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lungo la Via Francigena in Toscana - Officina Natura

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TOSCANA<br />

COLORI<br />

Società Cooperativa Sociale<br />

Onlus Federazione Italiana<br />

Turismonatura<br />

Escursionismo<br />

Lungo <strong>la</strong><br />

VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

camm<strong>in</strong>are per conoscere e rivivere un’antica via<br />

18° RADUNO ESCURSIONISTICO<br />

venerdì 5 - sabato 6 - domenica 7 ottobre 2012<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Firenze<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Pisa<br />

con il patroc<strong>in</strong>io di<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Siena


LA VIA FRANCIGENA<br />

AssociAzione ToscAnA<br />

delle Vie FrAncigene<br />

LA VIA FRANCIGENA – ITINERARIO DI SIGERICO<br />

La <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> è un it<strong>in</strong>erario che appartiene al<strong>la</strong> storia, è una via maestra percorsa <strong>in</strong> passato da migliaia di pellegr<strong>in</strong>i e<br />

viandanti, mercanti, eserciti, re e contad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> viaggio dall’Europa per Roma. La storia narra che l’arcivescovo di Canterbury<br />

Sigerico si recò nel 990 a Roma dal Papa Giovanni XV. Dopo aver ricevuto dal pontefice il palio, ovvero il simbolo dist<strong>in</strong>tivo<br />

del<strong>la</strong> cattedra episcopale, <strong>in</strong>iziò il suo viaggio di ritorno verso Canterbury descrivendo, da sud verso nord, le 80 tappe o<br />

mansioni percorse per il suo ritorno <strong>in</strong> patria. Questo camm<strong>in</strong>o segnò il percorso noto successivamente come <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>,<br />

determ<strong>in</strong>ando <strong>la</strong> nascita di uno dei più importanti it<strong>in</strong>erari mondiali di pellegr<strong>in</strong>aggio. Il term<strong>in</strong>e “<strong>Francigena</strong>”, cioè di “strada<br />

che orig<strong>in</strong>a, che viene dal<strong>la</strong> Francia” risale all’anno 876. Questa denom<strong>in</strong>azione veniva usava però utilizzata a livello locale<br />

non esistendo un organismo amm<strong>in</strong>istrativo <strong>in</strong> grado di gestire nel<strong>la</strong> sua <strong>in</strong>terezza un cosi <strong>lungo</strong> tracciato. La via <strong>Francigena</strong><br />

si affermò durante i sec. VII e VIII sui resti <strong>in</strong> alcuni tratti del grande impianto stradale romano; è stato <strong>in</strong>oltre accertato che <strong>la</strong><br />

<strong>Francigena</strong> non fu una “so<strong>la</strong>” strada, ma un fascio di vie dai bracci paralleli, che si <strong>in</strong>tersecavano con altre strade preesistenti<br />

replicando almeno <strong>in</strong> parte antichi tracciati romani ed etruschi come <strong>la</strong> <strong>Via</strong> Clodia, <strong>la</strong> conso<strong>la</strong>re <strong>in</strong>termedia al<strong>la</strong> Cassia (a<br />

est) e al<strong>la</strong> Aurelia (a ovest) che attraversava <strong>la</strong> Tuscia, <strong>la</strong> Valdelsa e <strong>la</strong> media valle dell’Arno f<strong>in</strong>o a Lucca. La <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> ha<br />

memorie antiche e fragili.<br />

LE VIE DEL SALE –LA SALAIOLA VOLTERRANA<br />

Quando, milioni di anni fa il mare che <strong>la</strong>mbiva le stupende coll<strong>in</strong>e volterrane si ritirò, <strong>la</strong>sciò a ricordo di sé un bene preziosissimo:<br />

il sale. Da subito il sale divenne una ricchezza straord<strong>in</strong>aria per Volterra. La sua importanza economica di allora può essere<br />

paragonata a quel<strong>la</strong> del petrolio che oggi ben conosciamo. Per meglio control<strong>la</strong>re il sale, proteggerlo e commercializzarlo,<br />

attorno ai luoghi di estrazione , le”moje”, vennero costruiti castelli, fortificazioni e rocche che ancora oggi possiamo ammirare.<br />

Da sempre le strade assumono un ruolo fondamentale per ogni avvenimento storico e sono tuttora lo strumento tramite il quale<br />

l’uomo si sposta nello spazio. Tra i più noti it<strong>in</strong>erari dell’antichità troviamo senza dubbio <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e le sue importanti<br />

congiunzioni commerciali e religiose, cosi come le affasc<strong>in</strong>anti e antiche Vie Sa<strong>la</strong>iole volterrane che univano <strong>la</strong> <strong>Via</strong> al mare<br />

alle città di Firenze e Siena.<br />

L’ANTICA STRADA DEL GRIES<br />

<strong>Via</strong> commerciale di orig<strong>in</strong>e antichissime, <strong>la</strong> strada del Gries vallica le Alpi da Domodosso<strong>la</strong> ad Ulrichen <strong>lungo</strong> le val<strong>la</strong>te<br />

Antigorio e Formazza attraversando luoghi di grande bellezza nei territori dei comuni di Domodosso<strong>la</strong>,Crevo<strong>la</strong>dosso<strong>la</strong>,Mo<br />

ntecrestese,Pontemaglio,Crodo,Baceno,Premia,Fondovale, Formazza,Cascata del Toce,Riale,Passo del Gries. Essa connetteva<br />

le ricche pianure dell’Italia settentrionale con il centro dell’Europa. Già strada di grande importanza <strong>in</strong> periodo romano,essa<br />

superava le montagne con tre passi importantissimi: quello dell’Arbo<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> Valle del Devero,e quelli del Gries e del San<br />

Giacomo nell’alta Formazza. Anche <strong>in</strong> epoca medioevale le lunghe carovane che <strong>la</strong> transitavano anche d’<strong>in</strong>verno per le<br />

condizioni favorevoli trasportavano le merci “meridionali” come il v<strong>in</strong>o,il grano,il sale dirette verso nord; mentre <strong>la</strong>ttic<strong>in</strong>i e le<br />

pelli venivano trasportate verso sud. Ampiamente utilizzata f<strong>in</strong>o tutto il settecento,<strong>la</strong> <strong>Via</strong> del Gries ebbe come concorrente quel<strong>la</strong><br />

del Sempione. Oggi ripercorrere a piedi questa storica strada, significa ricordare il significato di amicizia tra le comunità, che<br />

vi hanno vissuto per secoli con propria l<strong>in</strong>gua,usanze e costumi come le genti Walser,e che spesso vissero del<strong>la</strong> strada. Oggi<br />

ripercorrere i sentieri del Gries è ripercorrere <strong>la</strong> storia,scoprire per <strong>la</strong> vic<strong>in</strong>anza ad essa, i segni del paesaggio, <strong>la</strong> sua bellezza<br />

costruttiva naturale delle valli attraversate. Dal<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione, patroc<strong>in</strong>io e sostegno di numerosi Enti pubblici dell’Osso<strong>la</strong>,e<br />

<strong>la</strong> Federazione Italiana Escursionismo F.I.E. del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong> è nato <strong>in</strong> questi anni il progetto di “unire culturalmente” le Vie<br />

Storiche del Gries, del<strong>la</strong> <strong>Francigena</strong> e del Sale, come possibile sentiero storico di un museo popo<strong>la</strong>re all’aria aperta attraverso<br />

scambi culturali con le Scuole e <strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>anza sviluppando un nuovo turismo escursionistico sostenibile.


LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA OGGI<br />

L’orig<strong>in</strong>e di questa strada si deve ai Longobardi i quali, durante il loro regno <strong>in</strong> Italia (568-774),<br />

si trovarono nel<strong>la</strong> necessità di collegare due zone che facevano parte del loro territorio: <strong>la</strong> Tuscia e<br />

<strong>la</strong> Padania. La scelta era dettata da ragioni strategico-militari essendo <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> divisa fra Bizant<strong>in</strong>i<br />

e Longobardi. Questi avevano <strong>la</strong> necessità di trovare una comunicazione protetta per collegare<br />

i dom<strong>in</strong>i del nord con quelli del meridione. La scelta cadde sul<strong>la</strong> strada romana che collegava<br />

Lucca a Parma immettendosi nel<strong>la</strong> via Emilia, attraverso l’attuale passo del<strong>la</strong> Cisa. Questo tratto<br />

del<strong>la</strong> fascia appenn<strong>in</strong>ica venne denom<strong>in</strong>ato Mons Longobardorum, di conseguenza <strong>la</strong> via tracciata<br />

dai Longobardi prese il nome di Strada di Monte Bardone che da Lucca si sviluppava verso<br />

sud attraversando l’Arno e proseguiva attraverso <strong>la</strong> Val d’Elsa f<strong>in</strong>o a Siena per <strong>in</strong>oltrarsi nel<strong>la</strong> val<br />

d’Arbia e <strong>la</strong> Val d’Orcia. Con <strong>la</strong> dom<strong>in</strong>azione dei Franchi, succedutasi a quel<strong>la</strong> dei Longobardi, <strong>la</strong><br />

strada assunse grande importanza. Nel secolo IX prese il nome di Francisca o <strong>Francigena</strong>. La <strong>Via</strong><br />

<strong>Francigena</strong>, nel corso dei secoli, fu usata dai pellegr<strong>in</strong>i che dal nord Europa andavano verso Roma<br />

e poi proseguivano attraverso <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> del sud Italia f<strong>in</strong>o ai porti pugliesi per imbarcarsi<br />

per Gerusalemme. Verso nord <strong>la</strong> <strong>Francigena</strong> portava <strong>in</strong>vece verso Santiago di Camposte<strong>la</strong>.<br />

Chi oggi percorre <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>, magari <strong>in</strong> più giorni, a piedi con il ritmo lento<br />

e naturale del viandante/escursionista, può scoprire it<strong>in</strong>erari ricchi di storia e tradizioni. Oggi il<br />

moderno pellegr<strong>in</strong>o/escursionista può, su questa strada, <strong>in</strong>contrare grandi monumenti che ancora<br />

par<strong>la</strong>no del<strong>la</strong> cultura del viaggio e del pellegr<strong>in</strong>aggio. Il nuovo viandante/escursionista può scoprire<br />

con il camm<strong>in</strong>o lento del “camm<strong>in</strong>are per conoscere” gioielli d’architettura nascosti tra <strong>la</strong><br />

polvere dei secoli come pievi romaniche e longobarde, può visitare e vedere santuari e reliquie che<br />

da secoli attirano e accompagnano folle di pellegr<strong>in</strong>i. Sul camm<strong>in</strong>o toscano,il viandante moderno<br />

può cosi ritrovare i segni di un antica devozione “m<strong>in</strong>ore” determ<strong>in</strong>ante per capire lo spirito che<br />

animava gli antichi viandanti e pellegr<strong>in</strong>i. Lungo l’it<strong>in</strong>erario si <strong>in</strong>contrano sovente antiche edicole<br />

e tabernacoli devozionali, ex voto, antiche croci di legno segnavia, cippi di pietra e altri segni leggibili<br />

dei molti cultori del “viaggio lento dell’anno Mille”. Oggi come ieri <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> attraversa<br />

l’area territoriale toscana caratterizzata da un partico<strong>la</strong>re paesaggio che detiene un rilevante<br />

aspetto culturale e naturalistico. Oggi <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>, che vede <strong>la</strong> Regione <strong>Toscana</strong> capofi<strong>la</strong> del<br />

progetto italiano sul<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> <strong>in</strong> Europa, permette <strong>la</strong> congiunta valorizzazione dei territori<br />

toscani e le loro caratterizzazioni ad esempio <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e l’archeologia, <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong><br />

e <strong>la</strong> musica, La <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e l’escursionismo, <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> nelle terre del v<strong>in</strong>o, <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong><br />

come <strong>in</strong>clusione sociale dei cittad<strong>in</strong>i differentemente abili. Una sorta di “territorio strada”,<br />

un territorio ciò dove è possibile, attraverso il percorso e i suoi rami, <strong>in</strong>contrare cont<strong>in</strong>uamente<br />

<strong>la</strong> storia e <strong>la</strong> cultura, il passato e il presente <strong>in</strong>sieme all’ospitalità del<strong>la</strong> gente toscana con <strong>la</strong> sua<br />

<strong>in</strong>eguagliabile douceur de vivre.<br />

REGIONE<br />

TOSCANA<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Firenze<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Siena<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Pisa<br />

c o n i l p a t r o c i n i o d i


Comune di Castelfiorent<strong>in</strong>o (Fi)<br />

Castelfiorent<strong>in</strong>o è situato sul<strong>la</strong> parte coll<strong>in</strong>are del tratto fiorent<strong>in</strong>o del fiume Elsa.<br />

Nel Medioevo <strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>a prese <strong>la</strong> forma di un castello denom<strong>in</strong>ato Castelvecchio.<br />

