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Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

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A seguito della recente evoluzione normativa, che presenta come ultimi elem<strong>enti</strong> in ordine cronologico<br />

il D.Lgs. 118/2011 sulla contabilità pubblica 9 e il D.L. 174/2012 10 il <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> si<br />

conferma come uno strumento necessario per amministratori, tecnici e cittadini, non solo in chiave<br />

di mero controllo dell’attività delle aziende e della capogruppo/Comune ma soprattutto come elemento<br />

utile per le decisioni amministrative fondamentali e per la comunicazione a livello locale 11 .<br />

<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> dell’ente locale 12 presenta, però, delle problematiche specifi che che lo<br />

contraddistinguono profondamente rispetto alla disciplina, relativa alle società commerciali, cui normalmente<br />

si fa riferimento 13 . Al riguardo il legislatore è intervenuto con il nuovo principio contabile<br />

per gli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong> 14 a dettare una regolamentazione specifi ca al consolidamento <strong>dei</strong> conti nel caso<br />

di gruppi misti formati da aziende private e da aziende ed <strong>enti</strong> del settore pubblico 15 . L’informativa<br />

che deve dare una public <strong>enti</strong>ty è assai più rilevante rispetto a quella che si può richiedere ad una<br />

società di capitale. Da qui la necessità di fornire una disclosure supplementare, che riconduca ad<br />

unità prospetti di <strong>bilancio</strong> che seguono principi contabili diversi 16 .<br />

Occorre, pertanto, individuare le possibili soluzioni al problema. Al riguardo le esperienze straniere<br />

non danno molto aiuto perché, nei paesi ad economia avanzata, sono ormai pochi i casi in cui la<br />

contabilità di comuni e province non sia sostanzialmente allineata con quella privatistica 17 .<br />

Nella realtà italiana la scelta gerarchica appare quella preferibile, in quanto non esiste una vera<br />

alternativa ai criteri di valutazione civilistici.<br />

La soluzione consiste, di regola, nel fare riclassifi care il <strong>bilancio</strong> (da OIC a IFRS o viceversa) a<br />

una delle due parti:<br />

9 Tale decreto detta disposizioni in materia di armonizzazione <strong>dei</strong> sistemi contabili e <strong>degli</strong> schemi di <strong>bilancio</strong> delle Regioni, <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong> e <strong>dei</strong> loro organismi,<br />

in attuazione della delega contenuta nell’art. 2, co. 6, L. 31/12/2009, n. 196 (legge di contabilità e fi nanza pubblica) che aveva modifi cato l’art. 2,<br />

L. 42/2009 (legge delega sull’attuazione del federalismo fi scale).<br />

<strong>Il</strong> decreto prevede, tra l’altro, che le amministrazioni pubbliche adottino uno schema di <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> con i propri <strong>enti</strong> ed organismi strumentali,<br />

aziende, società controllate e partecipate e altri organismi controllati (art. 11); fi ssa inoltre come principio fondamentale del <strong>bilancio</strong> la rappresentazione<br />

della spesa in missioni e programmi con l’id<strong>enti</strong>fi cazione dell’unità di voto per l’approvazione del <strong>bilancio</strong> costituita almeno dal programma (art. 13).<br />

Vengono poi introdotti criteri per la specifi cazione e classifi cazione delle spese e delle entrate (artt. 14 e 15) e si individuano strum<strong>enti</strong> di fl essibilità <strong>degli</strong><br />

stanziam<strong>enti</strong> di <strong>bilancio</strong> (art. 16) e la riclassifi cazione <strong>dei</strong> dati contabili <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> e <strong>degli</strong> organismi strumentali delle amministrazioni pubbliche attraverso<br />

la rilevazione SIOPE di cui all’art. 14, co. 6, L. 196/2009 (art. 17).<br />

10 <strong>Il</strong> decreto ha sostituito tra l’altro l’art. 147-quater (Controlli sulle società partecipate) del D.Lgs. 267/2000, articolo che al co. 4 prevede che i risultati complessivi<br />

della gestione dell’ente locale e delle aziende partecipate sono rilevati mediante <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong>, secondo la competenza economica.<br />

