Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Patrimonio netto € 29.100 € 10.000 € 39.100 € 39.100 Risultato economico dell’esercizio Patrimonio netto di terzi Capitale e Riserve Passività non correnti € 2.900 € 2.470 € 5.370 -500 € 4.870 Fondi rischi e oneri € 3.000 € 500 € 3.500 € 3.500 Passività Correnti € 0 Debiti verso Banche € 5.000 € 3.000 € 8.000 € 8.000 Totale Patrimonio Netto e Passività CONTO ECONOMICO € 40.000 € 15.970 € 55.970 -500 € 55.470 Ricavi Operativi € 8.000 € 6.500 € 14.500 € 14.500 Costi Operativi (incluse variazioni Rimanenze) € 3.000 € 2.500 € 5.500 1.000 € 6.500 Risultato operativo € 5.000 € 4.000 € 9.000 -1.000 € 8.000 Proventi e Oneri Finanziari -€ 200 -€ 50 -€ 250 -€ 250 Risultato ante-imposte € 4.800 € 3.950 € 8.750 -1.000 € 7.750 Oneri Fiscali € 1.900 € 1.480 € 3.380 -500 € 2.880 Risultato economico dell’esercizio € 2.900 € 2.470 € 5.370 -500 € 4.870 Si può decidere di non eliminare: utili e perdite di importo irrilevante; utili relativi a lavori in corso su ordinazione di terzi; utili e perdite se derivanti da operazioni correnti, a normali condizioni di mercato, la cui eliminazione comporterebbe un costo spropositato. La prima deroga potrebbe indurre ad utilizzare dei criteri arbitrari per determinare la soglia di “rilevanza” da attribuire all’utile o alla perdita, ed infatti la dottrina contabile interviene sostenendo che il metro di valutazione deve basarsi sempre su una rappresentazione veritiera e corretta dei dati contabili, fermo restando che l’eventuale deroga deve essere sempre indicata in nota integrativa. Il secondo punto fa esplicito riferimento a quegli utili conseguiti a fronte dell’avanzamento lavori su commesse stipulate con terzi esterni, in cui la commissionaria, entità del gruppo, si avvale dell’opera di una realtà anch’essa appartenente al gruppo 53 . Infi ne il terzo punto deve soddisfare contemporaneamente i tre presupposti affi nché si possa verifi care la condizione per derogare all’obbligo di eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo 54 , ovviamente anche in questo caso permane l’obbligo di darne spiegazione nella nota integrativa. Un’altra situazione ricorrente che comporta una operazione di eliminazione di risultati intragruppo non realizzati riguarda le compravendite tra consociate di immobilizzazioni. A differenza della cessione di prodotti, i cui effetti si compensano normalmente entro l’esercizio successivo, il trasferimento di immobilizzazioni tecniche produce una serie di rettifi che che infl uenzano più esercizi, esaurendosi infatti al momento in cui il bene oggetto di trasferimento è ceduto a terzi ovvero viene completamente ammortizzato. 53 È bene precisare, al riguardo, che vi è la facoltà ma non l’obbligo di non procedere all’eliminazione, il redattore del bilancio consolidato pertanto è libero di scegliere la politica valutativa più appropriata alle specifi che situazioni del proprio gruppo. 54 In riferimento al presupposto della sproporzione dei costi va sottolineato che la stessa va correlata alla rilevanza nel consolidato degli importi interessati globalmente considerati e che non è una situazione che può verifi carsi frequentemente. 280 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Le rettifi che da effettuare sono le seguenti: eliminazione della eventuale plusvalenza (o minusvalenza) realizzata dalla entità venditrice, in quanto trattasi di un risultato conseguito all’interno del gruppo; rettifi ca dell’ammortamento annuale operato dalla azienda cessionaria in quanto lo stesso deve continuare ad essere effettuato sul costo originario. La cessione delle immobilizzazioni prodotte internamente al gruppo pone, invece, problematiche simili alla compravendita dei cespiti ammortizzabili. Alle rilevazioni di consolidamento appena suggerite si aggiunge la necessità di riclassifi care il ricavo di vendita derivante dall’alienazione dell’immobilizzazione nel bilancio consolidato. Nel caso in cui il prezzo di vendita dell’immobilizzazione è pari al costo di produzione non si realizza alcuna plusvalenza o minusvalenza da annullare, occorre semplicemente procedere alla riclassifi cazione del ricavo (derivante dalla vendita) nel conto economico consolidato tra gli “Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni”. Qualora invece il prezzo di vendita dell’immobilizzazione è superiore al costo di produzione sarà necessario annullare anche il provento interno che sarà poi recuperato, a livello di gruppo, in modo indiretto mediante la procedura di ammortamento. Occorrerà quindi procedere sia alla riclassifi cazione del ricavo di vendita, sia all’annullamento della plusvalenza interna e al ricalcolo delle quote di ammortamento 55 . Negli anni successivi occorrerà rettifi care ancora la plusvalenza interna con il valore realizzato “indirettamente” a livello di gruppo mediante il processo di ammortamento e provvedere all’aggiustamento del relativo costo. 7.3. L’eliminazione dei dividendi La distribuzione dei dividendi all’interno del gruppo rappresenta un trasferimento di risorse tra le realtà da consolidare, e come tale subisce lo stesso trattamento di tutte le operazioni infragruppo. Lo scopo è quello di evitare una “doppia contabilizzazione dello stesso utile, sia in capo alla entità che lo distribuisce, nell’esercizio in cui realizza il risultato, sia in capo alla realtà che lo percepisce, nel o negli esercizi successivi, in cui contabilizza il provento fi nanziario” 56 . È importante rilevare che tale fattispecie è circoscritta ai soli dividendi che la controllata distribuisce alla controllante, poiché è solo in questo contesto che avviene un trasferimento di utili all’interno del gruppo 57 ; nel momento in cui la controllata distribuisce i dividendi, questi sono destinati ai suoi soci, terzi estranei ai componenti del gruppo 58 . In fase di consolidato le rettifi che da operare per eliminare gli effetti distorsivi della distribuzione dei dividendi si riassumono in: eliminazione del provento registrato dall’ente controllante; ricostituzione della riserva in capo alla controllata. 55 In questo caso è necessario ridurre l’ammortamento del bene. Infatti, l’entità acquirente ha ammortizzato il bene sulla base del prezzo di trasferimento, mentre una rappresentazione corretta della situazione del gruppo impone di indicare nel conto economico l’ammortamento calcolato esclusivamente sul costo di produzione del cespite. 56 Prencipe A., Tettamanzi P., “Bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali”, op.cit., pag. 161. 57 Se il dividendo è stato deliberato, ma non ancora distribuito, si dovrà stornare il credito e il debito reciproco presenti nel bilancio d’esercizio, rispettivamente dell’entità percipiente e di quella erogante. 58 L’unica eccezione è riscontrabile nelle società con partecipazioni reciproche in cui i dividendi distribuiti dalla controllante confl uiscono nel patrimonio della controllata, in forza di una partecipazione a sua volta detenuta nella controllante. 281 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
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4) Crediti per I.V.A. 5) Per deposi
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