Il territorio, situato presso l’<strong>in</strong>tersezione tra <strong>la</strong> <strong>Francigena</strong> e <strong>la</strong> <strong>Via</strong> Volterrana<br />

nord (o del Sale) si sviluppò grazie alle attività produttive legate al transito econo-<br />

mico verso Roma. Antico feudo dei Cadol<strong>in</strong>gi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec.<br />

al vescovo di Firenze. Dal 1149 l’antico borgo di Castelvecchio cambiò nome <strong>in</strong> “Castelfiorent<strong>in</strong>o”.<br />

Un secolo più tardi, dopo <strong>la</strong> battaglia di Montaperti (1260) <strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>anza assistette<br />

al<strong>la</strong> sig<strong>la</strong> del<strong>la</strong> storica pace che mise f<strong>in</strong>e alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto <strong>in</strong> una<br />

partico<strong>la</strong>re posizione, al conf<strong>in</strong>e delle terre pisane, fiorent<strong>in</strong>e e senesi, anche nel prosieguo<br />

dei secoli Castelfiorent<strong>in</strong>o ha sempre conservato un gran rilievo politico, militare e culturale.<br />

Comune di Certaldo (Fi)<br />

Situato al<strong>la</strong> destra idrografica del fiume Elsa, il borgo antico, conosciuto come “Certaldo<br />

Alto” gode di un’<strong>in</strong>vidiabile posizione geografica a dom<strong>in</strong>io del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> Nova,<br />

proprio al conf<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> Valdelsa fiorent<strong>in</strong>a e senese. Il nucleo storico si dispone sull’alto<br />

del colle già <strong>in</strong>sediato <strong>in</strong> età etrusco-romana mutuando <strong>la</strong> sua toponomastica dal <strong>la</strong>t<strong>in</strong>o<br />

cerrus o dal longobardo cerrus aldo “altura rivestita di cerri”. Nel Medioevo il paese<br />

conosce un notevole sviluppo urbanistico e economico. Il castello com<strong>in</strong>cia ad avere una<br />

certa importanza come possesso dei conti Alberti, potente famiglia comitale. Certaldo non<br />

ha avuto periodi di autonomia politica, non è mai divenuto libero Comune, e per secoli<br />

<strong>la</strong> sua storia co<strong>in</strong>cide con <strong>la</strong> storia dei borghi del contado di Firenze. Nel 1164<br />

l’imperatore Federico Barbarossa assegna il Castrum Certaldi ai conti Alberti di<br />

Prato. A partire dal 1202 si ebbe l’ampliamento del “borgo murato”. Nel 1415<br />

diviene uno dei tre centri sedi di Vicariato <strong>in</strong> cui fu diviso amm<strong>in</strong>istrativamente<br />

il territorio fiorent<strong>in</strong>o, e i Vicari risedettero nel pa<strong>la</strong>zzo dei Conti Alberti.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze


Domenica 2 Settembre 2012<br />

LUNGO LA VIA FRANCIGENA<br />

PERCORRENDO L’ANTICO TRACCIATO<br />

DA CASTELFIORENTINO A CERTALDO<br />

seguendo le orme di messer Benozzo Gozzoli e messer Giovanni Boccaccio<br />

programma<br />

Ore 8,15 raduno e ritrovo presso il parcheggio di viale Roosevelt a Castelfiorent<strong>in</strong>o. Partenza a piedi dal<br />

parcheggio dell’Ostello. Ore 8,30 partenza <strong>in</strong>izio escursione.<br />

La strada non seguiva un unico tracciato ma svolgeva il suo antico percorso sul<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra del fiume Elsa.<br />

Nel<strong>la</strong> zona dovevano esserci più di uno spedale: ne fanno fede antichi luoghi e <strong>la</strong> loro toponomastica.<br />

Partiti da Castrum Florent<strong>in</strong>um, o meglio da Santa Maria del<strong>la</strong> Marca, sobborgo del castello sul<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra<br />

del fiume Elsa, il primo it<strong>in</strong>erario, di fondo valle, costeggiava il fiume: è <strong>in</strong>dividuabile ancora oggi nel<strong>la</strong><br />

via, a fondo naturale, che tocca alcuni casali con toponimi legati al<strong>la</strong> viabilità quali Buonriposo e La<br />

Posta. Il secondo tracciato, <strong>in</strong>vece, guadagnava il cr<strong>in</strong>ale delle coll<strong>in</strong>e che sovrastano il fondo valle transitando<br />

per luoghi importanti come il castello di Varna, il Castello di Catignano, Gavignal<strong>la</strong> e il monastero<br />

camaldolese di Badia di Cerreto. All’<strong>in</strong>torno il territorio conserva non pochi <strong>in</strong>dizi dell’esistenza,<br />

<strong>in</strong> passato, di un importante tracciato viario. In lontananza ci apparirà il borgo murato di Certaldo Alto.<br />

Raggiunto il borgo seguiremo Giovanni Boccaccio, del quale si dice sia nato a Certaldo nel 1313 dal<br />

padre mercante e da madre francese, una misteriosa Jeanne.<br />

Ore 11,30 arrivo a Certaldo. Possibilità di rientrare subito con il treno. Ore 12,30 pranzo al sacco al<br />

borgo di Certaldo Alto. Ore 15,00 visita del Pa<strong>la</strong>zzo del Vicario e del<strong>la</strong> Casa del Boccaccio.<br />

Ore 17,00 rientro a Castelfiorent<strong>in</strong>o o altre località con il treno dal<strong>la</strong> stazione di Certaldo.<br />

Lunghezza circa 10 km<br />

DisLiveLLo <strong>in</strong>significante 50/70 mt<br />

tempo Di percorrenza circa 4 h<br />

It<strong>in</strong>erario escursionistico: Alessio Lat<strong>in</strong>i (Guida Aigae e FIE) <strong>in</strong>fo: 339.15 61 203<br />

Comune di Certaldo - Urp 0571.661279 - 661276 Uff. turistico Castelfiorent<strong>in</strong>o 0571.629049<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Certaldo


Comune di Fucecchio (FI)<br />

Già noto attorno all’ XI secolo, fu corte dei Cadol<strong>in</strong>gi e più tardi, comune guelfo, accolse<br />

i fuoriusciti fiorent<strong>in</strong>i dopo <strong>la</strong> battaglia di Montaperti del 1260. Vi si firmò nel 1293 <strong>la</strong><br />

pace tra Firenze e Pisa e dopo guerre e assedi, nel 1330, si diede a Firenze. Fucecchio<br />

è ricca di testimonianze architettoniche tra cui spicca <strong>la</strong> Collegiata di San Giovanni,<br />

risalente al X secolo e completamente trasformata nel ‘700. La Collegiata e <strong>la</strong> contigua<br />

chiesa di San Salvatore, ora retta dalle C<strong>la</strong>risse, sorta sull’omonima abbazia<br />

fondata nel 986, si affacciano sul piazzale detto “Poggio Sa<strong>la</strong>martano” e<br />

godono di bel<strong>la</strong> vista panoramica verso il Valdarno, le Cerbaie, il Monte<br />

Pisano, le Panie. Per <strong>la</strong> sua posizione strategica Fucecchio era un importante<br />

nodo viario potendo control<strong>la</strong>re il corso d’acqua ed il <strong>la</strong>go palustre.<br />

Fucecchio era <strong>in</strong>oltre posto di ricovero per i viandanti e per i pellegr<strong>in</strong>i che<br />

percorrevano <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>.<br />

Comune di Santa Croce sull’Arno (Pi)<br />

Attestata sul<strong>la</strong> sponda destra del fiume Arno il suo nucleo antico il cui impianto leggibile<br />

nel<strong>la</strong> antica rego<strong>la</strong>rità del reticolo viario, aveva <strong>la</strong> forma quadrango<strong>la</strong>re tipica delle “terre<br />

murate” fiorent<strong>in</strong>e. La parrocchiale conserva sul fianco destro resti del<strong>la</strong> lunetta romanica<br />

e nel<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> santa Croce, una scultura lignea raffigurante il Volto Santo di Lucca,<br />

opera locale di tradizione bizant<strong>in</strong>a del XII secolo. Da sempre centro <strong>in</strong>dustriale, ha<br />

un’antica vocazione manifatturiera documentata dal<strong>la</strong> presenza nel XIII secolo<br />

di un importante mol<strong>in</strong>o e qu<strong>in</strong>di di una fiorente produzionr di “navicelle”,che<br />

servivano al<strong>la</strong> navigazione fluviale e al trasporto delle merci sull’Arno. Nel<br />

XVIII secolo Santa Croce divenne il maggior polo toscano per <strong>la</strong> concia delle<br />

pelli, che nell’800 contava 37 stabilimenti per <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione delle materie<br />

provenienti dall’America centrale ,dall’Etipia e dall’India.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Pisa


con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Fucecchio<br />

Domenica 9 Settembre 2012<br />

LUNGO LA VIA FRANCIGENA<br />

DEL GALLENO<br />

programma<br />

Ore 8,30-9,00 I percorsi <strong>in</strong> oggetto si sviluppano a partire dal<strong>la</strong> piana attorno al<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e si<br />

diramano verso <strong>la</strong> località del<strong>la</strong> riserva naturale di Montefalcone raggiungendo il Galleno. Luoghi di<br />

partico<strong>la</strong>re valore ambientale presenti <strong>lungo</strong> i percorsi, sono rappresentati dai cosiddetti “vall<strong>in</strong>i” e da<br />

alcune antiche fonti. Un luogo di partico<strong>la</strong>re valore storico, presente <strong>lungo</strong> i percorsi è <strong>la</strong> via francigena,<br />

celebre strada medioevale utilizzata per raggiungere roma e il nord dell’europa, che si trova localizzata,<br />

per circa 2 km , nel territorio del<strong>la</strong> frazione di Galleno. il toponimo è <strong>in</strong>dicato come “ <strong>la</strong> grasse gel<strong>in</strong>e”<br />

- come annotò il re di Francia Filippo Augusto, nel suo passaggio del 1191 dando un significato cul<strong>in</strong>ario<br />

al luogo. Già nel 1154 <strong>la</strong> sua fama era nota; l’abate is<strong>la</strong>ndese Niku<strong>la</strong>s di Munkathvera nel suo<br />

passaggio ricorda il toponimo “hospitale novum de galleno” dedicato al<strong>la</strong> santissima tr<strong>in</strong>ità e fondato<br />

dagli ospitalieri di altopascio.<br />

La fauna è presente con cervi, caprioli, da<strong>in</strong>i e c<strong>in</strong>ghiali, oltre a volpi, fa<strong>in</strong>e, donnole, ghiri e istrici.<br />

Riguardo all’avifauna, nelle zone umide sono presenti il germano reale, <strong>la</strong> fo<strong>la</strong>ga, <strong>la</strong> gall<strong>in</strong>el<strong>la</strong> d’acqua,<br />

l’airone cener<strong>in</strong>o e l’arzavo<strong>la</strong>. L’orto botanico delle Cerbaie e del padule di Bient<strong>in</strong>a è stato attrezzato<br />

con alcuni elementi di arredo come panch<strong>in</strong>e e tavoli che lo rendono piacevole e pienamente fruibile<br />

dai cittad<strong>in</strong>i. Oltre che le aree attrezzate sono stati realizzati e posizionati alcuni cartelli e bacheche<br />

descrittive con <strong>in</strong>dicazioni escursionistiche e <strong>in</strong>formazioni didattiche.<br />

Lunghezza it<strong>in</strong>erario 12 km<br />

DisLiveLLo 50 mt<br />

tempo percorrenza 4 h<br />

Guida it<strong>in</strong>erario: Alessio Lat<strong>in</strong>i 3391561203 - Massimiliano Petrolo 340.3460859<br />

Comune di Fucecchio 0571.268403 Urp 0571.268206<br />

Comune di Santa Croce sull’Arno 0571.38991<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Santa Croce sull’Arno


Comune di Colle di Val d’Elsa (Si)<br />

Colle di Val d’Elsa è situata nel cuore del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>, <strong>in</strong> una posizione<br />

strategicamente favorevole sul percorso del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>. L’abitato si è<br />

sviluppato <strong>in</strong> un territorio ricco di testimonianze archeologiche che vanno<br />

dal<strong>la</strong> Preistoria al<strong>la</strong> civiltà etrusca, con siti sfruttati anche <strong>in</strong> epoca romana.<br />

I primi documenti dove si nom<strong>in</strong>a Colle risalgono al X secolo, ma è dal<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del XII<br />

secolo che <strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>a acquistò progressivamente autonomia e identità politica. Colle<br />

fu teatro di frequenti episodi bellici: tra i più famosi ricordiamo <strong>la</strong> battaglia del 1269 tra<br />

guelfi e ghibell<strong>in</strong>i, e l’assedio delle truppe del Duca di Ca<strong>la</strong>bria subìto nel 1479 a difesa<br />

del territorio fiorent<strong>in</strong>o. Nel corso del C<strong>in</strong>quecento acquisì notevole importanza, tanto<br />

che nel 1592 divenne sede di una nuova diocesi ottenendo il titolo di ‘città’. Centro<br />

di arte e cultura per tutto il XX secolo, oggi Colle di Val d’Elsa si presenta come una<br />

piacevole città immersa fra le verdi coll<strong>in</strong>e bagnate dal fiume Elsa.<br />