11 <strong>Il</strong> tema qui posto è contiguo a quello di id<strong>enti</strong>fi care le fi nalità del <strong>consolidato</strong> in ambito pubblico, dal momento che lo stesso può essere un effi cace<br />

strumento di governo delle attività del gruppo pubblico locale, di comunicazione ai portatori di interesse, e più in generale di trasparenza sulle condizioni<br />

economiche, patrimoniali e fi nanziarie del gruppo. Per una ricognizione <strong>dei</strong> contributi teorici ed empirici in tema si rinvia a Lombrano A., “Bilancio <strong>consolidato</strong><br />

e informativa interna negli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>”, Quaderno monografi co Rirea, n. 40/2006; Lombrano A., “Ruolo del <strong>bilancio</strong> sociale e linee guida per la sua<br />

introduzione negli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>”, in L’amministratore locale, n. 2/2004, pagg. 16-19; Preite D., “Bilancio <strong>consolidato</strong> e informazione per il gruppo pubblico<br />

locale”, Egea, Milano, 2006.<br />

12 Denominato talvolta “azienda”, e in questo contesto anche “organizzazione” o “public <strong>enti</strong>ty”.<br />

13 Anche se il tutto non può risolversi in una mera analisi delle problematiche che nascono dalla circostanza che i sistemi contabili dell’ente locale sono<br />

diversi da quelli delle società dallo stesso controllate, o dal fatto che l’area di consolidamento presenta aspetti peculiari. Ed infatti è necessario comprendere<br />

quale è il signifi cato del <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> dell’ente locale rispetto a quanto avviene in ambito privatistico e come dunque il suo contenuto debba<br />

affrontare tematiche specifi che che lo contraddistinguono profondamente rispetto alla disciplina, relativa alle sole società commerciali, cui normalmente<br />

si fa riferimento. Cfr. Farneti G., “<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> nella prospettiva dell’Osservatorio”, in Azienditalia, n. 12/2009, pag. 769.<br />

14 Allegato 4 al D.P.C.M. 28/12/2011. È necessario anche far riferimento al PCEL 4 che è il principio contabile emanato dall’Osservatorio per la Finanza e la<br />

Contabilità <strong>degli</strong> Enti Locali dedicato appunto alla redazione del <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong>, frutto di un lavoro di revisione critica <strong>dei</strong> principi contabili disponibili<br />

nel panorama nazionale ed internazionale. Ad oggi purtroppo il PCEL 4 non ha avuto ancora l’approvazione defi nitiva.<br />

15 <strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> del gruppo pubblico locale si pone, infatti, nella zona di confi ne e di integrazione, tra la realtà pubblica e quella privata, stante la<br />

necessità da parte dell’ente locale a capo del gruppo di garantire un’adeguata offerta di servizi pubblici e di cons<strong>enti</strong>re la verifi ca del livello di effi cienza<br />

e di effi cacia nel processo di erogazione, mediante il controllo sulle aziende investite del ruolo di gestore <strong>dei</strong> servizi.<br />

16 <strong>Il</strong> <strong>consolidato</strong>, dovrà inoltre, a benefi cio <strong>dei</strong> cittadini, esplicitare le informazioni relative alla costituzione di società holding nell’ambito dell’ente locale.<br />

Tale pratica, che va delineandosi soprattutto negli ultimi anni, è indirizzata a realizzare fi nalità elusive ed è fonte di costi (connessi alla struttura societaria<br />

e alla sua vita amministrativa), nei quali si nascondono i costi della politica, il tutto in condizioni di non trasparenza. Pertanto il <strong>consolidato</strong> dovrà illustrare<br />

quelle informazioni che la menzionata holding porta invece a nascondere.<br />

17 Cfr. Pozzoli S., “Bilancio <strong>consolidato</strong> ed <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>. Principi contabili, problemi applicativi e soluzioni”, intervento al convegno Bilancio <strong>consolidato</strong> ed <strong>enti</strong><br />

<strong>locali</strong>, Firenze 18/02/2009.<br />

260 CAPITOLO 10 | IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO

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