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Antichità<br />
Dante la mise all’inferno, Boccaccio la descrisse come libidinosa e crudele. La leggenda nera della trovatella che fu regina degli Assiri<br />
Dannata<br />
emiràmide<br />
S<br />
Una donna sola<br />
Semiràmide morente sulla tomba<br />
di re Nino, suo marito. Un dipinto<br />
di Augusto Valli (1867-1945).<br />
Cicerone, accusando di gravi malefatte<br />
e di corruzione dei costumi<br />
il console di Siria, tuonò: “Fino<br />
a quando sopporteremo ancora<br />
quella Semiràmide?”. Giulio Cesare, secondo<br />
Svetonio, per difendersi dall’accusa<br />
di non essere in grado di governare perché<br />
troppo effeminato, ricordò ai senatori<br />
che proprio una donna, di nome Semiràmide,<br />
aveva tenuto in suo potere gran parte<br />
dell’Asia. Decine di scrittori classici e<br />
cristiani l’hanno elogiata o condannata, fior<br />
di compositori e librettisti si sono ispirati alla<br />
sua figura. C’è chi l’ha descritta come<br />
un’abile statista, chi l’ha resa il ricettacolo di<br />
ogni turpitudine (v. riquadro a pag. 10).<br />
Raramente, nella Storia, una figura è risultata<br />
così controversa. Ma chi era Semiràmide:<br />
un personaggio immaginario o una<br />
donna realmente esistita? E chi fu il primo<br />
a parlarne?<br />
Nella nebbia dei tempi. «Furono i<br />
Greci, che conoscevano molto poco della<br />
storia del Vicino Oriente che precedette<br />
l’avvento dell’impero persiano a loro contemporaneo»<br />
spiega Gianfranco Gaggero,<br />
docente di Storia del Vicino Oriente antico<br />
all’Università di Genova. «Sapevano però<br />
che vi era stato, prima del persiano, un altro<br />
grande impero, quello assiro, che consideravano<br />
il più antico in assoluto; e nel tentativo<br />
di individuare qualche protagonista<br />
di quell’oscuro periodo, costruirono una<br />
storia incentrata su figure emblematiche.<br />
Di queste, Semiràmide fu certo il personaggio<br />
più popolare».<br />
Nella leggenda, Semiràmide era regina<br />
d’Assiria, fondatrice di Babilonia, l’artefice<br />
dei giardini pensili (una delle sette meraviglie<br />
del mondo antico), l’eroina che cercò,<br />
cinquecento anni prima di Alessandro Magno,<br />
di conquistare l’India e, nello stesso<br />
tempo, una donna dai forti appetiti sessuali<br />
e una madre incestuosa.<br />
Chi ci assicura che i giardini pensili furono<br />
una sua creazione è il geografo Strabone<br />
(ca. 63 a. C.-20 d. C.). Chi ci racconta di<br />
lei vita, morte e miracoli è lo storico Diodoro<br />
Siculo (ca. 80-20 a. C.) che riprese un<br />
libro andato perduto del medico Ctesia,<br />
vissuto attorno al 400 a. C.<br />
Figlia di dea. Diodoro sostiene che Semiràmide<br />
nacque in Siria dall’unione della<br />
dea Derceto e di Caistro, figlio di Achille.<br />
Abbandonata dai genitori, fu prima allevata<br />
da uno stormo di colombe, poi da Simma,<br />
un pastore del primo re assiro, Nino.<br />
7<br />
▼
▼<br />
Mania di grandezza?<br />
Baghdad: uno dei palazzi che fu di<br />
Saddam Hussein (sopra). La costruzione<br />
riprende il presunto stile architettonico<br />
dei giardini pensili di Babilonia (in alto,<br />
in una ricostruzione ottocentesca).<br />
A 15 anni divenne così bella che di lei si<br />
innamorò Onne, il governatore della Siria<br />
nonché tartanu (comandante dell’esercito)<br />
del re. Durante l’assedio di Battra, il vecchio<br />
re Nino la notò per la sua avvenenza e<br />
per la sua sagacia, e la volle per sé. Offrì in<br />
cambio al suo tartanu grandi ricchezze e la<br />
propria figlia. Onne non ne volle sapere,<br />
ma pensò bene di farsi da parte impiccandosi.<br />
Semiràmide poté così sposare Nino,<br />
ma poco dopo la nascita dell’erede, Ninia, il<br />
re assiro morì in battaglia. Semiràmide ac-<br />
8<br />
L’INIZIO... ...E LA FINE<br />