Comune di Poggibonsi (Si)<br />

L’attuale centro storico di Poggibonsi corrisponde all’antico assetto urbanistico di Borgo<br />

Marturi, appartenente all’Abbazia e al Castello omonimi che lo sovrastavano. Un borgo<br />

che già ai primi del XII secolo era divenuto un punto di passaggio <strong>in</strong>sostituibile sul più<br />

antico tracciato del<strong>la</strong> <strong>Francigena</strong>. Tanto importante questa collocazione da provocare,<br />

nel corso dei secoli a più riprese distruzioni, saccheggi, rivolgimenti e disastri che hanno<br />

accompagnato a <strong>lungo</strong> <strong>la</strong> storia di questa città. Nel secolo ‘400. Lorenzo il<br />

Magnifico affidò Giuliano da Sangallo <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> nuova fortezza,<br />

sul colle a sud-est che avrebbe segnato <strong>la</strong> nuova città come baluardo dei<br />

Medici <strong>in</strong> Valdelsa e che sembrò aprire speranze di pace. Inizia così <strong>la</strong><br />

cosiddetta Era moderna.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Siena<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Siena


con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Colle di Val d’Elsa<br />

Domenica 16 Settembre 2012<br />

LUNGO LA VIA FRANCIGENA<br />

SEGUENDO ARNOLFO DI CAmbIO<br />

DA COLLE VAL D’ELSA A POGGIO bONIzIO<br />

E bORGO mARTURI.<br />

programma<br />

Ore 9,00 raduno e <strong>in</strong>izio dell’escursione con partenza dal parcheggio del Torrione (borgo storico di<br />

Colle Alta) parcheggio auto anche presso il parcheggio di Porta Nuova. Nel<strong>la</strong> complessa viabilità paralle<strong>la</strong><br />

e trasversale che attraversava <strong>la</strong> Valdelsa è documentata già all’<strong>in</strong>izio dell’XI secolo una strada<br />

Romea fra Siena e Poggibonsi e il suo proseguimento verso San Gimignano. La causa prima del sorgere<br />

di questa strada va certamente ricercata nell’importanza che ebbe <strong>la</strong> regia abbazia di San Michele<br />

Arcangelo a Marturi (Poggibonsi) dove troviamo <strong>la</strong> presenza <strong>in</strong> sosta di imperatori e grandi personaggi<br />

dell’impero provenienti da Lucca e diretti a Siena e Roma. Forse ripercorreremo un tratto del<strong>la</strong> così detta<br />

<strong>Francigena</strong> Nova. L’importanza assunta dai luoghi e <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re dall’abbazia regia è testimoniata<br />

dalle personalità ospitate, tra queste Enrico II proveniente dal Sud e diretto a Lucca nel 1022, Enrico<br />

III proveniente da Lucca e diretto a Roma ad suscipiendam coronam romani imperii nel 1047, il papa<br />

Gregorio VII e <strong>la</strong> famosa contessa Matilde di <strong>Toscana</strong> diretti a Roma nel 1077. Non si può poi tra<strong>la</strong>sciare<br />

l’it<strong>in</strong>erario di Filippo Augusto re di Francia che <strong>la</strong> percorse nel 1191 di ritorno dal<strong>la</strong> terza crociata, o<br />

quel<strong>la</strong> di mezzo secolo prima percorsa fra il 1151 e il 1154 dall’abate ir<strong>la</strong>ndese di Thigor, Nuku<strong>la</strong>s di<br />

Munhathvera nel suo viaggio passando per <strong>la</strong> Valdesa. Poggibonizzo impose al tracciato del<strong>la</strong> francigena<br />

una diversione allo scopo di control<strong>la</strong>rne il transito, costr<strong>in</strong>gendo <strong>la</strong> strada a risalire <strong>la</strong> coll<strong>in</strong>a ove<br />

era stato eretto il castello, fuori del quale era <strong>la</strong> fonte di Boccabarili, <strong>in</strong> Vallepiatta, quel<strong>la</strong> che oggi tutti<br />

chiamano <strong>la</strong> Fonte delle Fate. Visita del convento di san Lucchese, Rocca di Poggio Imperiale, Fontana<br />

delle Fate. Ore 13.00 pranzo a sacco.<br />

Lunghezza circa 10 km<br />

DisLiveLLo <strong>in</strong>significante 80/100 mt<br />

tempo Di percorrenza circa 4 h<br />

It<strong>in</strong>erario escursionistico: Alessio Lat<strong>in</strong>i (Guida Aigae e FIE) <strong>in</strong>fo: 339.15 61 203<br />

Comune di Colle di Val d’Elsa: tel. 0577.912280 - Urp 0577.912228<br />

Comune di Poggibonsi: tel. 0577.986203<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Poggibonsi


con il Patroc<strong>in</strong>io di con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Volterra<br />

Comune di<br />

Colle di Val d’Elsa<br />

con il Patoroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Monteriggioni<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Grambassi Terme<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

San Gimignano<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

San M<strong>in</strong>iato<br />

SaN MINIatO (PI) POrta dELLa VaLdELSa. La città fu sede dei Vicari imperiali dai tempi di Ottone I. Da sempre città imperiale<br />

vi dimorò Enrico IV, Federico Barbarossa, Ottone IV e Federico II, dai quali deriva il vecchio nome di San M<strong>in</strong>iato al Tedesco. La<br />

torre di Federico,oggi unico avanzo del<strong>la</strong> antica Rocca duecentesca voluta dall’Imperatore distrutta nel<strong>la</strong> guerra del 1944 si erge<br />

solitaria sul<strong>la</strong> coll<strong>in</strong>a accompagnata dal campanile del Duomo che ha utilizzato <strong>la</strong> massiccia torre di Matilde <strong>la</strong> più antica del<br />

complesso fortificato.<br />

CaStELFIOrENtINO (FI) Antico <strong>in</strong>sediamento di edificazione romana con il nome di Timignanum viene edificato sul di un colle<br />

<strong>lungo</strong> <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e <strong>la</strong> <strong>Via</strong> del Sale Volterrana. Feudo dei Cadol<strong>in</strong>gi e dei conti Alberti, progressivamente si schiera con il<br />

vescovo di Firenze. Nel 1149, riceve dai Fiorent<strong>in</strong>i il nome attuale di Castellum Florent<strong>in</strong> e le <strong>in</strong>segne comunali del giglio rosso <strong>in</strong><br />

campo bianco. Importante <strong>in</strong>crocio del<strong>la</strong> viaria toscana del Medioevo dove il fiume Elsa veniva attraversato con un ponte <strong>in</strong> legno<br />

costruito nel 1280 dagli


Da Domenica 23 a Domenica 30 Settembre 2012<br />

LA VIA DI SIGERICO IN VALDELSA E LA VIA DEL SALE- NUOVO PER-<br />

CORSO DI PROmOzIONE ED INCLUSIONE SOCIALE.<br />

Antiche vie ,moderna <strong>in</strong>tegrazione, viaggio sociale sul<strong>la</strong> via francigena e <strong>la</strong> via del sale con giovani disabili<br />

E giovani delle scuole del circondario empolese valdelsa.<br />

programma<br />

Il progetto al f<strong>in</strong>e di promuovere lo sviluppo sostenibile e <strong>la</strong> partecipazione attiva dei giovani e del<strong>la</strong><br />

solidarietà tra le generazioni, prevede di percorrere <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> nel tratto toscano del<strong>la</strong> Valdelsa<br />

da San M<strong>in</strong>iato a Monteriggioni con una deviazione sul<strong>la</strong> strada del Sale raggiungendo Volterra. La f<strong>in</strong>alità<br />

dell’<strong>in</strong>iziativa è quel<strong>la</strong> di promuovere l’accessibilità alle persone disabili, creando <strong>la</strong> responsabilità<br />

sociale del<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> solidarietà attraverso <strong>la</strong> partecipazione attiva dei cittad<strong>in</strong>i, pr<strong>in</strong>cipalmente dei<br />

giovani, per <strong>la</strong> creazione di una nuova società sostenibile e partecipata dando vita a nuove col<strong>la</strong>borazioni<br />

di <strong>in</strong>clusione sociale e opportunità culturali, del tempo libero, formative e re<strong>la</strong>zionali. L’esperienza<br />

<strong>in</strong>novativa di questo viaggio, vede i patroc<strong>in</strong>i di molti Comuni e vedrà il co<strong>in</strong>volgimento dei giovani<br />

delle scuole del<strong>la</strong> Valdelsa e del Circondario Empolese e non solo, promuovendo il paternariato tra<br />

scuo<strong>la</strong>, enti pubblici, cooperazione sociale e associazionismo, creando quel<strong>la</strong> sensibilità tra i ragazzi ai<br />

problemi dell’<strong>in</strong>tegrazione e sperimentando nuove forme di turismo dolce per tutti.<br />

1 tappa - Domenica 23/7. partenza Da san m<strong>in</strong>iato ore 9,00 arrivo a casteLfiorent<strong>in</strong>o pieve Di coiano.<br />

2 tappa – LuneDi 24/7 Da casteLfiorent<strong>in</strong>o a gambassi terme.<br />

3 tappa – marteDi 25/7Da gambassi terme a san gimignano.<br />

4 tappa – mercoLeDi 26/7 Da san gimignano a sensano.<br />

5 tappa – gioveDi 27/7Da sensano a voLterra.<br />

6 tappa – venerDi 28/7 Da voLterra a coLLe Di vaL D’eLsa.<br />

7 tappa – sabato 29/7 Da coLLe Di vaL D’eLsa a strove.<br />

8 tappa – Domenica 30/7 Da strove a monteriggioni,Luogo Di arrivo.<br />

La scelta di fare questo percorso con un gruppo di ragazzi disabili,aperto a tutti i cittad<strong>in</strong>i mgiovani e meno,, nasce anche<br />

dal rifiuto di adeguarsi al luogo comune del<strong>la</strong> disabilità <strong>in</strong>tesa come non abilità,non capacità di fare. Da qui <strong>la</strong> nascita del<br />

progetto che vede delle attività, come l’escursionismo,”normalmente” abbastanza precluse ai disabili e riservate ai norma<br />

dotati diventare veicolo di <strong>in</strong>tegrazione. Partendo da queste considerazioni e aprendo l’<strong>in</strong>iziativa a tutti, cercheremo di<br />

portare questo valore culturale promuovendo <strong>la</strong> partecipazione a questo nuovo approccio di <strong>in</strong>clusione <strong>in</strong>tergenerazionale.<br />

Invitiamo tutti a questa nuova esperienza di viaggio, importante per <strong>la</strong> vitalità dei luoghi e <strong>la</strong> condivisione sociale, per una<br />

società sostenibile <strong>in</strong>iziando anche dal camm<strong>in</strong>o <strong>lungo</strong> <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />

It<strong>in</strong>erario escursionistico: alessio Lat<strong>in</strong>i (Guida aigae e FIE) <strong>in</strong>fo: 339.15 61 203 Informazioni : Cooperativa sociale<br />

COLOrI- 0571-982202 – alessandro Fornaciari 340.6414704


Comune di Castelfiorent<strong>in</strong>o (Fi)<br />

Castelfiorent<strong>in</strong>o è situato sul<strong>la</strong> parte coll<strong>in</strong>are del tratto fiorent<strong>in</strong>o del fiume Elsa. Il<br />

centro storico del paese è posto al<strong>la</strong> destra idrografica del fiume. I primi <strong>in</strong>sediamenti<br />

rimandano all’età etrusca e romana e all’antico nucleo di Timignano. Nel Medioevo <strong>la</strong><br />

cittad<strong>in</strong>a prese <strong>la</strong> forma di un castello denom<strong>in</strong>ato Castelvecchio (posto sul<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>).<br />

Il territorio, situato presso l’<strong>in</strong>tersezione tra <strong>la</strong> <strong>Francigena</strong> e <strong>la</strong> <strong>Via</strong> Volterrana<br />

nord (o del Sale) si sviluppò grazie alle attività produttive legate al transito economico<br />

verso Roma di numerosi viandanti, pellegr<strong>in</strong>i e commercianti.<br />

