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Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della ... - Assimefac

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA<br />

FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA<br />

<strong>Il</strong> <strong>Caregiver</strong>:<br />

<strong>figura</strong> <strong>cardine</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sostenibilità</strong> del<strong>la</strong> presa in<br />

carico del paziente complesso<br />

Maria Ange<strong>la</strong> Becchi<br />

Taranto 11 Novembre 2011


Obiettivo dell’intervento<br />

<strong>Il</strong>lustrare gli aspetti culturali che devono guidare gli<br />

o<strong>per</strong>atori sanitari e sociali <strong>per</strong> sostenere il <strong>Caregiver</strong><br />

del paziente complesso<br />

Riferimento a Principi di Primary Health Care del WHO (1978,<br />

2008)


il paziente presenta criticità legate<br />

al<strong>la</strong> abitazione, al reddito, al<br />

nucleo familiare e alle <strong>per</strong>sone che<br />

forniscono aiuto, alle re<strong>la</strong>zioni<br />

familiari, non ha ancora accesso a<br />

servizi, presidi-ausili e facilitazioni<br />

economiche<br />

Paziente complesso<br />

Visione Bio-Psico-Sociale del Paziente<br />

il paziente presenta una patologia<br />

fisica o mentale ad Indice di<br />

Severità elevato o è affetto da<br />

polipatologia o da problemi di<br />

funzioni vitali richiedenti dispositivi<br />

tecnologici di sostituzione (es. <strong>per</strong><br />

nutrizione, venti<strong>la</strong>zione…)<br />

il paziente è affetto da problemi fisici o mentali comportanti non autonomia nelle<br />

varie attività (mobilità, cura del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona, vita domestica) e richiede aiuto da parte di<br />

altri, anche con l’ utilizzo di dispositivi fisici<br />

Spesso le complessità coesistono


<strong>Il</strong> paziente complesso<br />

richiede spesso assistenza a lungo termine<br />

Ospedale <strong>per</strong> acuti Residenza AD Forniture<br />

Nel <strong>per</strong>corso di cura e assistenza <strong>la</strong> Famiglia (<strong>Caregiver</strong>) è <strong>per</strong> lo più<br />

costante supporto o<strong>per</strong>ativo e/o economico<br />

<strong>Caregiver</strong>


1. <strong>Caregiver</strong> organizzativo: <strong>per</strong>sona<br />

che si cura degli aspetti<br />

organizzativi ed economici<br />

2. <strong>Caregiver</strong> o<strong>per</strong>ativo: <strong>per</strong>sona che<br />

fornisce prestazioni di aiuto<br />

• Le due figure possono coincidere<br />

in una unica <strong>per</strong>sona (spesso<br />

familiare)<br />

• Più <strong>per</strong>sone possono rivestire i<br />

ruoli<br />

<strong>Caregiver</strong><br />

Donatore (giver) di assistenza (care)<br />

Una o più <strong>per</strong>sone che si prende/prendono cura di un paziente che necessita di aiuto<br />

1. <strong>Caregiver</strong> informale: familiare,<br />

parente, amico che, in forma<br />

gratuita, si prende cura di un<br />

paziente<br />

2. <strong>Caregiver</strong> formale<br />

• assistente domiciliare privato:<br />

<strong>per</strong>sona retribuita dal<strong>la</strong> famiglia<br />

• caregiver istituzionale:<br />

professionista sanitario, sociale<br />

o amministratore di sostegno<br />

(<strong>figura</strong> giuridica del<strong>la</strong> L 6/2004 a<br />

tute<strong>la</strong> del soggetto <strong>la</strong> cui<br />

capacità di agire risulti limitata<br />

o compromessa. Può essere un<br />

parente)


Gli o<strong>per</strong>atori dei servizi devono<br />

sempre tenere conto dell’<br />

impatto emotivo, sociale ed<br />

economico che <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia ha<br />

sul<strong>la</strong> intera famiglia ed in<br />

partico<strong>la</strong>re sul <strong>Caregiver</strong><br />

Binomio Paziente-Famiglia<br />

Rapporto inscindibile affettivo e sociale bidirezionale fra Paziente e Famiglia<br />

