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giornale base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.43 Pagina 10
Un sabato diverso a Sottoselva
Sabato 23 maggio c'è stata una festa nell'ex manicomio di
Sottoselva: eravamo in tanti. La giornata nasce da una riflessione
in corso nel Centro di
Salute Mentale sulla storia
di quel luogo che fino
a pochi anni fa originava
esclusione e sofferenza
per le donne che lo hanno
abitato: di loro stiamo
raccogliendo ricordi e
pensieri di cui vogliamo
fare un libro.
Alla chiusura dei reparti
era seguita una prima
ristrutturazione della
palazzina centrale che è
stata trasformata in
appartamenti per persone
con disagio mentale e
sociale, in un laboratorio
di bigiotteria artistica, in
spazi di incontro comuni
(un salotto e una cucina),
e in serre per la coltivazione
di piante grasse. Tutte queste attività sono gestite da cooperative
sociali (appartenenti al consorzio “Il Mosaico”) che hanno
i loro uffici e sono convenzionate con l'Azienda Sanitaria.
Ma la forza di un luogo che è stato un manicomio e la marginalità
geografica (fuori dalle mura di Palmanova) ha finito per
riprodurre chiusura e solitudine come accade nei famosi “non
luoghi” descritti dall' antropologo Marc Augè.
Dentro quei muri, ci siamo detti, vivono ancora persone che
invece chiedono vita, relazioni, incontri e accoglienza; siamo partiti
da una frase di Michela che ha scritto, andando a domandare
contributi economici a banche, ditte e agenzie esterne all'Azienda
Sanitaria: ”Di fronte al proliferare dell'anonimato dei “non luoghi”
la progettazione partecipata permette di ricostruire legami e
relazioni attraverso un processo di rivitalizzazione dei luoghi,
degli spazi e dei beni collettivi”.
Le nostre azioni dopo i pensieri sono state:
- offrire uno spazio ad un gruppo di artisti locali per pensare e
creare arte a Sottoselva. Il
gruppo si chiama LIBE-
RARTI e si propone di diffondere
le arti contemporanee
in un’ ottica di inclusione
sociale;
- offrire uno spazio per le
prove musicali ad un gruppo
rock locale;
- organizzare una festa
che ha coinvolto
Psichefriuli, laboratorio
Graphicamente, alpini di
Palmanova, consorzio di
cooperative “il Mosaico”,
Dipartimento di Salute
Mentale, Liberarti e molte
delle persone che vivono in
quel luogo.
Ne è uscita una giornata
di sole. Alcuni hanno offerto
buon cibo, portato tavoli e sedie e ombrelloni, gli alpini hanno
preparato la pasta, giovani creativi hanno dipinto muri di
cemento, tele e oggetti vari, allestito una mostra collettiva di
Michele e Stefano, ritagliato degli stencil, esposto sculture lignee,
proposto opere di artigianato artistico, libri e cose vecchie. Altri
hanno chiaccherato e conosciuto persone nuove hanno mangiato,
bevuto ed oziato all'ombra e al sole, hanno giocato con noi, hanno
incrociato le loro solitudini, le tribù degli artisti e dei writers con
le tribù dei volontari, operatori e cittadini del mondo.
Ci hanno visitato gli ospiti graditi delle comunità riabilitative,
quelli della comunità del CAMPP “I Girasoli”, il direttore del
DSM, un sacerdote impegnato, un mosaicista eremita, un assessore
del Comune di Palmanova e tante altre persone.
E' stato un sabato diverso a Sottoselva in uno spazio-tempo
evolutivo di unione eterogenea e creativa, convivialità e movimento
che riproporremo con forza in futuro.
Paola Zanus - Dipartimento Salute Mentale
Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori
SCHEGGE DI SOLE
Il fascino delle meridiane, pagine aperte al sole, motti e proverbi redarguiscono
sull’inesorabile dipanarsi del tempo. Per secoli l’uomo è vissuto
in simbiosi col tempo, domato e dosato a sua misura. Passeggeri del terzo
millennio rischiamo di vivere esistenze virtuali, ricche di vuoti emotivi,
colmi di superfluo. Regaliamoci qualche scheggia di sole che illumini le
nostre intime meridiane.
Librarsi
Oltre il banale,
smarrirsi
in azzurri deserti ancestrali.
Mercanti
ebbri d’effimero,
barattiamo inquietudini
con schegge di sole
per le meridiane
dei nostri muri.
Graziana Ciani
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