Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...
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Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book 15. LE NUOVE PROSPETTIVE DI RILEVAZIONE CONTABILE Il nuovi D.Lgs. 31/05/2011, n. 91 e del 30/06/2011, n. 118, che hanno per oggetto l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio rispettivamente per le amministrazioni pubbliche ad eccezione delle Regioni, degli Enti locali e dei loro enti ed organismi, a norma degli artt. 1 e 2 L. 05/05/2009, n. 42, per il D.Lgs. 91/2011, e per le Regioni, degli Enti locali e dei loro enti ed organismi loro enti ed organismi strumentali e degli enti del Servizio sanitario nazionale per quello che concerne il D.Lgs. 118/2011, dettano nuove regole sulla armonizzazione dei sistemi contabili, volte a garantire sia la trasparenza sia la comparabilità dei dati di bilancio. Le nuove normative abbracciano quindi l’intero settore delle amministrazioni pubbliche, degli enti territoriali e degli organismi ad essi connessi, andando a rendere omogenei i sistemi contabili e la redazione dei rispettivi bilanci. Per quello che concerne i sistemi contabili, viene disposto l’utilizzo della contabilità fi nanziaria a cui le amministrazioni e gli enti devono affi ancare, a fi ni conoscitivi un sistema di contabilità economico-patrimoniale. L’utilizzo simultaneo dei due sistemi di rilevazione permette una visione unitaria dei fatti gestionali sia da un punto di vista fi nanziario che economicopatrimoniale. Per migliorare il sistema di controllo sui conti pubblici, i decreti dispongono l’utilizzo di piani dei conti integrati che presentino al contempo un raccordo con il sistema SIOPE 19 oltre all’adozione di schemi di bilancio fi nanziari, economici e patrimoniali e schemi di bilancio consolidato comuni con i propri enti, organismi e aziende. Lo stesso D.Lgs. 118/2011 espone un schema di bilancio riferito alle aziende ospedaliere mentre rinvia ad altri decreti ministeriali la defi nizione delle strutture di bilancio per le aziende pubbliche territoriali. La nuova normativa propone all’adozione di “regole contabili omogenee e di comuni schemi di bilancio che presentino una articolazione in missioni e programmi risultanti coerenti con le classifi cazioni indicate dei regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale e relativi conti satellite”. Attraverso il raccordo dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali con quelli adottati in ambito europeo sarà possibile monitorare gli eventuale disavanzi eccessivi e l’utilizzo di una tassonomia per la riclassifi cazione dei dati contabili e di bilancio per le amministrazioni pubbliche permetterà il raccordo con le regole contabili omogenee. Viene inoltre prevista la costruzione di un “sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai programmi del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni ai diversi enti territoriali”. Variano i termini entro i quali gli enti (in particolare Regioni e Enti locali) devono dare comunicazione al Governo dei propri bilanci preventivi e consuntivi e della loro approvazione. Per l’introduzione delle nuove regole viene proposta una sperimentazione di due anni per verifi care che le nuove normative in ambito di contabilità pubblica possano rispondere alla necessità maggiore informativa della fi nanza pubblica dando risposta ad una fi nalità della L. 42/2009 indicata nell’articolo 2: “armonizzare i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dei medesimi enti e i relativi termini di presentazione ed approvazione, in funzione delle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione della fi nanza pubblica” che verrà successivamente trattato. 19 “Il SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’ ISTAT, in attuazione dall’articolo 28 della legge n. 289/2002, disciplinato dall’articolo 14, commi dal 6 all’11, della legge n. 196 del 2009”. Fonte: http://www.rgs.mef.gov.it/. 62 CAPITOLO 2 |LA CONTABILITÀ FINANZIARIA E FINALITÀ
