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Quinta Lezione

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Pag.1<br />

<strong>Quinta</strong> <strong>Lezione</strong><br />

Delle quasi ellissi ovvero gli ovali<br />

Esistono altre famiglie di curve che assomigliano alle ellisse e che sono spesso usate per la loro<br />

simmetria. Tra queste c'è la famiglia degli ovali. Come le ellissi hanno due assi di simmetria<br />

ortogonali ma la loro costruzione è più semplice perché si ottengono raccordando quattro archi di<br />

circonferenza a due a due uguali sui lati opposti di un rettangolo (detto rettangolo dei raccordi) in<br />

modo che nei punti di giunzione gli archi abbiano la stessa tangente. I 4 centri dei 4 archi, data la<br />

presenza di due assi di simmetria, formano un rombo (detto rombo dei centri):<br />

Nella figura seguente l'ovale è ottenuto a partire dal rettangolo dei raccordi.<br />

Il punto T è scelto arbitrariamente sull'asse orizzontale. I centri dei 4 archi sono T,E,T',E'. Questi<br />

punti formano un rombo caratteristico del dato ovale. Al variare di T si descrive una famiglia di<br />

ovali tutti relativi allo stesso rettangolo dei raccordi.<br />

Eseguendo la costruzione passo passo nella figura geogebra allegata si ricostruisce i procedimento<br />

• Costruzione Ovale.ggb


L'ovale seguente è ottenuto a partire dall'asse minore AB. I centri dei 4 archi sono i punti ABTT'.<br />

Al variare del punto T sull'asse del segmento AB si trova una famiglia di ovali che hanno tutti il<br />

dato segmento AB come asse minore. E' interessante notare la figura che si forma se T si allontana<br />

troppo!<br />

Gli ovali costruiti in questo modo hanno la caratteristica di avere due vertici del rombo dei centri<br />

sull'ovale.<br />

Questo secondo ovale si può ottenere anche con la costruzione precedente muovendo T fino a<br />

quando il punto E (della costruzione precedente) appartiene alla curva. Il viceversa non è però vero.<br />

Ci sono ovali che non possono essere costruiti con questo secondo procedimento: sono quelli che<br />

hanno il rombo dei centri senza punti sulla curva.<br />

Eseguendo la costruzione passo passo nella figura geogebra allegata si ricostruisce il procedimento<br />

di costruzione dell'ovale.<br />

Pag.2<br />

• Ovale di dato asse.ggb<br />

Possiamo costruire l'ovale più generale possibile a partire dal rombo dei centri e da un ulteriore<br />

parametro che fissa la grandezza del rettangolo dei raccordi.<br />

Osservando che la curva è simmetrica rispetto a un punto O e due assi ortogonali possiamo<br />

dimostrare che i centri dei 4 archi sono i vertici di un rombo. A partire da due parametri p e q (le<br />

semi diagonali del rombo) e da un parametro t possiamo costruire ttti i possibili ovali.<br />

Dato P e Q, agendo col gruppo di simmetria della<br />

curva, che tecnicamente parlando è il gruppo di<br />

Klein, possiamo costruire i 4 vertici del rombo. Il<br />

vertice T del rettangolo dei raccordi deve allinearsi<br />

con i centri dei due archi che si raccordano in T per<br />

ottenere che questi archi abbiano la stessa tangente.<br />

Col gruppo di simmetria troviamo gli atri tre vertici<br />

del rettangolo dei raccordi e da questo è facile<br />

costruire i 4 archi.


Eseguendo la costruzione passo passo nella figura geogebra allegata si ricostruisce il procedimento<br />

di costruzione dell'ovale generico.<br />

Pag.3<br />

• Ovale generico.ggb<br />

Muovendo i punti P, Q e T possiamo disegnate qualunque ovale.<br />

La famiglia degli ovali è una famiglia che dipende da tre parametri liberi, p=OP, q=OQ e t=PT.<br />

Fissati (entro un certo dominio per evitare situazioni degeneri) questi parametri, indipendenti l'uno<br />

dall'altro, abbiamo un ovale. La famiglia delle ellissi è meno numerosa dato che le ellissi, come<br />

abbiamo visto, dipendono da due parametri liberi p ed l.<br />

E' interessante notare come Keplero, per descrivere l'orbita di Marte, in modo da interpolare tutti i<br />

dati sperimentali e tutte le osservazioni che aveva, in modo esatto, tentò per molti anni di usare gli<br />

ovali quando alla fine si rese conto che sono delle ellissi le orbite descritte dai pianeti.<br />

