giornale luglio_agosto_.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 ...
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<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.39 Pagina 1<br />
Con gli occhi del cittadino<br />
Questi occhi avrebbero potuto essere i tuoi. A tutti noi era<br />
infatti rivolto il manifesto, esposto un po’ dovunque nei<br />
mesi scorsi <strong>per</strong> reclutare nuovi volontari <strong>per</strong> la seconda<br />
fase dell’AUDIT CIVICO. Lo scopo dell’iniziativa, promossa<br />
dall’Agenzia Regionale alla Sanità e da Cittadinanza<br />
Attiva, con la collaborazione del MoVi Regionale<br />
(Movimento di Volontariato<br />
Italiano), è quello di far verificare<br />
dai Cittadini l’organizzazione<br />
delle strutture<br />
sanitarie della nostra<br />
Regione.<br />
Numericamente la risposta<br />
è stata deludente, sembra<br />
dare ragione a chi sostiene<br />
che “I Care” (“mi riguarda,<br />
ho a cuore”) sia solo un<br />
vecchio motto anonimo su<br />
un muro diroccato. Coloro<br />
che hanno aderito offrendo<br />
la loro gratuita disponibilità<br />
sono già al lavoro che dovrà<br />
concludersi entro dicembre.<br />
Audit Civico sta a significare<br />
che la rilevazione, valutazione,<br />
elaborazione dei<br />
dati è riferita alle strutture e<br />
non all’aspetto clinico, professionale, organizzativo. Il<br />
Progetto si ispira alla Costituzione Italiana ed in particolare<br />
all’art. 118 che favorisce “L’autonoma iniziativa dei cittadini,<br />
singoli ed associati, <strong>per</strong> lo svolgimento di attività di<br />
interesse generale sulla base dei principi di sussidiarietà”.<br />
L’Audit Civico viene realizzato, in ogni struttura sanitaria,<br />
da gruppi misti, composti da o<strong>per</strong>atori e cittadini<br />
volontari che osservano direttamente la qualità e la sicurezza<br />
delle strutture, intervistano i responsabili su quanto si fa<br />
<strong>per</strong> aiutare i cittadini (sostegno a malati e famiglie, terapia<br />
del dolore, tutela dei diritti e altro) e quindi formulano giudizi<br />
e proposte di miglioramento alle Direzioni <strong>Azienda</strong>li,<br />
che hanno già aderito al progetto.<br />
I volontari, seguendo un piano preventivamente sottoposto<br />
alla Direzione, visitano i reparti e raccolgono una serie<br />
di indicatori successivamente elaborati a livello aziendale e<br />
regionale, e confrontati con le<br />
medie nazionali.<br />
La prima parte si è conclusa<br />
tra il 2007 ed il 2008, ed è stata<br />
presentata alla Conferenza<br />
dei <strong>Servizi</strong> a Palmanova lo<br />
scorso dicembre.<br />
L’indagine ha interessato la<br />
Direzione Generale, le<br />
Direzioni <strong>Sanitari</strong>e, Medicina,<br />
Pediatria, Pronto Soccorso e<br />
Area di Emergenza, ambulatori,<br />
Distretti, a Palmanova, a<br />
Latisana, a Cervignano e a<br />
San Giorgio.<br />
L’Audit non viene svolto<br />
contro, ma <strong>per</strong>/con.<br />
L’obiettività dei dati rilevati<br />
non serve a generare conflittualità,<br />
ma collaborazione; ha<br />
lo scopo di far emergere eventuali carenze, rilevarle ed eliminarle;<br />
od almeno assegnar loro delle priorità temporali<br />
<strong>per</strong> farlo.<br />
L’équipe dei volontari ha già avuto modo di incontrare la<br />
nuova Direzione <strong>Azienda</strong>le.<br />
La sensazione e che l’Audit continuerà ad avere la stessa<br />
attenzione e proseguirà con lo stesso spirito costruttivo.<br />
Dirigenti e o<strong>per</strong>atori più volontari: A.S.S.ieme si può (far sì<br />
che <strong>per</strong> l’A.S.S. il 5 resti un identificativo e mai un voto).<br />
L’équipe dei volontari
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.39 Pagina 2<br />
Che aria tira fra gli infermieri di comunità<br />
Sono trascorsi otto anni da quanto si è dato avvio alla presenza<br />
dell’infermiere nelle comunità del territorio aziendale. Nel<br />
Distretto Est gli infermieri di comunità sono o<strong>per</strong>ativi in 10 sedi<br />
comunali, garantendo la co<strong>per</strong>tura del territorio eccetto che nei<br />
comuni, <strong>per</strong>altro<br />
sedi distrettuali, di<br />
Palmanova e<br />
Cervignano del<br />
Friuli, che usufruiscono<br />
ancora dell’assistenza<br />
domiciliare<br />
“classica”.<br />
L’infermieristica<br />
di comunità ha<br />
determinato un<br />
“nuovo modo” di<br />
concepire l’assistenza,<br />
che prevede la<br />
presa in carico globale<br />
della <strong>per</strong>sona in<br />
situazione di bisogno:<br />
oggi sono cambiate<br />
le responsabilità<br />
dell’infermiere<br />
che lavora sul terri-<br />
torio come pure le<br />
competenze che gli<br />
vengono richieste,<br />
Un'indagine ha rilevato il clima organizzativo con ottimi risultati<br />
Alcuni infermieri di Comunità<br />
che sono di tipo avanzato: i nostri infermieri di comunità possiedono<br />
conoscenze e competenze di diverso tipo, che se integrate,<br />
determinano il buon funzionamento del gruppo ed il buon risultato<br />
professionale.<br />
Il clima all’interno del team è una variabile critica non solo <strong>per</strong><br />
la qualità della vita lavorativa, con la sua dimostrata influenza su<br />
motivazione, impegno e efficienza lavorativa, ma anche <strong>per</strong> le<br />
relazioni inter<strong>per</strong>sonali e la fiducia verso l'organizzazione. Un<br />
buon clima all’interno del team di lavoro consente di conseguire<br />
gli obiettivi che esso si pone.<br />
Ritenendo necessario investire in modo mirato all’interno del<br />
servizio infermieristico domiciliare (SID) delle due sedi del<br />
Distretto Est – Cervignano del Friuli e Palmanova - nella seconda<br />
quindicina di gennaio 2009 è stata condotta una preventiva analisi<br />
della situazione esistente sul clima organizzativo. Tutto questo<br />
è stato fatto allo scopo di definire, in seguito, una specifica<br />
strategia di intervento <strong>per</strong> affrontare i problemi emersi nel corso<br />
dell’indagine.<br />
La ricerca quantitativa è stata condotta tramite questionario<br />
anonimo auto compilato, composto da 27 item con scala Likert a<br />
10 punti (1 = max valore negativo; 10 = max valore positivo).<br />
Le dimensioni di valutazione sono riconducibili a 8 aree: soddisfazione<br />
professionale, consapevolezza rispetto al ruolo rico<strong>per</strong>to,<br />
consapevolezza rispetto all’utilizzo di strumenti del lavoro<br />
socio-sanitario, autovalutazione delle competenze, qualità delle<br />
relazioni interprofessionali esterne, benessere psicofisico e<br />
apprezzamento del contesto di lavoro.<br />
Al questionario hanno risposto il 96% dei 24 infermieri/infermieri<br />
coordinatori in servizio nelle due sedi SID. I risultati hanno<br />
evidenziato che gli infermieri di entrambi i gruppi sono molto<br />
soddisfatti del proprio lavoro (media 9,28 ± 0,31; range 5-10) e<br />
consapevoli rispetto al ruolo che rivestono (media 9,05 ± 0,56;<br />
range 7-10). Hanno inoltre manifestato una buona consapevolez-<br />
2<br />
za nell’utilizzare metodi e strumenti di lavoro integrati, in particolare<br />
quelli con l’area sociale (media 8,28 ± 1,57; range 3-10) e<br />
