Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...
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Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book 5. LE METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO APPLICABILI Il metodo di consolidamento determina le modalità con cui gli elementi economici e patrimoniali di ogni singola organizzazione vengono integrati per redigere il bilancio consolidato. Ciascun metodo permette di rappresentare la singola partecipata oggetto di consolidamento in relazione alla tipologia di rapporto che essa ha instaurato con l’Ente Locale. Le principali metodologie di consolidamento considerate dai principi contabili internazionali sono quella del “consolidamento integrale”, quella del “consolidamento proporzionale” e quella del “metodo del patrimonio netto”. 5.1. Il consolidamento integrale Il metodo del consolidamento integrale consiste nella inclusione integrale delle attività e delle passività dell’impresa controllata nel bilancio consolidato. Il bilancio consolidato deve essere redatto secondo gli schemi usuali, nel caso adattati per rispecchiare meglio l’attività svolta dal gruppo. Nel caso si utilizzi il metodo del consolidamento integrale, vengono a questo punto sommati, “linea per linea”, i valori delle voci dei singoli bilanci delle realtà comprese nell’area di consolidamento 31 . A questo punto andranno eliminati: le partecipazioni in imprese incluse nel consolidamento e le corrispondenti frazioni di patrimonio netto di queste, i crediti e i debiti tra imprese incluse nel consolidamento, i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate tra le medesime imprese, gli utili e le perdite conseguenti ad operazioni effettuate tra tali imprese relative a valori compresi nel patrimonio, diversi dai lavori in corso su ordinazione di terzi. Allorché vengono eliminate le partecipazioni delle controllate e il rispettivo patrimonio netto, potrebbe emergere una differenza tra questi due valori: la cosiddetta differenza di consolidamento. Questa differenza va attribuita, ove possibile, agli elementi dell’attivo e del passivo da cui è generata. Nel caso residuino ancora delle differenze esse vanno iscritte, qualora il costo storico delle partecipazioni sia superiore alla corrispondente parte di patrimonio netto della controllata, nell’attivo del bilancio consolidato sotto la voce “Differenza di consolidamento” o portate in esplicita riduzione della voce “Riserva di consolidamento”; nel caso in cui la parte di patrimonio netto sia invece superiore al costo pagato per l’acquisizione, vanno iscritte nel patrimonio netto sotto la voce “Riserva di consolidamento” o tra le passività nella voce “Fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri” nel caso la differenza sia dovuta alla previsione di futuri risultati economici negativi. Le quote di partecipazione di pertinenza di terzi, inoltre, vengono evidenziate nel patrimonio netto in una voce denominata “Capitale e riserve di terzi”. Analogamente gli utili di spettanza di terzi sono rappresentati in una voce separata dall’utile di gruppo e con la specifi ca denominazione di “Utili di spettanza di terzi”. Questa metodologia è quella che deve essere adottata nel caso in cui l’entità economica partecipata sia da considerarsi controllata. 31 L’utilizzo di tale metodo di consolidamento consente di fornire un’informazione completa della realtà economico-patrimoniale del gruppo, mediante l’integrazione totale delle attività, delle passività e dei risultati economici e fi nanziari delle imprese consolidate, consentendo di evidenziare le interessenze dei terzi in una voce del passivo mentre le differenze di consolidamento possono essere rilevate nel patrimonio netto (teoria della capogruppo) o possono confl uire nel bilancio di gruppo senza distinzione alcuna, in quanto il gruppo è visto come un’unica entità economica e contabile (teoria dell’entità). 264 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Tabella 2 - Consolidamento integrale Sommatoria orizzontale di ciascuna voce di bilancio (stato patrimoniale e conto economico), per il suo importo complessivo (a prescindere dalla percentuale di partecipazione). Eliminazione delle partecipazioni iscritte nel bilancio della controllante contro la corrispondente quota del patrimonio netto della partecipata. Determinazione dell’eventuale differenza di consolidamento e sua appropriata collocazione in bilancio. Evidenziazione degli interessi degli azionisti minori sul risultato economico, nell’ipotesi di controllo non totalitario. 5.2. Il consolidamento proporzionale Con il consolidamento proporzionale, si evidenzia esclusivamente la quota del valore della partecipata di proprietà del gruppo e non il suo valore globale; inoltre, in contropartita del valore delle partecipazioni viene eliminata solamente la quota di patrimonio netto di pertinenza del gruppo, e non compare la voce “Patrimonio netto di terzi” né quella “Utile di terzi” nel conto economico, le quali sono automaticamente escluse 32 . Va infi ne notato che anche gli utili e le perdite infragruppo sono eliminati proporzionalmente, e come del resto tutte le altre rettifi che di consolidamento. Nel caso di elisione di crediti e debiti tra consociate consolidate attraverso metodi diversi, è necessario, ai fi ni del consolidamento proporzionale, riclassifi care la parte del credito o debito di competenza di terzi tra i crediti e i debiti verso terzi. Le eventuali differenze di consolidamento subiscono un trattamento analogo a quello descritto nell’ipotesi di adozione del metodo integrale. È possibile prevedere 33 due forme alternative di presentazione del consolidamento proporzionale, che conducono ai medesimi risultati: 1) la partecipante aggrega, linea per linea, la quota parte di ciascuna attività, passività, ricavi e costi della joint venture alle rispettive voci del proprio bilancio cumulativamente ovvero aggiungendo una linea per ogni voce; 2) consolidamento proporzionale cd. ridotto: il bilancio consolidato della partecipante include, esponendole in voci separate (normalmente aggregate per classi), la quota parte di attività, passività, ricavi e costi appartenenti alla impresa sottoposta al controllo congiunto. Tabella 3 - Consolidamento proporzionale Sommatoria dei valori della partecipante con quelli della partecipata (analiticamente per ogni singolo elemento dell’attivo, del passivo e del conto economico), ma, a differenza del consolidamento integrale, non per l’importo complessivo dei valori della partecipata, ma sulla base della percentuale di partecipazione. Eliminazione delle partecipazioni iscritte nel bilancio della controllante contro la corrispondente quota del patrimonio netto della partecipata. Determinazione dell’eventuale differenza di consolidamento e sua appropriata collocazione in bilancio. Gli interessi dei terzi non sono rappresentati. 