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1 STUDIO DI CASE-CROSSOVER SU ORE DI SONNO E DI ...

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<strong>STU<strong>DI</strong>O</strong> <strong>DI</strong> <strong>CASE</strong>-<strong>CROSSOVER</strong> <strong>SU</strong> <strong>ORE</strong> <strong>DI</strong> <strong>SONNO</strong> E <strong>DI</strong> LAVORO E RISCHIO <strong>DI</strong><br />

INCIDENTI STRADALI<br />

Francesca Valent 1 , Stefano Di Bartolomeo 2 , Riccardo Marchetti 2 , Rodolfo Sbrojavacca 3 ,<br />

Fabio Barbone 1 , 2<br />

1 Istituto di Igiene ed Epidemiologia, Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine<br />

2 Cattedra di Igiene ed Epidemiologia, DPMSC, Università degli Studi di Udine<br />

3 Pronto Soccorso, Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine<br />

INTRODUZIONE<br />

• Privazione di sonno ed eccesso di lavoro sono risultati fattori di rischio per gli infortuni<br />

• Confondimento interpersonale o inadeguata scelta di gruppi di controllo possono aver<br />

distorto tali risultati<br />

• Il case-crossover minimizza questi problemi, poiché ciascun caso funge da controllo di se<br />

stesso<br />

OBIETTIVI<br />

• Studiare l’associazione tra incidenti stradali, sonno e ore di lavoro attraverso uno studio<br />

case-crossover<br />

METO<strong>DI</strong><br />

• Soggetti: campione di conducenti (di auto, motoveicoli, biciclette) arrivati vivi al Pronto<br />

Soccorso (PS) di Udine dal 12/3/2007 al 11/3/2008 dopo un incidente stradale, di età ≥14<br />

anni, con conoscenza dell’italiano, con consenso scritto alla ricerca, intervistabili entro 36<br />

ore dall’incidente<br />

• Reclutamento: in PS da parte di intervistatori addestrati nel corso di turni prestabiliti (a<br />

rotazione tutte le fasce orarie e i giorni della settimana erano coperti). Intervista con<br />

questionario semi-strutturato che raccoglieva informazioni personali, sul veicolo condotto e<br />

sull’incidente, nonché un diario orario delle eventuali esposizioni a guida, sonno, lavoro<br />

nelle 48 ore prima dell’incidente e consumo di alcol, pasti e caffé nelle 24 ore prima<br />

dell’incidente<br />

• Analisi dei dati: approccio degli intervalli appaiati. Rischio relativo (RR) di incidente ed<br />

intervalli di confidenza al 95% (95%CI) stimati con regressione logistica condizionata,<br />

anche aggiustando per giorno della settimana, ore di veglia e reciprocamente per le<br />

esposizioni di interesse<br />

1. Con finestra di esposizione caso fissa (Figura seguente): esposizioni nel periodo caso sono<br />

le ore di sonno e di lavoro nelle 24 ore precedenti l’incidente; nel periodo controllo: quelle<br />

nelle corrispondenti 24 ore del giorno prima - Inclusi nelle analisi solo i conducenti che<br />

avevano guidato nella finestra controllo, alla stessa ora dell’incidente il giorno precedente<br />

(impossibile avere incidenti quando non si guida)<br />

1


2. Ulteriore analisi delle ore di veglia con finestre di controllo individualizzate, selezionate<br />

sulla base dell’ultima guida precedente a quella dell’incidente (Figura seguente). Scopo:<br />

massimizzare l’efficienza<br />

RI<strong>SU</strong>LTATI<br />

• 877 conducenti giunti in PS durante i turni → 574 partecipanti (65.5%) → 230 (40.1%)<br />

inclusi nell’analisi relativa al sonno (con guida alla stessa ora dell’incidente il giorno precedente →<br />

182 lavoratori (analizzate anche le ore di lavoro)<br />

• I RR di incidente associati alle ore di sonno e di lavoro variamente classificate sono<br />

illustrate nelle tabelle sottostanti<br />

• Aggiustando per giorno della settimana, RR di incidente = 0.33 (IC95%: 0.10-1.08) per aver<br />

dormito 12 ore si associava ad un aumento del rischio di incidente di<br />

4 volte (RR=4.00; IC95%: 0.45-35.80). Il mutuo aggiustamento tra ore di sonno e di lavoro<br />

non modificava le stime<br />

• L’analisi delle ore di veglia sui 407 soggetti che avevano guidato in un qualsiasi momento<br />

da 16 a 32 ore prima dell’incidente, dopo aggiustamento per ora del giorno, ha mostrato che<br />

soggetti svegli da almeno 16 ore avevano un rischio di incidente decuplicato (RR=11.92;<br />

IC95%: 1.26-113.00)<br />

•<br />

2


CONCLUSIONI<br />

• Questo studio, pur con alcune limitazioni (imprecisione, possibili recall bias e non<br />

generalizzabilità dei risultati agli incidenti più gravi) indica che eccesso di lavoro e veglia<br />

prolungata possono rappresentare importanti fattori di rischio per gli incidenti stradali → i<br />

conducenti devono esserne resi coscienti<br />

• I risultati sul sonno sono controversi e potrebbero dipendere dal fatto che le ore di sonno<br />

recenti da un lato si ripercuotono sui livelli di stanchezza acuta, ma dall’altro potrebbero<br />

essere associate alla stanchezza cronica per un meccanismo compensativo<br />

3

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