ritengono di possedere buone competenze rispetto alle funzioni<br />
richieste nel lavoro nella/con la comunità (media 7,98 ± 0,25;<br />
range 3-10).<br />
E’ risultata<br />
discreta la qualità<br />
delle relazioni<br />
interprofessionali<br />
con gli altri o<strong>per</strong>atori<br />
esterni, sia territoriali<br />
che ospedalieri<br />
(media 7,84<br />
± 1,24; range 1-10),<br />
anche se, alcuni<br />
casi e principalmente<br />
in uno dei<br />
due team, è emersa<br />
la necessità di una<br />
maggiore integrazione<br />
con i medici<br />
di medicina generale<br />
e con i colleghi<br />
dell’ospedale.<br />
I risultati che<br />
riguardano il<br />
benessere legato al<br />
contesto lavorativo ed al benessere psicofisico in linea di massima<br />
sono positivi, ad eccezione di alcune criticità manifestate da<br />
parte di n. 4 infermieri appartenenti ad uno dei due team.<br />
Le relazioni orizzontali tra colleghi possono essere definite soddisfacenti<br />
e dimostrano una buona solidarietà interna, capace di<br />
mantenere sotto controllo le tensioni fra pari grado, con i su<strong>per</strong>iori<br />
o anche con gli utenti esterni.<br />
Se i rapporti con i colleghi funzionano, in alcuni casi, si sono<br />
rivelate più deficitarie le relazioni con alcuni su<strong>per</strong>iori.<br />
In ultima analisi, gli infermieri territoriali hanno rivelato di<br />
apprezzare il contesto in cui lavorano (media 7,79 ± 1,61; range 1-<br />
10).<br />
In conclusione emerge il profilo di un infermiere che possiede<br />
un’elevata consapevolezza di lavorare <strong>per</strong> il benessere della<br />
comunità.<br />
Analizzando l’impatto delle singole caratteristiche sulla soddisfazione<br />
complessiva degli infermieri di comunità, si può dedurre<br />
che, come del resto avviene <strong>per</strong> tutti gli altri o<strong>per</strong>atori professionali,<br />
i fattori maggiormente impattanti sulla soddisfazione<br />
complessiva <strong>per</strong> il proprio lavoro sono i rapporti interni, l’integrazione<br />
con gli altri professionisti territoriali ed ospedalieri e la<br />
qualità dei servizi resi alla cittadinanza.<br />
Accrescere la soddisfazione dei dipendenti significa dunque<br />
lavorare direttamente o indirettamente su questi aspetti <strong>per</strong>ché,<br />
come è noto, la soddisfazione <strong>per</strong> il proprio lavoro è la migliore<br />
garanzia della qualità dello stesso “con” e “verso” il cittadino<br />
all’interno della comunità.<br />
Marta Pordenon - Distretto <strong>Sanitari</strong>o Est
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.40 Pagina 3<br />
Infofumo <strong>per</strong> chi ha scelto di smettere<br />
Dal mese di giugno 2009 è o<strong>per</strong>ativo presso il Ser.T. di<br />
Palmanova il servizio INFOFUMO, che fornisce indicazioni<br />
riguardo le risorse che l'A.S.S. n.5 “Bassa Friulana” offre a chi<br />
intenda smettere di fumare, i <strong>per</strong>corsi<br />
terapeutici attivi nel territorio<br />
e le modalità degli stessi.<br />
L'attività del servizio prevede<br />
inoltre che, chi chiama possa avere<br />
un counselling presso il Ser.T.<br />
volto alla stesura di un intervento<br />
<strong>per</strong>sonalizzato <strong>per</strong> la disassuefazione<br />
da tabacco. Scuole, Enti,<br />
Aziende possono ricevere informazioni<br />
rispetto a <strong>per</strong>corsi di prevenzione<br />
attivabili presso le loro sedi<br />
ed al materiale informativo disponibile.<br />
L'iniziativa si colloca all'interno<br />
del progetto di comunità “Palma<br />
senza fumo” ed è una delle azioni<br />
previste dallo stesso. Il progetto<br />
vede convolti in primis il<br />
Dipartimento di Prevenzione ed il<br />
DSM della nostra <strong>Azienda</strong>, il Comune di Palmanova, il Distretto<br />
<strong>Sanitari</strong>o Est, la Direzione <strong>Sanitari</strong>a <strong>Azienda</strong>le, l’Ospedaliera e il<br />
Dipartimento Materno Infantile.<br />
INFOFUMO<br />
Lunedì dalle 14 alle 16<br />
Venerdì dalle 10 alle 12<br />
<strong>per</strong> informazioni telefonare<br />
allo 0432/921947<br />
L'a<strong>per</strong>tura del servizio INFOFUMO costituisce un primo<br />
passo verso la strutturazione nell'<strong>Azienda</strong> di un vero e proprio<br />
centro antifumo, come suggerito dalle Linee d'indirizzo della<br />
Regione Friuli Venezia Giulia sul tabagismo (2009-2011).<br />
Le Linee d'indirizzo regionali indicano infatti tre azioni fondamentali<br />
<strong>per</strong> il raggiungimento degli obiettivi strategici in materia<br />
di prevenzione, cura e controllo del tabagismo:<br />
1) diminuire il numero di <strong>per</strong>sone che iniziano a fumare<br />
mediante la corretta informazione sui danni da fumo e sui conseguenti<br />
benefici;<br />
2) diminuire il numero di fumatori attuali mediante interventi<br />
terapeutici sia individuali che di gruppo;<br />
3) diminuire il numero di <strong>per</strong>sone esposte<br />
al fumo passivo mediante:<br />
la responsabilizzazione dei soggetti chiamati<br />
a garantire il rispetto della norma<br />
vigente a tutela dei diritti dei non fumatori<br />
e l'applicazione della legge nei contesti<br />
di lavoro pubblici e privati.<br />
Per quanto riguarda gli interventi terapeutici<br />
rivolti alla disassuefazione dal<br />
fumo di tabacco il nostro obiettivo è quello<br />
di riuscire a strutturare entro l'anno dei<br />
gruppi terapeutici stabili. La terapia di<br />
gruppo è un intervento molto diffuso nell'ambito<br />
del tabagismo come in quello di<br />
altre dipendenze (alcol, gioco d'azzardo,<br />
dipendenza da internet, ecc.) e di riconosciuta<br />
efficacia: prevede un numero di<br />
sedute di gruppo, normalmente sei, alle<br />
quali possono partecipare 12/15 <strong>per</strong>sone.<br />
La conduzione dell'intevento avviene<br />
attraverso attività di informazione medico/sanitaria<br />
e tecniche di terapia di gruppo e si abbina molto<br />
bene ad altri trattamenti (farmacologici, agopuntura) di tipo individuale.<br />
L'intervento strettamente clinico/terapeutico è comunque solo<br />
uno dei tasselli di un mosaico molto più ampio. Il tabagismo è<br />
un fenomeno complesso che presenta aspetti socio-culturali e<br />
igenistico-legali oltre a quelli medico-psicologici e va quindi<br />
affrontato in un ottica di integrazione a tutti i livelli ed è proprio<br />
in questa prospettiva che si pone il progetto “Palmanova senza<br />
fumo”.<br />
Sergio Paulon - <strong>Servizi</strong>o Alcologia<br />
Così ho detto addio alla sigaretta<br />
Carlo, 49 anni, lavora<br />
nella nostra <strong>Azienda</strong> da 22<br />
anni, non fuma da sei mesi.<br />
Gli chiediamo di raccontarci<br />
la sua es<strong>per</strong>ienza, ringraziandolo<br />
<strong>per</strong> essersi messo<br />
in gioco. “Ho iniziato a<br />
fumare a 8 anni, <strong>per</strong> gioco e<br />
<strong>per</strong>chè molto stupidamente<br />
mi faceva sentire grande, in<br />
più avevo entrambi i genitori<br />
fumatori. In pochi anni<br />
sono arrivato a fumare oltre<br />
20 sigarette al giorno. Ho<br />
provato 3-4 volte a smettere<br />
