenicale non si applica ad<br />

alcune categorie <strong>di</strong> veicoli impegnati<br />

per particolari servizi:<br />

- alle autovetture targate CD e<br />

CC;<br />

- agli autoveicoli dei sacerdoti e<br />

dei ministri del culto <strong>di</strong> qualsiasi<br />

confessione per le funzioni<br />

del proprio ministero.<br />

In allegato passi del documento<br />

in cui sono elencate le deroghe<br />

per l’anno 2004 - 2005.<br />

Don Carlo Azzimonti<br />

Responsabile OGLR


Piano contro<br />

l’inquinamento dell’aria<br />

2004-2005, le deroghe<br />

Il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> circolazione non si<br />

applica:<br />

- ai tratti autostradali, alle strade<br />

statali e provinciali ricadenti nei<br />

territori dei Comuni interessati<br />

dalla presente deliberazione;<br />

- ai tratti <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> collegamento<br />

tra gli svincoli autostradali e i<br />

parcheggi posti in corrispondenza<br />

delle stazioni periferiche dei mezzi<br />

pubblici.<br />

Vengono inoltre escluse dal provve<strong>di</strong>mento<br />

alcune categorie <strong>di</strong> veicoli impiegati<br />

per particolari servizi. Il<br />

provve<strong>di</strong>mento non si applica<br />

dunque:[…]<br />

- alle autovetture targate CD e CC;[…]<br />

- agli autoveicoli dei sacerdoti e dei<br />

ministri del culto <strong>di</strong> qualsiasi confessione<br />

per le funzioni del proprio<br />

ministero.[…]<br />

Blocco totale<br />

<strong>di</strong> domenica<br />

Il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> circolazione non si<br />

applica:<br />

- ai tratti autostradali, alle strade<br />

statali e provinciali ricadenti nei<br />

territori dei Comuni interessati;<br />

- ai tratti <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> collegamento<br />

tra gli svincoli autostradali ed i<br />

parcheggi posti in corrispondenza<br />

delle stazioni periferiche dei mezzi<br />

pubblici.[…]<br />

- alle autovetture targate CD e<br />

CC;[…]<br />

- agli autoveicoli dei sacerdoti e dei<br />

ministri del culto <strong>di</strong> qualsiasi confessione<br />

per le funzioni del proprio<br />

ministero[…]<br />

<strong>di</strong>ocesi insieme n° 3/2004<br />

27<br />

COMUNICATI

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