Questa straordinaria scoperta avviene agli inizi del '600.<br />

Anche il grande architetto Bernini nel progettare la pianta di piazza San Pietro aveva il desiderio di<br />

utilizzare la forma ellittica, ma, per paura di essere perseguitato, come lo erano in quel periodo tutti<br />

i seguaci di Copernico, Keplero e Galileo, usò un ovale che approssimasse la curva ellittica. La cosa<br />

riuscì così bene che ancora oggi si dice (sbagliando) che la pianta della piazza ha forma ellittica<br />

come era nei propositi dell'architetto. Se, per una piazza, la sottile differenza tra queste due curve<br />

poteva passare inosservata ai più, in astronomia, viste le immense dimensioni delle orbite<br />

planetarie, queste "piccole differenze" possono invece far sballare tutte le previsioni.<br />

L'ovale utilizzato da Bernini è particolarmente armonioso: il rombo dei centri è formato da due<br />

triangoli equilateri e il rettangolo degli accordi da ulteriori triangoli equilateri come in figura.<br />

Ovale di Bernini<br />

Si propone agli studenti di disegnare l'ovale di Bernini con riga e compasso su un foglio<br />

• TavolaV.1<br />

Disegnare l'ovale di Bernini con riga e compasso su un foglio a partire da due punti F e F'.<br />

La soluzione si trova sulla seguente pagina di Geogebra.<br />

• Ovale Bernini.ggb<br />

• Tavola V.2<br />

Lo studio di Piazza San Pietro con geogebra


• Scheda V.1<br />

La storia della Basilica di San Pietro e della prospiciente piazza.<br />

Pag.4<br />

Analisi geometrica di alcuni edifici importanti<br />

Nella cartella Piante Architettoniche, che può essere scaricata, vi sono alcuni edifici che possono<br />

essere studiati geometricamente come è stato fatto nella tavola V.2 usando geogebra. Gli studenti<br />

possono essere divisi in gruppi e ogni gruppo può lavorare su un particolare edificio.<br />

Può essere utile, analizzando geometricamente le piante degli edifici proposti, soprattutto in Scuole<br />

d'Arte e Licei artistici, documentarsi, eventualmente in collaborazione con altri insegnati, sulla<br />

storia di questi edifici.<br />

La schede proposte, come quella su San Pietro, sono state realizzate con questo obiettivo.<br />

• Scheda V.2<br />

La storia della chiesa di Sant'Andrea al Quirinale del Bernini<br />

• Scheda V.3<br />

La storia della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane progettata Borromini.<br />

Sarebbe interessante organizzare delle visite guidate a queste chiese dopo aver visto la loro struttura<br />

geometrica.<br />

Una vera ellisse ovvero la curva del giardiniere<br />

Un'altra curva che ha tulle le simmetrie dell'ellisse e degli ovali è la curva del giardiniere. Questa<br />

curva si ottiene fissando due punti (due pali piantati nel giardino), legando ai due pali una corda più<br />

lunga della loro distanza e tenendo la corda tesa a girare intorno ai due pali. In termini più<br />

matematici abbiamo una grandezza l >0, due punti fissi F1 e F2 a una distanza minore di l e la curva<br />

è data dal luogo dei punti P del piano tali che<br />

PF1 +PF2 = l.<br />

Con la seguente pagina animata si può tracciare questa curva<br />

• La curva del giardiniere.ggb<br />

La curva del giardiniere con Geogebra


Questa curva non solo ha una forma simile a quella di una ellisse ma è proprio una ellisse e, in più,<br />

ogni ellisse può essere ottenuta con la costruzione del giardiniere. Non sappiamo quando si arrivò a<br />

dimostrare questi fatti, ma abbiamo una nota di Cartesio che, nella sua Diottrica (1637), dice:<br />

L'ellisse è una linea curva che i matematici son soliti rappresentare tagliando obliquamente un cono<br />

o un cilindro e che talvolta ho visto servire ai giardinieri nella divisione delle aiuole ove questi la<br />

descrivono certamente in modo assai grossolano e impreciso, ma che tuttavia mi pare faccia<br />

comprendere la sua natura meglio della sezione di un cilindro o di un cono.<br />

Che la natura di queste due curve sia la stessa, cosa decisamente sorprendente, è ciò che vogliamo<br />

dimostrare nel seguito.<br />

Osserviamo intanto che, se A e B sono le<br />

intersezioni della retta che contiene i fuochi con<br />

la curva, Il segmento AB è un asse di simmetria<br />

infatti se P appartiene alla curva cioè se<br />

PF1 +PF2 = l<br />

anche il simmetrico P' appartiene alla curva dal<br />

momento che i due triangoli PF1F2 e P'F1F2<br />

sono uguali e pertanto<br />

P'F1 +P'F2 = PF1 +PF2 = l.<br />

Notiamo anche che, essendo A e B due punti della curva abbiamo AF1 + AF2 =2AF1 + F1F2 = l e<br />