di fumare, ma riprendevo dopo poco... mi dicevo “<strong>per</strong> una sigaretta<br />
che vuoi che sia” e così riprendevo a pieno ritmo. Io credo<br />
che uno riprenda a fumare quando incontra un problema, anche<br />
L’A.S.S. n. 5 “Bassa Friulana” offre gratuitamente ai dipendenti un<br />
corso <strong>per</strong> smettere di fumare tramite l’invio del medico competente<br />
dr. Nardini (telefono interno 1673)<br />
3<br />
dopo mesi è come se tu cercassi di sfuggire dal problema rifugiandoti<br />
nel fumo. Lo dico senza vergogna, ho smesso <strong>per</strong> la<br />
paura dei danni da fumo che ho capito in tutta la loro gravità<br />
durante una visita medica. In questa decisione mi ha aiutato<br />
molto anche la forza di volontà e lo sport, la mia amata bicicletta.<br />
Da quando non fumo vado in bicicletta molto meglio di prima,<br />
ho più fiato e maggior ripresa, apprezzo di più anche i panorami,<br />
le piccole cose, i profumi della collina... (adoro i <strong>per</strong>corsi in salita).<br />
Mia moglie è molto orgogliosa di me, <strong>per</strong>chè sa che <strong>per</strong> me<br />
smettere non è stato facile, l’ho fatto anche <strong>per</strong> lei. Da una parte<br />
volevo smettere, dall’altra mi dicevo “Tanto a me non succederà...”<br />
Ad un fumatore che non vuole smettere puoi dire qualsiasi<br />
cosa, se non vuole smettere non vuole e basta. Ad un fumatore<br />
direi solo di pensarci, di pensarci spesso, solo così potrà fare una<br />
scelta veramente ponderata“.<br />
testimonianza raccolta da Patrizia Brunetti e Silla Stel - Dipartimento di Prevenzione<br />
Ai sensi della normativa vigente, nelle auto aziendali é<br />
VIETATO FUMARE
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.40 Pagina 4<br />
Come ti accompagno alla nascita<br />
Da molti anni, nella nostra realtà consultoriale, vengono realizzati<br />
corsi di accompagnamento alla nascita nella piena consapevolezza<br />
di come tale momento rappresenti una fase estremamente<br />
importante nella vita delle <strong>per</strong>sone; si tratta di un evento non<br />
solo biologico e bio-medico,<br />
ma anche “affettivo”,<br />
che va riconosciuto anche<br />
in tale aspetto e sostenuto<br />
nella sua evoluzione.<br />
Gli o<strong>per</strong>atori coinvolti<br />
nella realizzazione dei<br />
corsi (ostetrica, psicologa,<br />
pediatra e ginecologo)<br />
offrono dunque, durante<br />
gli incontri, non solo<br />
informazioni tecniche ma<br />
anche uno spazio <strong>per</strong><br />
poter condividere ed<br />
accogliere le emozioni<br />
O<strong>per</strong>atori del Consultorio Familiare<br />
dell'attesa, del parto, delle<br />
prime cure al bambino. Gli incontri divengono dunque occasione<br />
<strong>per</strong> acquisire nuove conoscenze, ma anche <strong>per</strong> dar voce a paure,<br />
turbamenti relativi alle proprie rapide e consistenti modificazioni<br />
del corpo, al timore <strong>per</strong> la salute del bambino, al senso di inadeguatezza<br />
ed al bisogno di rassicurazione circa l'imminente e<br />
significativo cambiamento relativo al ruolo genitoriale.<br />
Anche gli uomini, generalmente poco avvezzi ad esternare e<br />
riconoscere le proprie emozioni, in tale contesto sostenuti dagli<br />
o<strong>per</strong>atori e dalla condivisione non giudicante del gruppo, riescono<br />
a mettersi in gioco.<br />
Parlano dunque non solo dei loro entusiasmi <strong>per</strong> l'evento nascita,<br />
ma ad esempio, dei loro sentimenti di invidia <strong>per</strong> la potenza<br />
generatrice della donna, del loro timore di <strong>per</strong>derla non solo a<br />
livello fisico <strong>per</strong> le complicanze del parto, ma anche a livello psicologico-relazionale<br />
(“ha attenzioni solo <strong>per</strong> il bambino”,”non<br />
sarà più come prima”,”posso dire addio alla mia vita sessuale”).<br />
Prepararsi a diventare padre è un <strong>per</strong>corso complesso <strong>per</strong>ché<br />
l'uomo non ha la costante presenza del bambino che cresce nel<br />
suo corpo e, sovente, non ha memorie che modellino un ruolo<br />
paterno, attivo e coinvolto, sempre più presente e richiesto nella<br />
nostra cultura. Anche <strong>per</strong> loro, la gravidanza è una regressione<br />
nel vissuto della propria infanzia, del proprio ruolo filiale e del<br />
modello paterno es<strong>per</strong>ito; es<strong>per</strong>ienza facile e serena o complessa<br />
e dolorosa a seconda dei vissuti <strong>per</strong>sonali.<br />
Nella donna, la “regressione affettiva”della gravidanza con<br />
l'amplificazione di tutto ciò che è sentimento (dolore, paura, rabbia,<br />
malinconia), sorretta da una modificazione ormonale è finalizzata<br />
dalla natura ad un miglior contatto madre/bambino.<br />
Il provare stati emotivi e reazioni simili a quelli di un bambino<br />
l'aiuta ad entrare in sintonia con lui ed a cogliere con maggior<br />
facilità i suoi bisogni primari anche se espressi da un semplice<br />
pianto. Tale regressione se da un lato è essenziale <strong>per</strong> il processo<br />
di attaccamento al bambino, dall'altro favorisce l'emergere di<br />
disturbi emotivi più o meno gravi che sempre nascondono fasi<br />
della propria vita affettiva non propriamente elaborate e risolte.<br />
L'incontro con la psicologa, realizzato prima dei momenti teorici<br />
del corso, ha proprio la finalità di individuare e prendere<br />
eventualmente in carico tali situazioni di disagio.<br />
Gli argomenti trattati in 12 incontri riguardano l'anatomia e la<br />
fisiologia della gravidanza e dell'allattamento, il massaggio, le<br />
paure e le modifiche relazionali all'interno della coppia, il parto e<br />
4<br />
la spinta, il puer<strong>per</strong>io e la pianificazione familiare, le vaccinazioni<br />
pediatriche. Il Corso si conclude con la visita in sala parto<br />
presso l'Ospedale di Ialmicco.<br />
Va infine ricordato che le lezioni teoriche sono precedute da 6<br />
incontri di educazione<br />
posturale, allungamento<br />
muscolare e training della<br />
muscolatura <strong>per</strong>ineale.<br />
Gli incontri vengono condotti<br />
da una fisioterapista<br />
del <strong>Servizi</strong>o Ambulatoriale<br />
Distrettuale e sono rivolti<br />
alle gestanti fino alla trentesima<br />
settimana.<br />
Inoltre, presso il<br />
Consultorio da alcuni mesi<br />
è attivo un Ambulatorio<br />
dedicato alla gravidanza e<br />
al puer<strong>per</strong>io, in collaborazione<br />
con l'Ostetricia di<br />
Palmanova.<br />
Marina Canciani - Consultorio Familiare del Distretto Est<br />
PER INFORMAZIONE SUI CORSI<br />
DI PREPARAZIONE AL PARTO<br />
0431/529943<br />
Ospedale di Latisana<br />
0431/921494<br />
Ospedale di Palmanova<br />
0431/387715<br />
Consultorio di Cervignano<br />
del Friuli<br />
0431/529366<br />
Consultorio di Latisana<br />
0431/624830<br />
Consultorio di S. Giorgio<br />
di Nogaro
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.40 Pagina 5<br />
...e da zero a sei mesi c’é lo spazio nascita<br />
In 15 anni d’es<strong>per</strong>ienza nei corsi di preparazione al parto ci<br />
siamo resi conto che il puer<strong>per</strong>io rappresenta un <strong>per</strong>iodo di grande<br />