Antico feudo dei Cadol<strong>in</strong>gi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec. al vescovo<br />

di Firenze. Da allora, <strong>la</strong> storia di Castelvecchio fu al centro dei contrasti che opposero<br />

il Papato all’Impero e i Fiorent<strong>in</strong>i ai Senesi. In questa lotta, fatta di battaglie e assedi, <strong>la</strong><br />

fedeltà degli abitanti di Castelvecchio al<strong>la</strong> città di Firenze fu premiata con l’attribuzione<br />

di una sede podestarile e delle <strong>in</strong>segne del Giglio rosso <strong>in</strong> campo bianco, <strong>in</strong>segne<br />

identiche al<strong>la</strong> città guelfa di Firenze: dal 1149 l’antico borgo di Castelvecchio cambiò<br />

nome <strong>in</strong> “ Castelfiorent<strong>in</strong>o”.<br />

Un secolo più tardi, dopo <strong>la</strong> battaglia di Montaperti (1260) al<strong>la</strong> quale partecipò anche<br />

un nutrito numero di truppe “castel<strong>la</strong>ne”, <strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>anza assistette al<strong>la</strong> sig<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

storica pace che mise f<strong>in</strong>e alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto <strong>in</strong> una<br />

partico<strong>la</strong>re posizione, al conf<strong>in</strong>e delle terre pisane,f iorent<strong>in</strong>e e senesi, anche nel<br />

prosieguo dei secoli Castelfiorent<strong>in</strong>o ha sempre conservato un gran rilievo politico,<br />

militare e culturale che ha favorito lo sviluppo di un patrimonio d’arte di <strong>in</strong>dubbio<br />

spessore, rafforzando sempre di più il legame con Firenze.<br />

Nel nuovo Museo sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli,<br />

restaurati e staccati dal<strong>la</strong> loro sede orig<strong>in</strong>ale con le re<strong>la</strong>tive s<strong>in</strong>opie. Le<br />

opere furono eseguite dal famoso artista nell’ultimo ventennio del XV sec.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze


Federazione Italiana<br />

Escursionismo<br />

Venerdi 5 Ottobre 2012<br />

18^ RADUNO LUNGO<br />

LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

mURA E TORRI A DIFESA DEL GIGLIO<br />

CAmmINARE PER CONOSCERE E RIVIVERE UN ANTICO CAmmINO<br />

programma<br />

Ore 9,00 Ritrovo presso il parcheggio di <strong>Via</strong>le Roosevelt a Castelfiorent<strong>in</strong>o. Ore 9,15 partenza con<br />

mezzi propri per raggiungere <strong>la</strong> loc. Pieve di Coiano a Castelnuovo d’Elsa (frazione di Castelfiorent<strong>in</strong>o<br />

circa 5 Km). Ore 9,30 ritrovo al parcheggio del<strong>la</strong> Pieve di Coiano e <strong>in</strong>izio it<strong>in</strong>erario storico<br />

<strong>lungo</strong> <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> che unirà due tappe francigene dell’it<strong>in</strong>erario di Sigerico, l’antica Pieve di<br />

Coiano ( mansio XXI Sce Petre Currat) e <strong>la</strong> meravigliosa Pieve di Santa Maria a Chianni ( mansio XX<br />

Sce Marie G<strong>la</strong>n). Escursione semplice che permette di avere una visione d’<strong>in</strong>sieme del<strong>la</strong> campagna<br />

“castel<strong>la</strong>na” e del paesaggio coll<strong>in</strong>are del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong> centrale. Tragitto caratterizzato da antichi caso<strong>la</strong>ri<br />

toscani.<br />

Ore 12,00 sosta pranzo a buffet organizzata da Carlo con prezzo concordato. Qui ecco affiorare<br />

dal fondo stradale un po’ di selciato liso dall’usura, modesto segno che ci ricorda che siamo su una<br />

strada storica. Dopo aver <strong>in</strong>contrato il piccolo camposanto rurale di Pillo si giunge a Borgoforte.<br />

Luogo di <strong>in</strong>crocio con l’antica strada Volterrana o del Sale. Si prosegue l’it<strong>in</strong>erario per due chilometri<br />

sul fianco del<strong>la</strong> strada asfaltata raggiungendo il punto tappa VF del<strong>la</strong> località del<strong>la</strong> pieve di Santa<br />

Maria a Chianni dove possiamo riposarci e r<strong>in</strong>frescarci. Visita al<strong>la</strong> stupenda pieve oggi punto tappa<br />

del percorso francigeno toscano.<br />

Ore 16,00 servizio di rientro al<strong>la</strong> località di partenza offerto dai volontari del<strong>la</strong> Protezione Civile del<strong>la</strong><br />

Misericordia di Castelfiorent<strong>in</strong>o con pulm<strong>in</strong>i del Volontariato e Associazionismo locale. L’escursione<br />

si conclude con <strong>la</strong> possibile visita, con biglietto scontato, al Museo Be-Go di Castelfiorent<strong>in</strong>o<br />

dove sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli con le re<strong>la</strong>tive s<strong>in</strong>opie.<br />

Ore 20,00 cena tipica (gradita prenotazione) presso <strong>la</strong> trattoria del “mitico” Carlo con prezzi popo<strong>la</strong>ri<br />

convenzionati per i partecipanti all’evento.<br />

Lunghezza 11 km<br />

DisLiveLLo 200 mt<br />

tempo Di percorrenza circa 4h<br />

Guida it<strong>in</strong>erario escursionistico: Alessio Lat<strong>in</strong>i 339.1561203<br />

Uff. turistico Castelfiorent<strong>in</strong>o 0571.629049<br />

URP Comune di Gambassi 0571.638633


Comune di San Gimignano (Si)<br />

L’alternarsi delle vicende storiche tra San Gimignano e <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong><br />

durante secoli vissuti quasi <strong>in</strong> simbiosi hanno determ<strong>in</strong>are <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong><br />

città. San Gimignano si trasforma da roccaforte dei Longobardi <strong>in</strong> uno dei<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

San Gimignano<br />

borghi più fiorenti e sviluppati del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>, <strong>in</strong> un clima <strong>in</strong> cui religione, commercio ed<br />

economia erano <strong>in</strong>dissolubilmente legati. Non è un caso se il decl<strong>in</strong>o di san Gimignano<br />

co<strong>in</strong>cide con una data, il 1150, quando <strong>la</strong> via <strong>Francigena</strong> di coll<strong>in</strong>a fu spostata verso<br />

il fondovalle. Nel<strong>la</strong> buona e nel<strong>la</strong> cattiva sorte, dunque, il borgo turrito segue <strong>la</strong> <strong>Via</strong><br />

<strong>Francigena</strong>. Religione e d<strong>in</strong>amismo economico si <strong>in</strong>trecciano, portando al<strong>la</strong> nascita<br />

dei negozi di ricchi commercianti, al<strong>la</strong> costruzione delle loro abitazioni composte<br />

da un pa<strong>la</strong>zzo affiancato da torre alta diversi piani: l’altezza del<strong>la</strong> torre costituisce,<br />

per i ricchi mercanti, il simbolo del loro potere economico. Nasce cosi uno dei miti<br />

più longevi, quello di San Gimignano città dalle 72 torri (oggi ne restano solo 13)<br />

<strong>in</strong>iziando una fase rigogliosa per <strong>la</strong> storia del borgo.<br />

Grazie al passaggio del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>, al passaggio cont<strong>in</strong>uo di pellegr<strong>in</strong>i e<br />

viandanti, cresce l’attività, aumenta <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e si <strong>in</strong>sediano anche alcuni<br />

importanti ord<strong>in</strong>i religiosi, quali gli Agost<strong>in</strong>iani e i Francescani. Si costruiscono nuove<br />

chiese e case e si amplia <strong>la</strong> c<strong>in</strong>ta muraria. A questo punto del<strong>la</strong> storia, le vicissitud<strong>in</strong>i<br />

del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e di San Gimignano sono <strong>in</strong>dissolubilmente <strong>in</strong>trecciate tanto<br />

da condizionare <strong>la</strong> sua crescita e il suo spopo<strong>la</strong>mento quando <strong>la</strong> celebre via verrà<br />

spostata verso il fondo valle.<br />

Oggi <strong>la</strong> città è patrimonio mondiale dell’umanità, immersa com’è <strong>in</strong> uno dei paesaggi<br />

più suggestivi del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>, meta amata dai turisti di tutto il mondo, cul<strong>la</strong> di eccellenze<br />

gastronomiche come <strong>la</strong> Vernaccia e lo zafferano. Se possiamo oggi<br />

ammirare <strong>la</strong> stupenda città medioevale con le sue torri e le sue strade<br />

tortuose, con le sue antiche abitazioni e chiese, lo dobbiamo anche al<strong>la</strong><br />

<strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Siena


Sabato 6 Ottobre 2012<br />

18^ RADUNO LUNGO<br />

LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

TRA ANTICHE TORRI E VIGNETI DI VERNACCIA<br />

Federazione Italiana<br />

Escursionismo Comune di<br />

San Gimignano<br />

CAmmINARE PER CONOSCERE E RIVIVERE UN ANTICO CAmmINO<br />

programma<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Ore 8.00 Ritrovo presso il piazzale/parcheggio dell’Ostello di <strong>Via</strong>le Roosevelt a Castelfiorent<strong>in</strong>o, solo<br />

per i Gruppi e Associazioni che pernottano nel comuni di Castelfiorent<strong>in</strong>o o coll<strong>in</strong>e limitrofe di Gambassi.<br />

Per tutti gli altri partecipanti, ore 9.00 ritrovo presso il parcheggio gratuito stadio/pisc<strong>in</strong>a/campeggio<br />

loc. Santa Lucia a San Gimignano.<br />

Ore 9.15 <strong>in</strong>izio escursione dal borgo di orig<strong>in</strong>e medioevale di Santa Lucia. L’it<strong>in</strong>erario offre <strong>la</strong> possibilità<br />

di camm<strong>in</strong>are <strong>lungo</strong> i resti di antichi tracciati, tra cui un tratto del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> che dopo il guado<br />

nei pressi del Mol<strong>in</strong>o degli Imbotroni saliva f<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> Torraccia di Chiusi per proseguire <strong>in</strong> direzione<br />

del<strong>la</strong> Abbazia di Badia a Coneo e Siena. La deviazione per il borgo di Montauto ci permette di ammirare<br />

panorami coll<strong>in</strong>ari. Da qui si gode un suggestivo panorama sulle torri. Questo percorso permette<br />

di attraversare m<strong>in</strong>uscoli borghi e antichi edifici, molti dei quali di orig<strong>in</strong>e medioevale:<strong>la</strong> Torraccia di<br />

Chiusi, antico castello appartenuto alle famiglie Abbracciabeni <strong>in</strong>sieme ai borghi di Monti e Ciucciano<br />

risalenti al XI sec. diventati sent<strong>in</strong>elle avanzate nel<strong>la</strong> lotta centenaria contro il vescovo di Volterra.<br />

Montauto, castello feudale risalente al X secolo sorto sul<strong>la</strong> coll<strong>in</strong>a <strong>in</strong> posizione strategica con il nome<br />

antico di Montagutolo, Monteauzzo, baluardo dei tanti diverticoli del<strong>la</strong> <strong>Francigena</strong>. Il Mol<strong>in</strong>o degli<br />

Imbrotoni, adagiato <strong>in</strong> una stretta go<strong>la</strong> <strong>lungo</strong> le rive del Rio Imbotroni rappresentava uno dei luoghi<br />

importanti sul<strong>la</strong> via e dell’economia mezzadrile. Il percorso è corredato da veri e propri monumenti<br />

vegetali tra cui spicca all’<strong>in</strong>izio del tragitto un seco<strong>la</strong>re e magnifico Leccio (quercus ilex) dal<strong>la</strong> chioma<br />

maestosa avvolta da antiche leggende. L’it<strong>in</strong>erario cont<strong>in</strong>ua nel cuore dei vigneti di Vernaccia, antico<br />

v<strong>in</strong>o di epoca medioevale. Si ritorna al borgo di Santa Lucia dove sarà possibile utilizzando il Servizio<br />

Urbano del CityBus L<strong>in</strong>ea 1 raggiungere il centro del<strong>la</strong> città per una visita al<strong>la</strong> stupenda e unica San<br />

Gimignano. Prezzo corsa semplice €.0.50. Orario affisso.<br />

Lunghezza 8 km aD aneLLo<br />

DisLiveLLo 100 mt<br />

tempo Di percorrenza 4 h<br />

Guida it<strong>in</strong>erario escursionistico e <strong>in</strong>formazioni: Alessio Lat<strong>in</strong>i 339.15 61 203 per <strong>in</strong>formazioni:<br />

Urp Comune di San Gimignano 0577.990348 Pro Loco 0577.940008


Comune di Monteriggioni (Si)<br />

Situato a pochi chilometri da Siena, il Castello di Monteriggioni venne<br />

fondato nel secondo decennio del ‘200 dal<strong>la</strong> Repubblica Senese con<br />

il pr<strong>in</strong>cipale scopo di creare un avamposto difensivo contro <strong>la</strong> rivale<br />

Firenze. Il castello è collocato <strong>in</strong> prossimità del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> che,<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Monteriggioni<br />

percorsa da pellegr<strong>in</strong>i e mercanti, rappresentò il più importante collegamento tra <strong>la</strong><br />