Salute del<strong>la</strong><br />

Famiglia<br />

Supporto del<strong>la</strong><br />

Famiglia<br />

Famiglia<br />

Paziente<br />

Ma<strong>la</strong>ttia del<br />

Paziente<br />

Bisogni del<br />

Paziente<br />

Gli o<strong>per</strong>atori dei servizi<br />

devono sempre coinvolgere <strong>la</strong><br />

famiglia ed in partico<strong>la</strong>re il<br />

<strong>Caregiver</strong> nel<strong>la</strong> assistenza,<br />

garantire formazione e<br />

supporto dei servizi


1. Attività individuali (dello<br />

specifico professionale<br />

dei componenti)<br />

2. Attività di equipe:<br />

valutazione bisogni,<br />

stesura PAI, verifiche<br />

appropriatezza<br />

Team multidisciplinare<br />

Insieme degli o<strong>per</strong>atori (compreso il <strong>Caregiver</strong>) che curano e assistono il Paziente<br />

Re<strong>la</strong>zioni interprofessionali e<br />

re<strong>la</strong>zioni con paziente e famiglia<br />

Coordinamento


Organizzazione del<strong>la</strong> continuità<br />

temporale e spaziale di cura e<br />

assistenza nei servizi in rete<br />

Sostenibilità dei costi<br />

Presa in carico del paziente<br />

Risultato del processo di cura e assistenza<br />

Erogazione di interventi di cura e<br />

assistenza appropriati ai bisogni,<br />

continui nel tempo e fra setting<br />

assistenziali, coordinati sul<br />

paziente e con partecipazione di<br />

paziente e famiglia<br />

Re<strong>la</strong>zioni degli o<strong>per</strong>atori delle<br />

Equipe fra loro e con Paziente e<br />

Famiglia


1. Responsabilità<br />

del<strong>la</strong> Presa in carico<br />

1. Responsabile complessivo del paziente: deve essere il MMG che in ogni<br />

tappa del Percorso di cura rimane il referente <strong>per</strong> paziente e famiglia<br />

2. Linee di Responsabilità: sono le responsabilità nel passaggio fra i vari nodi<br />

del<strong>la</strong> rete (es. da Ospedale a AD: Responsabile ospedaliero delle DOP e<br />

Responsabile territoriale dell’accesso in AD)<br />

3. Responsabilità dei singoli professionisti: sono le responsabilità di ogni<br />

professionista che interviene nel <strong>per</strong>corso di cura (medico, infermiere…)<br />

4. Responsabilità del Coordinatore di Equipe: ogni equipe attivata deve<br />

avere un Responsabile (O<strong>per</strong>atore del<strong>la</strong> equipe, scelto sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong><br />

complessità del paziente e delle competenze professionali sviluppate)<br />

5. Responsabilità del<strong>la</strong> Famiglia: col<strong>la</strong>borazione o<strong>per</strong>ativa e/o economica


2. Approccio bio-psico-sociale<br />

nel<strong>la</strong> Presa in carico<br />

Approccio al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona che tiene conto delle varie<br />

aree del<strong>la</strong> salute multidimensionale (fisica,<br />

mentale, sociale, spirituale) e dei fattori che<br />

influenzano <strong>la</strong> salute (fattori ambientali e fattori<br />

<strong>per</strong>sonali) nei loro aspetti negativi e positivi<br />

e propone attività sanitarie e socio-sanitarie<br />

integrate (attività di equipe, <strong>per</strong>corsi di cura) con<br />

<strong>la</strong> partecipazione di paziente e famiglia e delle<br />

comunità locali


L’approccio bio-psico-sociale è:<br />

1° tappa:<br />

Rilevare <strong>la</strong> salute<br />

multidimensionale<br />

(strumento OMS)<br />

4° tappa:<br />

Erogare interventi<br />

integrati e continui<br />

Approccio a tappe centrato sul<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona<br />

