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ESPERIENZE EUROPEE ED EXTRAEUROPEE<br />

nici necessari per garantirne la sicurezza e per controllare l’esposizione<br />

a campi elettromagnetici. L’art. 24 del decreto estende una parte <strong>di</strong> queste<br />

<strong>di</strong>sposizioni alle opere assimilabili alle reti pubbliche. Tali opere<br />

includono gli impianti a monte <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> immissione o a valle <strong>di</strong><br />

un punto <strong>di</strong> prelievo dalla rete pubblica, collocati sia su proprietà pubbliche<br />

che private. Questa definizione dovrebbe includere le reti private.<br />

L’estensione delle procedure <strong>di</strong> autorizzazione e dei requisiti tecnici<br />

è parziale. Le opere assimilabili <strong>di</strong>spongono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> un regime semplificato.<br />

Nello stesso tempo, l’art. 24 attribuisce all’autorità amministrativa<br />

il potere <strong>di</strong> rifiutare l’autorizzazione delle opere qualora le giu<strong>di</strong>chi<br />

incompatibili o superflue rispetto agli obblighi dei gestori <strong>di</strong> reti<br />

pubbliche. Inoltre, è prevista la consultazione dei gestori <strong>di</strong> reti pubbliche.<br />

Secondo il parere sul progetto <strong>di</strong> decreto espresso il 17 marzo 2011<br />

dalla Commission de régulation de l’énergie (CRE), l’autorità amministrativa<br />

potrebbe rifiutare l’autorizzazione solo per motivi <strong>di</strong> sicurezza e<br />

<strong>di</strong> corretto funzionamento delle reti pubbliche. Questa in<strong>di</strong>cazione non<br />

è stata però recepita dal decreto.<br />

I requisiti per la connessione alle reti pubbliche sono anche il<br />

secondo punto <strong>di</strong> emersione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina francese delle reti private.<br />

In tre occasioni il comité de règlement des <strong>di</strong>fférends et de sanctions<br />

(CoRDiS), costituito presso la CRE, ha ritenuto ammissibile la connessione<br />

<strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> produzione da fonti rinnovabili in forma in<strong>di</strong>retta, e<br />

cioè attraverso reti private. Due decisioni sono state confermate dalla<br />

Corte d’appello <strong>di</strong> Parigi. La prima decisione è stata anche parzialmente<br />

confermata dalla Corte <strong>di</strong> cassazione 6 . Nel primo caso il <strong>di</strong>stributore<br />

ERDF rifiutava <strong>di</strong> concedere la connessione ad un impianto a biomasse<br />

collocato che utilizzava la rete privata <strong>di</strong> un’altra società collocata nello<br />

6 Decisione del CoRDiS 2 ottobre 2009 (Tembec Tarascon e Bioenerg), confermata<br />

da App. Paris 7 aprile 2011, a sua volta confermata da Cass., ch. com., 12 giugno 2012;<br />

decisione del CoRDiS 12 luglio 2010 (Le Nouvion), confermata da App. Paris 30 giugno<br />

2011; decisione del CoRDiS 12 <strong>di</strong>cembre 2011 (Cogestar). Tutte le decisioni sono<br />

<strong>di</strong>sponibili sul sito www.cre.fr, visitato il 21 gennaio 2013.<br />

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