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98<br />

CAPITOLO TERZO<br />

trica, ma non mancano esempi <strong>di</strong> cooperative nel settore del gas, delle<br />

bioenergie e del teleriscaldamento. È possibile osservare una certa varietà<br />

<strong>di</strong> modelli impren<strong>di</strong>toriali. In alcuni casi la cooperativa opera in<br />

modo analogo ad un consorzio energia, e cioè come aggregatore della<br />

domanda con l’obiettivo <strong>di</strong> ottenere con<strong>di</strong>zioni più favorevoli sul mercato.<br />

In altri casi la cooperativa produce energia elettrica (prevalentemente<br />

da fonti idroelettriche e rinnovabili) che può cedere sul mercato<br />

o <strong>di</strong>stribuire per l’autoconsumo dei soci attraverso reti <strong>di</strong> cui è proprietaria<br />

14 .<br />

Il “vantaggio cooperativo” è stato in<strong>di</strong>viduato nel coinvolgimento<br />

<strong>di</strong>retto dei soci, che consentirebbe <strong>di</strong> offrire servizi <strong>di</strong> elevata<br />

qualità e corrispondenti alle loro preferenze. Inoltre, la forte componente<br />

identitaria della cooperativa garantirebbe la possibilità <strong>di</strong> perseguire<br />

obiettivi non facilmente realizzabili tramite meccanismi <strong>di</strong> mercato, in<br />

particolare per quanto riguarda la protezione dell’ambiente. Oltre a questi<br />

benefici non monetizzabili, i soci otterrebbero anche con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

fornitura dell’energia elettrica più favorevoli <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> mercato nonché<br />

eventuali ristorni.<br />

Partendo dall’osservazione delle cooperative elettriche statunitensi,<br />

è stato osservato che questa struttura <strong>di</strong> governance ha maggiori<br />

probabilità <strong>di</strong> successo nel caso <strong>di</strong> omogeneità <strong>degli</strong> interessi e <strong>di</strong> stabilità<br />

del gruppo dei soci. In pratica, si potrebbe ricorrere alle cooperative<br />

nel settore elettrico solo quando i soci appartengono tutti allo stesso<br />

segmento (domestico o industriale) e nelle zone rurali dove la mobilità<br />

è ridotta (HANSMANN 2005, p. 189-200). La letteratura italiana mostra<br />

invece <strong>di</strong> ritenere possibile un ricorso più ampio alla forma cooperativa<br />

15 . È stato osservato che in <strong>di</strong>verse cooperative elettriche sono pre-<br />

14<br />

Per un’analisi dei dati v. SPINICCI (2011a, b); OSSERVATORIO SULLA COOPERAZIO-<br />

NE ELETTRICA (2011).<br />

15<br />

Per alcune critiche <strong>di</strong> carattere generale all’analisi <strong>di</strong> Hansmann v. BORZAGA,<br />

TORTIA (2005, p. 249-254). Con specifico riferimento alle cooperative elettriche v.<br />

FACCIOLINI (2007); SPINICCI (2011a).

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