(paziente + famiglia/caregiver)<br />

2° tappa:<br />

Attivare <strong>la</strong> partecipazione<br />

di paziente,<br />

famiglia/caregiver<br />

3° tappa:<br />

Stendere il Piano<br />

Assistenziale<br />

Individuale


1. Conoscere famiglia/<br />

caregiver<br />

6. Stendere il PAI<br />

orientato al caregiver<br />

Attivazione del<strong>la</strong> partecipazione<br />

La famiglia rappresenta il principale erogatore di assistenza a lungo termine.<br />

La rete familiare deve essere sostenuta, non sostituita.<br />

5. Formare famiglia/caregiver<br />

al self-care<br />

2. Informare famiglia/cargiver sui<br />

bisogni del paziente<br />

3. Responsabilizzare<br />

famiglia/caregiver al<strong>la</strong><br />

alleanza terapeutica<br />

4. Valutare le competenze di<br />

famiglia/caregiver


Fra o<strong>per</strong>atori<br />

Metodi e Strumenti:<br />

1. Attività di equipe<br />

(valutazione bisogni,<br />

stesura PAI)<br />

2. Documenti comuni<br />

di registrazione delle<br />

informazioni (cartel<strong>la</strong><br />

socio-sanitaria integrata)<br />

3. Comunicazione<br />

nel<strong>la</strong> Presa in carico<br />

Scambio di informazioni sul<strong>la</strong> salute del Paziente e sul<strong>la</strong> offerta dei servizi<br />

Fra o<strong>per</strong>atori e paziente/<br />

famiglia<br />

Metodi e Strumenti:<br />

1. Colloqui informativi<br />

2. Attivazione del<strong>la</strong><br />

partecipazione del<strong>la</strong><br />

famiglia<br />

3. Educazione terapeutica<br />

4. PAI orientato al caregiver


I Servizi offrono supporti<br />

di cura e assistenza<br />

(<strong>per</strong>sonale, forniture)<br />

gratuiti o con benefici<br />

economici pubblici<br />

(voucher)<br />

4. Alleanza terapeutica<br />

nel<strong>la</strong> Presa in carico<br />

Contratto informale fra Servizi e Famiglia<br />

La Famiglia offre<br />

interventi di self-care (a<br />

seguito di formazione<br />

specifica) gratuiti o con<br />

spese a proprio carico


Studi scientifici hanno dimostrato…


1. Esistenza di problemi del <strong>Caregiver</strong><br />

al<strong>la</strong> dimissione del paziente complesso da Ospedale<br />

con accesso in Assistenza Domiciliare<br />

1. <strong>Il</strong> <strong>Caregiver</strong> è impreparato a gestire il paziente<br />

complesso a domicilio dopo <strong>la</strong> dimissione ospedaliera<br />

2. Per il <strong>Caregiver</strong> il passaggio dall’ospedale al domicilio è<br />

stressante e sorgente di burden<br />

3. <strong>Il</strong> non coinvolgimento del <strong>Caregiver</strong> nei piani di<br />

dimissione a domicilio causa frequentemente ricoveri<br />

ripetuti


2. Importanza del <strong>Caregiver</strong> <strong>per</strong> garantire continuità delle<br />

cure fra Ospedale e Domicilio<br />

La continuità è garantita se il caregiver:<br />

• è stato identificato durante il ricovero, ha mostrato volontà di<br />

col<strong>la</strong>borazione, sono stati rilevati i suoi bisogni e definite le risorse a<br />

supporto del caregiving<br />

• è stato coinvolto nel<strong>la</strong> pianificazione del<strong>la</strong> dimissione<br />

• è stato informato sulle condizioni di salute del paziente e formato<br />

alle attività di cura e assistenza<br />

• ha possibilità di comunicare con gli o<strong>per</strong>atori ospedalieri e gli<br />

o<strong>per</strong>atori del team domiciliare in corso di AD<br />

• ha accesso a supporti assistenziali <strong>per</strong> paziente e caregiver (servizi<br />

territoriali, gruppi di auto-aiuto e supporti psicologici e di<br />

counselling)


