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152<br />

CAPITOLO QUINTO<br />

1) una definizione <strong>di</strong> rete privata che fissi limiti ragionevoli per quanto<br />

riguarda le sue <strong>di</strong>mensioni e il numero <strong>di</strong> partecipanti, in moda da<br />

garantirne la sostenibilità finanziaria;<br />

2) un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong> registrazione, amministrato<br />

dal regolatore statale;<br />

3) una definizione dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri dei gestori <strong>di</strong> reti private;<br />

4) una definizione dei <strong>di</strong>ritti <strong>degli</strong> utenti <strong>di</strong> reti private, in particolare<br />

per quanto riguarda la qualità del servizio e l’alternativa fra opt-in e<br />

opt-out in una rete privata;<br />

5) criteri per la determinazione delle tariffe che devono essere applicate<br />

alla rete privata e dalla rete privata, con particolare attenzione alla<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>degli</strong> oneri <strong>di</strong> sistema fra reti private e operatori tra<strong>di</strong>zionali;<br />

6) procedure semplificate per l’autorizzazione alla costruzione <strong>di</strong> reti<br />

private, in particolare quando è previsto l’impiego <strong>di</strong> fonti rinnovabili;<br />

7) regole sulla connessione che tengano conto delle caratteristiche tecniche<br />

<strong>di</strong> ciascuna rete privata;<br />

8) criteri e misura della partecipazione delle reti private agli incentivi<br />

per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la promozione dell’efficienza<br />

energetica;<br />

L’ultimo aspetto su cui occorre soffermare l’attenzione sono le<br />

proposte sulla governance delle reti private. Coerentemente con la varietà<br />

<strong>di</strong> soluzioni tecnologiche <strong>di</strong>sponibili e con le <strong>di</strong>fferenze sul piano<br />

della regolazione da uno Stato all’altro, i modelli proposti sono numerosi.<br />

Ciascuno presenta elementi <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza. Le <strong>di</strong>fferenze<br />

più rilevanti riguardano il soggetto che assume il controllo dell’infrastruttura,<br />

le modalità <strong>di</strong> gestione e le modalità <strong>di</strong> finanziamento. Inoltre,<br />

alcuni modelli prevedono un maggior grado <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>di</strong> enti<br />

pubblici. Gli esempi principali possono essere così riassunti:

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