fragilità del nucleo familiare. Noi o<strong>per</strong>atori<br />
abbiamo constatato che tali criticità<br />
riguardano il cambiamento della coppia<br />
che passa a una relazione a tre, il timore<br />
di non avere sufficienti capacità genitoriali,<br />
la solitudine <strong>per</strong> l’assenza di una<br />
rete familiare e sociale significativa o<br />
l’ansia di non riuscire ad avere un valido<br />
riconoscimento del proprio ruolo dalle<br />
rispettive figure genitoriali, in un<br />
momento in cui la coppia torna a far riferimento<br />
ai propri familiari <strong>per</strong> l’accudimento<br />
dei figli.<br />
Nel nostro immaginario c’era la convinzione<br />
che una comunità piccola come<br />
la nostra possedesse ancora, nel suo<br />
interno, risorse <strong>per</strong> affrontare le piccole<br />
emergenze delle giovani coppie. Molti<br />
esempi di vita quotidiana ci hanno <strong>per</strong>ò<br />
dimostrato che la realtà era ben diversa.<br />
Una giovane donna da poco inserita nel<br />
nostro comune era ad esempio costretta<br />
ad attendere il rientro del marito che lavorava a Trieste, fino al<br />
tardo pomeriggio <strong>per</strong> andare a comprare le medicine <strong>per</strong> il figlio<br />
malato. Donne extracomunitarie con problemi d’allattamento al<br />
seno, non conoscendo la nostra lingua, rimanevano chiuse in casa<br />
con il bambino affamato. Donne nutrite alla nascita con latte artificiale<br />
erano convinte di essere “geneticamente” incapaci di allattare<br />
a loro volta e mamme impossibilitate ad allattare che vivevano<br />
tale realtà come altamente frustrante e squalificante.<br />
Da queste considerazioni ha visto la luce il “Percorso nascita”,<br />
uno spazio ad accesso libero <strong>per</strong> la fascia d’età zero - sei mesi.<br />
L’accesso è gratuito: il martedì dalle 13.30 alle 15.30 con una<br />
pediatra ed un’ostetrica. Vi si trovano una stanza dove si svolgono<br />
i corsi preparto e un ambulatorio pediatrico. Nella stanza le<br />
mamme possono allattare e accudire i bambini, i neo-padri possonoscambiarsi<br />
le es<strong>per</strong>ienze, le nonne possono venire a cono-<br />
E’ passato più di un anno da quando abbiamo iniziato a incontrarci<br />
al lunedì pomeriggio <strong>per</strong> trascorrere un’ora insieme a leggere.<br />
Siamo una quindicina di donne, non sempre le stesse: alcune<br />
non <strong>per</strong>dono un incontro, altre si sono aggiunte al gruppo<br />
durante i giorni di ricovero.<br />
Ciò che ci unisce è il desiderio di leggere libri di donne che parlano<br />
di donne. Come girando il mondo, abbiamo incontrato realtà<br />
attuali e passate, lontane e locali. Partendo dal Centro America<br />
abbiamo letto la biografia di Rigoberta Menchù e parlato delle<br />
condizioni di miseria e solitudine, dolore, violenza che subiscono<br />
le <strong>per</strong>sone che vivono da quella parte del mondo. Da qui il passo<br />
alle favole della tradizione Maya è stato breve e ci siamo fermate<br />
a fantasticare su mondi magicamente belli.<br />
Abbiamo continuato a girare curiose, lasciato l’occidente abbiamo<br />
incontrato l’oriente e parlato a lungo delle geishe con un libro<br />
di Banana Yoshimoto “Chie chan e io”. Ci siamo volute spostare<br />
in Cile e leggere della dittatura e dei desaparecidos ne “Il tempo<br />
di Blanca”.<br />
In queste nostre ricerche ci siamo confrontate con le donne del<br />
secolo scorso leggendo “La prima notte di nozze” e poi siamo tornate<br />
a Palmanova, nel tempo delle sue origini, scoprendo com’è<br />
A voce alta<br />
5<br />
scenza dei grossi cambiamenti culturali in tema d’allattamento,<br />
cura ed educazione avvenuti negli ultimi 30 anni: <strong>per</strong> tutti un’occasione<br />
di confronto, l’opportunità di formare<br />
un gruppo in cui l’o<strong>per</strong>atore può<br />
inserirsi <strong>per</strong> facilitare la comunicazione e<br />
unificare i messaggi spesso contraddittori.<br />
Nell’ambulatorio Pediatrico, invece,<br />
ogni mamma o coppia, con il bambino alla<br />
prima visita, viene accolta e ascoltata singolarmente<br />
dal pediatra e dall’ostetrica e<br />
riceve consulenza sulle problematiche<br />
dell’allattamento, sulle prime cure, oltre<br />
all’osservazione di una poppata del<br />
bimbo. In questo spazio le urgenze allattamento<br />
hanno una corsia preferenziale<br />
rispetto ai controlli di peso. Questi ultimi<br />
vengono eseguiti con il preciso scopo di<br />
sostenere la mamma che allatta, incoraggiandola<br />
<strong>per</strong>ò a riconoscere i segnali di un<br />
accrescimento ottimale (soddisfazione del<br />
piccolo, pannolini bagnati di pipì…) che<br />
progressivamente le <strong>per</strong>metteranno di<br />
“sganciarsi da noi” attivando le sue risorse<br />
<strong>per</strong>sonali.<br />
Sul territorio l’attività è rinforzata ed ampliata dall’azione dei<br />
gruppi di mamme volontarie “Sorsi di vita” preparate dalla<br />
pediatra, che sostengono le madri telefonicamente o a domicilio<br />
<strong>per</strong> favorire l’allattamento al seno. Nel <strong>per</strong>corso nascita vengono<br />
inoltre organizzati incontri fino al primo anno di vita del bambino<br />
su tematiche quali: il massaggio, l’alimentazione, la prevenzione<br />
degli incidenti domestici (quest’ultimo organizzato da o<strong>per</strong>atori<br />
del Dipartimento di Prevenzione) ed incontri psico-educativi.<br />
Importante è infine la stretta collaborazione con i reparti di<br />
Ostetricia e Pediatria <strong>per</strong> l'individuazione dei casi a rischio, <strong>per</strong><br />
cui in un prossimo futuro s<strong>per</strong>iamo di poter attivare anche degli<br />
interventi domiciliari.<br />
Paolina Padulosi - Consultorio Familiare Distretto Est<br />
nata la città-fortezza e immaginando streghe e benandanti (*) che<br />
ne <strong>per</strong>correvano le vie. Certi incontri sono stati accesi e pieni di<br />
domande, testimonianze e stimoli <strong>per</strong> il gruppo, un po’ come le<br />
protagoniste dei racconti che leggiamo; dalle discussioni sono<br />
nate gite, incontri e inviti fra donne. Come <strong>per</strong> esempio l’incontro<br />
con l’autrice del libro “Denontia contra un Benandante di<br />
Joannis”, Enza Chiara Lai, che è una storica e filosofa che vive a<br />
Cervignano.<br />
Quando l’abbiamo incontrata era inizio primavera, così, in un<br />
pomeriggio passato fra torte e storie nella comunità di donne di<br />
S. Vito, le abbiamo posto le nostre domande e ascoltato testimonianze<br />
del suo lavoro alla ricerca di storie. Così ci è accaduto in<br />
quest’anno di lettura: siamo rimaste girovaghe e curiose alla<br />
ricerca di contatti, scambi, notizie, ricordi che si trovano nelle<br />
storie delle donne.<br />
Paola Zanus - Dipatimento Salute Mentale<br />
(*) NdR: I benandanti letteralmente deriva da "buoni camminatori", erano<br />
legati ad un culto contadino basato sulla fertilità diffuso in Friuli intorno al XVI<br />
secolo-XVII. Si trattava di piccole congregazioni contrapposte alle streghe che si<br />
ado<strong>per</strong>avano nella protezione dei villaggi e del loro raccolto.
