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74 CAPITOLO SECONDO In una successiva segnalazione del novembre 2012 (461/2012/I/ COM, p. 10s.) l’Aeeg precisa ulteriormente la dimensione del problema. L’introduzione delle RIU ha comportato nel 2011 una riduzione di gettito per gli oneri generali pari a €100 milioni. A questa cifra vanno ovviamente sommate le riduzioni di gettito derivanti da SEU e SSP. La conseguenza è che il valore medio unitario delle parti variabili della componente A3 è ormai arrivato a 42 €/MWh, applicabile solo a 264 TWh rispetto al totale di circa 314 TWh consumati nel 2011. Attualmente disponiamo quindi di una stima che potrebbe aumentare di poco per le RIU, pari a circa l’1% degli oneri generali. Difficile, invece, stimare la quantità complessiva di energia elettrica che nel prossimo futuro potrebbe essere consumata all’interno dei SEU. Secondo una simulazione, con una quota di energia elettrica consumata non soggetta a tariffe di trasporto e oneri generali pari al 37% (ad esempio a causa dell’introduzione su larga scala dei SEU), il valore unitario medio della componente A3 aumenterebbe del 32% e la bolletta del 4- 5% 34 . L’Aeeg ritiene che già oggi la sostenibilità finanziaria del sistema sia fortemente in dubbio. Pertanto, propone di modificare l’art. 38 d.lgs. 93/11 o l’art. 33 l. 99/09 introducendo un nuovo corrispettivo tariffario per le RIU che faccia riferimento sia alla potenza disponibile nel punto di interconnessione con la rete pubblica che ad una quota fissa relativa al medesimo punto. È prevedibile che tale proposta incontri l’opposizione delle molte associazioni di categoria che si sono pronunciate in favore di una regolazione che renda più agevole la costituzione 34 V. la presentazione di S. Lanza al convegno Energia e reti nelle politiche di coesione, Roma, 20 novembre 2012. Secondo una stima di M. Pezzaglia, presentazione al convegno Solarexpo 2012 Prospettive della generazione distribuita alla luce dei recenti interventi normativi, Verona, 5 maggio 2012, l’impiego dei SEU da parte di tutte le PMI, tutto il commercio, ristoranti e bar, nonché pubblica amministrazione, per un totale di 218 TWh, avrebbe un costo di €7 miliardi e determinerebbe un incremento del 5% della bolletta. Sembra però poco realistico sostenere che il 69% dei consumi di energia elettrica possa avvenire all’interno di SEU.

LA NORMATIVA ITALIANA di reti private 35 . In effetti, le RIU incidono in minima parte sul mancato gettito degli oneri di sistema. Penalizzarle in misura eccessiva non ap- pare quindi giustificato. Inoltre, occorre interrogarsi sull’opportunità (e sulla legittimità) di una regolazione che preveda un regime tariffario diverso per SEU, RIU e RPr. È il caso di osservare che tutte le reti private sono potenzialmente in grado di produrre benefici per il sistema elettrico. Ad esempio, le reti private possono ridurre le perdite di rete perché garantiscono il trasporto dell’energia elettrica su distanze minori. Si dovrebbe, quindi, immaginare una regolazione tariffaria delle reti private che tenga conto dei benefici prodotti per il sistema elettrico (v. i riferimenti in BASU E AL. 2011, p. 4350s.). Nella maggior parte dei casi, però, non sono state formulate proposte alternative per risolvere il problema di sostenibilità finanziaria segnalato dall’Aeeg. Solo l’Associazione Tecnici Energie Rinnovabili ha suggerito una revisione della distribuzione degli oneri generali. Le reti private dovrebbero essere esentate dalla componente di oneri relativi al finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili e pagare i corrispettivi di trasporto in percentuale ridotta. Anche questa proposta, però, non fornisce dati sufficienti sulla sostenibilità finanziaria del sistema. Alcune misure già adottate o in preparazione potrebbero avere un impatto sulla sostenibilità finanziaria. Alla fine del 2012 l’Aeeg ha dato attuazione a quanto previsto dall’art. 23.3 d.m. 6 luglio 2012 e attribuito una parte degli oneri generali agli impianti che usufruiscono dello SSP (del. 570/2012/R/efr). Inoltre, è prevista la revisione degli oneri generali di sistema per le imprese a forte consumo di energia (art. 39 l. 134/12) 36 . Ma le dimensioni del problema della sostenibilità finan- 35 V., in questo senso, i documenti presentati da Ascomac, Lega Nazionale Cooperative, RETE Imprese Italia, Aper e Ater nell’audizione presso l’Aeeg del 20 settembre 2012. 36 La segnalazione dell’AGCOM AS992 del 6 novembre 2012 rileva nell’attuale meccanismo di esenzione dagli oneri generali una discriminazione a danno di piccole e 75

