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ENESTFreedom: Leucemia mieloide cronica, Nilotinib obiettivo guarigione completa

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<strong>Leucemia</strong> <strong>mieloide</strong> <strong>cronica</strong>, con <strong>Nilotinib</strong> <strong>obiettivo</strong> <strong>guarigione</strong><br />

<strong>completa</strong>. Studio EnestFreedom su sospensione trattamenti<br />

AIL, l’VIII “Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma”, in<br />

programma il 21 giugno, incentrata sull’importanza di sostenere la ricerca per il<br />

trattamento di queste malattie. La <strong>guarigione</strong> di molte malattie del sangue è oggi<br />

possibile. Lo studio clinico <strong>ENESTFreedom</strong> valuta l’opportunità di sospendere il<br />

trattamento con <strong>Nilotinib</strong> nei pazienti affetti da <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica che grazie<br />

al farmaco hanno raggiunto la Risposta Molecolare Completa. Venerdì 21 giugno speciale<br />

Numero Verde AIL – Problemi ematologici 800.226.524: dalle 8.00 alle 20.00 illustri<br />

ematologi italiani risponderanno ai pazienti e ai familiari.<br />

Guarire molti tumori del sangue non è più solo un sogno. Oggi, almeno in alcune forme di<br />

leucemia e di linfoma, il 70-80 per cento dei pazienti ottiene la <strong>guarigione</strong> <strong>completa</strong>. Anche<br />

la <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica, che fino ad una ventina d’anni fa portava quasi sempre alla<br />

morte ed aveva come unica possibilità terapeutica il trapianto di midollo, ora può essere<br />

controllata nel tempo. Grazie ai nuovi farmaci come nilotinib, nei pazienti che ottengono<br />

la risposta molecolare <strong>completa</strong>, ovvero un livello di cellule patologiche così basso da non<br />

poter essere evidenziato con le attuali tecniche di indagine, si potrebbe in futuro<br />

addirittura arrivare ad abbandonare le cure perché si è raggiunto un <strong>obiettivo</strong> fino a<br />

qualche anno fa impensabile: la <strong>guarigione</strong>.<br />

L’occasione per ribadire i successi ottenuti dalla ricerca scientifica è l’ottava “Giornata<br />

Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma” promossa dall’AIL e<br />

posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.<br />

“Questa Giornata dedicata all’informazione sui tumori del sangue ha valore soprattutto per<br />

i pazienti ematologici che in questa occasione sentono l’AIL ancora più vicina – spiega il<br />

Prof. Franco Mandelli, Presidente nazionale AIL. Il nostro impegno è quello di<br />

continuare a stare al loro fianco e impegnarci nella ricerca di nuove soluzioni di cura per le<br />

malattie del sangue, che oggi possono anche essere guarite in molti casi ma debbono<br />

comunque essere trattate al meglio per migliorare la durata della sopravvivenza dei malati<br />

e la loro qualità di vita”.<br />

In termini di risultati, la terapia della <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica è sicuramente quella che<br />

ha fatto registrare eccezionali progressi negli ultimi anni. Questa malattia, che fino a pochi<br />

anni fa poteva essere curata solo con il trapianto di cellule staminali, dopo l’avvento delle<br />

terapie mirate, il cui capostipite è imatinib, presenta altissime percentuali di sopravvivenza.<br />

Addirittura in caso di Risposta Molecolare Completa alle terapie con i farmaci di seconda<br />

generazione come nilotinib potrebbe far seguito la <strong>guarigione</strong>.<br />

“Mediamente il 40-50 per cento dei pazienti che ottengono la Risposta Molecolare<br />

Completa dopo terapia potrebbe raggiungere l’<strong>obiettivo</strong> della <strong>guarigione</strong>, ovvero la<br />

sospensione del trattamento senza andare incontro a recidive – precisa il Prof. Giuseppe


Saglio, Professore Ordinario di Ematologia dell’Università di Torino – Ospedale<br />