Francia e Roma già a partire da prima del Mille.<br />

All’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> fortezza di Monteriggioni, <strong>la</strong> funzione militare e quel<strong>la</strong> <strong>in</strong>sediativa<br />

sono i pr<strong>in</strong>cipali elementi che condussero i senesi al<strong>la</strong> costruzione del castello<br />

che ancor oggi per i suoi caratteri architettonici, per il rapporto con il paesaggio<br />

circostante e, non ultimo, per l’eccellente stato di conservazione rappresenta forse un<br />

unicum nell’attuale panorama dei borghi medievali del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />

Il castello di Monteriggioni si presenta dall’esterno con una possente c<strong>in</strong>ta muraria<br />

<strong>in</strong>teramente realizzata <strong>in</strong> pietra. Dal<strong>la</strong> superficie esterna delle mura, distribuite a<br />

<strong>in</strong>tervalli non sempre rego<strong>la</strong>ri, sporgono quattordici torri rettango<strong>la</strong>ri. L’importanza<br />

di queste torri doveva essere assai notevole anche nel Medioevo, come attesta<br />

un famoso passo del<strong>la</strong> Div<strong>in</strong>a Commedia di Dante Alighieri. L’accesso al castello<br />

avviene, ancora oggi tramite due porte, quel<strong>la</strong> Franca o Romea rivolta verso Siena, e<br />

quel<strong>la</strong> di S. Giovanni, situata sul versante opposto delle mura <strong>in</strong> direzione di Firenze.<br />

Varcata <strong>la</strong> soglia del borgo ci appare d<strong>in</strong>anzi agli occhi <strong>la</strong> liscia facciata del<strong>la</strong> chiesa<br />

di S. Maria Assunta, <strong>la</strong> cui bellezza non si comprende subito.<br />

Seppur trasformata all’<strong>in</strong>terno, <strong>la</strong> chiesa rappresenta uno degli edifici medievali<br />

meglio conservati del castello. Camm<strong>in</strong>ando per il borgo, un tempo dimora di soldati<br />

ma anche di numerosi civili, tra le caratteristiche viuzze e le antiche<br />

case si ha <strong>la</strong> sensazione di ritornare <strong>in</strong>dietro nel tempo. La possibilità di<br />

immergersi nel passato prosegue nel museo allestito nei locali antichi<br />

adiacenti al<strong>la</strong> chiesa. Sistemate <strong>in</strong> quattro sale, si possono ammirare<br />

riproduzioni di armi e armature che vanno dall’XI al XVI secolo.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Siena


Domenica 7 Ottobre 2012<br />

Escursionismo<br />

18^ RADUNO LUNGO<br />

LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

mONTERIGGIONI CHE DI TORRI SI CORONA<br />

CAmmINARE PER CONOSCERE E RIVIVERE UN ANTICO CAmmINO<br />

Comune di<br />

Monteriggioni<br />

Federazione Italiana<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

programma<br />

Ore 8.00 raduno a Castelfiorent<strong>in</strong>o presso <strong>la</strong> piazza/parcheggio dell’Ostello solo per coloro che sono<br />

ospitati presso le strutture di Castelfiorent<strong>in</strong>o,coll<strong>in</strong>elimitrofe o Gambassi Terme. Ore 8.15 partenza per<br />

raggiungere con i mezzi propri il vil<strong>la</strong>ggio di Strove (Monteriggioni). Ore 9.00 raduno di tutti i partecipanti<br />

al<strong>la</strong> giornata escursionistica presso il parcheggio di Strove.<br />

Ore 9.15 <strong>in</strong>izio escursione. Di questo antico vil<strong>la</strong>ggio il primo elemento architettonico che si presenta<br />

ai nostri occhi è l’abside con il campanile <strong>in</strong> pietra e <strong>la</strong> forma rotonda del borgo murato. Dopo <strong>la</strong> visita<br />

al piccolo vil<strong>la</strong>ggio di Strove il cui abitato è raccolto <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> chiesetta romanica di San Mart<strong>in</strong>o, si<br />

raggiunge Castel Petraia. Antico castello mer<strong>la</strong>to posto sul<strong>la</strong> <strong>Via</strong> “Traversa dei Monti”, ancora oggi segna<br />

il bivio tra <strong>la</strong> strada per il Montemaggio e l’Abbazia di Badia a Iso<strong>la</strong> a valle. Dopo circa due chilometri<br />

di strada <strong>la</strong>stricata si raggiunge Montauto. Antico castegliere di epoca pre-etrusca con numerosi gironi<br />

concentrici sovrapposti al più alto castello medievale e al<strong>la</strong> chiesa romanica. Da qui un bellissimo<br />

panorama sul<strong>la</strong> Val d’Elsa. Cont<strong>in</strong>uando <strong>la</strong> strada si arriva al monumento che ricorda i partigiani uccisi<br />

sul Montemaggio <strong>in</strong> località Casa Giubileo. Oggi l’antica casa colonica fortificata dove avvenne il combattimento<br />

e l’eccidio dei diciannove giovani partigiani è Museo e Laboratorio Didattico.<br />

Ore 13.00 sosta pranzo a buffet nei prati di Casa Giubileo con prezzo sociale concordato. Visita gratuita<br />

al Museo del<strong>la</strong> Resistenza.<br />

Ore 14.30 proseguismo per Campo Meli e successivamente <strong>in</strong>contriamo l’abitato di Ebbio, poi a seguire<br />

l’agglomerato del Mandorlo e Ripa da dove ci appare una speciale vista sul castello di Monteriggioni.<br />

Il breve tratto asfaltato attraversando <strong>la</strong> Cassia ci porta all’entrata sud di Porta Romea. Siamo dentro il<br />

castello. In questa occasione all’<strong>in</strong>terno del castello sarà presente un allestimento del “Festival del<strong>la</strong><br />

Birra Artigianale Italiana” e altre <strong>in</strong>iziative. La visita del Museo per i partecipanti del raduno sarà scontata,<br />

come <strong>la</strong> visita/passeggiata ai camm<strong>in</strong>amenti sulle mura, con un biglietto s<strong>in</strong>golo o separato, come<br />

“gesto di benvenuto” al castello.<br />

Lunghezza circa km 10<br />

DisLiveLLo mt 140<br />

tempo Di percorrenza circa 4 h<br />

Per <strong>in</strong>formazioni: Alessio Lat<strong>in</strong>i 339 15 61 203<br />

Comune di Monteriggioni Ufficio Turistico 0577.304834


Comune di Barber<strong>in</strong>o Val d’Elsa (Fi)<br />

Nel cuore del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong> tra Firenze e Siena, si trova <strong>la</strong> terra di<br />

Baber<strong>in</strong>o, pulsante di storia e leggende. Una storia ancora leggibile<br />

grazie alle numerose testimonianze architettoniche dissem<strong>in</strong>ate sul<br />

territorio. Non esiste un colle che non abbia al<strong>la</strong> sua sommità una<br />

chiesa, un castello o una una pieve e tutto questo costruisce un<br />

paesaggio altamente umanizzato e civilizzato che trova <strong>in</strong> queste tracce del passato<br />

<strong>la</strong> nobile cornice per un ambiente naturale di struggente bellezza. La parte valdelsana<br />

del territorio comunale è un r<strong>in</strong>corrersi di coll<strong>in</strong>e impreziosite da vigne ed oliveti,<br />

punteggiate di seco<strong>la</strong>ri cipressi <strong>in</strong> un dolce ca<strong>la</strong>re verso valle, sul fiume Elsa. Il<br />

territorio è dom<strong>in</strong>ato dal colle di Semifonte, memoria storica dell’orgoglio ghibell<strong>in</strong>o<br />

che osò sfidare <strong>la</strong> nascente stel<strong>la</strong> di Firenze. “Firenze fatti <strong>in</strong> là, che Semifonte si fa<br />

città” era il ritornello che risuonava f<strong>in</strong> sotto le mura di Firenze, e città lo doveva<br />

essere dal momento che si calco<strong>la</strong>no circa sette chilometri di mura. Rabbiosa e<br />

violenta fu <strong>la</strong> reazione di Firenze tanto che, dopo aver<strong>la</strong> conquistata, volle distrugger<strong>la</strong><br />

completamente vietando per secoli ogni riedificazione sul<strong>la</strong> coll<strong>in</strong>a. Oggi a memoria<br />

perenne di quel tragico fatto si erge, sul<strong>la</strong> sommità del colle dissem<strong>in</strong>ato di mattoni<br />

bruciati e spezzoni di mura, una cupo<strong>la</strong> identica a quel<strong>la</strong> del Brunelleschi ma più<br />

picco<strong>la</strong> di otto volte. Risalendo a monte, troviamo l’antica statale Cassia che divide<br />

<strong>in</strong> due il territorio comunale tra Valdelsa e Val di Pesa, dove il paesaggio cambia,<br />

diventa più aspro e selvaggio <strong>la</strong>sciando i tratti coltivati che ospitano i ricchi e preziosi<br />

vigneti del Chianti. L’orig<strong>in</strong>ale ricchezza del territorio del comune di Barber<strong>in</strong>o è<br />

rappresentata dai piccoli centri dissem<strong>in</strong>ati nel<strong>la</strong> campagna, ognuno diverso dall’altro<br />

come tante piccole città, con identità e forme diverse ma con <strong>la</strong> stessa<br />

memoria millenaria di arte e cultura, vera radice unificante di questa<br />

affasc<strong>in</strong>ante terra toscana. Il capoluogo, Barber<strong>in</strong>o, conserva <strong>la</strong> struttura<br />

medioevale con <strong>la</strong> porta, le torri, le mura, l’ospedale dei pellegr<strong>in</strong>i; si<br />

trova sul<strong>la</strong> strada che, diramandosi dall’antica <strong>Francigena</strong> di fondovalle,<br />

portava all’antica Badia di Passignano e poi a Firenze.<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Barber<strong>in</strong>o Val d’Elsa<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze


Federazione Italiana<br />

Escursionismo<br />

Domenica 14 Ottobre 2012<br />

LUNGO ANTICHE STRADE<br />

SEGUENDO LA mEmORIA mILLENARIA<br />

TRA LA VALDELSA E IL CHIANTI<br />

programma<br />

Ore 9,00 ritrovo sul<strong>la</strong> piazza del Duomo di Barber<strong>in</strong>o Val d’Elsa. Bellissima escursione tra storia<br />

e natura che ci permette di visitare l’antico borgo di Barber<strong>in</strong>o camm<strong>in</strong>ando <strong>lungo</strong> antiche strade<br />

secondarie e strade bianche” un tempo utilizzate per collegare <strong>la</strong> Valdelsa al Chianti. Antiche variante<br />

del<strong>la</strong> <strong>Francigena</strong> e del<strong>la</strong> Romea che ancora oggi scandiscono il loro passato viario. Dentro Barber<strong>in</strong>o<br />

si entra da una porta e si esce dall’altra ancora oggi una strada divide l’antico abitato da Porta<br />

Sene se a Porta Fiorent<strong>in</strong>a. Lasciato Barber<strong>in</strong>o si segue l’it<strong>in</strong>erario del percorso dell’Alto Agliena per<br />

raggiungere il borgo storico di Scheto da qui si risalirà il Borro Agliena seguendo il percorso segnato<br />

del recupero delle briglie storiche del Borro dell’Agliena. Seguendo tutto il nuovo percorso <strong>lungo</strong><br />

il Borraccio si giungerà al<strong>la</strong> fattoria di Spoiano completando cosi l’anello escursionistico. Variante<br />

possibile con deviazione per Magliano e Tavarnelle. Il percorso semplice permette di apprezzare<br />

l’orig<strong>in</strong>ale ricchezza del territorio del Comune di Barber<strong>in</strong>o dai suoi “tesori nascosti” e dai piccoli<br />

vil<strong>la</strong>ggi e centii dissem<strong>in</strong>ati nel<strong>la</strong> campagna, ognuno diverso all’altro con le proprie identità e forme<br />

diverse ma che conservano <strong>la</strong> stessa memoria millenaria di arte e cultura, vera radice unificante di<br />

questa parte del<strong>la</strong> affasc<strong>in</strong>ante terra del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />

Ore 13,00 pranzo al sacco.<br />

Lunghezza circa 12 km<br />

DisLiveLLo 80/100 mt<br />

tempo Di percorrenza circa 4 h con soste<br />

Per <strong>in</strong>formazioni: Comune di Barber<strong>in</strong>o Val d’Elsa 055.80 521 / Urp 055.994037<br />

Alessio Lat<strong>in</strong>i 339.1561203


Comune di Cerreto Guidi (Fi)<br />

Cerreto Guidi è al centro di un paesaggio storico di coll<strong>in</strong>e che si<br />

frappongono tra le ultime propagg<strong>in</strong>i del Montalbano e i territori palustri<br />

del Padule di Fucecchio. La struttura urbanistica cittad<strong>in</strong>a denota un<br />

impianto medievale, lo sviluppo del borgo è avvenuto all’<strong>in</strong>terno di<br />

due cerchie murarie concentriche disposte attorno ad un nucleo storico<br />

centrale, costituito adesso dal<strong>la</strong> stupenda Vil<strong>la</strong> Medicea. Il nucleo più antico del<br />

castello risale al<strong>la</strong> dom<strong>in</strong>azione feudale dei Conti Guidi. In orig<strong>in</strong>e <strong>la</strong> zona, non<br />

molto distante dal tracciato del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>, era nota come Cerreto <strong>in</strong> Greti.<br />