3. Richieste del <strong>Caregiver</strong> <strong>per</strong> col<strong>la</strong>borare<br />

nel<strong>la</strong> Assistenza Domiciliare<br />

• Informazione sulle condizioni di salute del familiare<br />

• Ascolto dei propri bisogni<br />

• Addestramento su modalità di tenere sotto controllo e gestire i<br />

problemi clinici e di cura del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona e di come affrontare le<br />

emergenze<br />

• Supporto dei servizi


4. Garanzie al <strong>Caregiver</strong> da parte dei servizi<br />

• Spazio di tito<strong>la</strong>rità nel processo assistenziale<br />

• Consapevolezza di fare parte di un team multiprofessionale<br />

• Col<strong>la</strong>borazione da parte dei servizi (formazione e aiuto)


Ruolo degli o<strong>per</strong>atori<br />

<strong>per</strong> coinvolgere <strong>la</strong> famiglia<br />

1. Conoscere famiglia/<br />

caregiver<br />

6. Stendere il PAI<br />

orientato al caregiver<br />

5. Formare<br />

famiglia/caregiver al selfcare<br />

2. Informare famiglia/cargiver sui<br />

bisogni del paziente<br />

3. Responsabilizzare<br />

famiglia/caregiver al<strong>la</strong><br />

alleanza terapeutica<br />

4. Valutare le competenze di<br />

famiglia/caregiver


Gli o<strong>per</strong>atori devono:<br />

1. Conoscere <strong>la</strong> famiglia<br />

1. Conoscere il sistema familiare e le re<strong>la</strong>zioni esistenti fra i<br />

suoi membri<br />

2. Capire chi sono le <strong>per</strong>sone più vicine al paziente e chi è il<br />

<strong>Caregiver</strong> (organizzativo, o<strong>per</strong>ativo)<br />

3. Conoscere le es<strong>per</strong>ienze, le capacità e <strong>la</strong> volontà di aiuto<br />

del<strong>la</strong> famiglia (caregiver o<strong>per</strong>ativo)<br />

• La famiglia ha già avuto nel passato es<strong>per</strong>ienze di<br />

aiuto?<br />

• Cosa ha fatto ? Cosa sa fare ?<br />

• E’ ancora disponibile a col<strong>la</strong>borare ?<br />

• Cosa può fare? Cosa vuole fare?


2. Informare sui bisogni del paziente<br />

Gli o<strong>per</strong>atori devono:<br />

1. Informare su diagnosi, cura, evoluzione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia,<br />

prognosi<br />

2. Presentare i problemi clinici e assistenziali, le emergenze<br />

possibili


3. Responsabilizzare al<strong>la</strong> Alleanza Terapeutica<br />

Gli o<strong>per</strong>atori devono:<br />

1. Presentare il PAI al<strong>la</strong> famiglia (bisogni del paziente e<br />

prestazioni necessarie)<br />

2. Informare <strong>la</strong> famiglia sui servizi domiciliari attivabili, sui<br />

vantaggi offerti (mantenere il paziente nel proprio ambiente<br />

di vita, minori costi rispetto al<strong>la</strong> istituzionalizzazione …)<br />

3. Chiedere <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione del<strong>la</strong> famiglia:<br />

• Identificare sul PAI le prestazioni eseguibili dal<strong>la</strong><br />

famiglia<br />

• Garantire formazione


4. Valutare le competenze del<strong>la</strong> famiglia (cosa<br />

deve sa<strong>per</strong>e e sa<strong>per</strong>e fare <strong>la</strong> famiglia)<br />

I familiari devono:<br />

1. Sa<strong>per</strong>e erogare gli interventi di aiuto al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona, <strong>la</strong> sua<br />

nutrizione, le medicazioni ed i farmaci<br />

2. Ottenere <strong>la</strong> compliance del familiare amma<strong>la</strong>to<br />

3. Sa<strong>per</strong>e gestire le emozioni e i comportamenti del familiare<br />

amma<strong>la</strong>to<br />

4. Sa<strong>per</strong>e gestire i conflitti con il familiare amma<strong>la</strong>to<br />

5. Conoscere i sintomi del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia e sa<strong>per</strong>li gestire<br />

