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LA GOVERNANCE DELLE RETI PRIVATE<br />

alle spese or<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> gestione del consorzio, ma avrebbero minori po-<br />

teri decisionali 5 .<br />

Si noti, peraltro, che nei consorzi la <strong>di</strong>stribuzione <strong>degli</strong> utili può<br />

essere vietata perché non c’è uno scopo <strong>di</strong> lucro. Anche quando è am-<br />

messa, la <strong>di</strong>stribuzione <strong>degli</strong> utili può avvenire solo con criterio mutua-<br />

listico e non in proporzione ai contributi (su questo aspetto non c’è<br />

unanimità <strong>di</strong> vedute: v. PAOLUCCI 2009, p. 317-320). Si tratta <strong>di</strong> un<br />

vincolo che potrebbe scoraggiare gli investimenti. Ma si può immaginare<br />

una situazione nella quale il consorzio stabilisce delle tariffe d’uso<br />

della RPr, pagate da ciascun consorziato. Il ricavato delle tariffe servirebbe<br />

a remunerare il proprietario della RPr, che sosterrebbe gli investimenti.<br />

In questo caso l’infrastruttura non farebbe parte del patrimonio<br />

del consorzio.<br />

Per quanto riguarda il punto b), il consorzio dovrebbe assumere<br />

il ruolo <strong>di</strong> responsabile RPr e gestore unico dei rapporti con l’esterno.<br />

Questa soluzione presenta evidenti vantaggi per i consorziati, che vedrebbero<br />

ridursi i propri costi amministrativi. Nello stesso tempo, attribuire<br />

al consorzio il compito <strong>di</strong> gestore unico significa immaginare una<br />

struttura organizzativa ‘pesante’, e cioè la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> adeguate<br />

competenze per la gestione <strong>di</strong> molteplici rapporti commerciali e istituzionali.<br />

Com’è ovvio, il costo per il personale del consorzio è destinato<br />

ad aumentare. La sua entità <strong>di</strong>penderà anche dalla varietà <strong>di</strong> servizi che<br />

il consorzio intende offrire agli utenti della RPr. Una soluzione alternativa<br />

potrebbe essere la stipulazione <strong>di</strong> contratti per l’appalto <strong>di</strong> servizi<br />

con società specializzate. A tali società verrebbe delegata sia la gestione<br />

dei rapporti esterni riferibili alla RPr che la fornitura <strong>di</strong> servizi agli<br />

utenti. Un’ulteriore possibilità è la partecipazione del consorzio costituito<br />

per la gestione <strong>di</strong> una RPr ad un consorzio energia già esistente.<br />

5<br />

Una <strong>di</strong>stinzione analoga è già presente nello statuto del Consorzio Friuli Energia<br />

(http://www.friulienergia.it/, visitato il 21 gennaio 2013).<br />

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