Con il f<strong>in</strong>ire del controllo feudale dei conti Guidi, l’antico borgo di Cerreto <strong>in</strong> Greti<br />

entrava nell’orbita fiorent<strong>in</strong>a e proprio ai signori di Firenze, i Medici, è legata <strong>la</strong> fama<br />

del<strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>a e del<strong>la</strong> sua splendida vil<strong>la</strong> omonima. La stupenda residenza del<strong>la</strong> famiglia<br />

Medici a Cerreto Guidi è di impianto r<strong>in</strong>ascimentale ma è stata costruita sull’antico<br />

castello. Essa sorge sul culm<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> coll<strong>in</strong>a, nel centro geometrico dell’antico abitato,<br />

là dove un tempo si levava <strong>la</strong> possente rocca <strong>in</strong>espugnabile dei conti Guidi. La vil<strong>la</strong> fu<br />

<strong>in</strong>nalzata per volere di Cosimo I de’ Medici come sua residenza granducale. Questi<br />

ne affidò <strong>la</strong> progettazione all’architetto Davide Fort<strong>in</strong>i, sebbene non sia estranea <strong>la</strong><br />

mano di Bernardo Buontalenti nel disegno del<strong>la</strong> rampe di scale d’accesso, i cosidetti<br />

Ponti Medicei. Nei locali del<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> è oggi allestito uno stupendo museo che ospita<br />

arredamenti e ritratti dei Medici, terrecotte dei del<strong>la</strong> Robbia ed una sezione dedicata<br />

alle armi ed al<strong>la</strong> caccia. Così come è oggi, Cerreto Guidi rappresenta il risultato<br />

di una lunga evoluzione: il tempo e l’opera umana hanno variamente rie<strong>la</strong>borato il<br />

paesaggio naturale. Ne risulta un misto di tracce antiche e di <strong>in</strong>terventi moderni, un<br />

territorio composito dal punto di vista storico e da quello naturale. Chi<br />

ancora oggi si avvic<strong>in</strong>a a Cerreto e al suo territorio percorrendo le antiche<br />

strade di accesso provenienti dalle diverse prov<strong>in</strong>ce che qui si toccano,<br />

non può non accorgersi di camm<strong>in</strong>are per le vie eredi storiche di più<br />

antichi prolungamenti e raccordi del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>.<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Cerreto Guidi<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Firenze


Federazione Italiana<br />

Escursionismo<br />

Domenica 21 Ottobre 2012<br />

LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

SEGUENDO LA mEmORIA DI<br />

ISAbELLA DE’ mEDICI<br />

TRA IL PADULEE LE DOLCI COLLINE<br />

DEL mONTALbANO<br />

programma<br />

Ore 8,30 raduno <strong>in</strong> piazza Umberto I a Cerreto Guidi<br />

Ore 9,00 partenza per il trekk<strong>in</strong>g storico.<br />

Ore 13,00 sosta pranzo al sacco o possibile ristoro presso una fattoria del territorio offerta ai partecipanti<br />

dall’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale<br />

Ore 15,00 circa rientro a Cerreto Guidi<br />

Ore 15,30 visita gratuita al Museo del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Medicea<br />

Il Comune di Cerreto Guidi <strong>in</strong> col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> FIE, propone un percorso al<strong>la</strong> scoperta del<br />

territorio da fare a piedi <strong>lungo</strong> it<strong>in</strong>erari collegati da tre raccordi che del<strong>in</strong>eano un unico sentiero che<br />

attraversa tutto il territorio del comune, consentendo poi di proseguire sul<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> verso<br />

il Padule o <strong>lungo</strong> antiche strade verso il Montalbano. L’it<strong>in</strong>erario parte dal capoluogo proponendo<br />

scorci paesaggistici suggestivi e testimonianze storico-artistiche notevoli. Partiremo dal<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Medicea<br />

sotto il celebre scalone progettato da Bernardo Buontalenti. E’ d’obbligo compiere un giro<br />

del suggestivo anello ai piedi del<strong>la</strong> ripa del colle, sul quale si affacciano i pa<strong>la</strong>zzi storici del borgo,<br />

alcuni modificati <strong>in</strong> parte fra il ‘500 e il secolo successivo. Porta Pa<strong>la</strong>gio, l’Oratorio del<strong>la</strong> Compagnia<br />

del Corpus Dom<strong>in</strong>i e del<strong>la</strong> SS.Tr<strong>in</strong>ità. Proseguendo per <strong>la</strong> cerchia muraria si arriva a Porta Fiorent<strong>in</strong>a,<br />

completato il giro del tracciato del percorso storico del circuito murario medievale, <strong>in</strong>contrando su<br />

questa direttrice il Pa<strong>la</strong>zzo Comunale, e l’Oratorio di San Jacopo, proseguendo al primo bivio si può<br />

fare visita al Santuario di Santa Liberata. Bel<strong>la</strong> tappa coll<strong>in</strong>are che si dipana tra i cr<strong>in</strong>ali coll<strong>in</strong>ari, con<br />

percorso semplice adatto a tutti.<br />

Lunghezza circa 12 km<br />

DisLiveLLo 80/100 mt<br />

tempo Di percorrenza circa 4 h con soste<br />

Comune di Cerreto Guidi tel. 0571.9061 Urp 0571.9061 / Alessio Lat<strong>in</strong>i 3391561203<br />

con il Patroc<strong>in</strong>io di<br />

Comune di<br />

Cerreto Guidi


Comune di<br />

Buonconvento<br />

Comune di<br />

Montalc<strong>in</strong>o<br />

Comune di<br />

Pienza<br />

COMuNE dI BuONCONVENtO (SI). Buonconvento è una delle mansioni importanti prima di arrivare a Siena.<br />

Il borgo murato sorge presso <strong>la</strong> confluenza dell’Arbia nell’Ombrone,importanti fiumi del<strong>la</strong> Val d’Arbia e mostra<br />

<strong>la</strong> sua completa e compatta cerchia medievale sul<strong>la</strong> destra del<strong>la</strong> strada. Si sviluppò nel XII secolo come centro<br />

di transito e di mercato sul<strong>la</strong> <strong>Francigena</strong>, assumendo rilevanza strategica nell’ambito dei possedimenti di Siena<br />

sul<strong>la</strong> <strong>Via</strong>. Nel 1313 fu conquistato dall’imperatore Enrico VII, che vi morì il 24 agosto dello stesso anno, sembra<br />

avvelenato da un monaco.<br />

COMuNE dI MONtaLCINO (SI). Antica città “m<strong>in</strong>ore” tra le più <strong>in</strong>teressanti del<strong>la</strong> <strong>Toscana</strong>, Montalc<strong>in</strong>o, sorge<br />

sul<strong>la</strong> sommità di un alto poggio (567 mt) a dom<strong>in</strong>io delle valli dell’Ombrone e dell’Asso. L’antico abitato<br />

medievale si struttura <strong>in</strong> nuclei allungati e tutti posti <strong>in</strong> modo differente dovuto dal<strong>la</strong> conformità altimetrica e urbanistica<br />

del caposaldo fortificato. La città, fu donata nell’814 dall’imperatore Ludovico il Pio all’abbazia di Sant’Antimo.<br />

Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del XII secolo risulta libero Comune. Alleato a Siena ma deciso a difendere <strong>la</strong> sua autonomia<br />

nel periodo di espansionismo dello stato senese <strong>la</strong> città di Siena lo conquisterà nel 1201. Dopo <strong>la</strong> battaglia di<br />

Montaperti il 4 settembre 1260 <strong>la</strong> città è costretta al<strong>la</strong> resa. Nel 1361 i Senesi vi costruiscono <strong>la</strong> Rocca,facendone<br />

uno dei capisaldi difensivi del<strong>la</strong> Repubblica Senese. Nel 1553 gli imperiali e i senesi <strong>in</strong> seguito al<strong>la</strong> capito<strong>la</strong>zione<br />

di Siena,riparano con i fuoriusciti e con l’aiuto francese ,fanno rivivere <strong>la</strong> Repubblica Senese. Con il trattato di<br />

Cateau-Cambresis del 1559, Montalc<strong>in</strong>o si sottomette a Cosimo I entrando a far parte dello stato mediceo.<br />

COMuNE dI PIENza (SI). L’antico Corsignano,risalente al 714 sorse dapprima un castello dal IX secolo <strong>in</strong>cluso<br />

come corte tra i beni fondiari dell’Abbazia amiat<strong>in</strong>a e più tardi nel XII il borgo arroccato <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> chiesa di<br />

Santa Maria sul luogo poi occupato dall’attuale Cattedrale. Assoggettato a Siena venne devastato da Fiorent<strong>in</strong>i<br />

e Olivetani (1229-1235) per <strong>la</strong> sua importanza di castello di frontiera. A Corsignano, l si estendevano grandi<br />

possedimenti fondiari dei Piccolom<strong>in</strong>i, <strong>la</strong> famiglia ricchissima di Enea Silvio , Piccolom<strong>in</strong>i, che vi nacque nel<br />

1405 e che vi trascorse lunghi periodi. Durante una visita compiuta nel 1459 nel paese natio di Corsignano,<br />

Enea Silvio Piccolonimi, papa dall’anno precedente con il nome di Pio II, concepì il progetto di<br />

trasformare l’antico borgo fortificato, <strong>in</strong> residenza temporanea sua e del<strong>la</strong> sua corte papale per<br />

<strong>la</strong>sciare, come scrisse” un monumento a duratura memoria delle proprie orig<strong>in</strong>i”.Nasce così il<br />

fulcro del<strong>la</strong> “città ideale” voluta da Pio II, che chiamerà all’esecuzione del progetto i migliori<br />

architetti come Leon Battista Alberti e Bernardo Rossell<strong>in</strong>o.<br />

Patroc<strong>in</strong>io<br />

Prov<strong>in</strong>cia<br />

di Siena


Federazione Italiana<br />

Escursionismo<br />

Ven. 26 - Sab. 27 - Dom. 28 Ottobre 2012<br />

LUNGO LA VIA FRANCIGENA IN VAL D’ARbIA<br />

E NELLE CRETE SENESI DELLA VAL D’ORCIA<br />

programma<br />

da MONtaLCINO aLL’aBBazIa dI SaNt’aNtIMO E BaGNO VIGNONI<br />

Lasciata Montalc<strong>in</strong>o si segue un viottolo e poi un sentiero che consentono di aggirare a saliscendi Poggio Civitel<strong>la</strong>: poi<br />

attraversata <strong>la</strong> strada che Collega Montalc<strong>in</strong>o con C<strong>in</strong>igiano e paganico, si cont<strong>in</strong>ua su una sterrata antica <strong>in</strong> discesa e si<br />

raggiunge il piccolo borgo medioevale di Vil<strong>la</strong> a tolli. una sterrata <strong>in</strong> un vallone boscoso porta al<strong>la</strong> spendida abbazia di<br />

Sant’antimo, che appare all’ultimo momento. al cento del<strong>la</strong> splendida conca, fondata da Carlo Magno e documentata<br />

dal ‘812 l’abbazia è uno dei più importanti monumenti benedett<strong>in</strong>i dell’Italia centrale. da Sant’antimo una carrareccia<br />

porta <strong>in</strong> breve al borgo di Castnuovo dell’abate. Si riparte verso est per una strada sterrata che raggiunge il Podere Loreto-<br />

San Pio e poi scende decisamente f<strong>in</strong>o al guado sul asso e da qui si cont<strong>in</strong>ua f<strong>in</strong>o a ripa d’Orcia. Posto <strong>in</strong> una posizione<br />

spettaco<strong>la</strong>re il castello di ripa d’Orcia ci permette uno stupendo affaccio sul<strong>la</strong> valle. Si prosegue e al bivio si scende f<strong>in</strong>o<br />

al corso dell’Orcia prosegendo f<strong>in</strong>o a Bagno di Vignoni. da Montalc<strong>in</strong>o a Sant’antimo e Castelnuovo dell’abate 12 Km (4<br />

ore). da Castelnuovo dell’abate a ripa d’Orcia 8 Km (3 ore). da ripa d’Orcia a Bagno di Vignoni 4 Km (2 ore).<br />

da MONtEOLIVEtO MaGGIOrE a BuONCONVENtO<br />

It<strong>in</strong>erario e tappa <strong>in</strong> breve: dopo <strong>la</strong> visita all’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, al<strong>la</strong> Chiesa al Chostro di Mezzo,<strong>la</strong> Biblioteca,<br />

<strong>la</strong> Farmacia e soprattutto il Chiostro Grande, decorato dagli splendidi affreschi delle Storie di San Benedetto,<br />

opera quattrocentesca di Luca Signorellie e del Sodoma. abbazia fondata nel 1313 da Bernardo tolomei e circondata<br />

dai più noti ca<strong>la</strong>nchi delle Crete Senesi è una delle più <strong>in</strong>teressanti e uniche del<strong>la</strong> toscana centrale. Si parte <strong>in</strong> discesa e<br />