6. Conoscere le emergenze e sa<strong>per</strong>le gestire


5. Formare al self-care<br />

Gli o<strong>per</strong>atori devono:<br />

1. Guidare <strong>la</strong> famiglia a prendere coscienza dei bisogni del<br />

congiunto<br />

2. Fissare gli obiettivi specifici <strong>per</strong> ogni bisogno (conoscenze,<br />

abilità e comportamenti <strong>per</strong> gestire il problema)<br />

3. Informare e formare: spiegare, dimostrare, fare ripetere,<br />

fare esercitare, verificare <strong>la</strong> acquisizione delle competenze<br />

attraverso criteri di valutazione specifici<br />

4. Valutare <strong>per</strong>iodicamente lo stato di salute del paziente<br />

5. Rimodu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> formazione al<strong>la</strong> evoluzione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia


WHO 1998<br />

Riferimenti bibliografici<br />

Educazione terapeutica del paziente<br />

Programmi di formazione continua <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori sanitari nel<br />

campo del<strong>la</strong> prevenzione delle patologie croniche<br />

http://whqlibdoc.who.int/euro/1998-99/9289012986_ita.pdf<br />

Becchi MA 2011<br />

<strong>Il</strong> caregiver del paziente complesso ed il suo addestramento.<br />

Manuale di Educazione Terapeutica ad uso degli o<strong>per</strong>atori<br />

sanitari e socio-assistenziali<br />

Edizioni Panorama del<strong>la</strong> Sanità


www.panoramasanita.it


Evoluzione del <strong>Caregiver</strong><br />

DA A<br />

<strong>Caregiver</strong> “autodidatta” <strong>Caregiver</strong> competente<br />

<strong>Caregiver</strong> “dipendente<br />

dai servizi”<br />

• Somministrazione farmaci<br />

• Trattamenti sanitari vari<br />

• Controllo parametri vitali e funzioni<br />

• Riconoscimento sintomi acuti e di<br />

eventi sentinel<strong>la</strong><br />

• Gestione delle attività quotidiane<br />

• Gestione del<strong>la</strong> mobilità<br />

• Gestione degli aspetti cognitivo-<br />

comportamentali<br />

• Gestione del<strong>la</strong> sicurezza<br />

• Aspetti psicologici nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di cura<br />

• Accesso e rapporti con i servizi<br />

• Prevenzione e gestione dello stress<br />

del caregiver<br />

<strong>Caregiver</strong> con autonomia<br />

decisionale (empowerment)


Tappe del<strong>la</strong> Educazione Terapeutica<br />

Obiettivo Iniziale: Costruzione di un Programma di<br />

Formazione <strong>per</strong> O<strong>per</strong>atori Sanitari<br />

Obiettivo Intermedio: acquisizione di competenze da parte<br />

degli O<strong>per</strong>atori<br />

Obiettivo Finale: Acquisizione di competenze da parte del<br />

Paziente e del <strong>Caregiver</strong>


<strong>Il</strong> <strong>Caregiver</strong> competente può assumere tito<strong>la</strong>rità<br />

di attività nel PAI<br />

PAI orientato al <strong>Caregiver</strong>


6. PAI orientato al caregiver<br />

Sezioni PAI Obiettivi<br />

1. Sezione ambientale<br />

(barriere e facilitatori ambientali)<br />

2. Sezione sanitaria<br />

(patologie e problemi)<br />

3. Sezione assistenziale<br />

non autonomia<br />

4. Aspetti <strong>per</strong>sonali (facoltativo)<br />

(barriere e facilitatori <strong>per</strong>sonali)<br />

raggiungibili<br />

Prestazioni e o<strong>per</strong>atori<br />

(opeeatori servizi + famiglia + 3°<br />

settore)<br />

(cosa si fa e chi lo fa)<br />

Prescrizioni<br />

(farmaci, presidi ed<br />

ausili anche di alta<br />

tecnologia)


I Professionisti che o<strong>per</strong>ano nel SSN<br />

sono lo specchio di chi li ha formati<br />

<strong>Il</strong> <strong>Caregiver</strong> competente è lo specchio<br />

dei Professionisti che lo hanno<br />

formato

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