Ottobre - Publidea95

mento, offrendo al
vasto pubblico
ostiense sempre
dell’ottima musica,
ma attraverso la
scuola gratuita per
cantanti emergenti
del XIII istituita da
“Ostia in musica”,
riveste anche un’
importante funzione
sociale nel tenere
impegnati i
giovani del territorio
in un’attività
proficua, culturalmente
e creativamente
fertile. In più
rappresenta un bacino
di veri e propri talenti a cui
viene data non solo la possibilità,
spesso difficile a trovarsi nel
mondo dello spettacolo, di mettersi
in luce e vivere l’esperienza
tili e più leggeri di un piccolo
libro, in grado di custodire enciclopedie
intere.
Solo che hanno bisogno di ardware;
cioè di un supporto per
decifrarli.
Hanno anche bisogno di alimentazione:
batterie, corrente elettrica.
Il libro no.
L’hardware del libro è il lettore.
Una volta che lo reggi tra le
mani, non hai bisogno di clic-
edificante del palco, ma ai primi
due classificati anche l’occasione
di partecipare all’ambito stage
del Sanremo Lab, trampolino di
lancio per il prossimo festival di
Sanremo. I 16 giovani finalisti
sono stati accompagnati dalla
grande musica dal vivo dei 50
elementi dell’orchestra Nova
Amadeus, diretta dal Maestro
Stefano Sovrani. È stato l’assessore
Olive a scoprire che questo
gruppo di professionisti, noti per
aver suonato anche in occasione
delle celebrazioni per la beatificazione
di Giovanni Paolo II, ha
la sua sede legale all’Infernetto
ed è quindi stato motivo d’orgoglio
ospitare la performance di
un’orchestra di tale calibro appartenente
al territorio. Nel corso
della seconda serata non solo si è
tenuta una tappa del tour della
promessa di X-factor Giusy Fer-
care, connettere, accendere
niente. Puoi aprirlo su un’isola
deserta e sul cucuzzolo di una
montagna, portartelo in tasca
ovunque senza spine, spinotti,
password.
Basta la luce del sole o di una miserabile
lampadina e la scrittura
si illumina – Che dire del libro
sul comodino? E’ lì che aspetta
con il suo segnalibro pronto a
raccontarti… il resto non letto, o
rivedere le foto stampate.
reri. Ma è stata anche un’occasione
per presentare un volume
di cultura nostrana “Tra Roma e
il mare” ultima perla della casa
editrice Publidea95, donato pubblicamente
ad Amerigo Olive,
che ne ha incoraggiato il progetto,
evento applauditissimo
dalle 15 mila persone presenti. Il
libro offre uno scorcio quanto
mai profondo e intenso che racconta,
documenta la realtà storica
dei quartieri del nostro entroterra,
con l’ausilio di splendide
fotografie d’archivio che riportano
alla luce stralci di vita delle
comunità che hanno contribuito
alla costruzione del XIII. L’autore
Giulio Mancini ha voluto approfittare
dell’occasione per ringraziare
la direttrice della
publidea95 Caterina Dini, elogiando
il suo impegno e la sua
dedizione costante nella promo-
Tutto questo per dire che il complesso
di inferiorità del vecchio
libro di carta, nel mezzo dell’assedio
dei contenitori elettronici
andrebbe parecchio sdrammatizzato,
se non addirittura ribaltato.
L’atto di mettere un libro in valigia,
o nella tasca della giacca, è
modernissimo.
E i pro e i contro della lettura (attività
immodificabile da eventuali
mutamenti di medium che
difficilmente, comunque, riusci-
zione e valorizzazione del territorio.
La serata finale è stata impreziosita
dalla performance teatrale di
Corrado Croce che ha interpretato
brani tratti dalle Confessioni
di Sant’Agostino, opera autobiografica
che, oltre a profonde riflessioni
di carattere filosofico,
conserva la storia della conversione
del santo al cristianesimo,
percorso esistenziale maturatosi
proprio nella nostra città. È stata
poi la volta del concerto dell’affermato
Marco Masini in quest’ultimo
appuntamento che si è
acceso nel gran finale di luci e di
fuochi dell’abituale spettacolo pirotecnico
per poi dissolversi in
fumo sopra le teste di oltre 20
mila partecipanti accorsi ad un
evento locale con le carte in regola
per ottenere numeri da capogiro.
ranno ad essere più agili e pratici
del libro di carta) dipendono solamente
da noi, perché il gomitolo
della scrittura può essere
srotolato solamente dalla mente
del lettore, non da altro.
L’hardware siamo noi.
Il nostro libro non si spegne mai
è sempre lì: puoi prestarlo, puoi
rileggerlo e puoi infine, in ogni
momento, anche dopo anni vedere
le frasi che hai sottolineato
per non dimenticare…
OTTOBRE2011 Duilio Litorale
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