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Mutel (1921,1922) e Gallois e Japiot (1925) hanno infatti mostrato che la struttura<br />
interna dei corpi vertebrali è simile a quella di una ragnatela.<br />
Senza alcun dubbio, afferma Slijper, le dimensioni e la forma dei corpi vertebrali e dei<br />
dischi intervertebrali dipende dalle diverse forze che agiscono su di essi nelle diverse<br />
regioni della colonna vertebrale durante la vita dell’animale. Oltre a ciò però, è anche<br />
vero, afferma sempre Slijper, che tale forma dipende anche dallo sviluppo di altre parti<br />
delle vertebre: le lamine (o archi neurali), le faccette articolari, e, in particolare, i<br />
processi spinosi con i loro muscoli e legamenti. Se i processi spinosi sono molto alti o<br />
se le faccette articolari legano la vertebra a quelle contigue molto tenacemente, il<br />
livello di stress che agisce sui corpi vertebrali sarà minore rispetto a vertebre con un<br />
processo spinoso basso e faccette articolari molto mobili.<br />
Per stress della colonna vertebrale si intende la forza interna delle vertebre che si<br />
oppone alle forze deformanti esterne (pressione o tensione). Poiché la principale<br />
funzione statica della colonna vertebrale è resistere al piegamento, solo il momento di<br />
resistenza contro il piegamento sagittale (che chiameremo W) può essere considerato<br />
come parametro di valutazione di tale stress. Il momento di resistenza è dato dal<br />
rapporto tra l’ampiezza (cioè il diametro trasverso), che chiameremo b, e il quadrato<br />
dell’altezza (cioè il diametro sagittale), che chiameremo h, in una trave, rappresentata<br />
nel nostro caso dal corpo vertebrale (W = bh²).<br />
Poiché la forza di una costruzione è determinata dalla forza della sua parte più debole,<br />
per quanto riguarda la colonna vertebrale si dovrebbe determinare il momento di<br />
resistenza di ogni disco intervertebrale. Ma poiché negli scheletri essiccati ciò è<br />
impossibile, Slijper calcolò le dimensioni e quindi i momenti di resistenza della parte<br />
di superficie caudale del corpo vertebrale a cui è adesa la superficie craniale del disco<br />
intervertebrale, poiché queste dimensioni non differiscono di molto da quelle del disco<br />
intervertebrale stesso.<br />
La formula W = 1/6 bh2 (con W = momento di resistenza; b = ampiezza; h = altezza) è<br />
valida solamente per un’asta di sezione rettangolare; nel caso della colonna vertebrale<br />
sarebbe più corretto applicare la formula W = I/e (I = momento d’inerzia; e = distanza<br />
tra il baricentro e il punto più alto di una sezione non rettangolare). Poiché il momento<br />
d’inerzia richiede molto tempo ed è possibile calcolarlo solamente in uno scheletro<br />
smontato, e poiché la forma del disco intervertebrale non differisce di molto dalla<br />
sezione di una trave rettangolare, Slijper ha deciso che la determinazione del momento<br />
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