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Ottobre - Publidea95

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in un comitato di fare qualcosa, di offrire alle<br />

persone un’alternativa alla miseria. Iniziativa<br />

che nel ’48 convince anche il Papa Pio XII<br />

che, persuaso del valore dell’opera benefica,<br />

dona un contributo di 125 milioni di lire, la<br />

più alta tra le donazioni ottenute in seguito<br />

alla raccolta fondi organizzata per l’impresa.<br />

Ed è proprio in questa attività, quando serve<br />

rivolgere l’appello alla gente, che entra in<br />

gioco padre Lombardi. La sua voce risuona<br />

nei salotti dell’aristocrazia romana, negli<br />

studi dei professionisti, nelle case di tanti<br />

umili e sconosciuti cittadini che decidono di<br />

recare il loro aiuto. Nei teatri il nostro Alberto<br />

“Albertone” Sordi e gli storici Stanlio<br />

e Ollio offrono i proventi della risata alla be-<br />

non può far altro che riqualificare<br />

il quartiere. Uno dei nuovi<br />

progetti del Comitato è quello di<br />

realizzare con Federica Santucci,<br />

attuale Presidente del Comitato<br />

dei Genitori dell’ Istituto Comprensivo<br />

M.U. Traiano e presidente<br />

della commissione scuola<br />

e cultura del Comitato stesso,<br />

una serie di conferenze sulla storia<br />

e le origini del quartiere da<br />

realizzare nelle scuola e di portare<br />

avanti un progetto per le di-<br />

neficienza. Il 13 marzo 1949 le autorità capitoline<br />

pongono la prima pietra del villaggio<br />

ed il 4 ottobre dello stesso anno vengono<br />

assegnati i primi 30 alloggi. Alla fine vennero<br />

realizzate solo 52 delle cento case previste<br />

a causa dell’insufficienza delle<br />

donazioni, nonostante la partecipazione diffusa<br />

e sentita, ma il progetto andò in porto<br />

come era stato stabilito alla scadenza dell’Anno<br />

Santo. Oggi il quartiere di San Francesco<br />

indossa sia la veste stracciata della<br />

trascuratezza che quella pura e intatta dell’impegno<br />

e della dedizione e il presidente<br />

uscente del Comitato di Quartiere, Anna<br />

Maria Nocera, ce le racconta. Nonostante la<br />

piazza sia sede di un tesoro del patrimonio<br />

vise scolastiche in funzione antibullismo.<br />

Non si puo’ fare a<br />

meno di chiedere ad una persona<br />

come Piero Labbadia, anche a<br />

nome di tutte le persone che si<br />

impegnano con amore e fatica all’interno<br />

di questo comitato, cosa<br />

ami di Dragona e quali siano i<br />

pregi di questo quartiere. E la risposta<br />

è piena di amore per il territorio.<br />

Ed è giusto condividerla<br />

con voi. “Dragona nessuno l’ha<br />

voluta bella …” , scriveva Paola<br />

Vertova in un suo bell’articolo<br />

sul quartiere. Ma analizzandola<br />

con quella curiosità di chi come<br />

me, professionista e storico per<br />

passione, vive il quartiere - afferma<br />

il vice-presidente del Comitato<br />

di quartiere- ho con<br />

stupore scoperto molti tesori nascosti:<br />

le ville rustiche di epoca<br />

romana, la campagna romana, il<br />

Tevere, il Museo Agostinelli. Indagare<br />

nella storia, mi ha fatto<br />

scoprire nelle persone tanta vo-<br />

artistico romano, una fontana appartenente<br />

alla specie delle 100 fontane artistiche di<br />

Roma, essa versa in uno stato di totale abbandono,<br />

come ha dimostrato la realizzazione<br />

di un nuovo impianto idrico mai messo<br />

in funzione, tutt’ora simbolo dello spreco di<br />

soldi e oggetto di atti vandalici. Il territorio<br />

soffre di un’insufficienza di manutenzione,<br />

allo stesso tempo aggravata dalla totale indifferenza<br />

da parte delle istituzioni e alleviata<br />

dalla buona volontà dei cittadini, fra cui spiccano<br />

un gruppo di sacerdoti che personalmente<br />

si occupano della cura del<br />

quartiere, rinnovando la sempre più comune,<br />

e ahimè amara, cultura del fai da D<br />

te.<br />

glia di migliorare, di risvegliarsi<br />

da quel passato non proprio gratificante<br />

di “abusivi”, di aspirare<br />

ad una migliore qualità<br />

della vita, di appartenere con dignità<br />

al resto della città”. Questo<br />

e tanto altro è quello che<br />

fanno per noi cittadini. Non solo<br />

i comitati di quartiere di Dragona<br />

e Dragoncello, ma i comitati di<br />

tutti i quartieri del nostro territorio.<br />

Proprio per questo meritano<br />

tutta la nostra riconoscenza.<br />

OTTOBRE2011 Duilio Litorale<br />

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