BF1 + BF2 =2BF2 + F1F2 = l quindi<br />

AF1 = BF2 e AB = l.<br />

A questo punto per dimostrare che la curva del giardiniere è una ellisse dobbiamo verificare che<br />

esiste un numero positivo p tale che, per ogni punto P della curva risulta<br />

PT 2 = p<br />

AT " TB<br />

La dimostrazione si riduce a un semplice calcolo algebrico.<br />

Notazioni:<br />

AT = x ,<br />

PT = y , !<br />

AF1 = BF2 = f ,<br />

Pag.5<br />

PF1 =d1<br />

PF2 = d2.<br />

Applicando il teorema di Pitagora ai triangoli F1TP e F2TP abbiamo<br />

da cui, ricavando d1 troviamo<br />

Tornando al triangolo rettangolo F1TP<br />

!<br />

l<br />

d1 2 - (x - f ) 2 = (l - d1) 2 - (l - x - f ) 2<br />

d 1 = (x + f)" 2 xf<br />

l


!<br />

Pag.6<br />

y 2 2 #<br />

2 xf &<br />

= d1 " (x " f) = % (x + f)" 2 (<br />

$ l '<br />

= 4xf " 4(x + f) xf<br />

= 4f(l " f)<br />

l 2<br />

x(l " x)<br />

l + 4 x2 f 2<br />

2<br />

" (x " f) 2 = (x + f) 2 " 4(x + f) xf<br />

l + 4 x2 f 2<br />

l 2 " (x " f)2 =<br />

4xf<br />

=<br />

2<br />

l l 2<br />

l 2 ( " xl " fl + xf)<br />

= 4xf<br />

l 2 [ l(l " f)" x(l " f) ] =<br />

Si vede così che la curva del giardiniere è una ellisse di lato trasvero l e lato retto<br />

4f(l " f)<br />

p =<br />

l<br />

Questo stesso calcolo ci permette di dimostrare che, viceversa una ellisse di lato trasverso l e lato<br />

retto p (p < l) può essere tracciata ponendo due punti F1 e F2 che vengono chiamati fuochi<br />

dell'ellisse, a una distanza d data da<br />

!<br />

d = l " 2f = l(l " p)<br />

Infatti dalla relazione lp=4f(l-f), pensando p ed l come parametri e f come incognita e, tenendo<br />

conto che f < l , troviamo<br />

!<br />

f 2 " fl + lp<br />

l "<br />

= 0 da cui f =<br />

4<br />

l(l " p)<br />

2<br />

Abbiamo fino a questo punto trovato varie grandezze associate a una ellisse legate da delle relazioni<br />

che permettono date le une di ricavare le altre.<br />

!<br />

• Tavola V.4<br />

Il lato retto è la corda perpendicolare all'asse maggiore che contiene il fuoco<br />

Ricapitolando:<br />

l = asse maggior =lato trsverso=AB<br />

p = lato retto=PP'<br />

a = asse minore = CD<br />

d= distanza tra i due fuochi= F1F2<br />

f= distanza vertice-fuoco =AF1=BF2<br />

• Tavola V.5<br />

Come costruire una aiuola ellittica conoscendo le lunghezze degli assi.<br />

La retta tangente a una ellisse in un suo punto<br />

!<br />

!<br />

!<br />

!<br />

p =<br />

4f(l " f)<br />

l<br />

a = pl = l 2 " d 2<br />

d = l(l " p)<br />

l " d<br />

f =<br />

2<br />

Vi sono due maniere per costruire la retta tangente a una ellissi e ognuna mette in luce aspetti<br />

diversi. La prima, più antica, si basa sul concetto di rapporto rmonico e con questo nuovo strumento


si riesce a generalizzare la dimostrazione che riporta Galileo nel caso della parabola. La seconda<br />

invece si basa sulla considerazione dei fuochi e ha diverse applicazioni di tipo tecnologico.<br />

Pag.7<br />

Rapporti armonici<br />

Consideriamo su una retta r un segmento AB e due punti C e D, il primo interno ad AB, e il<br />

secondo esterno in modo che che:<br />

CA DA<br />

=<br />

CB DB<br />

I due punti C e D si dicono coniugati armonici in rapporto ad A e B.<br />

É immediato che se C e D sono coniugati armonici in rapporto ad A e B, allora A e B sono<br />

coniugati armonici in rapporto a C e D. La quaterna di punti (ABCD) costituisce una divisione<br />

armonica.<br />

CA DA<br />

É chiaro che il valore comune dei due rapporti = non può essere 1, perché D deve essere<br />

