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Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

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La contabilità fi nanziaria è caratterizzata quindi dalla rilevazione <strong>degli</strong> aspetti autorizzativi della<br />

gestione e <strong>dei</strong> connessi fl ussi fi nanziari. <strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> prev<strong>enti</strong>vo redatto accoglie i valori delle entrate<br />

e delle uscite la cui realizzazione si prevede avverrà nel corso dell’anno a venire, diventando lo<br />

strumento con il quale viene programmata l’attività futura dell’azienda pubblica attraverso la determinazione<br />

di valori massimi di spesa, in funzione alle entrate ritenute razionalmente realizzabili 6 .<br />

Gli organi politici ed amministrativi sono demandati a valutare la modalità di spesa nel rispetto di<br />

un equilibrio economico fi nanziario che determina che le stesse non possano superare le entrate e<br />

tutte le movimentazioni fi nanziarie (di entrata o di uscita) sono subordinate alla certifi cazione della<br />

reale disponibilità delle risorse attraverso atti giuridici amministrativi. In questo modo, attraverso la<br />

contabilità fi nanziaria e lo strumento del <strong>bilancio</strong> prev<strong>enti</strong>vo si soddisfano le necessità di controllo<br />

della spesa e del mantenimento delle programmazioni della gestione. La contabilità fi nanziaria permette<br />

cioè di verifi cate che entrate e spese si siano realizzate nel rispetto delle autorizzazioni ed entro<br />

i limiti defi niti con il <strong>bilancio</strong> di previsione attraverso un rigido percorso giuridico-amministrativo.<br />

Contabilità fi nanziaria che ha come scopo il controllo prev<strong>enti</strong>vo, concomitante e consuntivo della<br />

gestione delle risorse fi nanziarie dell’ente.<br />

2. LE FASI DI PROGRAMMAZIONE GESTIONE E RENDICONTAZIONE E I RISPETTIVI<br />

DOCUMENTI CONTABILI<br />

Come già precedentemente accennato, la contabilità fi nanziaria rileva informazione atte a garantire<br />

un controllo prev<strong>enti</strong>vo, concomitante e consuntivo sul corretto utilizzo delle risorse e sul<br />

rispetto <strong>dei</strong> vincoli formulati in sede di previsione (logica autorizzatoria) oltre a garantire il mantenimento<br />

di condizioni di equilibrio fi nanziario (pareggio di <strong>bilancio</strong>). A tal riguardo è possibile distinguere<br />

tre distinte fasi che rispecchiano le logiche dell’amministrazione razionale dell’azienda e che<br />

danno origine a vari docum<strong>enti</strong>: la fase di programmazione, di gestione e di rendicontazione.<br />

La fase di programmazione risulta alla base della contabilizzazione <strong>dei</strong> fatti amministrativi<br />

aziendali pubblici. In particolare, la rilevazione prev<strong>enti</strong>va ha il compito di trasporre gli indirizzi <strong>degli</strong><br />

organi politici in previsioni di spesa ed entrata mantenendo saldo il vincolo di equilibrio di <strong>bilancio</strong>;<br />

la fase di programmazione si contraddistingue per il carattere autorizzatorio in quanto determina i<br />

limiti agli impegni di spesa per l’esercizio successivo (art. 164, TUEL).<br />

La fase di gestione è caratterizzata dalla rilevazione contabile <strong>dei</strong> fatti amministrativi (la cosiddetta<br />

“gestione del <strong>bilancio</strong>”), rilevazione che risulta normata e strettamente vincolata dall’iter da<br />

seguirsi per il pagamento delle spese e la riscossione delle entrate (fasi dell’entrata e della spesa).<br />

La rigidità delle fasi per la rilevazione delle entrate e delle spese permette una duplice verifi ca: da<br />

una parte che entrate e spese siano acquisite/erogate entro i limiti defi niti nell’ambito della fase<br />

previsionale (da non dim<strong>enti</strong>care che, nelle logiche della contabilità fi nanziaria, la fase di gestione<br />

risulta come attuazione di decisioni assunte nella fase di previsione) mettendo in rilievo il carattere<br />

autorizzatorio, dall’altra che le loro movimentazioni permettano il conseguimento dell’equilibrio fi -<br />

nanziario a cui il <strong>bilancio</strong> deve sottostare.<br />

6 A. Zangrandi, L. Lodetti Bilancio, programmazione e controllo negli <strong>enti</strong> pubblici <strong>locali</strong>, Otto, 1999 Milano.<br />

28 CAPITOLO 2 |LA CONTABILITÀ FINANZIARIA E FINALITÀ

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