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CAPITOLO TERZO<br />
soggetti (NAPOLANO, VACIAGO 2000, p. 26s.). In primo luogo, i pro-<br />
duttori potevano avere interesse ad aggregare la domanda proveniente<br />
dalle piccole imprese. Inoltre, <strong>di</strong>sponevano delle competenze tecniche<br />
per ottimizzare il servizio e gestire i rapporti con gli altri operatori del<br />
settore e con il regolatore. In secondo luogo, l’iniziativa per la costituzione<br />
del consorzio è venuta dalle associazioni industriali. Questi soggetti<br />
possono contare sul ra<strong>di</strong>camento nel territorio e una storia consolidata<br />
<strong>di</strong> rappresentanza <strong>degli</strong> interessi <strong>degli</strong> associati. Infine, i clienti<br />
idonei erano interessati a gestire un consorzio per scopo <strong>di</strong> lucro, investendo<br />
in infrastrutture e nell’offerta <strong>di</strong> servizi alle piccole imprese.<br />
Ovviamente, tutte e tre le categorie <strong>di</strong> promotori possono essere presenti<br />
nello stesso consorzio. Ad esempio, in un consorzio gestito da un<br />
cliente idoneo la partecipazione <strong>di</strong> associazioni industriali o <strong>di</strong> enti locali<br />
potrebbe garantire una più equilibrata rappresentanza <strong>degli</strong> interessi<br />
delle piccole imprese.<br />
Rispetto alla fase iniziale della liberalizzazione, è possibile registrare<br />
alcuni cambiamenti. Le associazioni industriali (in particolare,<br />
Confindustria e Confartigianato) continuano a sostenere l’aggregazione<br />
tramite consorzi, attraverso iniziative <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che vanno oltre<br />
l’ambito provinciale o regionale. Accanto a consorzi interamente privati<br />
sono ora presenti consorzi formati esclusivamente da enti pubblici, la<br />
cui attività è rivolta al settore della pubblica amministrazione. In questa<br />
categoria rientrano, ad esempio, il Consorzio Energia Toscana e il Consorzio<br />
CEV. Ulteriori cambiamenti riguardano le modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
dell’attività. Se in passato molti consorzi si limitavano alla ricerca<br />
delle offerte migliori, ma lasciavano ai fornitori la gestione dei rapporti<br />
con i consorziati, oggi è possibile registrare un numero consistente<br />
<strong>di</strong> consorzi che assume la qualifica <strong>di</strong> grossista e opera <strong>di</strong>rettamente nei<br />
mercati dell’energia. Anche le modalità <strong>di</strong> acquisto sono <strong>di</strong>ventate più<br />
sofisticate, con il ricorso a procedure <strong>di</strong> gara tra i fornitori e una maggiore<br />
varietà <strong>di</strong> soluzioni contrattuali. Inoltre, la gamma <strong>di</strong> servizi offer-