CB DB<br />

esterno ad AB: se C è nel punto medio di AB non esiste alcun D tale che ABCD sia una divisione<br />

armonica. Poiché però all'avvicinarsi di C al punto medio di AB, D si allontana all'infinito, si usa<br />

dire che il punto all'infinito della retta r è il coniugato armonico del centro del segmento AB.<br />

Vi sono molti modi per costruire, dato il segmento AB e un punto C interno al segmento il quarto<br />

armonico. Ne suggeriamo una particolarmente semplice e che possiamo riprendere con geogebra .<br />

• Rapporto armonico.ggb<br />

Si costruisce dati i tre punti allineati A,B,C il quarto armonico D<br />

Si conduca una retta s per A, formante un qualunque<br />

angolo con la retta r (nel grafico è tracciata la<br />

perpendicolare), e su di essa si riportino C in C' e B<br />

in B'. Si costruisca, sempre su s, il simmetrico B'' di<br />

B' rispetto a C'.<br />

C'B'=C'B''<br />

Si congiunga B'' con B e si tiri la parallela da C' a<br />

B''B: essa interseca r nel punto D richiesto. Infatti per<br />

il teorema di Talete<br />

CA : CB = C'A: B''C' = DA : DB<br />

La tangente a una ellisse con i rapporti armonici


Il concetto di rapporto armonico è lo strumento essenziale per costruire la retta tangente a una<br />

ellisse in un suo punto P. Tale retta, per definizione, è quella retta che passa per P e non incontra<br />

l'ellisse in nessun altro punto cioè lascia l'ellisse tutta in uno stesso semipiano.<br />

Teorema<br />

La tangente all’ellisse in un suo punto P è la retta che congiunge P al punto U, quarto armonico dei<br />

punti A, T, B, essendo T la proiezione di P sull’asse AB.<br />

La dimostrazione che proponiamo ricalca essenzialmente quella di Galileo relativa alla parabola ma<br />

richiede calcoli più impegnativi e una buona dimestichezza con l'Algebra.<br />

Dimostrazione<br />

Consideriamo una qualunque ellisse di lato retto p e di asse maggiore l. Dato il punto P costruiamo<br />

la sua proiezione T sull'asse AB e troviamo il coniugato armonico di T rispetto ad AB. Sia U tale<br />

punto. Dobbiamo dimostrare che la retta UP lascia l'ellisse in uno stesso semipiano. Per questo<br />

basta dimostrare che, preso un qualunque punto Q sull'ellisse, esso è al di sotto della retta PU, cioè<br />

che, con le notazioni della figura, il segmento VQ è più piccolo del segmento VR.<br />

Pag.8<br />

AT=a , TB=b<br />

b 2 = p<br />

a(l " a)<br />

l<br />

AV=xQ , VQ= yQ , VR= yR<br />

2 p<br />

yQ =<br />

!<br />

l xQ(l " x Q)<br />

UA = u<br />

Dobbiamo dimostrare che yQ < yR<br />

!<br />

Sapendo che, per definizione di quarto armonico, risulta TA:TB = UA:UB. abbiamo<br />