<strong>la</strong>sciato il borgo murato di Chiusure si scende tra strade bianche <strong>lungo</strong> i ca<strong>la</strong>nchi avvolti da una panoramica su tutta <strong>la</strong><br />

valle, Viottoli e strade bianche scendono a valle tra campi e fattorie toscane portandoci a Buonconvento. Borgo murato<br />

a guardia del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> Cassia/<strong>Francigena</strong> conserva un pittoresco centro storico. da Monte Oliveto Maggiore a Chiusure 2<br />

Km. da Chiusure a Buonconvento 10 Km. (4 ore).<br />

da MONtICCHIELLO a PIENza<br />

It<strong>in</strong>erario e tappa <strong>in</strong> breve: dopo <strong>la</strong> visita del borgo arroccato sul colle, Monticchiello offre al visitatore l’<strong>in</strong>contro con<br />

uno dei centri medievali più suggestivi del senese oggi conosciuto anche per <strong>la</strong> notorietà dehli spettacoli del “teatro<br />

povero popo<strong>la</strong>re” che si svolge <strong>in</strong> estate. Si esce dal borgo e con una strada sterrata i discesa si scende f<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> valle<br />

del tressa. Si supera un ponte e si sale rapidamente al<strong>la</strong> città di papa Pio II. La solitaria strada porta al centro di Pienza<br />

entrando da Porta del Ciglio e poi allo splendido centro r<strong>in</strong>ascimentale dove spiccano <strong>la</strong> Cattedrale dell’assunta, il<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Piccolom<strong>in</strong>i e il Pa<strong>la</strong>zzo Comunale. da Monticchiello a Pienza 9 km (3 ore).<br />

Per <strong>in</strong>formazioni:<br />

Alessio Lat<strong>in</strong>i 339.1561203<br />

Maurizio Savioli - legambiente Saccisa 340.4881745


20 ANNI DI ESCURSIONISmO<br />

PER CHI CAmmINA CON LA TESTA<br />

Federazione Italiana<br />

Escursionismo<br />

Il Gruppo Escursionistico Colori Organizzato G.E.C.O. svolge <strong>la</strong> sua attività escursionistica<br />

sul territorio da un ventennio. Affiliato dal 1992 al<strong>la</strong> F.I.E.. Il nucleo “storico” del gruppo nasce a Castelfiorent<strong>in</strong>o<br />

nel 1990-1992. Da moltissimi anni ci occupiamo di escursionismo e di tutto quanto<br />

ruota <strong>in</strong>torno alle tematiche dell’ambiente, favorendo <strong>la</strong> conoscenza e <strong>la</strong> valorizzazione del nostro<br />

territorio ripercorrendo <strong>la</strong> sua storia e le sue tradizioni. Annualmente predisponiamo un calendario<br />

escursionistico, giunto quest’anno al<strong>la</strong> ventesima edizione, con passeggiate e trekk<strong>in</strong>g di tutti i livelli<br />

di difficoltà, tenendo sempre fede al nostro motto “ camm<strong>in</strong>are per conoscere”. Nel corso degli anni<br />

il Gruppo Escursionistico estende il suo raggio d’azione alle aree del<strong>la</strong> cultura ambientale, delle<br />

politiche sociali del terzo settore, del turismo sociale e giovanile, dell’ambiente, del<strong>la</strong> protezione<br />

ambientale, del<strong>la</strong> formazione e dell’educazione ambientale.<br />

Con i nostri qualificati accompagnatori F.I.E. e Aigae, nel contesto del progetto di educazione ambientale<br />

“Camm<strong>in</strong>are nel Verde”, guidiamo gruppi e sco<strong>la</strong>resche su it<strong>in</strong>erari naturalistici e storici<br />

del territorio toscano e non. Di concerto con vari soggetti istituzionali, <strong>in</strong>dividuiamo e tracciamo<br />

sentieri e strade antiche come <strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> e <strong>la</strong> <strong>Via</strong> del Sale. Le escursioni e trekk<strong>in</strong>g di più<br />

giorni sono riservate ai soci dell’Associazione. Per partecipare alle nostre attività occorre essere<br />

tesserati. Il prezzo del<strong>la</strong> tessera per l’anno 2012 è di €.15,00. Con <strong>la</strong> sottoscrizione del<strong>la</strong> tessera<br />

F.I.E. si sostengono le attività del Gruppo Escursionistico G.E.C.O. e del<strong>la</strong> F.I.E. che, si ricorda, è<br />

un’associazione di volontariato con f<strong>in</strong>alità civili e sociali. Oltre a partecipare al<strong>la</strong> vita del Gruppo<br />

e del<strong>la</strong> Federazione, <strong>la</strong> tessera da diritto di accesso agli organi elettivi, a trattamenti speciali nelle<br />

s<strong>in</strong>gole <strong>in</strong>iziative, ad essere tito<strong>la</strong>ri di una polizza assicurativa contro <strong>in</strong>fortuni durante le escursioni,<br />

ad essere personalmente <strong>in</strong>formati sui programmi escursionistici e sulle attività sociali, a fruire<br />

di convenzioni e offerte su articoli di abbigliamento escursionistico e di altro tipo <strong>in</strong> dotazione<br />

all’associazione. La tessera può essere fatta direttamente il giorno dell’escursione e viene subito<br />

attivata <strong>la</strong> copertura assicurativa personale.<br />

PER INFO E ISCRIzIONI: ALESSIO LATINI (cell. 339.1561203) E mARIO RUSSO (cell. 335.7575319)


EUROPEAN FESTIVAL 2012<br />

VIA FRANCIGENA COLLECTIVE PROjECT<br />

Presentazione del Festival del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> Collective Project 2012 – 2° Edizione<br />

L’Associazione Europea Vie Francigene e l’Associazione Civita<br />

promuovono <strong>la</strong> seconda edizione del Festival Europeo “<strong>Via</strong><br />

<strong>Francigena</strong> Collective Project” che si svolgerà dal 1 giugno<br />

al 30 settembre 2012 e che rappresenta un ulteriore passo <strong>in</strong><br />

avanti nel<strong>la</strong> valorizzazione dell’It<strong>in</strong>erario Culturale del<strong>la</strong> <strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong>. L’edizione di quest’anno è<br />

dedicata al tema dell’accoglienza dei luoghi, con l’obiettivo di sensibilizzare <strong>la</strong> promozione di nuovi<br />

spazi di ospitalità per pellegr<strong>in</strong>i, <strong>la</strong> cura delle architetture, i borghi e i paesaggi attraversati, le realtà<br />

<strong>in</strong>tegrate di accoglienza, il dialogo <strong>in</strong>terculturale e <strong>in</strong>terreligioso, <strong>la</strong> coesione sociale <strong>in</strong>tergenerazionale<br />

e tra aree rurali ed urbane. Il Festival, <strong>in</strong>teresserà l’<strong>in</strong>tero percorso francigeno di Sigerico, da<br />

Canterbury - dove si svolgerà l’evento conclusivo a f<strong>in</strong>e settembre - f<strong>in</strong>o a Roma, le cosiddette “Vie<br />

Francigene del Sud”, da Roma f<strong>in</strong>o a Gerusalemme e, da quest’anno, anche le Vie Romee, grazie<br />

al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze attraverso il progetto dedicato a questi storici<br />

percorsi di pellegr<strong>in</strong>aggio anch’essi diretti a Roma. Inoltre, l’<strong>in</strong>iziativa co<strong>in</strong>volgerà anche Francia,<br />

Inghilterra e Svizzera.<br />

Gli eventi <strong>in</strong> programma, tutti ad accesso gratuito e all’<strong>in</strong>segna di natura, spiritualità, identità locali,<br />

cultura ed enogastronomia, sono delle più diverse tipologie: riletture, <strong>in</strong> chiave artistico-culturale,<br />

del camm<strong>in</strong>o francigeno nelle mansio dell’it<strong>in</strong>erario di Sigerico; rievocazioni storiche con momenti<br />

teatrali di guerra, socialità e vita quotidiana; giornate di camm<strong>in</strong>o, di cicloturismo o a cavallo; escursioni<br />

guidate al<strong>la</strong> scoperta dei numerosi siti di <strong>in</strong>teresse archeologico, storico, artistico e religioso;<br />

animazioni nei centri storici con corteggi e giochi di strada, spesso <strong>in</strong> occasioni di rilievo religioso e<br />

identitario, quali le feste patronali; degustazioni di cibi del<strong>la</strong> tradizione negli ospitali medievali; spettacoli<br />

di teatro, danza e musica; presentazione di <strong>in</strong>iziative editoriali; forum aperti a s<strong>in</strong>goli pellegr<strong>in</strong>i<br />

e a qualificati festival e rassegne che hanno volentieri aderito all’<strong>in</strong>iziativa con i loro eventi.<br />

Punto di forza del<strong>la</strong> rassegna è quello di poter offrire risonanza e visibilità alle numerose <strong>in</strong>iziative<br />

“francigene” proposte ed organizzate dagli Enti locali, mettendole “a fattor comune” e garantendone<br />

una comunicazione coord<strong>in</strong>ata nel rispetto delle peculiarità di ciascun territorio.<br />

Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni sul Festival “<strong>Via</strong> <strong>Francigena</strong> Collective Project 2012”:<br />

www.viafrancigena.eu<br />

www.civita.it


promosso e organizzato da<br />

COLORI SOCIETà COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS<br />

PROGETTO TURISmONATURA- EmPOLI (FI)<br />

GRUPPO ESCURSIONISTICO COLORI ORGANIzzATO<br />

G.E.C.O. – F.I.E. CASTELFIORENTINO (FI) FEDERAzIONE<br />

ITALIANA ESCURSIONISmO F.I.E.<br />

COmITATO REGIONALE TOSCANA DELLA FEDERAzIONE<br />

ITALIANA ESCURSIONISmO (FI)<br />

CON IL PATROCINIO, L’ADESIONE E LA<br />

COLLAbORAzIONE DI<br />

A.E.V.F. ASSOCIAzIONE EUROPEA DELLE VIE FRANCIGENE - FIDENzA (PR)<br />

ASSOCIAzIONE CIVITA – ROmA<br />

FESTIVAL EUROPEO DELLA VIA FRANCIGENA - ROmA<br />

F.I.E. FEDERAzIONE ITALIANA ESCURSIONISmO – GENOVA<br />

C.A.I. CLUb ALPINO ITALIANO REGIONE TOSCANA – FIRENzE<br />

F.I.E. COmITATO REGIONALE TOSCANA FEDERAzIONE ITALIANA<br />

ESCURSIONISmO – EmPOLI (FI)<br />

C.E.R.S. ITALIA CONS. EUROPEO RIEVOCAzIONI STORICHE – VENEzIA<br />

A.I.V.F. ASSOCIAzIONE INTERNAzIONALE VIA FRANCIGENA – ROmA<br />

A.I.V.F. ASSOCIATION INTERNATIONAL VIA FRANCIGENA –SVIzzERA<br />

F.E.I.S.C.T. FED. EUROPEA ITINERARI STORICI CULTURALI - PISA<br />

CONFESERCENTI TOSCANA - FIRENzE<br />

CENTRO STUDI ROmEI – FIRENzE<br />

RIVISTA STOCICO CULTURALE ”DE STRATA FRANCIGENA” - FIRENzE<br />

SOCIETA’ GEOGRAFICA ITALIANA – ONLUS - ROmA<br />

bITEL –bORSA INT. DEL TURISmO DEI PELLEGRINAGGI – PUGLIA<br />

VIE SACRE DEL SUD- SALONE DEI PAESAGGI E DEGLI ITINERARI<br />

CULTURALI–REGIONE PUGLIA<br />

A.T.V.F. ASSOCIAzIONE TOSCANA VIA FRANCIGENA – mONTERIGGIONI (SI)<br />

ASSOCIAzIONE ITINERARIA – ROPPOLO (bI)<br />

mOVImENTO LENTO – ROPPOLO (bI)<br />

ASSOCIAzIONE RETE DEI CAmmINI – ROmA<br />

ASSOCIAzIONE IUbILANTES – COmO<br />

FONDAzIONE PONTEDERA TEATRO – PONTEDERA (PI)<br />

FONDAzIONE LA CASA – ONLUS – PADOVA<br />

FORUm ITALIANO DEI mOVImENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO<br />