Dietro la figura di Semiràmide si cela forse la principessa aramea Sammuràmat, sposa del re assiro Shamshiadad<br />
centrò il potere nelle sue mani, il figlio venne<br />
allontanato dalla corte e lei regnò per 42<br />
anni ingrandendo il già vasto impero assiro,<br />
portando guerra alla Media, alla Persia, all’Etiopia,<br />
all’Egitto e persino all’India, e<br />
affollando il suo letto con centinaia di<br />
amanti. Anni dopo Ninia tornò a corte e<br />
la madre si innamorò di lui non sapendo<br />
che era suo figlio.<br />
Per l’uscita di scena della regina esistono<br />
versioni diverse. Secondo alcuni perì per<br />
mano del figlio, che senza troppi scrupoli<br />
volle riprendersi il trono che gli spettava,<br />
per altri lasciò spontaneamente il potere a<br />
Ninia dopo che questi tentò di farla uccidere,<br />
per altri ancora non morì affatto ma si<br />
trasformò in colomba.<br />
La realtà storica. Tenendo conto che<br />
negli annali dei re assiri non si nomina né<br />
Nino né Semiràmide, si potrebbe pensare<br />
che questi racconti siano pura leggenda. È<br />
strano, però, che tanti scrittori classici si<br />
siano interessati a questa donna. C’è un<br />
fondo di verità oppure Nino e Semiràmide<br />
sono solo simboli ideali dei regnanti assiri?<br />
Ma se è possibile che Nino sia considerato<br />
il prototipo del re assiro, perché creare, in<br />
una società fortemente maschilista, un’eroina<br />
femminile? I dubbi non sono stati<br />
del tutto chiariti, ma nella seconda metà<br />
dell’Ottocento archeologi inglesi e tedeschi<br />
portarono alla luce, là dove un tempo<br />
c’era l’Assiria, migliaia di tavolette scritte in<br />
caratteri cuneiformi, statue, cippi e steli.<br />
Tra queste iscrizioni, una squarcia forse i veli<br />
della leggenda: “A Nabu, al grande si-<br />
gnore, per la vita di Adadnirari, re di Assiria,<br />
e per la vita di Sammuràmat, la signora reale...”.<br />
Sammuràmat: come non notare l’assonanza<br />
con Semiràmide? Sammuràmat è<br />
un nome arameo, gli Aramei vivevano in<br />
Siria, e in Siria nacque Semiràmide. Sammuràmat<br />
andò in sposa al re assiro Shamshiadad<br />
V, che morì proprio durante l’assedio<br />
di Babilonia. Il figlio della coppia reale,<br />
Adadnirari III, era allora minorenne e<br />
Sammuràmat mantenne la reggenza del<br />
regno d’Assiria fino alla sua maggiore età,<br />
▼<br />
Dalla terra<br />
agli allori<br />
A sinistra, il<br />
pastore Simma<br />
trova la piccola<br />
Semiràmide,<br />
abbandonata<br />
dai genitori<br />
e allevata<br />
dalle colombe.<br />
A fianco,<br />
Ninia caccia<br />
sua madre<br />
Semiràmide dal<br />
trono che lei<br />
aveva usurpato.<br />
Testimonianza su pietra<br />
Tavoletta assira con caratteri cuneiformi<br />
come quella, ritrovata nell’800, che ha<br />
dato storicità alla leggenda di Semiràmide.<br />
9
▼<br />
Scrittori e musicisti l’hanno resa immortale<br />
Lo storico greco<br />
Polieno (II secolo<br />
d. C.) racconta che<br />
Alessandro Magno<br />
avrebbe letto su un<br />
cippo fatto erigere<br />
dalla stessa Semiràmide<br />
queste parole:<br />
“La natura mi ha donato<br />
un corpo di donna,<br />
ma le mie azioni mi<br />
hanno resa pari agli<br />
uomini più valorosi...<br />
Prima di me nessun assiro<br />
aveva visto il mare,<br />
io ne ho visti quattro...<br />
E in mezzo a tutte queste<br />
occupazioni ho trovato<br />
il tempo per i miei<br />
piaceri e i miei amori”.<br />
Potere politico. Questo<br />
epitaffio sintetizza bene<br />
la figura di Semiràmide,<br />
sulla quale, attraverso<br />
i secoli, sono stati<br />
versati fiumi d’inchiostro<br />
e riempiti oceani<br />
di note. Se gli scrittori<br />
classici si occuparono<br />
sia delle sue doti di<br />
statista che dei suoi<br />
amori, gli autori cristiani<br />
calcarono la<br />
cioè dall’811 all’806 a. C. «Semiràmide si<br />