!<br />

a u<br />

=<br />

l " a l + u<br />

e quindi u = al<br />

l - 2a<br />

I triangoli RVU e PTU sono simili, quindi RV: UV = PT: UT


!<br />

yR b<br />

=<br />

u + xQ a + u e quindi yR = b xQ + u<br />

a + u<br />

Essendo i numeri in gioco positivi<br />

p<br />

!<br />

l<br />

!<br />

xQ (l " x Q ) # b x $<br />

Q + u '<br />

& )<br />

% a + u (<br />

sostituiamo il valore di u<br />

Pag.9<br />

2<br />

2 2<br />

" yR<br />

yQ " yR se e solo se yQ * p<br />

l x Q (l " x p<br />

Q ) #<br />

l a(l " a) x $<br />

Q + u '<br />

& )<br />

% a + u (<br />

x Q(l " x Q)<br />

a(l " a)<br />

!<br />

#<br />

xQ + al<br />

l - 2a<br />

a + al<br />

$ '<br />

& )<br />

& ) =<br />

& )<br />

% l - 2a (<br />

lx Q " 2ax Q + al<br />

2al " 2a 2<br />

$<br />

'<br />

&<br />

)<br />

%<br />

(<br />

la disuguaglianza è verificata se e solo se<br />

xQ(l " x Q)<br />

a(l " a)<br />

!<br />

" lx Q " 2axQ + al<br />

2al " 2a 2<br />

2<br />

#<br />

&<br />

%<br />

( ) 0<br />

$<br />

'<br />

cioè<br />

( lx Q " 2ax Q + al)<br />

2<br />

" 4x Q (l " xQ ) al " a 2 ( )<br />

4 al " a 2<br />

# 0<br />

2<br />

( ) 2<br />

ed essendo il denominatore positivo questa disuguaglianza equivale alla<br />

( ) 2<br />

2<br />

( ) # 0<br />

* x Q(l " x Q)<br />

a(l " a) # x $<br />

Q + u '<br />

& )<br />

% a + u (<br />

lx Q " 2ax Q + al " 4x Q (l " xQ ) al " a<br />

!<br />

!<br />

2<br />

Non ci resta che fare i calcoli. Si trova<br />

( lx Q " 2ax Q + al)<br />

!<br />

2<br />

" 4x Q (l " xQ ) al " a 2 ( ) = l 2 2<br />

(x Q " 2axQ + a 2 ) = l 2( xQ " a)<br />

2<br />

Questo numero è sempre positivo tranne quando xQ=a nel qual caso P=Q. Quindi ogni punto Q<br />

dell'ellisse si trova nel semipiano inferiore definito dalla retta UP.<br />

• Tavola V.6<br />

Si chiede di tracciare la tangente a una data ellisse in un suo punto<br />

• Tavola V.7<br />

Dato la direzione dell'asse maggiore e la tangente in un punto si chiede di trovare l'ellisse con quella<br />

tangente.<br />

• Tavola V.8<br />

Si chiede di costruire i quarto armonico e la tangente a una data ellisse con riga e compasso<br />

La tangente a una ellisse usando i fuochi<br />

2<br />

2


Questo secondo approcci parte dal fatto che una ellisse possiamo riguardarla come il luogo dei<br />

punto P per i quali la somma delle distanze da due punti fissi (i fuochi) si mantiene costante:<br />

PF1 +PF2 = l<br />

se e solo se P appartiene alla curva. E' facile vedere che se T è un punto interno allora la somma è<br />

più piccola di l, più grande se P è un punto esterno.<br />

Pag.10<br />

TF1 +TF2 < TF1+(TP+PF2) = l<br />

TF1 +TF2 = PF1+(PT+TF2) > PF1 +PF2 = l<br />

Per costruire la retta tangente all'ellisse in un suo punto P usiamo una nuova costruzione dell'ellisse<br />

che può essere facilmente riprodotta con geogebra.<br />

• Con centro in uno dei due fuochi F1<br />

tracciamo una circonferenza di raggio<br />

l.<br />

• Prendiamo un punto variabile T su<br />

questa circonferenza.<br />

• Tracciamo l'asse del segmento F2T e<br />

sia P il punto dove questo asse<br />

incontra il raggio F1T.<br />

•<br />

Il luogo dei punti P al variare di T è l'ellisse<br />

di fuochi F1 e F2 e asse maggiore l.<br />

Infatti abbiamo<br />

PF1 +PF2 = PF1 +PT = F1T= l<br />

per tutti i punti T della circonferenza.<br />

Si vede facilmente che questo asse è la tangente all'ellisse nel punto P dato che ogni punto dell'asse<br />

diverso da P, non appartiene alla curva e dunque l'asse contiene un solo punto della curva e la<br />

curva è tutta in uno stesso semipiano.<br />

• Ellisse dai fuochi.ggb<br />

Sia H un qualunque punto dell'asse diverso da P<br />

Abbiamo F2H=HT e quindi<br />

F1H + HF2 = F1H + HT > F1T = l.


Ancora, per la proprietà dell'asse, abbiamo che gli angoli che formano con la tangente i raggi focali<br />

sono uguali e quindi un raggio di luce che nasca in uno dei due fuochi e si rifletta sulla superficie<br />

dell'ellisse va sempre a colpire il secondo fuoco!<br />

Pag.11<br />

• Formulario per le ellissi<br />

Sitografia<br />

http://www.dm.unipi.it/pages/maurolic/edizioni/conica/apolloni/apo5-6/intro.htm<br />

http://www.dm.unipi.it/pages/maurolic/edizioni/conica/apolloni/apo1-4/intro.htm<br />

http://www.ottobrescienza.it/docs/sintesiconiche.doc<br />

http://www.iuav.it/Didattica1/pagine-web/facolt--di/Fabrizio-G/pdf-pubbli/016_03-curveantiche.pdf<br />

http://nolli.uoregon.edu/

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