Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...
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Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Si consideri l’ente locale A che detiene una partecipazione dell’80% nella entità B. Nel corso dell’anno l’entità B distribuisce dividendi accumulati per € 1.500. La public entity realizza un’entrata che imputerà tra i proventi fi nanziari, mentre la controllata registra una diminuzione del patrimonio netto (gli utili realizzati vengono accumulati in riserve di patrimonio per poi essere distribuiti sottoforma di dividendi). Tralasciando l’aspetto fi scale, il foglio di lavoro mostra i passaggi da attuare: Rettifi che Bilancio A B Aggregato + - consolidato STATO PATRIMONIALE ATTIVO Immobilizzazioni Immobilizzazioni materiali € 15.000 € 8.000 € 23.000 € 23.000 Immobilizzazioni immateriali € 2.000 € 500 € 2.500 € 2.500 Partecipazioni Attivo Circolante € 12.000 € 12.000 € 12.000 Rimanenze Attività fi scali differite € 4.000 € 2.735 € 6.735 € 6.735 Crediti € 6.000 € 4.435 € 10.435 € 10.435 Disponibilità liquide € 1.000 € 300 € 1.300 € 1.300 Totale Attività PASSIVO Patrimonio Netto dell’Ente Capogruppo € 40.000 € 15.970 € 55.970 € 55.970 Capitale sociale € 39.100 € 10.000 € 39.100 1.500 € 40.600 Risultato economico dell’esercizio Patrimonio netto di terzi € 2.900 € 2.470 € 5.370 - 1.200 € 4.170 Capitale e Riserve Passività non correnti - 300 - € 300 Fondi rischi e oneri Passività Correnti € 3.000 € 500 € 3.500 € 3.500 Debiti verso Banche € 5.000 € 3.000 € 8.000 € 8.000 Totale Patrimonio Netto e Passività CONTO ECONOMICO € 40.000 € 15.970 € 55.970 1.500 - 1.500 € 55.970 Ricavi Operativi € 8.000 € 6.500 € 14.500 € 14.500 Costi Operativi (incluse variazioni Rimanenze) € 3.000 € 2.500 € 5.500 € 5.500 Risultato operativo € 5.000 € 4.000 € 9.000 € 9.000 Proventi e Oneri Finanziari - € 200 - € 50 - € 250 - 1.200 - € 1.450 Risultato ante-imposte € 4.800 € 3.950 € 8.750 - 1.200 € 7.550 Oneri Fiscali € 1.900 € 1.480 € 3.380 € 3.380 Risultato economico dell’esercizio € 2.900 € 2.470 € 5.370 - 1.200 € 4.170 Nel caso di partecipazioni non totalitarie la quota di provento da eliminare non coincide con l’importo dei dividendi, bensì è determinata in base alla percentuale di partecipazione detenuta dalla capogruppo che nel nostro caso corrisponde a € 1.200 (80% di € 1.500). 282 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book La restante parte dei dividendi, nel nostro caso € 300, va portata in diminuzione della riserva di terzi, in quanto il patrimonio netto a loro attribuito subisce un decremento per la distribuzione degli utili. Successivamente si procede con la ricostituzione delle riserve per l’intero ammontare in capo alla controllata come se la ripartizione non fosse mai avvenuta. 7.4. Altre operazioni infragruppo I contributi in conto capitale All’interno del gruppo ente locale si verifi cano frequenti trasferimenti in conto capitale dall’ente controllante alle realtà partecipate e fi nalizzati all’acquisto di cespiti ammortizzabili 59 . Molto spesso l’«organizzazione» fi nanzia questi trasferimenti mediante l’attivazione di un prestito che, a livello consolidato, comporta un aumento della posizione debitoria. Nella contabilità della public entity tale contributo, normalmente registrato tra i costi di esercizio, deve essere riclassifi cato tra gli oneri pluriennali in quanto destinato a fi nanziare il potenziamento della struttura del gruppo. L’entità che ha ottenuto il contributo invece al momento dell’acquisto dell’immobilizzazione provvederà alla contemporanea sterilizzazione del contributo ottenuto, in vista del recupero mediante le quote di ammortamento. Da un punto di vista contabile il consolidamento comporta l’eliminazione dell’onere pluriennale riclassifi cato con il risconto passivo relativo alla sterilizzazione del contributo. L’aumento di capitale e la copertura delle perdite interne al gruppo Durante la vita del gruppo dell’ente locale sono frequenti le operazioni di incremento di capitale o di trasferimenti in c/capitale per il ripiano delle perdite delle partecipate. Gli aumenti di capitale e la copertura delle perdite interni al gruppo sono ininfl uenti a livello di consolidato, ma per la singola azienda comportano rispettivamente, un incremento del patrimonio netto o una ricostituzione dello stesso 60 . Il trattamento dell’IVA Nell’ambito del gruppo locale, ai fi ni della corretta determinazione del risultato consuntivo, assume rilevanza il trattamento contabile dell’IVA. Nei gruppi privati l’IVA ha solo natura fi nanziaria, sia per l’acquirente che per il venditore. Per la public entity, invece, l’IVA ha spesso natura indetraibile (parziale o totale). La parte di spesa dell’”organizzazione” relativa all’IVA indetraibile deve essere portata a costo e non costituisce una partita da elidere, bensì un onere a livello di gruppo. Il punto 4.2 del nuovo principio contabile sperimentale sul bilancio consolidato stabilisce infatti che nel caso di operazioni tra controllante e sue controllate che comportino un trattamento fi scale difforme l’imposta dovrà essere considerata separatamente e non oggetto di elisione. Nel caso dell’imposta sul valore aggiunto, infatti, questa dovrà rientrare come onere nel conto economico consolidato a causa della sua indetraibilità per l’ente controllante. 