63 Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book CAPITOLO 3 LA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE E FINALITÀ (CON ESEMPI PRATICI) 1 di Margherita Spaini e Alessandra Indelicato 1. INTRODUZIONE Scopo di questo capitolo è illustrare metodologie e fi nalità della contabilità tenuta secondo il metodo economico-patrimoniale. Le nozioni che si andranno ad esporre hanno la fi nalità di fornire strumenti concettuali e nozioni per la lettura e la comprensione del bilancio di esercizio civilistico. La contabilità consiste in un sistema logico di operazioni le quali analizzano i singoli fatti amministrativi, li registrano ed infi ne li scompongono analiticamente, trasponendoli in un prospetto riassuntivo. Questo prospetto elaborato con il metodo economico patrimoniale si denomina Bilancio d’esercizio ed è composto dal Conto Economico, dallo Stato Patrimoniale e dalla Nota Integrativa. La contabilità, a partire dall’inizio della vita aziendale, riporta tutti i fatti amministrativi occorsi, descrivendoli e riportandoli per iscritto secondo una precisa tecnica. Il metodo economico patrimoniale consiste nel rilevare tutti gli aspetti che si manifestano nel corso di un fatto amministrativo, identifi candone gli aspetti economico, patrimoniale e fi nanziario. Quindi, il sistema economico patrimoniale ha come scopo fi nale la descrizione della situazione aziendale tramite la defi nizione del risultato economico d’esercizio e del patrimonio che ne ha consentito la produzione, così come rispettivamente descritti e rappresentati nei prospetti fi nali e riassuntivi Conto Economico e Stato Patrimoniale 2 . L’azienda per poter impostare una gestione contabile deve defi nire un piano dei conti 3 , ovvero un elenco di voci da utilizzare nella descrizione dei fatti amministrativi. A seconda delle caratteristiche aziendali, dalle necessità manageriali e dalle imposizioni normative e fi scali, l’elenco dei conti può essere differente da azienda ad azienda. In particolare, per quello che concerne le aziende pubbliche, (intese come enti locali, provincie, regioni, ecc…), viene introdotto, attraverso il D.Lgs. 118/2011, un piano dei conti integrato 4 , attraverso il quale vengono affi ancati il piano dei conti fi nanziario con il piano dei conti economico-patrimoniale. La conformazione del suddetto piano dei conti permette di avere corrispondenza tra i conti codifi cati per la contabilità fi nanziaria con quelli utilizzati in contabilità economico patrimoniale, in quanto il IV livello dei rispettivi piani dei conti dettaglio utilizza le stesse denominazioni. 1 I paragrafi dall’1 al 6 sono a cura di Alessandra Indelicato, quelli dal 7 al 15 di Margherita Spaini. 2 Il codice civile introduce l’obbligo della tenuta della contabilità e della redazione dei bilanci, a proposito dell’imprenditore persona fi sica, negli articoli che vanno da 2214 a 2220. 3 Il conto è lo strumento che viene utilizzato dal “metodo della partita doppia” al fi ne di rilevare i fatti amministrativi che caratterizzano l’attività aziendale. Pertanto la contabilità è lo strumento con il quale si descrivono i fatti amministrativi , identifi candone le singole componenti (economica, fi nanziaria e patrimoniale); tali componenti vengono rappresentate dai conti che accolgono, ad ogni movimentazione, i valori interessati; fi ne anno si procede ad effettuare il saldo dei singoli conti; i conti economici confl uiscono nel conto economico determinando il risultato dell’esercizio, i conti patrimoniali e fi nanziari confl uiscono nello Stato Patrimoniale determinando la confi gurazione del patrimonio aziendale. 4 Il piano dei conti integrato è stato introdotto in via sperimentale, a partire dell’anno 2012, per due anni.