Universitario S. Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino). Per verificare questa ipotesi<br />

davvero rivoluzionaria è in corso lo studio <strong>ENESTFreedom</strong>, che mira proprio a valutare la<br />

possibilità di sospensione della terapia con nilotinib e quindi il raggiungimento dell’<strong>obiettivo</strong><br />

<strong>guarigione</strong> in pazienti con questa malattia”.<br />

L’Italia, grazie alle competenze scientifiche e agli alti livelli raggiunti dalla nostra<br />

ematologia, è uno dei Paesi chiave per lo svolgimento di questo grande studio<br />

internazionale. Otto sono infatti le strutture di ricerca nazionali impegnate nel trial, a<br />

riprova dell’altissimo livello scientifico e organizzativo dell’ematologia italiana.<br />

“La nostra ematologia offre un’ottimale gestione della <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica –<br />

puntualizza il Prof. Fabrizio Pane, Professore Ordinario di Ematologia - Direttore<br />

U.O. di Ematologia e Trapianti di Midollo Azienda Ospedaliera Universitaria<br />

Federico II di Napoli - Presidente della Società Italiana di Ematologia (SIE).<br />

Basti pensare ad esempio alla rete LABNET è un progetto originale nata in Italia sotto<br />

l’egida della SIE e gestito dal GIMEMA - Gruppo Italiano Malattie Ematologiche nell’adulto.<br />

Con LABNET si mettono in rete 43 strutture specializzate in biologia molecolare che<br />

effettuano un monitoraggio della risposta molecolare di elevato livello e privo di carico<br />

economico per pazienti ed ospedali”.<br />

Questo modello di monitoraggio del paziente è solo un esempio dei fondamentali passi<br />

avanti nella gestione e nel trattamento della <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica, malattia che oggi<br />

viene affrontata con maggior serenità e con crescenti speranze di giungere alla <strong>guarigione</strong><br />

definitiva.<br />

“La <strong>Leucemia</strong> Mieloide Cronica è una malattia clonale, espressione dell’espansione di una<br />

cellula staminale totipotente, caratterizzata da un progressivo accumulo di cellule mature<br />

granulocitarie a livello midollare – conclude il Dott. Massimo Breccia, Dirigente<br />

Medico, Azienda Policlinico Umberto I Centro di Ematologia Sapienza Università<br />

di Roma. In Italia si stima che ci siano circa 800-1000 nuovi casi l’anno, ma l’incidenza<br />

appare in costante aumento. La storia naturale della malattia è mutata profondamente con<br />

la scoperta dell’anomalia genetica nel 1960 e la successiva identificazione dell’enzima<br />

derivato da questa anomalia che ha portato a una terapia mirata”.<br />

Oggi, grazie a quella scoperta e allo sviluppo dei farmaci inibitori della tirosin-chinasi di<br />

seconda generazione come nilotinib, si spera addirittura di guarirla definitivamente<br />

liberando il paziente da ogni cura.<br />

“L’impegno di AIL è proseguire nella ricerca, grazie agli studiosi che in Italia lavorano in<br />

questo ambito e all’aiuto dei cittadini – conclude il Prof. Mandelli. Oggi sappiamo che in<br />

alcuni malati la vita può cambiare in positivo anche dopo una diagnosi come quella di<br />

leucemia <strong>mieloide</strong> <strong>cronica</strong>. La mia speranza è che anche in altre malattie neoplastiche del<br />

sangue, come altre forme di leucemia, i linfomi e i mielomi si possano identificare terapie<br />

sempre più specifiche e di successo. Su questo concentreremo gli sforzi della nostra<br />

associazione, oltre che sull’attenzione alla qualità di vita delle persone colpite da queste<br />

patologie. Ne è un esempio il Progetto Itaca, giunto alla sua quinta edizione, che prevede<br />

una “veleggiata” lunga 800 chilometri nel mar Tirreno: Anche la vela-terapia può offrire un<br />

sostegno a chi lotta contro queste malattie. Che oggi, grazie alla scienza, fanno un po’<br />

meno paura!”.<br />

FONTE: Novartis

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