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.41 Pagina 6<br />
Quando la cura non è convenzionale<br />
Le medicine non convenzionali, medicine olistiche o "centrate<br />
sulla <strong>per</strong>sona" si stanno diffondendo rapidamente nella società<br />
occidentale <strong>per</strong> vari motivi: <strong>per</strong>sone più informate, pluralismo<br />
sanitario, desiderio di intervenire attivamente sul processo di<br />
guarigione, diverso rapporto tra medico e paziente, bisogno di<br />
cure "dolci", non aggressive, specie <strong>per</strong> le malattie a lungo decorso.<br />
La <strong>per</strong>sona è vista non come un insieme di pezzi di ricambio,<br />
ma come un unicum di corpo, psiche<br />
e relazioni, e dotata di forza<br />
vitale.<br />
Le medicine non convenzionali<br />
sono un valido mezzo di supporto<br />
integrate alle terapie ufficiali <strong>per</strong><br />
alleviare il dolore e controllare<br />
l'ansia, migliorando così la qualità<br />
della vita.<br />
La medicina omeopatica<br />
Nasce nell'800 ad o<strong>per</strong>a di C.F.S.<br />
Hahnemann, la cui o<strong>per</strong>a è codificata<br />
nell'Organon. E' fondata sul<br />
principio ippocratico "similia<br />
similibus curentur", ossia il simile<br />
che cura il simile, ma con due elementi<br />
ulteriori: l'uso di medicamenti<br />
potenziati, ossia ultradiluiti<br />
e dinamizzati e la scelta del rimedio<br />
"tagliato" sulla <strong>per</strong>sona, che<br />
non agisce in quanto tale, ma stimolando<br />
la vis medicatrix interna,<br />
ossia il processo di autoguarigione.<br />
Per la diagnosi omeopatica<br />
sono importanti, insieme all'amanesi<br />
e all'esame obiettivo, lo studio<br />
della diatesi o predisposizione<br />
ad ammalare e lo studio della<br />
costituzione.<br />
Il rimedio omeopatico, somministrato<br />
in un soggetto con un<br />
determinato quadro morboso, lo<br />
porta verso la guarigione utilizzando<br />
sostanze che, s<strong>per</strong>imentate<br />
su <strong>per</strong>sone sane, creano la stessa condizione patologica; secondo<br />
questo principio l'insonnia, ad esempio, si cura con la caffeina.<br />
Più la malattia corrisponde al quadro clinico del rimedio, più sarà<br />
elevata la probabilità di ottenere la guarigione. Quest'ultima<br />
segue la legge di Hering: se il rimedio è giusto, i sintomi scompaiono<br />
dall'alto verso il basso, dall'interno verso l'esterno e in ordine<br />
inverso di comparsa.<br />
La medicina antroposofica<br />
E’ fondata da R. Steiner e Ita Wegman in Germania nel 1912.<br />
Steiner, medico filosofo, integrò in un pensiero originale, ad elevato<br />
contenuto "ascensionale", i principi naturalistici tedeschi,<br />
l'omeopatia e i principi filosofici indiani basati sulla crescita spirituale,<br />
oltre che riferimenti esoterici al soprannaturale e al trascendente.<br />
Steiner riconosce un unico principio metafisico che<br />
informa di sè l'uomo, la natura e il cosmo. Secondo l'antroposofia,<br />
l'uomo è una realtà quadripartita formata da corpo fisico<br />
(organizzazione fisica), corpo eterico (organizzazione della vita),<br />
corpo astrale (organizzazione psichica), organizzazione dell'Io<br />
(spirito), i primi tre elementi comuni ai tre regni naturali e l'ulti-<br />
6<br />
mo prettamente umano. Le quattro dimensioni si intersecano tra<br />
loro incessantemente e in equilibrio dinamico. La malattia, secondo<br />
questa visione, è data da uno squilibrio di queste dimensioni,<br />
è sempre presente al'interno del''uomo e anche la guarigione<br />
deve avvenire "dall'interno".<br />
Per spiegare la complessità dell'uomo Steiner introduce la tripartizione<br />
morfo funzionale: sistema neuro sensoriale, fondamento<br />
del pensare, risiede nel capo e<br />
presiede all'attività di cocienza;<br />
sistema ritmico, fondamento del<br />
sentire, risiede nel sistema cardiocircolatorio<br />
e ha funzione equilibratrice;<br />
sistema metabolico e degli arti,<br />
fondamento del volere, risiede in<br />
addome e arti e presiede alla volontà<br />
umana. La diagnosi antroposofica<br />
parte dalla biografia e si avvale di<br />
diverse tecniche: omeopatia, terapie<br />
artistiche, euritmia, danza...; i dati<br />
strumentali e bioumorali vengono<br />
letti in chiave antroposofica. La farmacopea<br />
si avvale di diversi prodotti<br />
naturali, preparati anche da da farmacisti<br />
antroposofici, e la terapia<br />
viene condotta in base al principio<br />
"il meno possibile e <strong>per</strong> il tempo<br />
necessario". L'antroposofia abbraccia<br />
diverse attività: pedagogia,<br />
architettura, agricoltura...Molte istituzioni,<br />
banche, associazioni benefiche<br />
sono basate sulle idee steineriane.<br />
La medicina ayurvedica<br />
Nasce in India circa 2500 anni fa e<br />
poggia su solide basi filosofiche, etiche<br />
e morali. E' una medicina allopatica<br />
che parte dalla <strong>per</strong>sona nella sua<br />
globalità, non dal sintomo. Gli scopi<br />
sono il conseguimento della salute<br />
<strong>per</strong>sonale, collettiva e la liberazione<br />
dal ciclo della rinascita. Si fonda<br />
sulla teoria dei cinque elementi:<br />
all'inizio c'è un suono, OM, che propagandosi nell'etere e nell'aria<br />
si trasforma dapprima in fuoco, poi in acqua e infine in terra.<br />
L'unione di questi elementi genera i tre Dosha, categorie con<br />
cui può essere interpretato l'universo, e dunque anche l'uomo. I<br />
Dosha sono Vata, Pitta e Kapha, elementi rispettivamente di leggerezza,<br />
trasformazione e coesione. La malattia deriva da uno<br />
squilibrio dei Dosha. Secondo l'Ayurveda l'uomo è un insieme di<br />
relazioni che passano attraverso "canali", i quali devono essere<br />
<strong>per</strong>vi; salute e malattia dipendono dal cibo, sia materiale che<br />
metaforico. L'apparato digerente è considerato come un "tubo"<br />
esterno all'organismo, dove Agni, il fuoco universale, sottopone<br />
il cibo a un processo di combustione. Se il processo non è ottimale<br />
si formano tossine (AMA), che devono essere espulse <strong>per</strong> evitare<br />
il blocco dei canali. Se ciò avviene, esistono diversi metodi<br />
<strong>per</strong> ripristinare la <strong>per</strong>vietà dei canali e l'equilibrio dei Dosha che<br />
prevedono l'uso del vomito e dei purganti, i salassi, affiancati<br />
dall'uso di erbe, digiuno, canto, yoga, massaggi, meditazione,<br />
ecc. La farmacopea si avvale essenzialmente di erbe, metalli purificati<br />
e combinati con acidi fulvici e in forma di pastiglie, infusi,<br />
ecc.<br />
Molto importante è il rispetto dei ritmi circadiani e stagionali.
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.41 Pagina 7<br />
La medicina tradizionale cinese<br />
E’ un sistema di cura antichissimo, che origina nell'ambito del<br />
Taoismo e del Buddismo, in cui l'uomo è concepito come un unicum<br />
indiviso e come un network di relazioni.<br />
I cardini di questo complesso sa<strong>per</strong>e si basano su cinque teorie:<br />
teoria Yin e Yang, teoria dei cinque<br />
movimenti, teoria dei meridiani,<br />
teoria degli organi e dei<br />
visceri, teoria delle sostanze<br />
vitali. Yin e Yang sono una serie<br />
di qualità opposte e complementari<br />
che costituiscono l'universo<br />
(uomo compreso), interdipendenti<br />
tra di loro. Dalla combinazione<br />
di questi due elementi<br />
originano cinque fasi o movimenti<br />
circolari, in cui ciò che<br />
avviene in un punto qualsiasi si<br />
riverbera nel circuito secondo<br />
determinate leggi. Ad ogni fase<br />
è associato un elemento, un<br />
colore, una stagione, un organo,<br />
ecc.<br />
Tutto il sistema è <strong>per</strong>meato da un flusso di energia, Qi, che<br />
