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Ottobre - Publidea95

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L’OBESITà<br />

nell’anziano<br />

L’obesità è considerata una<br />

patologia anche nell’anziano?<br />

In passato il sovrappeso nell’anziano<br />

era una condizione un<br />

poco sottovalutata in quanto<br />

considerata una conseguenza secondaria,<br />

quasi inevitabile, dell’avanzare<br />

dell’età.<br />

Oggi invece le viene rivolta<br />

un’attenzione maggiore a causa<br />

delle sue possibili conseguenze<br />

sulla salute.<br />

Quali sono le conseguenze che<br />

si possono avere con l’avanzare<br />

dell’età se il peso corporeo<br />

tende a diventare eccessivo?<br />

Nell’anziano possono determinarsi<br />

o aggravarsi patologie come<br />

il diabete, le dislipidemie (aumento<br />

di colesterolo e trigliceridi),<br />

le artropatie, l’ipertensione<br />

arteriosa e i problemi respiratori.<br />

Tutto ciò contribuisce a peggiorare<br />

la qualità della vita e a ridurre<br />

le capacità motorie del soggetto.<br />

Mai come nell’avanzare dell’età<br />

è necessario il movimento fisico<br />

al fine di rallentare la patologia<br />

artrosica e favorire la circolazione<br />

sanguigna.<br />

Secondo alcuni studi, nelle persone<br />

obese la disabilità compare<br />

circa 10 anni prima che nelle persone<br />

normopeso a causa della<br />

comparsa o dell’aggravarsi delle<br />

patologie sopra citate.<br />

E’ anche vero però che, soprattutto<br />

nelle donne, un indice di<br />

massa corporea (BMI) basso è<br />

associato ad una riduzione della<br />

durata della vita e ad un peggioramento<br />

della capacità motoria<br />

degli arti inferiori.<br />

La frequenza dell’obesità come<br />

tende a modificarsi nel tempo?<br />

Proprio come nella popolazione<br />

generale, anche negli anziani, in<br />

questi ultimi anni, si è assistito ad<br />

un notevole aumento di frequenza<br />

del sovrappeso e dell’obesità<br />

Questo avviene in entrambi i<br />

sessi, a tutte le età, in tutte le<br />

razze e per tutti i livelli di istruzione.<br />

Tutto ciò sembra in contraddizione<br />

con l’aumento dell’età media<br />

di sopravvivenza, ma molto<br />

probabilmente solo nel futuro si<br />

potranno vedere gli effetti sulla<br />

sopravvivenza di questa “epidemia”<br />

che colpisce la popolazione<br />

di tutti i paesi occidentali ed oramai<br />

anche quelli in via di sviluppo.<br />

Quali sono i fattori che facilitano<br />

lo sviluppo dell’obesità<br />

negli anziani?<br />

La causa principale dell’obesità è<br />

sempre, come anche nei giovani,<br />

uno squilibrio energetico tra le<br />

calorie ingerite e quelle consumate.<br />

Si associano scorrette abitudini<br />

alimentari come il consumo di<br />

cibi e bevande ad alto contenuto<br />

calorico, con una riduzione dell’attività<br />

fisica; con l’avanzare<br />

dell’età si cammina di meno, si<br />

sta più tempo in casa seduti, e<br />

raramente si fa attività sportiva.<br />

Inoltre con il progredire dell’età<br />

si ha un rallentamento del metabolismo<br />

ed una riduzione notevole<br />

del fabbisogno calorico.<br />

Nelle persone anziane svolge anche<br />

un ruolo importante, a volte,<br />

la solitudine che spinge ad un disordine<br />

alimentare che porta al<br />

consumo di cibi veloci e gratificanti<br />

come i carboidrati.<br />

Quali sono le strategie per<br />

combattere questa patologia?<br />

Il meccanismo migliore è quello<br />

di risolvere i problemi di peso<br />

nei bambini e negli adulti ricorrendo<br />

ad una corretta educazione<br />

alimentare che spieghi quali possono<br />

essere le fonti “inapparenti”<br />

di calorie e come sia necessario<br />

incrementare in modo sano il dispendio<br />

energetico.<br />

Come variano le prospettive di<br />

vita per un anziano obeso?<br />

Negli ultra ottantacinquenni un<br />

moderato sovrappeso sembrerebbe<br />

non comportare un aumento<br />

della mortalità, anzi potrebbe<br />

rivelarsi più pericoloso un<br />

dimagramento eccessivo.<br />

Sulle statistiche però potrebbe in-<br />

testo// Carola Chiarlitti<br />

A colloquio con...<br />

Dott.ssa Giordana Franciotti<br />

Specialista in endocrinologia<br />

malattie metaboliche<br />

e diabetologia<br />

cidere il fatto che molti obesi<br />

gravi non arrivano a diventare<br />

molto anziani, gli uomini obesi<br />

infatti sopravvivono poco dopo<br />

la mezza età a causa delle concomitanti<br />

patologie cardiovascolari,<br />

mentre coloro che sopravvivono<br />

raggiungono un equilibrio<br />

che li rende apparentemente resistenti<br />

ai danni del grasso corporeo<br />

in eccesso.<br />

Concludendo quindi, nell’anziano<br />

va evitata la perdita di peso<br />

aggressiva e bisogna porsi degli<br />

obiettivi meno pretenziosi che<br />

nei soggetti più giovani.<br />

Bisogna tendere più che altro a<br />

migliorare i parametri respiratori,<br />

la capacità motoria e a regolare i<br />

valori metabolici nel sangue (glicemia,<br />

colesterolo, trigliceridi).<br />

Ovviamente in caso di obesità<br />

grave l’approccio sarà diverso.<br />

Dott.ssa Giordana Franciotti<br />

Studio:<br />

06.56338303/338.9297283<br />

e-mail:<br />

giordanafranciotti@tiscali.it<br />

OTTOBRE2011 Duilio Litorale<br />

33<br />

B

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