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ESPERIENZE EUROPEE ED EXTRAEUROPEE<br />

buita sono state previste regole specificamente rivolte alla connessione<br />

<strong>di</strong> impianti alimentati da fonti rinnovabili attraverso reti interne <strong>di</strong> un<br />

consumatore (red interior de un consumidor). In particolare, il real<br />

decreto 1699/2011 del 18 novembre 2011 prevede:<br />

1) una definizione <strong>di</strong> rete interna (art. 3, lett. c);<br />

2) campo <strong>di</strong> applicazione circoscritto agli impianti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni<br />

che si connettono attraverso una rete interna alla rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

(art. 2);<br />

3) possibilità <strong>di</strong> un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> connessione abbreviato nel caso <strong>di</strong><br />

potenza non superiore a 10 kW (art. 9);<br />

4) previsione <strong>di</strong> un unico titolare <strong>di</strong> tutti gli impianti <strong>di</strong> consumo e produzione<br />

allacciati alla rete privata (art. 13.2) e il limite <strong>di</strong> potenza <strong>di</strong><br />

100 kW per gli impianti <strong>di</strong> produzione (art. 13.3);<br />

5) possibilità <strong>di</strong> installare contatori <strong>di</strong>fferenti per ciascun impianto <strong>di</strong><br />

produzione e consumo o un unico contatore (art. 18.3)<br />

6) previsione <strong>di</strong> un real decreto (non ancora emanato) che regolamenti<br />

il caso <strong>di</strong> energia elettrica prodotta in una rete interna per autoconsumo<br />

(<strong>di</strong>sposición a<strong>di</strong>cional segunda).<br />

La mancanza <strong>di</strong> una specifica normativa sulle reti private è<br />

probabilmente all’origine dell’interpretazione restrittiva data dallo stesso<br />

regolatore dell’energia (CNE) alle norme sull’attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Ad esempio, nel caso della fornitura <strong>di</strong> energia elettrica da parte <strong>di</strong><br />

enti pubblici portuali, la CNE ha ritenuto (provve<strong>di</strong>mento n. 62 del 15<br />

aprile 2010) che l’ente sia un unico cliente, anche se somministra energia<br />

elettrica ai consumatori che operano nelle aree portuali. Pertanto, all’ente<br />

portuale non si applicherebbe la <strong>di</strong>sciplina prevista per l’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione. Si tratta, però, <strong>di</strong> un’interpretazione <strong>di</strong>scutibile e probabilmente<br />

in contrasto con l’orientamento espresso dalla giurispruden-<br />

Report to the European Commission 2012, 12 luglio 2012 (www.cne.es, visitato il 23<br />

gennaio 2013).<br />

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