Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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22.06.2013 Views

Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Tra gli strumenti della governance esterna il bilancio consolidato assume una rilevanza indispensabile per la rappresentazione contabile di un gruppo di aziende. Brevemente, il bilancio consolidato può essere defi nito come quel documento di sintesi contabile che mette in evidenza la situazione patrimoniale, fi nanziaria ed economica di un gruppo aziendale, superando i confi ni giuridici delle singole unità che costituiscono il gruppo. Del resto poiché gli enti locali, come si è visto, operano come gruppo, la non implementazione degli strumenti di governance esterna con particolare riferimento al bilancio consolidato svuoterebbe i principi di accountability e trasparenza e più in generale di gran parte dei postulati del sistema di bilancio degli enti locali, penalizzando i cittadini e tutti i portatori di interesse che non sarebbero correttamente informati sugli esiti dell’azione amministrativa. Infi ne, a completamento del quadro dei profi li di governance, va precisato che con l’affermarsi del principio di sussidiarietà orizzontale unitamente a quella verticale, si può individuare nella governance inter-istituzionale un terzo profi lo legato alla necessità di un coordinamento tra i diversi livelli delle istituzioni coinvolte nella determinazione dell’assetto locale. La fi gura seguente evidenzia come il controllo strategico costituisca l’ambito di interscambio tra i diversi profi li di governance. Figura 3 - I livelli di governance dell’ente locale Governance esterna Organismi Partecipati 132 CAPITOLO 5 | IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE Ente locale Governance interna Controllo di rgolarità amministrativa Controllo di gestione Valutazione del personale e ciclo del personale Controllo strategico Governance inter-istituzionale Enti terzi di diverso livello 1.2. Le confi gurazioni di gruppo pubblico locale nell’ordinamento e secondo l’interpretazione della Corte dei conti e del MEF Nel paragrafo precedente abbiamo visto come l’evoluzione normativa, spinta dall’affermarsi del fenomeno gruppo pubblico locale, stia imponendo il bilancio consolidato come principale strumento di governance esterna. Appare utile però sottolineare che già nella legislazione vigente vi sono dei riferimenti interessanti in merito all’opportunità di produrre un’informazione di tipo consolidato.

Il bilancio consolidato degli enti locali E-Book Infatti il TUEL, che prima del D.L. 174/2012 (convertito in L. 07/12/2012, n. 213), non ne richiedeva la redazione obbligatoria, prevede che (art. 152, co. 2) il regolamento di contabilità dell’ente debba assicurare la conoscenza consolidata dei risultati globali della gestione relativi ad enti od organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi. Inoltre, limitatamente al conto del patrimonio, l’art 230, co. 6, stabilisce che il regolamento di contabilità può prevedere la redazione di un conto consolidato patrimoniale per tutte le attività interne ed esterne. Come è noto le disposizioni giuridiche del TUEL sono interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dall’Osservatorio per la fi nanza e la contabilità degli enti locali. In particolare, nel documento recante le fi nalità e i postulati dei principi in oggetto, (punto 43) si può leggere che “rispetta il principio di universalità, anche se non è un obbligo di legge, la redazione di un rendiconto consolidato dell’ente locale”. Sempre i principi contabili riconosco che l’obbligo di allegare al bilancio di previsione le risultanze dei conti consolidati delle aziende costituite per l’esercizio dei servizi pubblici stabilito dall’art. 172, co. 1 del TUEL non è suffi ciente a fornire una rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento e di conseguenza l’Osservatorio ha elaborato il principio n. 4 proprio sul bilancio consolidato, tuttavia approvato solo in bozza. Ad oggi con l’approvazione dei DPCM ex D.Lgs. 118/2011 e relativi allegati, si può fare riferimento all’allegato n. 4 “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato” che, con l’entrata a regime del nuovo ordinamento a partire dal 1° gennaio 2014, diventerà obbligatorio per gli enti locali. Per un approfondimento sulla portata della norma ed i suoi contenuti di rinvia alle parti del testo ad essa dedicate. In questa sede è opportuno evidenziare che le novità introdotte dal D.L. 174/2012 (convertito in L. 07/12/2012, n. 213) mal si sovrappongono alle disposizioni del D.Lgs 118/2011. Infatti l’armonizzazione contabile prevede l’obbligo del bilancio consolidato per gli enti con popolazione superiore ai 5.000 abitanti mentre il D.L. 174/2012, nel testo della Legge di conversione approvato alla Camera, lo impone agli enti con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Inoltre il nuovo art. 147-quater, TUEL, è immediatamente operativo imponendo (comma 4) che i risultati complessivi della gestione dell’ente locale e delle aziende partecipate sono rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica, mentre la sperimentazione del nuovo ordinamento contabile lo prevede solo per il secondo anno di sperimentazione e, a regime per tutti gli enti, solo con decorrenza 2014. Tenuto conto poi che la novella normativa non dice né come né quando redigerlo sarà necessario un repentino coordinamento delle due norme. Questa situazione nazionale, comunque in via di evoluzione, stride con il contesto internazionale dove il bilancio consolidato della pubblica amministrazione è una prassi da tempo praticata trovando riscontro nell’IPSAS n. 6. La Corte dei conti sin dalla deliberazione n. 13/2008 della sezione Autonomie sostiene che in presenza di una crescente perdita di signifi catività delle poste contabili iscritte nei bilanci degli enti territoriali (ormai svuotati dei principali servizi), ed in considerazione dell’eccessiva infl uenza delle spese esternalizzate, sia imprescindibile un’analisi di bilancio che abbia ad oggetto i risultati consolidati della gestione relativa ad enti ed organismi partecipati, tale da rappresentare in modo veritiero ed esaustivo l’effettiva situazione economico-patrimoniale e fi nanziaria dell’ente locale inteso come gruppo pubblico locale. La prospettiva dell’ente locale (così come quella delle Regioni) come gruppo, come più volte rimarcato da numerosi pareri delle diverse sezioni regionali della corte dei Conti 4 , risolve anche l’evidente problema di consolidamento dei conti per il sistema di fi nanza pubblica nazionale. Come 4 Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, Delibera n. 14/2010; Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia 771/2010. 133 CAPITOLO 5 | IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE

<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

E-Book<br />

Tra gli strum<strong>enti</strong> della governance esterna il <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> assume una rilevanza indispensabile<br />

per la rappresentazione contabile di un gruppo di aziende. Brevemente, il <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong><br />

può essere defi nito come quel documento di sintesi contabile che mette in evidenza la situazione<br />

patrimoniale, fi nanziaria ed economica di un gruppo aziendale, superando i confi ni giuridici delle<br />

singole unità che costituiscono il gruppo.<br />

Del resto poiché gli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>, come si è visto, operano come gruppo, la non implementazione<br />

<strong>degli</strong> strum<strong>enti</strong> di governance esterna con particolare riferimento al <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> svuoterebbe<br />

i principi di accountability e trasparenza e più in generale di gran parte <strong>dei</strong> postulati del sistema<br />

di <strong>bilancio</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong>, penalizzando i cittadini e tutti i portatori di interesse che non sarebbero<br />

correttamente informati sugli esiti dell’azione amministrativa.<br />

Infi ne, a completamento del quadro <strong>dei</strong> profi li di governance, va precisato che con l’affermarsi del<br />

principio di sussidiarietà orizzontale unitamente a quella verticale, si può individuare nella governance<br />

inter-istituzionale un terzo profi lo legato alla necessità di un coordinamento tra i diversi livelli<br />

delle istituzioni coinvolte nella determinazione dell’assetto locale.<br />

La fi gura seguente evidenzia come il controllo strategico costituisca l’ambito di interscambio tra i<br />

diversi profi li di governance.<br />

Figura 3 - I livelli di governance dell’ente locale<br />

Governance esterna<br />

Organismi Partecipati<br />

132 CAPITOLO 5 | IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE<br />

Ente locale<br />

Governance interna<br />

Controllo di rgolarità amministrativa<br />

Controllo di gestione<br />

Valutazione del personale e ciclo del personale<br />

Controllo strategico<br />

Governance inter-istituzionale<br />

Enti terzi di diverso livello<br />

1.2. Le confi gurazioni di gruppo pubblico locale nell’ordinamento e secondo l’interpretazione<br />

della Corte <strong>dei</strong> conti e del MEF<br />

Nel paragrafo precedente abbiamo visto come l’evoluzione normativa, spinta dall’affermarsi del<br />

fenomeno gruppo pubblico locale, stia imponendo il <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> come principale strumento<br />

di governance esterna. Appare utile però sottolineare che già nella legislazione vigente vi sono <strong>dei</strong><br />

riferim<strong>enti</strong> interessanti in merito all’opportunità di produrre un’informazione di tipo <strong>consolidato</strong>.

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