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Il bilancio consolidato degli enti locali - Ordine dei Dottori ...

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<strong>Il</strong> <strong>bilancio</strong> <strong>consolidato</strong> <strong>degli</strong> <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><br />

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5. IL CONTO DEL PATRIMONIO<br />

<strong>Il</strong> conto del patrimonio deve rappresentare la situazione patrimoniale e fi nanziaria dell’ente, in<br />

conformità ai corretti principi contabili.<br />

5.1. Struttura e contenuto<br />

Di seguito viene proposta l’analisi dello schema del conto del patrimonio contenuta nel Principio<br />

contabile n. 3 dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità <strong>degli</strong> Enti Locali.<br />

Lo schema è a sezioni contrapposte, l’Attivo ed il Passivo. La classifi cazione <strong>dei</strong> valori attivi si<br />

fonda su una logica di destinazione, mentre quella del Passivo rispetta la natura delle fonti di fi nanziamento.<br />

Lo schema presenta tre macroclassi nell’attivo (Immobilizzazioni, Attivo Circolante, Ratei<br />

e Risconti Attivi) e quattro nel passivo (Patrimonio Netto, Conferim<strong>enti</strong>, Debiti, Ratei e Risconti Passivi).<br />

In calce al conto del Patrimonio sono pres<strong>enti</strong> i conti d’ordine suddivisi in: Impegni per opere<br />

da realizzare, Conferim<strong>enti</strong> in aziende speciali, Beni di terzi.<br />

Attivo<br />

Immobilizzazioni<br />

Questa macroclasse è composta dalle immobilizzazioni immateriali, materiali e fi nanziarie in cui<br />

sono iscritti i beni destinati ad un utilizzo durevole da parte dell’ente. Tali voci sono esposte al netto<br />

<strong>dei</strong> fondi di ammortamento.<br />

Immobilizzazioni immateriali<br />

Sono costi ad utilità pluriennali e talvolta correlati a ricavi e prov<strong>enti</strong> futuri pertanto, in quest’ultima<br />

fattispecie, si dovrà applicare, nel processo di ammortamento, la stessa competenza economica.<br />

Vi rientrano gli oneri pluriennali ed i costi per diritti e beni immateriali. La tipologia è la seguente:<br />

a) spese straordinarie su beni di terzi;<br />

b) spese fi nanziarie, oneri per emissione di prestiti obbligazionari;<br />

c) spese per P.R.G.;<br />

d) spese per elezioni amministrative;<br />

e) software applicativo;<br />

f) spese di pubblicità;<br />

g) spese di ricerca (studi di fattibilità, ecc…).<br />

Dette immobilizzazioni devono essere iscritte al costo sostenuto o di acquisizione, comprensivo<br />

<strong>degli</strong> oneri accessori o di produzione, comprendente tutti i costi direttamente imputabili. Tale valore<br />

non può eccedere il valore recuperabile, inteso come il maggiore tra il presumibile valore di realizzo<br />

tramite cessione ed il suo valore in uso. <strong>Il</strong> valore iscritto è rettifi cato dagli ammortam<strong>enti</strong>, le cui quote<br />

sono rapportate al periodo di effettivo utilizzo. Qualora si riscontri una riduzione durevole delle<br />

condizioni di utilizzo futuro, questa è rilevata nel conto economico, a rettifi ca del costo relativo, tra<br />

gli oneri straordinari alla voce “Insussistenze dell’attivo”.<br />

121 CAPITOLO 4 |RENDICONTO DELL’ENTE LOCALE: PROCESSO E TECNICHE CONTABILI PER LA PREDISPOSIZIONE<br />

DEL PASSAGGIO DAL BILANCIO FINANZIARIO AL BILANCIO PATRIMONIALE/ECONOMICO

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