59 In realtà, le motivazioni alla base del trasferimento in conto capitale possono essere molteplici e, in un’ottica di gruppo tali operazioni possono essere interpretate come un investimento. 60 Se gli aumenti sono a titolo gratuito, non deve essere fatta alcuna contabilizzazione, poiché non varia il patrimonio netto della partecipata, né la percentuale di partecipazione della partecipante. 283 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />
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La restante parte <strong>dei</strong> dividendi, nel nostro caso € 300, va portata in diminuzione della riserva di<br />
terzi, in quanto il patrimonio netto a loro attribuito subisce un decremento per la distribuzione <strong>degli</strong><br />
utili.<br />
Successivamente si procede con la ricostituzione delle riserve per l’intero ammontare in capo<br />
alla controllata come se la ripartizione non fosse mai avvenuta.<br />
7.4. Altre operazioni infragruppo<br />
I contributi in conto capitale<br />
All’interno del gruppo ente locale si verifi cano frequ<strong>enti</strong> trasferim<strong>enti</strong> in conto capitale dall’ente<br />
controllante alle realtà partecipate e fi nalizzati all’acquisto di cespiti ammortizzabili 59 .<br />
Molto spesso l’«organizzazione» fi nanzia questi trasferim<strong>enti</strong> mediante l’attivazione di un prestito<br />
che, a livello <strong>consolidato</strong>, comporta un aumento della posizione debitoria.<br />
Nella contabilità della public <strong>enti</strong>ty tale contributo, normalmente registrato tra i costi di esercizio,<br />
deve essere riclassifi cato tra gli oneri pluriennali in quanto destinato a fi nanziare il potenziamento<br />
della struttura del gruppo.<br />
L’<strong>enti</strong>tà che ha ottenuto il contributo invece al momento dell’acquisto dell’immobilizzazione provvederà<br />
alla contemporanea sterilizzazione del contributo ottenuto, in vista del recupero mediante le<br />
quote di ammortamento. Da un punto di vista contabile il consolidamento comporta l’eliminazione<br />
dell’onere pluriennale riclassifi cato con il risconto passivo relativo alla sterilizzazione del contributo.<br />
L’aumento di capitale e la copertura delle perdite interne al gruppo<br />
Durante la vita del gruppo dell’ente locale sono frequ<strong>enti</strong> le operazioni di incremento di capitale<br />
o di trasferim<strong>enti</strong> in c/capitale per il ripiano delle perdite delle partecipate.<br />
Gli aum<strong>enti</strong> di capitale e la copertura delle perdite interni al gruppo sono ininfl u<strong>enti</strong> a livello di<br />
<strong>consolidato</strong>, ma per la singola azienda comportano rispettivamente, un incremento del patrimonio<br />
netto o una ricostituzione dello stesso 60 .<br />
<strong>Il</strong> trattamento dell’IVA<br />
Nell’ambito del gruppo locale, ai fi ni della corretta determinazione del risultato consuntivo, assume<br />
rilevanza il trattamento contabile dell’IVA.<br />
Nei gruppi privati l’IVA ha solo natura fi nanziaria, sia per l’acquirente che per il venditore. Per la<br />
public <strong>enti</strong>ty, invece, l’IVA ha spesso natura indetraibile (parziale o totale).<br />
La parte di spesa dell’”organizzazione” relativa all’IVA indetraibile deve essere portata a costo e<br />
non costituisce una partita da elidere, bensì un onere a livello di gruppo. <strong>Il</strong> punto 4.2 del nuovo principio<br />
contabile sperimentale sul <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> stabilisce infatti che nel caso di operazioni tra<br />
controllante e sue controllate che comportino un trattamento fi scale difforme l’imposta dovrà essere<br />
considerata separatamente e non oggetto di elisione.<br />
Nel caso dell’imposta sul valore aggiunto, infatti, questa dovrà rientrare come onere nel conto<br />
economico <strong>consolidato</strong> a causa della sua indetraibilità per l’ente controllante.<br />
59 In realtà, le motivazioni alla base del trasferimento in conto capitale possono essere molteplici e, in un’ottica di gruppo tali operazioni possono essere<br />
interpretate come un investimento.<br />
60 Se gli aum<strong>enti</strong> sono a titolo gratuito, non deve essere fatta alcuna contabilizzazione, poiché non varia il patrimonio netto della partecipata, né la percentuale<br />
di partecipazione della partecipante.<br />
283 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO