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Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

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<strong>Il</strong> primo elemento, viste le disposizioni della L. 78/2010, si ritiene possa essere costituito da un<br />

singolo ente locale o da un’”alleanza” di <strong>enti</strong> <strong>locali</strong> (holding sovracomunale) che, per caratteristiche<br />

territoriali o politiche, si trovano a condividere gli apparati di produzione <strong>dei</strong> servizi o attività di pubblica<br />

utilità.<br />

<strong>Il</strong> secondo elemento sarà approfondito nella parte del testo dove si affronterà il concetto di controllo<br />

mentre sul terzo elemento si accoglie l’interpretazione della Corte <strong>dei</strong> conti per la quale la<br />

platea <strong>dei</strong> cosiddetti organismi partecipati dall’ente locale, che defi niscono il perimetro e l’ambito<br />

del gruppo locale, devono essere soggettivamente diversi dallo stesso e dotati, quantomeno, di autonomia<br />

contabile e gestionale tale da generare possibili ricadute sul <strong>bilancio</strong> dell’ente stesso. Non<br />

assumono rilevanza, invece, le situazioni di mera contribuzione e/o di sovvenzione che l’ente locale<br />

eroga, anche ordinariamente, a favore di soggetti terzi. La locuzione “partecipazione” assume<br />

quindi uno specifi co e ampio signifi cato, che non si riferisce esclusivamente alle sole varie tipologie<br />

<strong>dei</strong> modelli gestionali fi nalizzati all’esercizio di un servizio pubblico locale o servizio strumentale<br />

mediante una società di capitali.<br />

In quest’ottica rilevano innanzi tutto le strutture gestionali previste ai vari fi ni dall’ordinamento <strong>degli</strong><br />

<strong>enti</strong> <strong>locali</strong> (es. società di capitali, ivi comprese quelle di trasformazione urbana, aziende speciali,<br />

anche consortili, consorzi, istituzioni e ASP); in secondo luogo rilevano anche ulteriori o più specifi ci<br />

modelli gestionali che rinvengono la propria fonte direttamente nel codice civile (società consortili,<br />

fondazioni, ivi comprese le fondazioni di partecipazione).<br />

Volendo schematizzare gli organismi esterni che possono comporre il gruppo comunale sono:<br />

Società di capitali;<br />

Società consortili;<br />

Società cooperative;<br />

Istituzioni;<br />

Aziende Speciali;<br />

Consorzi;<br />

Fondazioni;<br />

Associazioni;<br />

Asp;<br />

Enti pubblici.<br />

Le diverse esigenze e situazioni esist<strong>enti</strong> alla base della formazione di un gruppo pubblico locale<br />

determinano diverse confi gurazioni sia organizzative che gestionali che possono essere schematizzate<br />

e ricondotte sostanzialmente a due modelli:<br />

1. gruppo “tradizionale”;<br />

2. gruppo “holding”.<br />

129 CAPITOLO 5 | IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE

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