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L’OBESITà<br />
nell’anziano<br />
L’obesità è considerata una<br />
patologia anche nell’anziano?<br />
In passato il sovrappeso nell’anziano<br />
era una condizione un<br />
poco sottovalutata in quanto<br />
considerata una conseguenza secondaria,<br />
quasi inevitabile, dell’avanzare<br />
dell’età.<br />
Oggi invece le viene rivolta<br />
un’attenzione maggiore a causa<br />
delle sue possibili conseguenze<br />
sulla salute.<br />
Quali sono le conseguenze che<br />
si possono avere con l’avanzare<br />
dell’età se il peso corporeo<br />
tende a diventare eccessivo?<br />
Nell’anziano possono determinarsi<br />
o aggravarsi patologie come<br />
il diabete, le dislipidemie (aumento<br />
di colesterolo e trigliceridi),<br />
le artropatie, l’ipertensione<br />
arteriosa e i problemi respiratori.<br />
Tutto ciò contribuisce a peggiorare<br />
la qualità della vita e a ridurre<br />
le capacità motorie del soggetto.<br />
Mai come nell’avanzare dell’età<br />
è necessario il movimento fisico<br />
al fine di rallentare la patologia<br />
artrosica e favorire la circolazione<br />
sanguigna.<br />
Secondo alcuni studi, nelle persone<br />
obese la disabilità compare<br />
circa 10 anni prima che nelle persone<br />
normopeso a causa della<br />
comparsa o dell’aggravarsi delle<br />
patologie sopra citate.<br />
E’ anche vero però che, soprattutto<br />
nelle donne, un indice di<br />
massa corporea (BMI) basso è<br />
associato ad una riduzione della<br />
durata della vita e ad un peggioramento<br />
della capacità motoria<br />
degli arti inferiori.<br />
La frequenza dell’obesità come<br />
tende a modificarsi nel tempo?<br />
Proprio come nella popolazione<br />
generale, anche negli anziani, in<br />
questi ultimi anni, si è assistito ad<br />
un notevole aumento di frequenza<br />
del sovrappeso e dell’obesità<br />
Questo avviene in entrambi i<br />
sessi, a tutte le età, in tutte le<br />
razze e per tutti i livelli di istruzione.<br />
Tutto ciò sembra in contraddizione<br />
con l’aumento dell’età media<br />
di sopravvivenza, ma molto<br />
probabilmente solo nel futuro si<br />
potranno vedere gli effetti sulla<br />
sopravvivenza di questa “epidemia”<br />
che colpisce la popolazione<br />
di tutti i paesi occidentali ed oramai<br />
anche quelli in via di sviluppo.<br />
Quali sono i fattori che facilitano<br />
lo sviluppo dell’obesità<br />
negli anziani?<br />
La causa principale dell’obesità è<br />
sempre, come anche nei giovani,<br />
uno squilibrio energetico tra le<br />
calorie ingerite e quelle consumate.<br />
Si associano scorrette abitudini<br />
alimentari come il consumo di<br />
cibi e bevande ad alto contenuto<br />
calorico, con una riduzione dell’attività<br />
fisica; con l’avanzare<br />
dell’età si cammina di meno, si<br />
sta più tempo in casa seduti, e<br />
raramente si fa attività sportiva.<br />
Inoltre con il progredire dell’età<br />
si ha un rallentamento del metabolismo<br />
ed una riduzione notevole<br />
del fabbisogno calorico.<br />
Nelle persone anziane svolge anche<br />
un ruolo importante, a volte,<br />
la solitudine che spinge ad un disordine<br />
alimentare che porta al<br />
consumo di cibi veloci e gratificanti<br />
come i carboidrati.<br />
Quali sono le strategie per<br />
combattere questa patologia?<br />
Il meccanismo migliore è quello<br />
di risolvere i problemi di peso<br />
nei bambini e negli adulti ricorrendo<br />
ad una corretta educazione<br />
alimentare che spieghi quali possono<br />
essere le fonti “inapparenti”<br />
di calorie e come sia necessario<br />
incrementare in modo sano il dispendio<br />
energetico.<br />
Come variano le prospettive di<br />
vita per un anziano obeso?<br />
Negli ultra ottantacinquenni un<br />
moderato sovrappeso sembrerebbe<br />
non comportare un aumento<br />
della mortalità, anzi potrebbe<br />
rivelarsi più pericoloso un<br />
dimagramento eccessivo.<br />
Sulle statistiche però potrebbe in-<br />
testo// Carola Chiarlitti<br />
A colloquio con...<br />
Dott.ssa Giordana Franciotti<br />
Specialista in endocrinologia<br />
malattie metaboliche<br />
e diabetologia<br />
cidere il fatto che molti obesi<br />
gravi non arrivano a diventare<br />
molto anziani, gli uomini obesi<br />
infatti sopravvivono poco dopo<br />
la mezza età a causa delle concomitanti<br />
patologie cardiovascolari,<br />
mentre coloro che sopravvivono<br />
raggiungono un equilibrio<br />
che li rende apparentemente resistenti<br />
ai danni del grasso corporeo<br />
in eccesso.<br />
Concludendo quindi, nell’anziano<br />
va evitata la perdita di peso<br />
aggressiva e bisogna porsi degli<br />
obiettivi meno pretenziosi che<br />
nei soggetti più giovani.<br />
Bisogna tendere più che altro a<br />
migliorare i parametri respiratori,<br />
la capacità motoria e a regolare i<br />
valori metabolici nel sangue (glicemia,<br />
colesterolo, trigliceridi).<br />
Ovviamente in caso di obesità<br />
grave l’approccio sarà diverso.<br />
Dott.ssa Giordana Franciotti<br />
Studio:<br />
06.56338303/338.9297283<br />
e-mail:<br />
giordanafranciotti@tiscali.it<br />
OTTOBRE2011 Duilio Litorale<br />
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