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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />
E-Book<br />
CAPITOLO 3<br />
LA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE<br />
E FINALITÀ (CON ESEMPI PRATICI) 1<br />
di Margherita Spaini e Alessandra Indelicato<br />
1. INTRODUZIONE<br />
Scopo di questo capitolo è illustrare metodologie e fi nalità della contabilità tenuta secondo il metodo<br />
economico-patrimoniale.<br />
Le nozioni che si andranno ad esporre hanno la fi nalità di fornire strum<strong>enti</strong> concettuali e nozioni<br />
per la lettura e la comprensione del <strong>bilancio</strong> di esercizio civilistico.<br />
La contabilità consiste in un sistema logico di operazioni le quali analizzano i singoli fatti amministrativi,<br />
li registrano ed infi ne li scompongono analiticamente, trasponendoli in un prospetto<br />
riassuntivo. Questo prospetto elaborato con il metodo economico patrimoniale si denomina Bilancio<br />
d’esercizio ed è composto dal Conto Economico, dallo Stato Patrimoniale e dalla Nota Integrativa.<br />
La contabilità, a partire dall’inizio della vita aziendale, riporta tutti i fatti amministrativi occorsi,<br />
descrivendoli e riportandoli per iscritto secondo una precisa tecnica.<br />
<strong>Il</strong> metodo economico patrimoniale consiste nel rilevare tutti gli aspetti che si manifestano nel<br />
corso di un fatto amministrativo, id<strong>enti</strong>fi candone gli aspetti economico, patrimoniale e fi nanziario.<br />
Quindi, il sistema economico patrimoniale ha come scopo fi nale la descrizione della situazione<br />
aziendale tramite la defi nizione del risultato economico d’esercizio e del patrimonio che ne ha<br />
cons<strong>enti</strong>to la produzione, così come rispettivamente descritti e rappresentati nei prospetti fi nali e<br />
riassuntivi Conto Economico e Stato Patrimoniale 2 .<br />
L’azienda per poter impostare una gestione contabile deve defi nire un piano <strong>dei</strong> conti 3 , ovvero<br />
un elenco di voci da utilizzare nella descrizione <strong>dei</strong> fatti amministrativi. A seconda delle caratteristiche<br />
aziendali, dalle necessità manageriali e dalle imposizioni normative e fi scali, l’elenco <strong>dei</strong> conti<br />
può essere differente da azienda ad azienda. In particolare, per quello che concerne le aziende<br />
pubbliche, (intese come <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>, provincie, regioni, ecc…), viene introdotto, attraverso il D.Lgs.<br />
118/2011, un piano <strong>dei</strong> conti integrato 4 , attraverso il quale vengono affi ancati il piano <strong>dei</strong> conti fi nanziario<br />
con il piano <strong>dei</strong> conti economico-patrimoniale. La conformazione del suddetto piano <strong>dei</strong> conti<br />
permette di avere corrispondenza tra i conti codifi cati per la contabilità fi nanziaria con quelli utilizzati<br />
in contabilità economico patrimoniale, in quanto il IV livello <strong>dei</strong> rispettivi piani <strong>dei</strong> conti dettaglio utilizza<br />
le stesse denominazioni.<br />
1 I paragrafi dall’1 al 6 sono a cura di Alessandra Indelicato, quelli dal 7 al 15 di Margherita Spaini.<br />
2 <strong>Il</strong> codice civile introduce l’obbligo della tenuta della contabilità e della redazione <strong>dei</strong> bilanci, a proposito dell’imprenditore persona fi sica, negli articoli che<br />
vanno da 2214 a 2220.<br />
3 <strong>Il</strong> conto è lo strumento che viene utilizzato dal “metodo della partita doppia” al fi ne di rilevare i fatti amministrativi che caratterizzano l’attività aziendale.<br />
Pertanto la contabilità è lo strumento con il quale si descrivono i fatti amministrativi , id<strong>enti</strong>fi candone le singole compon<strong>enti</strong> (economica, fi nanziaria e<br />
patrimoniale); tali compon<strong>enti</strong> vengono rappresentate dai conti che accolgono, ad ogni movimentazione, i valori interessati; fi ne anno si procede ad<br />
effettuare il saldo <strong>dei</strong> singoli conti; i conti economici confl uiscono nel conto economico determinando il risultato dell’esercizio, i conti patrimoniali e<br />
fi nanziari confl uiscono nello Stato Patrimoniale determinando la confi gurazione del patrimonio aziendale.<br />
4 <strong>Il</strong> piano <strong>dei</strong> conti integrato è stato introdotto in via sperimentale, a partire dell’anno 2012, per due anni.