deve effettivamente far risalire a Sammuràmat»<br />
assicura Gaggero.<br />
Muscoli e cervello. Sammuràmat però<br />
non ha costruito Babilonia, non ha edificato<br />
i giardini pensili (che probabilmente sono<br />
merito del re Nabucodonosor). Non<br />
sappiamo con certezza se abbia compiuto<br />
10<br />
mano sulla sua lussuria.<br />
Semiràmide fu<br />
accusata di tutte le<br />
possibili perversioni<br />
sessuali da Giustino,<br />
martire del II secolo,<br />
poi da sant’Agostino ne<br />
La città di Dio. E Dante,<br />
nel V canto dell’Inferno,<br />
la descrive come<br />
“imperatrice di molte<br />
favelle. / A vizio di<br />
lussuria fu sì rotta /<br />
che libito fé licito in<br />
sua legge / [...] Ell’è<br />
Semiramìs, di cui si<br />
legge / che succedette<br />
a Nino e fu sua sposa”.<br />
Anche Boccaccio, nel<br />
suo De mulieribus claris<br />
(1362) non si discosta<br />
dalla repulsione –<br />
dettata dalla morale<br />
medioevale cristiana –<br />
nei confronti di una<br />
donna dotata di quel<br />
potere politico e<br />
sessuale che era di<br />
assoluto appannaggio<br />
del maschio.<br />
Opere e balletti.<br />
Bisognerà attendere il<br />
1653 perché il dramma-<br />
turgo spagnolo Pedro<br />
Calderón de la Barca,<br />
nella commedia mitologica<br />
La figlia dell’aria,<br />
tratteggi la figura<br />
della regina d’Assiria<br />
tornando al modello<br />
classico. Pietro<br />
Metastasio scrisse nel<br />
1729 il melodramma<br />
Semiramide riconosciuta,<br />
nel 1750 fu la<br />
volta di Voltaire con<br />
Semiramis, tragica<br />
figura femminile che<br />
coniuga il potere con la<br />
passione. Questi due<br />
testi diedero vita negli<br />
anni successivi a più<br />
di 70 melodrammi e<br />
balletti, musicati tra gli<br />
altri da Porpora, Vivaldi,<br />
Gluck, Cimarosa,<br />
Respighi, Salieri.<br />
Il 3 febbraio del 1823,<br />
al teatro La Fenice di<br />
Venezia, venne rappresentata<br />
per la prima<br />
volta l’opera omonima<br />
di Gioacchino Rossini,<br />
che collocò definitivamente<br />
Semiràmide tra<br />
le figure immortali.<br />
vittoriose campagne militari. Sicuramente<br />
ha cercato di realizzare qualcosa di più<br />
grande. Ha provato a unire due popoli intuendo<br />
che solo in questo modo essi avrebbero<br />
potuto affrontare la minaccia dei Medi,<br />
che infatti due secoli dopo li avrebbero<br />
conquistati. Gli Assiri, uomini d’azione, e i<br />
Babilonesi, uomini di cultura – muscoli gli<br />
Darina Takova<br />
interpreta<br />
Semiràmide<br />
nell’opera<br />
di Gioacchino<br />
Rossini.<br />
Con grande fiuto politico, promosse un’importante riforma<br />
religiosa per mettere d’accordo Assiri e Babilonesi contro i Medi<br />
Guerre e amori<br />
A destra, una delle bellicose<br />
divinità assire, con faccia di leone.<br />
Sotto, la pubblicità di uno dei tanti<br />
alberghi intitolati a Semiràmide.<br />
uni, cervello gli altri – non andarono mai<br />
d’accordo. Se i Babilonesi temevano la potenza<br />
militare dei vicini, gli Assiri provavano<br />
nei loro confronti un senso d’inferiorità.<br />
Sammuràmat cercò di cementare fra<br />
loro un’alleanza con una rivoluzionaria riforma<br />
religiosa. Ordinò che fossero costruiti<br />
nelle città assire templi in onore di<br />
Nabu, il dio della saggezza, figlio<br />
di Marduk, la principale divinità<br />
babilonese. Con grande<br />
acume politico sacrificò il dio locale<br />
Assur sottoponendolo alla<br />
supremazia di Marduk, ma legittimando<br />
nello stesso tempo il<br />
re d’Assiria a regnare anche su<br />
Babilonia.<br />
Della vera fine di Sammuràmat<br />
non si sa nulla. Passò il potere<br />
al figlio e uscì di scena nel<br />
buio più completo, per rimanere<br />
però, sotto il nome di Semiràmide,<br />
nella memoria letteraria<br />
dell’umanità. ❏<br />
Mauro Cominelli