scorre attraverso particolari vie, i meridiani; essi connettono tra<br />
loro i diversi organi e connettono l'uomo con il cosmo. Lungo i<br />
meridiani esitono dei punti (agopunti) che possono essere stimolati<br />
<strong>per</strong> ripristinare il flusso dell'energia mediante l'agopuntura.<br />
La semeiotica cinese si avvale di quattro esami: ispezione,<br />
ascolto, apprezzamento dei suoni e degli odori corporei, palzapazione<br />
degli agopunti, più due complesse metodiche osservazione<br />
la lingua e dalla palpazione dei polsi.<br />
Un saluto di benvenuto a:<br />
Le metodiche terapeutiche comprendono le ginnastiche, il massaggio,<br />
la dietetica e la farmacologia, l'agopuntura e la moxibustione.<br />
Le ginnastiche (Tai Ji Quan, dinamica, e Qi Gong, statica)<br />
nascono da danze e servono <strong>per</strong> raggiungere l'equilibrio e l'armonia<br />
tra corpo e mente, <strong>per</strong> convogliare energia attraverso i meridiani,<br />
<strong>per</strong> raggiungere la concentrazione mentale. Sono ginnastiche<br />
tagliate sulla <strong>per</strong>sona, ciascuno<br />
farà quello che è in grado di fare e non<br />
di più.<br />
Il massaggio (Tui Na) è un metodo<br />
che include tecniche di massaggio<br />
muscolare e di trazione e mobilizzazione<br />
vertebrale. Ha una profonda<br />
influenza sul microcircolo e può accelerare<br />
il processo di guarigione dovuto<br />
a traumi. Dietetica cinese e farmacologia<br />
agiscono nello stesso modo, la differenza<br />
sta nella maggior potenza<br />
energetica del farmaco.<br />
La dietetica è una dietetica qualitativa,<br />
nutre ma anche cura, contribuendo<br />
a ripristinare lo stato di salute. La terapia<br />
farmacologica utilizza composti<br />
dei tre regni della natura in varie forme e deve essere eseguita<br />
sotto stretto controllo medico.<br />
L'agopuntura, infine, utilizza i 12 meridiani principali esterni,<br />
considerati estroflessioni degli organi e delle relative funzioni. La<br />
stimolazione degli agopunti e normalizza il flusso del Qi e ristabilisce<br />
l'equilibrio dell'organismo. La moxibustione è analoga<br />
all'agopuntura, ma utilizza una fonte di calore o di elettricità al<br />
posto degli aghi ed è quindi meno invasiva.<br />
Francesca Sirianni - Laboratorio Analisi Palmanova<br />
IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT<br />
• Dorina Berbecar, Marilisa Bernardis, Adalisa Camerino,<br />
Emanuele Taverna, Martina Tell, Enrico Zalateu<br />
(P.O. di Palmanova)<br />
• Nicola Antonio Amato, Clemente Basile, Alessandra Pavan,<br />
Antonella Provenzano (P.O. di Latisana)<br />
• Francesco Scalora (PPS Lignano)<br />
• Rosanna Daminato, Francesca De Santa, Yari Didonè,<br />
Sabrina Tosolini (Distretto Est)<br />
• Francesca Amato, Grazia Pellizzari (Distretto Ovest)<br />
7<br />
Un arrivederci e grazie a:<br />
• Valentina Buglisi, Roberta Di Tommaso, Giuliana Favro,<br />
Silva Maria Fornasiero, Eleonora Vanzo (P.O. di Palmanova)<br />
• Loredana Aggio, Nicole Bernardi, Adriana Boschetto,<br />
Frida Cassan, Graziella Ciutto, Martina Gaiarin<br />
(P.O. di Latisana)<br />
• Andrea Todone (Direzione <strong>Sanitari</strong>a)<br />
• Francesco Gongolo (Dipartimento di Prevenzione)<br />
• Gabriella Bulfone (Distretto Est)<br />
• Hilary Bertolin, Emanuela Maran, Paola Rognoni<br />
(Distretto Ovest)
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.42 Pagina 8<br />
Non bruciamoci le ali<br />
Il sole è la fonte della vita sulla terra e da sempre l'uomo ha collegato<br />
alla luce la vita, il bello ed il ciclo delle stagioni. Tuttavia<br />
un abuso dell'esposizione al sole può<br />
essere <strong>per</strong> l'uomo assai dannosa: potremmo<br />
dire che Icaro ne è l'esempio<br />
più...luminoso! Salvi i casi di patologie<br />
<strong>per</strong> le quali vi è una precisa controindicazione<br />
all'esposizione solare (come ad<br />
esempio nel caso del lupus e nelle collagenopatie<br />
in generale), vale <strong>per</strong> tutti la<br />
regola che troppo sole può causare una<br />
serie di danni alla cute di varia gravità,<br />
suscettibili di manifestarsi anche a<br />
distanza di anni a causa dell'attività<br />
immunosoppressiva e mutagena svolta<br />
dalle radiazioni solari.<br />
Si passa così dalla comparsa del fotoinvecchiamento<br />
cutaneo dovuto alla<br />
distruzione dell'elastina, particolarmente<br />
evidente in soggetti esposti <strong>per</strong> ragioni<br />
lavorative all'azione delle radiazioni<br />
solari, a quadri via via più severi con l'insorgenza<br />
di patologie precancerose quali<br />
la cheratosi attinica nei suoi vari gradi di<br />
atipia, fino a forme manifestamente<br />
tumorali.<br />
Per evitare di “bruciarci le ali” diventa<br />
dunque indispensabile la prevenzione<br />
attraverso una più corretta esposizione<br />
solare.<br />
In 10 consigli il Ministero ha sintetizzato<br />
i comportamenti da adottare <strong>per</strong> godere<br />
dei benefici del sole evitando rischi inutili <strong>per</strong> la salute, derivanti<br />
da un eccessivo assorbimento di raggi ultravioletti (UV).<br />
1. Un’esposizione eccessiva<br />
al sole costituisce un<br />
grave rischio <strong>per</strong> la salute.<br />
E’ importante conoscere<br />
ed evitare i danni che il<br />
sole può provocare.<br />
Nessun prodotto filtra<br />
tutti i raggi UV, ma l’uso<br />
di solari appropriati protegge<br />
dai rischi del cancro<br />
della pelle, evita arrossamenti<br />
ed eritemi e previene<br />
il fotoinvecchiamento<br />
della pelle.<br />
2. E’ importante scegliere<br />
e confrontare i solari in<br />
base al tipo di pelle (fototipo),<br />
di esposizione e<br />
luogo (neve, mare, piscina,<br />
sabbia, ecc.).<br />
Utilizzare prodotti solari<br />
che offrono una protezione<br />
sufficiente, chiedendo<br />
consiglio, in caso di dubbio, al medico o al farmacista. Porre maggiore<br />
attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini ad acqua,<br />
neve o sabbia.<br />
8<br />
3. Non esporsi al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto<br />
<strong>per</strong> la protezione solare UVA+UVB. Nessun prodotto protegge<br />
totalmente.<br />
4. Evitare comunque le ore più calde<br />
11.00-15.00 e sostare in un luogo<br />
ombreggiato fra le 11.00 e le 13.00, ricordando<br />
<strong>per</strong>ò che alberi, ombrelloni e tettoie<br />
non proteggono completamente<br />
dalle radiazioni solari. Controllate l’indice<br />
di UV quotidianamente, anche<br />
attraverso le pagine delle previsioni del<br />
tempo sui giornali: più alto è l’indice,<br />
più importante è proteggersi.<br />
5. Cercate di non scottarvi mai.<br />
Soprattutto quando il sole è al suo picco<br />
è consigliabile indossare una t-shirt, un<br />
cappello a falda larga e gli occhiali da<br />
sole.<br />
6. Ricordatevi di avere una particolare<br />
attenzione <strong>per</strong> i bambini. Tenere i neonati<br />
e i bambini piccoli lontani dalla<br />
luce diretta del sole. Proteggeteli sempre<br />
utilizzando maglietta e cappello e<br />
tenendoli sotto l’ombrellone nelle ore<br />
più calde.<br />
7. Applicare il prodotto <strong>per</strong> la protezione<br />
solare prima di ogni esposizione<br />
al sole. Il fatto di essere già abbronzati<br />
non costituisce una protezione sufficiente.<br />
8. Applicare correttamente una dose sufficiente di crema e rinnovare<br />
l’applicazione, specialmente dopo il bagno od essersi<br />
asciugati o se si è sudato molto. Non dimenticare di applicare il<br />
prodotto solare su tutte le<br />
parti del corpo esposte al<br />
sole.<br />
Per essere efficaci i solari<br />
devono essere applicati<br />
correttamente e in quantità<br />
adeguata (normalmente 35<br />
grammi di solare <strong>per</strong> tutto<br />
il corpo, ossia circa sei cucchiaini<br />
da te di prodotto).<br />
9. Proteggete la pelle<br />
anche durante il bagno in<br />
mare o in piscina <strong>per</strong>ché i<br />
raggi ultravioletti agiscono<br />
anche quando siete in<br />
acqua.<br />
10. Utilizzare prodotti<br />
che proteggono sia dai<br />
raggi UVA che UVB. Usare<br />
prodotti solari che offrono<br />
almeno una protezione<br />
“media”, ossia un SPF<br />
(Fattore di Protezione Solare) di 15 o 20 o 25.<br />
Liliana Salvador - Distretti <strong>Sanitari</strong> Est e Ovest
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.55 Pagina 9<br />
Il pedoli pentît<br />
Interviste cul vampîr<br />
Graziis ai amîs dal Dispensari di Udin che nus àn lassât doprâ chest lavôr e bulos i fruts de scuele primarie di Bordan che lu àn<br />
voltât par Furlan.<br />
pedoli = pidocchio<br />
cjâf = testa<br />
pice = prurito<br />
GLOSSARI:<br />
glandon (ûf di pedoli)= lendine<br />
(uovo di pidocchio)<br />
net = pulito<br />
in vuaite = in attesa<br />
Gnovis<br />
T9 in furlan pai telefonuts<br />
In curt si podarà discjamâ il software dal sît de Provincie di<br />
Udin.<br />
Cors di Furlan in Internet<br />
Si pues iscivisi a gratis su http://www.lenghefurlane.org<br />
LA DETULE / IL PROVERBIO:<br />
Al cope il pedoli par vendi la scusse<br />
Ammazza il pidocchio <strong>per</strong> venderne la pelle<br />
(detto <strong>per</strong> indicare una <strong>per</strong>sona tirchia- spiculant)<br />
Novità<br />
T9 in friulano <strong>per</strong> i telefonini<br />
A breve si potrà scaricare il software dal sito della Provincia di<br />
Udine<br />
Corsi di Friulano in Internet<br />
Ci si può iscrivere gratis su http://www.lenghefurlane.org<br />
9<br />
Silla Stel - Dipartimento di Prevenzione
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.43 Pagina 10<br />
Un sabato diverso a Sottoselva<br />
Sabato 23 maggio c'è stata una festa nell'ex manicomio di<br />
Sottoselva: eravamo in tanti. La giornata nasce da una riflessione<br />
in corso nel Centro di<br />
Salute Mentale sulla storia<br />
di quel luogo che fino<br />
a pochi anni fa originava<br />
esclusione e sofferenza<br />
<strong>per</strong> le donne che lo hanno<br />
abitato: di loro stiamo<br />
raccogliendo ricordi e<br />
pensieri di cui vogliamo<br />
fare un libro.<br />
Alla chiusura dei reparti<br />
era seguita una prima<br />
ristrutturazione della<br />
palazzina centrale che è<br />
stata trasformata in<br />
appartamenti <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone<br />
con disagio mentale e<br />
sociale, in un laboratorio<br />
di bigiotteria artistica, in<br />
spazi di incontro comuni<br />
(un salotto e una cucina),<br />
e in serre <strong>per</strong> la coltivazione<br />
di piante grasse. Tutte queste attività sono gestite da coo<strong>per</strong>ative<br />
sociali (appartenenti al consorzio “Il Mosaico”) che hanno<br />
i loro uffici e sono convenzionate con l'<strong>Azienda</strong> <strong>Sanitari</strong>a.<br />
Ma la forza di un luogo che è stato un manicomio e la marginalità<br />
geografica (fuori dalle mura di Palmanova) ha finito <strong>per</strong><br />
riprodurre chiusura e solitudine come accade nei famosi “non<br />
luoghi” descritti dall' antropologo Marc Augè.<br />
Dentro quei muri, ci siamo detti, vivono ancora <strong>per</strong>sone che<br />
invece chiedono vita, relazioni, incontri e accoglienza; siamo partiti<br />
da una frase di Michela che ha scritto, andando a domandare<br />
contributi economici a banche, ditte e agenzie esterne all'<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Sanitari</strong>a: ”Di fronte al proliferare dell'anonimato dei “non luoghi”<br />
la progettazione partecipata <strong>per</strong>mette di ricostruire legami e<br />
relazioni attraverso un processo di rivitalizzazione dei luoghi,<br />
degli spazi e dei beni collettivi”.<br />
Le nostre azioni dopo i pensieri sono state:<br />
- offrire uno spazio ad un gruppo di artisti locali <strong>per</strong> pensare e<br />
creare arte a Sottoselva. Il<br />
gruppo si chiama LIBE-<br />
RARTI e si propone di diffondere<br />
le arti contemporanee<br />
in un’ ottica di inclusione<br />
sociale;<br />
- offrire uno spazio <strong>per</strong> le<br />
prove musicali ad un gruppo<br />
rock locale;<br />
- organizzare una festa<br />
che ha coinvolto<br />
Psichefriuli, laboratorio<br />
Graphicamente, alpini di<br />
Palmanova, consorzio di<br />
coo<strong>per</strong>ative “il Mosaico”,<br />
Dipartimento di Salute<br />
Mentale, Liberarti e molte<br />
delle <strong>per</strong>sone che vivono in<br />
quel luogo.<br />
Ne è uscita una giornata<br />
di sole. Alcuni hanno offerto<br />
buon cibo, portato tavoli e sedie e ombrelloni, gli alpini hanno<br />
preparato la pasta, giovani creativi hanno dipinto muri di<br />
cemento, tele e oggetti vari, allestito una mostra collettiva di<br />
Michele e Stefano, ritagliato degli stencil, esposto sculture lignee,<br />
proposto o<strong>per</strong>e di artigianato artistico, libri e cose vecchie. Altri<br />
hanno chiaccherato e conosciuto <strong>per</strong>sone nuove hanno mangiato,<br />
bevuto ed oziato all'ombra e al sole, hanno giocato con noi, hanno<br />
incrociato le loro solitudini, le tribù degli artisti e dei writers con<br />
le tribù dei volontari, o<strong>per</strong>atori e cittadini del mondo.<br />
Ci hanno visitato gli ospiti graditi delle comunità riabilitative,<br />
quelli della comunità del CAMPP “I Girasoli”, il direttore del<br />
DSM, un sacerdote impegnato, un mosaicista eremita, un assessore<br />
del Comune di Palmanova e tante altre <strong>per</strong>sone.<br />
E' stato un sabato diverso a Sottoselva in uno spazio-tempo<br />
evolutivo di unione eterogenea e creativa, convivialità e movimento<br />
che riproporremo con forza in futuro.<br />
Paola Zanus - Dipartimento Salute Mentale<br />
Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori<br />
SCHEGGE DI SOLE<br />
Il fascino delle meridiane, pagine a<strong>per</strong>te al sole, motti e proverbi redarguiscono<br />
sull’inesorabile dipanarsi del tempo. Per secoli l’uomo è vissuto<br />
in simbiosi col tempo, domato e dosato a sua misura. Passeggeri del terzo<br />
millennio rischiamo di vivere esistenze virtuali, ricche di vuoti emotivi,<br />
colmi di su<strong>per</strong>fluo. Regaliamoci qualche scheggia di sole che illumini le<br />
nostre intime meridiane.<br />
Librarsi<br />
Oltre il banale,<br />
smarrirsi<br />
in azzurri deserti ancestrali.<br />
Mercanti<br />
ebbri d’effimero,<br />
barattiamo inquietudini<br />
con schegge di sole<br />
<strong>per</strong> le meridiane<br />
dei nostri muri.<br />
Graziana Ciani<br />
10
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.44 Pagina 11<br />
Un libro importante, di oltre 900 pagine, a tratti pesante (difficile<br />
seguire la terminologia relativa ai gradi militari e all'organizzazione<br />
tedesca), ma affascinante e alla fine coinvolgente. E' il<br />
“diario” di un ufficiale delle SS, Maximilen Aue, che si trova protagonista<br />
dell'epoca nazista della guerra russa,<br />
della questione ebraica, dei campi di concentramento,<br />
della fine del Reich con il bombardamento<br />
di Berlino vissuto in prima <strong>per</strong>sona. Ed è proprio<br />
questo il bello del libro: la visione assolutamente<br />
soggettiva, dal di dentro, di quell'epoca<br />
storica drammatica e terribile. Una visione che<br />
non giustifica gli eventi, ma ci aiuta a capire e ad<br />
osservare con una visone privilegiata gli uomini,<br />
le loro <strong>per</strong>sonalità tragiche, i <strong>per</strong>chè di quell'assurda<br />
