Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

Il bilancio consolidato degli enti locali
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1.9. Spese c/capitale per la manutenzione straordinaria degli impianti semaforici,
per l’illuminazione pubblica, per gli impianti elettrici e termici di proprietà del Comune
Tali somme incrementano i “debiti verso controllate” e sono considerate spese in conto capitale
nel bilancio del Comune. La società registra tale ricavi fra i ricavi delle vendite e delle prestazioni
poiché deriva da prestazioni che la società fornisce al Comune in base ad un contratto di servizio.
L’elisione sul bilancio consolidato viene fatta eliminando il ricavo intercompany nel bilancio della
società e l’immobilizzazione nel bilancio del Comune.
1.10. Crediti e debiti verso la società controllata per l’incasso dell’ICI
A fi ne anno la società anticipa parte dell’ICI che il comune deve incassare e si iscrive il credito
verso il Comune, la scrittura è la seguente:
Crediti v/so Comune a Diversi
a Banca c/c
a Debiti v/so banche
Il Comune quando incassa l’anticipazione ICI storna parte del credito verso i contribuenti e non
rileva il debito verso la società, occorrerebbe pertanto creare un debito verso la società a fronte di
un maggior credito per tributi (ripristinando il credito verso contribuenti) e poi elidere il debito verso
la società con il credito, ma la scrittura può essere evitata con una rettifi ca formale (da crediti verso
controllanti a crediti verso contribuenti).
Tra il 20 e il 30 dicembre la società incassa per conto del Comune ICI e si iscrive il debito verso
il Comune, con la seguente scrittura:
Banca c/c a Debiti v/ Comune
Il Comune non ha registrato il credito verso la società, ma solamente quello verso i contribuenti,
di conseguenza il debito della società può essere eliso con il credito che Comune ha verso i contribuenti,
in quanto il credito per i tributi non ha più ragione di esistere per il gruppo essendo stati
incassati dal gruppo i tributi.
1.11. Gestione aree mercatali
La società controllata incassa tramite le tabaccherie il corrispettivo dalla vendita dei voucher acquistati
dagli ambulanti per l’occupazione del suolo pubblico durante i mercati. L’incasso da questi
voucher è girato dalla società al Comune, al quale viene addebitato sia il compenso riconosciuto
ai rivenditori per il servizio reso sia il compenso riconosciuto alla società per la propria prestazione
maggiorati entrambi di IVA al 20%. La società registra alla voce “altri ricavi e proventi” ricavi derivanti
dal servizio reso e dal recupero del costo di rivendita addebitato dal tabaccaio in contropartita
dei crediti verso il Comune, nonché il debito per quanto effettivamente di competenza del Comune,
ovvero COSAP e TARSU, il cui importo è incluso nel prezzo del voucher pagato dall’ambulante alla
società.
317 CAPITOLO 11 | IL CASO PRATICO DELLA CITTÀ DI TORINO