5.3. Il metodo del patrimonio netto Oltre al consolidamento integrale che rifl ette il concetto di gruppo secondo la “Teoria della proprietà” e secondo la “Teoria della Capogruppo” è stato sviluppato il “Metodo del Patrimonio Netto” 32 Tale metodo pone il bilancio consolidato come un’estensione del bilancio della capogruppo basandosi sull’assunto che “la partecipazione di una società in un’altra permette alla prima di disporre delle attività e passività della seconda, in misura proporzionale alla quota della partecipazione stessa”, pertanto le società partecipate dalla capogruppo rientrano nel consolidato nella medesima proporzione. Così Sarcone S., “I gruppi aziendali. Strutture e bilanci consolidati”, Giappichelli, Torino, 1999, pag. 206. 33 IAS n. 31. 265 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO
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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />
E-Book<br />
5. LE METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO APPLICABILI<br />
<strong>Il</strong> metodo di consolidamento determina le modalità con cui gli elem<strong>enti</strong> economici e patrimoniali<br />
di ogni singola organizzazione vengono integrati per redigere il <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong>.<br />
Ciascun metodo permette di rappresentare la singola partecipata oggetto di consolidamento in<br />
relazione alla tipologia di rapporto che essa ha instaurato con l’Ente Locale.<br />
Le principali metodologie di consolidamento considerate dai principi contabili internazionali sono<br />
quella del “consolidamento integrale”, quella del “consolidamento proporzionale” e quella del “metodo<br />
del patrimonio netto”.<br />
5.1. <strong>Il</strong> consolidamento integrale<br />
<strong>Il</strong> metodo del consolidamento integrale consiste nella inclusione integrale delle attività e delle<br />
passività dell’impresa controllata nel <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong>.<br />
<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> deve essere redatto secondo gli schemi usuali, nel caso adattati per rispecchiare<br />
meglio l’attività svolta dal gruppo. Nel caso si utilizzi il metodo del consolidamento integrale,<br />
vengono a questo punto sommati, “linea per linea”, i valori delle voci <strong>dei</strong> singoli bilanci delle<br />
realtà comprese nell’area di consolidamento 31 . A questo punto andranno eliminati: le partecipazioni<br />
in imprese incluse nel consolidamento e le corrispond<strong>enti</strong> frazioni di patrimonio netto di queste, i<br />
crediti e i debiti tra imprese incluse nel consolidamento, i prov<strong>enti</strong> e gli oneri relativi ad operazioni<br />
effettuate tra le medesime imprese, gli utili e le perdite consegu<strong>enti</strong> ad operazioni effettuate tra tali<br />
imprese relative a valori compresi nel patrimonio, diversi dai lavori in corso su ordinazione di terzi.<br />
Allorché vengono eliminate le partecipazioni delle controllate e il rispettivo patrimonio netto, potrebbe<br />
emergere una differenza tra questi due valori: la cosiddetta differenza di consolidamento.<br />
Questa differenza va attribuita, ove possibile, agli elem<strong>enti</strong> dell’attivo e del passivo da cui è generata.<br />
Nel caso residuino ancora delle differenze esse vanno iscritte, qualora il costo storico delle<br />
partecipazioni sia superiore alla corrispondente parte di patrimonio netto della controllata, nell’attivo<br />
del <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> sotto la voce “Differenza di consolidamento” o portate in esplicita riduzione<br />
della voce “Riserva di consolidamento”; nel caso in cui la parte di patrimonio netto sia invece superiore<br />
al costo pagato per l’acquisizione, vanno iscritte nel patrimonio netto sotto la voce “Riserva di<br />
consolidamento” o tra le passività nella voce “Fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri” nel<br />
caso la differenza sia dovuta alla previsione di futuri risultati economici negativi.<br />
Le quote di partecipazione di pertinenza di terzi, inoltre, vengono evidenziate nel patrimonio netto<br />
in una voce denominata “Capitale e riserve di terzi”.<br />
Analogamente gli utili di spettanza di terzi sono rappresentati in una voce separata dall’utile di<br />
gruppo e con la specifi ca denominazione di “Utili di spettanza di terzi”.<br />
Questa metodologia è quella che deve essere adottata nel caso in cui l’<strong>enti</strong>tà economica partecipata<br />
sia da considerarsi controllata.<br />
31 L’utilizzo di tale metodo di consolidamento consente di fornire un’informazione completa della realtà economico-patrimoniale del gruppo, mediante l’integrazione<br />
totale delle attività, delle passività e <strong>dei</strong> risultati economici e fi nanziari delle imprese consolidate, consentendo di evidenziare le interessenze<br />
<strong>dei</strong> terzi in una voce del passivo mentre le differenze di consolidamento possono essere rilevate nel patrimonio netto (teoria della capogruppo) o possono<br />
confl uire nel <strong>bilancio</strong> di gruppo senza distinzione alcuna, in quanto il gruppo è visto come un’unica <strong>enti</strong>tà economica e contabile (teoria dell’<strong>enti</strong>tà).<br />
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