ASSOCIAzIONE SEmPLICEmENTE –ONLUS - GENOVA<br />

ASSOCIAzIONE ATTUTTAmbIENTE – PISA<br />

ASSOCIAzIONE CULTURALE TERRITORIO E TEATRO – SAN mINIATO (PI)<br />

ASSOCIAzIONE PROLOCO SIGNA – SIGNA (FI)<br />

ASSOCIAzIONE ALTEA – F.I.E. – GENOVA<br />

ASSOCIAzIONE VIA ROmEA CANAVESANA- ONLUS<br />

ASSOCIAzIONE mANGIATREKKING – SESTA GODRANO (SP)<br />

ASSOCIAzIONE PIEDI IN CAmmINO – F.I.E. – PISA<br />

CO.mO.DO. FED. IT. ASSOCIAzIONI E ENTI SVILUPPO E mObILITA LENTA<br />

C.E.S.V.O.T. CENTRO SERVIzI VOLONTARIATO TOSCANA – EmPOLI (FI)<br />

FONDAzIONE LA ROCCA DI STAGGIA – POGGIbONSI (SI)<br />

A.C.E.R. ASS. CAmmINATORI ESCURSIONISTI ROmANI – ROmA<br />

COOPERATIVA WALDEN VIAGGI A PIEDI – FIRENzE<br />

ASS. COmITATO VIA FRANCIGENA GALLENO F.I.E. – GALLENO (FI)<br />

C.A.V.E. CORD. ASSOCIAzIONI VOLONTARIATO EmPOLESE – EmPOLI (FI)<br />

G.E.V. GRUPPO ESCURS. DEL VELINO – F.I.E. – mAGLIANO DEI mARSI (AQ)<br />

LEGAmbIENTE CIRCOLO DELLA SACCISICA – PIOVE DI SACCO – (VE)<br />

COOP LIGURIA ASSOCIAzIONE TEmPO LIbERO – F.I.E. – (GE)<br />

GRUPPO ESCURSIONISTICO CAmmINARE INSIEmE – F.I.E. – (GE)<br />

COmITATO OASI WWF LITORALE PISANO – PISA<br />

WWF SEzIONE DI PISA – PISA<br />

CO&SO CONS. COOP. E SOLIDARIETA’- EmPOLI E VALDELSA (FI)<br />

A.I.G.A.E. ASSOCIAzIONE ITALIANA GUIDE AmbIENTALI<br />

ESCURSIONISTICHE – ROVIGO<br />

COORDINAmENTO TOSCANA A.I.G.A.E. - LUCCA<br />

G.E.C.O. GRUPPO ESCURSIONISTICO COLORI ORGANIzzATO – F.I.E.<br />

CASTELFIORENTINO (FI)<br />

mUSEO DEL CASTAGNO DI COLOGNOLA (LU)<br />

ASA ERICSON E LUIGI GRAzIOLI – SVEzIA<br />

COOPERATIVA LA FORTEzzA – SOVANA – (GR)<br />

ASSOCIAzIONE PROLOCO SIGNA – SIGNA (FI)<br />

ASSOCIAzIONE NOI DA GRANDI – EmPOLI (FI)<br />

CASTELLO DI PROCENO – PROCENO (VT)<br />

ASSOCIAzIONE TARTUFAI COLLINE bASSA VALDELSA –<br />

CASTELFIORENTINO CERTALDO (FI)<br />

mONTE mERU SOCIETA’ COOPERATIVA - ASSISI (PG)<br />

CENTRO COmm. NATURALE TRE PIAzzE – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

mISERICORDIA DI CASTELFIORENTINO (FI)<br />

ASS. CULTURALE TEATRO AGRICOLO DI VALLE bENEDETTA – LIVORNO<br />

GRUPPO ESCURSIONISTICO SCARPONI - F.I.E. – GENOVA


ASS. LALUT CENTRO DI RICERCA E PROD. TEATRALE – mONTERIGGIONI (SI)<br />

FONDAzIONE ROCCA DI STAGGIA - STAGGIA SENESE (SI)<br />

DECATHLON NEGOzIO DEGLI SPOSTIVI – COLLE DI VAL D’ELSA (SI)<br />

GRUPPO ESCURSIONISTICO DE GRANDIS – F.I.E. – GENOVA<br />

UFFICIO TURISTICO DI mONTERIGGIONI – mONTERIGGIONI (SI)<br />

mUSEO “mONTERIGGIONI IN ARmE” – mONTERIGGIONI (SI)<br />

ASSOCIAzIONE CULTURALE “AD 1213” – mONTERIGGIONI (SI)<br />

ASSOCIAzIONE “TERRE NOVE DI T.I.A.R.A. – FIRENzUOLA (FI)<br />

mEDIA PARTNER<br />

INFORmATORE UNICOOP FIRENzE<br />

RIVISTA ESCURSIONISmO F.I.E. - GENOVA<br />

CENTRO STUDI ROmEI – FIRENzE<br />

RIVISTA “DE STRATA FRANCIGENA” - FIRENzE<br />

REDAzIONE GONEWS QUOTIDIANO ON-LINE – EmPOLI (FI)<br />

REDAzIONE RADIO LADY – EmPOLI (FI)<br />

REDAzIONE RADIO SEISEI – EmPOLI (FI)<br />

FEDERIGHI EDITORE – CERTALDO (FI)<br />

TOSCANA TASCAbILE – mENSILE D’INFORmAzIONE - FIRENzE<br />

EDIzIONI mULTIGRAPHIC - FIRENzE<br />

OSPITALITA’<br />

ALbERGO LAmI – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

ALbERGO ANTICA SOSTA – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

ALbERGO LA PIEVE – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

AGRITURISmO POGGIO AI GRILLI – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

AGRITURISmO GIRASOLE – VARNA GAmbASSI TERmE (FI)<br />

AGRITURISmO IL GRANDE PRATO – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

AGRITURISmO RENAI & mONTE – VARNA GAmbASSI TERmE (FI)<br />

FATTORIA VILLAGGIO PRImAVERA – VARNA GAmbASSI TERmE (FI)<br />

OSTELLO DELLA GIOVENTU’ – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

RISTORANTE OSTERIA “DA CARLO” – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

RISTORANTE PIzzERIA “IL TULIPANO” – CASTELFIORENTINO (FI)<br />

CONSOzIO TURISTICO TOSCANA – IN – GAmbASSI TERmE (FI)<br />

AGRITURISmO “TORRACCIA DI CHIUSI” – SAN GImIGNANO (SI)


F.I.E. FEdErazIonE ItalIana EscursIonIsmo<br />

LA F.I.E. www.fieitalia.it<br />

La F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo è un Ente Morale fondato nel 1946. Decreto del Presidente del<strong>la</strong><br />

Repubblica del 29 novembre 1971 n.1152 con D.P.R. del M<strong>in</strong>istero dell’Industria-Dipartimento Turismo. La F.I.E. è stata anche<br />

riconosciuta come Associazione Ambientale con Decreto del M<strong>in</strong>istero dell’Ambiente 17 novembre 2004. La F.I.E. affilia<br />

e collega tra loro gruppi, associazioni e club <strong>in</strong> tutta Italia. Promuove l’escursionismo e le attività a contatto con <strong>la</strong> natura e<br />

il territorio. Organizza corsi di formazione per Accompagnatori Escursionistici Nazionali AEN volontari <strong>in</strong> tutte le Regioni.<br />

Tramite le associazioni ad essa affiliate <strong>in</strong>terviene nelle scuole con programmi di educazione ambientale ed accompagna<br />

nelle escursioni i cittad<strong>in</strong>i differentemente abili. Organizza soggiorni estivi escursionistici montani per ragazzi/e dai 9 ai 14<br />

anni. Organizza giornate nazionali nel nome dell’escursionismo. La F.I.E. è <strong>la</strong> rappresentante italiana del<strong>la</strong> F.E.E. (Federazione<br />

Europea Escursionismo) con mandato di progettare e mantenere <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e i Sentieri Europei che attraversano l’Italia nelle<br />

varie direzioni. Attualmente <strong>la</strong> F.I.E. riunisce circa 200 associazioni e gruppi escursionistici italiani,con oltre 10.000 soci<br />

iscritti, che organizzano escursioni e trekk<strong>in</strong>g nazionali ed europei, viaggi nazionali e nel mondo, <strong>in</strong>contri culturali, marce<br />

di rego<strong>la</strong>rità <strong>in</strong> montagna, gare di sci, corsi per accompagnatori escursionistici.La F.I.E. cura per l’Italia gli scambi culturali<br />

tramite le associazioni analoghe affiliate all’E.R.A. European Ramblers Associations (www.era.ewv.ferp.com) che conta più di<br />

5.000.000 di soci <strong>in</strong> tutta Europa.<br />

ERA-EWV-FERP<br />

EuRoPEAn RAmblER’s AssociAtion<br />

LA F.E.E.<br />

La F.E.E. Federazione Europea Escursionismo – European Rambler’s Association fondata il 19 ottobre 1969<br />

<strong>in</strong> Germania, comprende attualmente 59 Federazioni escursionistiche nell’ambito di 29 nazioni europee oltre al Marocco<br />

e Israele, con oltre 5.000.000 di soci. Il f<strong>in</strong>e pr<strong>in</strong>cipale del<strong>la</strong> F.E.E. consiste nel promuovere l’escursionismo, l’alp<strong>in</strong>ismo o<br />

il trekk<strong>in</strong>g oltre le frontiere nazionali al f<strong>in</strong>e di contribuire al<strong>la</strong> conoscenza e amicizia fra le varie nazioni e popo<strong>la</strong>zioni del<br />

mondo, secondo l’<strong>in</strong>tento di camm<strong>in</strong>are da popolo a popolo oltre le frontiere nazionali. La F.E.E. si occupa di Sentieri Europei<br />

e delle loro varianti, con uno sviluppo complessivo di oltre 20.000 chilometri. Organizza escursioni e trekk<strong>in</strong>g <strong>in</strong>ternazionali<br />

e raduni europei, fornisce <strong>in</strong>formazioni sui sentieri e i percorsi di grande importanza nei paesi membri del<strong>la</strong> F.E.E. Cura lo<br />

scambio di <strong>in</strong>formazioni e notizie di carattere naturalistico e si adopera per <strong>la</strong> salvaguardia dell’Ambiente mondiale.( www.<br />

era.ewv.ferp.com).


COLORI<br />

Società Cooperativa Sociale Onlus<br />

Turismonatura<br />

EmPolI (FI)<br />

GallEno (FI)<br />

COmITATO REGIONALE TOSCANA F.I.E.<br />

FEdErazIonE ITalIana<br />

EscursIonIsmo<br />

casTEFIorEnTIno (FI)<br />

socieTà ATleTicA VolTerrA<br />

sez. Trekk<strong>in</strong>g (Pi)<br />

F.I.E. <strong>Toscana</strong><br />

ass. culTuralE<br />

IncronTrIamocI - albInIa (Gr)<br />

Pol. VallErbIkE<br />

monTaIonE (FI)<br />

ass. PIEdI In cammIno (PI)<br />

INFORmAzIONI ORGANIzzATIVE<br />

FIE - Comitato Regionale Toscano (Presidente Alessio Lat<strong>in</strong>i) c/o Centro di<br />

Accoglienza di Empoli via barz<strong>in</strong>o, 1 - 50053 Empoli. tel. 0571/982201 fax<br />

0571/982266 cell. 339.1561203 - www.fietoscana.it ALat<strong>in</strong>i@terzosettore.it<br />

Cooperativa Colori - G.E.C.O. Empoli e Castelfiorent<strong>in</strong>o<br />

Ass. Offic<strong>in</strong>A nAturA (Lu)


club alpIno ItalIano<br />

GruPPo rEGIonalE <strong>Toscana</strong><br />

Associazione Italiana<br />

Guide Ambientali Escursionistiche<br />

ALTRE COLLAbORAzIONI E ADESIONI<br />

consorzIo EuroPEo<br />

rIEVocazIonI sTorIchE<br />

rETE dEI<br />

cammInI<br />

FrancIGEnI<br />

AssociAzionE tARtuFAi<br />

dEllE coll<strong>in</strong>E dEllA bAssA VAldElsA<br />

cAmm<strong>in</strong>iAmo <strong>in</strong>siEmE<br />

gEnoVA<br />

mAngiA tREkk<strong>in</strong>g<br />

g.E.V.


ALTRE COLLAbORAzIONI E ADESIONI<br />

assoTurIsmo<br />

centro commerciale naturale<br />

cAsteLfiOrent<strong>in</strong>O


le guide del<strong>la</strong><br />

Coop. COLORI<br />

sono associate all’AIGAE<br />

COLORI<br />

Soc. Coop. Soc. Onlus<br />

Turismonatura<br />

Sede Legale:<br />

via p. veronese, 2/a - 50053 empoLi (fi)<br />

Sede amm<strong>in</strong>istrativa:<br />

via barz<strong>in</strong>o, 1- 50053 empoLi (fi)<br />

caseLLa postaLe n. 372<br />

coD. fisc. e p. iva 03955280486<br />

teL. 0571.982202 fax 0571.982266<br />

www.coopcolori.it<br />

turismonatura@terzosettore.it<br />

associazione Italiana<br />

Guide ambientali Escursionistiche<br />

La coop. Colori e il suo gruppo escursionistico G.E.C.O. si avvalgono di Accompagnatori<br />

Ausiliari Regionali del<strong>la</strong> Federazione italiana Escursionismo.

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