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Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

E-Book<br />

b) ai fi ni del rafforzamento del ruolo programmatorio del <strong>bilancio</strong> di cassa, previsione dell’obbligo,<br />

a carico del dirigente responsabile, di predisporre un apposito piano fi nanziario che tenga<br />

conto della fase temporale di assunzione delle obbligazioni, sulla base del quale ordina e<br />

paga le spese;<br />

c) revisione del sistema <strong>dei</strong> controlli prev<strong>enti</strong>vi sulla legittimità contabile e amministrativa dell’obbligazione<br />

assunta dal dirigente responsabile del pagamento;<br />

d) previsione di un periodo transitorio per l’attuazione della nuova disciplina;<br />

e) considerazione, ai fi ni della predisposizione del decreto legislativo <strong>dei</strong> risultati della sperimentazione<br />

condotta ai sensi del comma 2 dello stesso articolo;<br />

f) previsione della graduale estensione delle disposizioni adottate in applicazione delle lett. a),<br />

c) e d) alle altre amministrazioni pubbliche, anche in coerenza con quanto disposto dall’art. 2,<br />

L. 05/05/2009, n. 42, nonché dall’art. 2 della legge;<br />

g) rilevazione delle informazioni necessarie al raccordo <strong>dei</strong> dati di <strong>bilancio</strong> con i criteri previsti<br />

per la redazione del conto <strong>consolidato</strong> delle amministrazioni pubbliche secondo i criteri adottati<br />

nell’ambito dell’Unione europea.<br />

La componente della cassa diverrà essenziale nella fase di programmazione e sarà valutata nel<br />

corso della gestione in base al nuovo principio di competenza fi nanziaria che, pur mantenendole<br />

distinte e separate dalle fasi cosiddette “di diritto”, assegnerà alle informazioni di cassa un valore<br />

fondamentale per la gestione e per il rispetto <strong>dei</strong> vincoli di fi nanza pubblica.<br />

4. PRINCIPI CONTABILI GENERALI E APPLICATI<br />

L’art. 3 del decreto rappresenta uno <strong>dei</strong> pilastri fondamentali di tutta la nuova architettura contabile.<br />

Le Regioni, gli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong> e i loro <strong>enti</strong> strumentali conformano la propria gestione:<br />

ai principi contabili generali contenuti nell’allegato 1, parte integrante del decreto;<br />

ai principi contabili applicati defi niti con le modalità di cui all’art. 36, co. 5, e cioè in considerazione<br />

<strong>degli</strong> esiti della sperimentazione, con i decreti legislativi di cui all’art. 2, co. 7,<br />

L. 05/05/2009 n. 42.<br />

Tale norma prevede che entro tre anni dalla data di entrata in vigore <strong>dei</strong> decreti legislativi attuativi,<br />

possono essere adottati decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive nel rispetto<br />

<strong>dei</strong> principi e criteri direttivi previsti dalla legge.<br />

L’allegato al decreto prevede i Principi generali così strutturati:<br />

1. Principio dell’annualità<br />

2. Principio dell’unità<br />

3. Principio dell’universalità<br />

167 CAPITOLO 7 | L’ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO DELLE REGIONI,<br />

DEGLI ENTI LOCALI E DEI LORO ORGANISMI

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