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Il Linguaggio Fortran 90/95

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14 Tipi ed espressioni<br />

Nella forma sorgente libera, le colonne non sono più riservate sicché le istruzioni <strong>Fortran</strong><br />

possono partire da un punto qualsiasi di una linea. Una linea sorgente può contenere fino ad<br />

un massimo di 132 caratteri.<br />

I nomi degli identificatori consistono in stringhe di caratteri con lunghezza variabile da 1 a<br />

31 elementi, l’unica restrizione essendo rappresentata dal fatto che il primo carattere del nome<br />

deve essere una lettera.<br />

Come detto in precedenza, il <strong>Fortran</strong> non è un linguaggio case-sensitive per cui l’uso di<br />

caratteri minuscoli o maiuscoli è, tranne che negli oggetti stringa, indifferente. Tuttavia, la<br />

scelta di usare, a seconda dei casi, nomi maiuscoli o minuscoli può servire a migliorare la<br />

leggibilità di un programma.<br />

I commenti sono rappresentati da tutto quanto segue, su di una linea, un punto esclamativo.<br />

Un commento può cominciare in un punto qualsiasi di una riga di programma, con l’effetto che<br />

la parte seguente della linea è del tutto ignorata dal compilatore:<br />

! Lunghezza di una barra metallica<br />

REAL :: length1 ! lunghezza iniziale in mm (a temperatura ambiente)<br />

REAL :: length2 ! lunghezza finale in mm (dopo il raffreddamento)<br />

Una riga di programma può essere prolungata su una o più linee di continuazione appendendo<br />

un ampersand (&) ad ogni riga ”da continuare”. Anche una riga di continuazione può<br />

cominciare con un ampersand, nel qual caso l’istruzione riprende a partire dal primo carattere<br />

che segue il carattere &; in caso contrario, tutti i caratteri sulla linea fanno parte della linea<br />

di continuazione, inclusi gli spazi bianchi iniziali. Ciò è da tener presente quando le istruzioni<br />

continuate coinvolgono stringhe di caratteri. Quanto detto è ben descritto dai seguenti esempi:<br />

log_gamma = f + (y-0.5)*log(y) - y + 0.91893853320 + &<br />

(((-0.0005<strong>95</strong>23810*z + 0.00079365079)*z - &<br />

0.00277777778)*z + 0.08333333333)/y<br />

WRITE(*,*) "Seconda Università degli Studi di Napoli&<br />

& Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale"<br />

Una singola riga di programma può contenere istruzioni multiple. In questi casi deve essere<br />

utilizzato il simbolo di punto e virgola ”;” come separatore delle singole istruzioni, come nel<br />

seguente esempio:<br />

a = 2; b = 7; c = 3<br />

Una riga di programma può essere ”etichettata” mediante una stringa numerica. Ciò fa in modo<br />

che questa riga possa essere ”riferita” da una istruzione in un punto qualsiasi della stessa unità<br />

di programma. Istruzioni etichettate sono, essenzialmente, le istruzioni FORMAT ed il ”target”<br />

delle istruzioniGOTO. Le etichette (label) consistono in un ”campo numerico”, ossia una stringa di<br />

caratteri numerici. Gli unici vincoli da rispettare sono rappresentati dal fatto che una etichetta<br />

non può essere preceduta, sulla sua riga di appartenenza, da alcun carattere diverso dallo spazio<br />

bianco, e la sua lunghezza non può eccedere le cinque cifre (in altre parole una etichetta può

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