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CAPITOLO SECONDO<br />

In una successiva segnalazione del novembre 2012 (461/2012/I/<br />

COM, p. 10s.) l’Aeeg precisa ulteriormente la <strong>di</strong>mensione del problema.<br />

L’introduzione delle RIU ha comportato nel 2011 una riduzione <strong>di</strong><br />

gettito per gli oneri generali pari a €100 milioni. A questa cifra vanno<br />

ovviamente sommate le riduzioni <strong>di</strong> gettito derivanti da SEU e SSP. La<br />

conseguenza è che il valore me<strong>di</strong>o unitario delle parti variabili della<br />

componente A3 è ormai arrivato a 42 €/MWh, applicabile solo a 264<br />

TWh rispetto al totale <strong>di</strong> circa 314 TWh consumati nel 2011.<br />

Attualmente <strong>di</strong>sponiamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una stima che potrebbe aumentare<br />

<strong>di</strong> poco per le RIU, pari a circa l’1% <strong>degli</strong> oneri generali. Difficile,<br />

invece, stimare la quantità complessiva <strong>di</strong> energia elettrica che<br />

nel prossimo futuro potrebbe essere consumata all’interno dei SEU. Secondo<br />

una simulazione, con una quota <strong>di</strong> energia elettrica consumata<br />

non soggetta a tariffe <strong>di</strong> trasporto e oneri generali pari al 37% (ad esempio<br />

a causa dell’introduzione su larga scala dei SEU), il valore unitario<br />

me<strong>di</strong>o della componente A3 aumenterebbe del 32% e la bolletta del 4-<br />

5% 34 .<br />

L’Aeeg ritiene che già oggi la sostenibilità finanziaria del sistema<br />

sia fortemente in dubbio. Pertanto, propone <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’art. 38<br />

d.lgs. 93/11 o l’art. 33 l. 99/09 introducendo un nuovo corrispettivo<br />

tariffario per le RIU che faccia riferimento sia alla potenza <strong>di</strong>sponibile<br />

nel punto <strong>di</strong> interconnessione con la rete pubblica che ad una quota fissa<br />

relativa al medesimo punto. È preve<strong>di</strong>bile che tale proposta incontri<br />

l’opposizione delle molte associazioni <strong>di</strong> categoria che si sono pronunciate<br />

in favore <strong>di</strong> una regolazione che renda più agevole la costituzione<br />

34 V. la presentazione <strong>di</strong> S. Lanza al convegno Energia e reti nelle politiche <strong>di</strong> coesione,<br />

Roma, 20 novembre 2012. Secondo una stima <strong>di</strong> M. Pezzaglia, presentazione al<br />

convegno Solarexpo 2012 Prospettive della generazione <strong>di</strong>stribuita alla luce dei recenti<br />

interventi normativi, Verona, 5 maggio 2012, l’impiego dei SEU da parte <strong>di</strong> tutte le<br />

PMI, tutto il commercio, ristoranti e bar, nonché pubblica amministrazione, per un totale<br />

<strong>di</strong> 218 TWh, avrebbe un costo <strong>di</strong> €7 miliar<strong>di</strong> e determinerebbe un incremento del 5%<br />

della bolletta. Sembra però poco realistico sostenere che il 69% dei consumi <strong>di</strong> energia<br />

elettrica possa avvenire all’interno <strong>di</strong> SEU.

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