guerra. Tutto questo con dovizia di particolari,<br />
anche fastidiosi, raccapriccianti (mutilazioni,<br />
stermini a freddo, migliaia di cumuli di cadaveri<br />
sparsi <strong>per</strong> il libro). E poco importa il punto di<br />
vista del narrante, le sue tendenze (non del tutto<br />
votato all'ideologia, omosessuale, con un rapporto<br />
incestuoso e maniacale con la sorella mai risolto<br />
e dal quale forse ha anche avuto dei figli), quel-<br />
Screening<br />
<strong>per</strong> la prevenzione<br />
e la diagnosi precoce<br />
dei tumori del collo<br />
dell’utero<br />
É’ un programma organizzato<br />
dalla Regione Friuli Venezia<br />
Giulia <strong>per</strong> la prevenzione e la<br />
diagnosi precoce dei tumori<br />
del collo dell'utero, rivolto alle<br />
donne residenti di età compresa<br />
tra i 25 e i 64 anni.<br />
L'<strong>Azienda</strong> <strong>Sanitari</strong>a invia una<br />
lettera d'invito ad eseguire<br />
ogni 3 anni un pap test.<br />
Questo esame e gli eventuali<br />
accertamenti successivi sono<br />
completamente gratuiti.<br />
Le Benevole<br />
lo che conta è lo sdegno che rimane all'ultima pagina, la consapevolezza<br />
del valore della vita umana (indipendentemente da<br />
razze, religioni) che è stato calpestato così brutalmente, l'immagine<br />
di una Italietta fascista patetica quanto tragica, la riconoscenza<br />
che va riservata ai liberatori (a prescindere poi<br />
dagli eventi dei decenni successivi). Se la storia<br />
non fosse andata così, saremmo ancora in un<br />
<strong>per</strong>iodo storico tra i più bui dell'intera umanità. Da<br />
consigliare caldamente.<br />
Aldo Iop<br />
NdR: Le Benevole sono le Eumenidi, cantate da<br />
Eschilo nell’Orestea, che proteggono Oreste dalla furia<br />
degli dei nonostante il matricidio di Clitennestra. Sono<br />
proprio le Benevole ad essere invocate alla fine del<br />
romanzo, quando Aue riesce a sfuggire alle ritorsioni<br />
naziste, ai bombardamenti alleati e anche ai giudici di<br />
Norimberga.<br />
Sono queste strane divinità, in grado di proteggere<br />
anche coloro che si sono macchiati dei crimini più efferati,<br />
a spingerci fino alla fine del romanzo senza riuscire<br />
ad odiare o a disprezzare il protagonista.<br />
Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi<br />
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia promuove <strong>per</strong> i residenti una campagna di prevenzione contro tre tipi di tumore: del<br />
collo dell'utero, della mammella e del colon retto. La diagnosi precoce è uno strumento indispensabile non solo <strong>per</strong> eventuali cure,<br />
ma anche <strong>per</strong> evitare l'insorgenza di alcune patologie oncologiche. La salute prima di tutto: un diritto <strong>per</strong> te, un dovere <strong>per</strong> la Regione.<br />
Informazioni su: http://www.regione.fvg.it<br />
Screening<br />
<strong>per</strong> la diagnosi precoce<br />
dei tumori<br />
della mammella<br />
E un programma organizzato<br />
dalla Regione Friuli Venezia<br />
Giulia <strong>per</strong> la diagnosi precoce<br />
dei tumori della mammella,<br />
rivolto alle donne residenti di<br />
età compresa tra i 50 e i 69<br />
anni. L'<strong>Azienda</strong> <strong>Sanitari</strong>a<br />
invia una lettera d'invito ad<br />
eseguire ogni 2 anni una<br />
m a m m o g r a f i a .<br />
Questo esame e gli eventuali<br />
accertamenti successivi sono<br />
completamente gratuiti.<br />
11<br />
Screening<br />
<strong>per</strong> la prevenzione<br />
e la diagnosi precoce<br />
dei tumori del colon retto<br />
É un programma organizzato<br />
dalla Regione Friuli Venezia<br />
Giulia <strong>per</strong> la diagnosi precoce<br />
dei tumori del colon retto,<br />
rivolto agli uomini e alle<br />
donne di età compresa tra i<br />
50 e i 69 anni. L'<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Sanitari</strong>a invia una lettera<br />
d'invito ad eseguire ogni 2<br />
anni un test semplice e gratuito:<br />
la ricerca del sangue<br />
occulto nelle feci. Questo<br />
esame e gli eventuali accertamenti<br />
successivi sono completamente<br />
gratuiti.
<strong>giornale</strong> base 16_lug.qxp 16/07/2009 11.44 Pagina 12<br />
A.S.S.ieme <strong>per</strong> 5 minuti<br />
Periodico Bimestrale<br />
dell’<strong>Azienda</strong> <strong>per</strong> i<br />
<strong>Servizi</strong> <strong>Sanitari</strong> n. 5 -<br />
”Bassa Friulana”<br />
Anno III - Numero 20<br />
<strong>luglio</strong>/<strong>agosto</strong> 2009<br />
Reg. presso il trib. di Udine<br />
n. 29/06 del 28.06.2006<br />
Direttore responsabile<br />
Daniela Gross<br />
Questo <strong>giornale</strong> é<br />
stampato su carta riciclata<br />
Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi<br />
venerdì 31 <strong>luglio</strong> 2009<br />
Elling<br />
di Petter Næss<br />
Norvegia, 2001 – 89' ca.<br />
Elling e Kjell Bjarne hanno passato<br />
gli ultimi due anni chiusi in un istituto<br />
<strong>per</strong> malati di mente. Ora che<br />
sono fuori stanno cercando di vivere<br />
la loro vita come <strong>per</strong>sone normali<br />
anche se Elling scrive poesie e le<br />
nasconde nelle confezioni di crauti al<br />
su<strong>per</strong>mercato aspettando che prima<br />
o poi qualcuno le legga, e Kjell<br />
Bjarne è fissato con le donne...<br />
Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione<br />
Redazione<br />
Tiziana Bonardi<br />
Patrizia Brunetti<br />
Marco Luigiano<br />
Meri Marin<br />
Giulia Morsut<br />
Chiara Obit<br />
Simona Schepis<br />
Paola Virgolin<br />
Contatti<br />
Tel. 0432-921444<br />
Fax. 0432-921500<br />
E-mail:<br />
redazione@ass5.sanita.fvg.it<br />
Posta interna : Redazione <strong>giornale</strong><br />
c/o Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />
CINEFORUM - LE FOLLE E IL FOLLE<br />
venerdì 25 settembre 2009<br />
Persepolis<br />
di Marjane Satrapi, Vincent<br />
Paronnaud Francia, 2007 – 95' ca.<br />
Attraverso gli occhi di una bambina<br />
di nove anni, la precoce ed estroversa<br />
Marjane, il film ci fa vedere come<br />
le s<strong>per</strong>anze di un popolo vengano<br />
distrutte quando i fondamentalisti<br />
prendono il potere, imponendo il<br />
velo alle donne e imprigionando<br />
migliaia di oppositori. Intelligente e<br />
impavida, la piccola Marjane aggira<br />
il controllo sociale dei "tutori dell'ordine"<br />
scoprendo il punk, gli ABBA e<br />
gli Iron Maiden.<br />
Inizio proiezioni ore 20.30 presso l’Auditorium San Marco<br />
Palmanova, info: tel. 339 3110647<br />
http://www.cinemanova.it e.mail cinemanova@gmail.com<br />
Per le Associazioni di Volontariato che o<strong>per</strong>ano nell'abito socio-sanitario<br />
del territorio della "Bassa Friulana"<br />
Per poter conoscere meglio tutte le Associazioni di Volontariato che o<strong>per</strong>ano nel territorio, le loro<br />
necessità e i loro obiettivi, al fine di dare inizio ad una fattiva collaborazione, si invitano le<br />
Associazioni a mettersi in contatto in tempi brevi con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’A.S.S. n.5<br />
“Bassa Friulana” telefono 0432-921444 dalle ore 08.30 alle 14.00 e-mail urp@ass5.sanita.fvg.it<br />
12<br />
Impaginazione e Grafica<br />
Marco Luigiano<br />
Loghi<br />
Denis Battaglia<br />
Stampa<br />
GRAFICHE FILACORDA<br />
viale Palmanova, 464/28<br />
33100 Udine - Italy<br />
tel. +39 0432 522 276<br />
http://www.grafichefilacorda.it/<br />
A questo numero hanno collaborato:<br />
Denis Battaglia<br />
Marina Canciani<br />
Graziana Ciani<br />
Aldo Iop<br />
Paolina Padulosi<br />
Sergio Paulon<br />
Marta Pordenon<br />
Liliana Salvador<br />
Francesca Sirianni<br />
Silla Stel<br />
Gianni Stelitano<br />
Paola Zanus<br />
I volontari dell’Audit Civico