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mucopolisaccaridiosi di tipo VI, esaminando la BMD delle vertebre lombari (Turner et<br />

al., 1995). Studi sulla BMC e sulla BMD sono stati effettuati anche sul cavallo, per<br />

vedere come l’attività sportiva e altri fattori influiscono sul metabolismo osseo in tale<br />

specie: i risultati hanno dimostrato un aumento della BMD negli esemplari sottoposti<br />

ad allenamento. L’attività motoria è, infatti, uno dei fattori che modificano<br />

maggiormente la densità ossea (Porr et al., 2000). LA DXA è stata utilizzata anche<br />

nelle pecore per misurare la BMD delle vertebre lombari, del radio distale e del<br />

calcaneo (Grier et al., 1996). Infine, grazie all’insorgenza di nuove patologie a carico<br />

del tessuto osseo degli avicoli causate dalla pressione produttiva, la DXA ha trovato<br />

applicazione anche nel campo della patologia aviare (Zotti et al., 2003).<br />

Il maggior limite della tecnologia DXA nella medicina interna canina è la mancanza di<br />

valori di referenza per la BMD. Mentre studi di lunga durata possono essere eseguiti<br />

anche in assenza di valori di referenza, stabilire una curva di riferimento sulla<br />

mineralizzazione fisiologica durante la crescita e l’invecchiamento è essenziale se la<br />

DXA viene utilizzata nel campo clinico, sia umano che veterinario (Lauten et al.,<br />

2000, 2001).<br />

In un precedente studio è stata utilizzata la metodica DXA per la misurazione della<br />

BMD vertebrale in otto cani di razza Boxer (Zotti et al., 2004). Lo scopo dello studio<br />

era quello di ottenere dei valori di referenza della densità minerale vertebrale in<br />

relazione all’età, al genere e al peso corporeo di cani boxer italiani in accrescimento e<br />

giovani adulti, dai 7 ai 18 mesi d’età. La regione d’interesse, in ogni soggetto, era il<br />

tratto vertebrale da T12 a L2, comprendente le quattro sottoregioni T12, T13, L1 ed<br />

L2. I risultati ottenuti indicarono che l’età è il fattore più in relazione con la densità<br />

ossea, che gli effetti del genere sulla densità dell’osso vertebrale non sono significativi<br />

e che invece la regione d’interesse è molto significativa.<br />

La densità minerale ossea media BMD ± SD (SD = standard deviation,deviazione<br />

standard ) risultò essere:<br />

• per l’intero tratto T12 – L2: 0,862 ± 0,108 g/cm2<br />

• per T12: 0,836 ± 0,141 g/cm2<br />

• per T13: 0,853 ± 0,144 g/cm2<br />

• per L1: 0,870 ± 0,113 g/cm2<br />

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