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CAPITOLO QUINTO<br />
1) una definizione <strong>di</strong> rete privata che fissi limiti ragionevoli per quanto<br />
riguarda le sue <strong>di</strong>mensioni e il numero <strong>di</strong> partecipanti, in moda da<br />
garantirne la sostenibilità finanziaria;<br />
2) un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong> registrazione, amministrato<br />
dal regolatore statale;<br />
3) una definizione dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri dei gestori <strong>di</strong> reti private;<br />
4) una definizione dei <strong>di</strong>ritti <strong>degli</strong> utenti <strong>di</strong> reti private, in particolare<br />
per quanto riguarda la qualità del servizio e l’alternativa fra opt-in e<br />
opt-out in una rete privata;<br />
5) criteri per la determinazione delle tariffe che devono essere applicate<br />
alla rete privata e dalla rete privata, con particolare attenzione alla<br />
<strong>di</strong>stribuzione <strong>degli</strong> oneri <strong>di</strong> sistema fra reti private e operatori tra<strong>di</strong>zionali;<br />
6) procedure semplificate per l’autorizzazione alla costruzione <strong>di</strong> reti<br />
private, in particolare quando è previsto l’impiego <strong>di</strong> fonti rinnovabili;<br />
7) regole sulla connessione che tengano conto delle caratteristiche tecniche<br />
<strong>di</strong> ciascuna rete privata;<br />
8) criteri e misura della partecipazione delle reti private agli incentivi<br />
per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la promozione dell’efficienza<br />
energetica;<br />
L’ultimo aspetto su cui occorre soffermare l’attenzione sono le<br />
proposte sulla governance delle reti private. Coerentemente con la varietà<br />
<strong>di</strong> soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>sponibili e con le <strong>di</strong>fferenze sul piano<br />
della regolazione da uno Stato all’altro, i modelli proposti sono numerosi.<br />
Ciascuno presenta elementi <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza. Le <strong>di</strong>fferenze<br />
più rilevanti riguardano il soggetto che assume il controllo dell’infrastruttura,<br />
le modalità <strong>di</strong> gestione e le modalità <strong>di</strong> finanziamento. Inoltre,<br />
alcuni modelli prevedono un maggior grado <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>di</strong> enti<br />
pubblici. Gli esempi principali possono essere così riassunti: