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Nuovo Ordinamento - Ingegneria - Università degli Studi di Trento

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FACOLTA’ DI INGEGNERIA<br />

Bibliografia-base <strong>di</strong> riferimento<br />

Renato Bocchi, Morfologia e progetto della città, Città<strong>Stu<strong>di</strong></strong>, Milano 1993<br />

Renato Bocchi, Architettura per l’abitazione, Il Campiello, Venezia 1995<br />

Programma del laboratorio<br />

Il regolamento <strong>di</strong>dattico della Facoltà <strong>di</strong> Architettura per il corso <strong>di</strong> laurea in Scienze dell’architettura<br />

definisce così gli obiettivi formativi del laboratorio: “un approccio progettuale in relazione stretta con<br />

le tematiche espresse dal contesto urbano e paesaggistico circostante e in particolare la messa in<br />

atto <strong>di</strong> una riflessione sul rapporto tra forme architettoniche e luogo specifico”.<br />

A partire da tali obiettivi, e in considerazione del coor<strong>di</strong>namento istituito con il parallelo Laboratorio<br />

<strong>di</strong> Urbanistica della prof. Giuseppina Marcialis, il Laboratorio assume come tema <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />

progettazione le aree <strong>di</strong> margine urbano o paesistico, in stretto rapporto con la morfologia urbana<br />

e del paesaggio e quin<strong>di</strong> in un rapporto intrecciato fra varie scale <strong>di</strong> progetto.<br />

Il lavoro <strong>di</strong> analisi e sperimentazione progettuale è perciò de<strong>di</strong>cato prioritariamente al tema della<br />

land-architecture , inteso come campo <strong>di</strong> azione dell’architettura <strong>di</strong>rettamente coinvolto con la<br />

modellazione delle forme del paesaggio (naturale e urbano), in un forte rapporto <strong>di</strong> integrazione fra<br />

progetto <strong>di</strong> suolo e progetto <strong>di</strong> architettura.<br />

In contesti <strong>di</strong> paesaggio extraurbano, <strong>di</strong> margine urbano, o comunque in aree interstiziali della città,<br />

l’architettura è spesso chiamata non solo a costruire sopra la terra, ma a mo<strong>di</strong>ficare la terra<br />

medesima me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> scavo, <strong>di</strong> modellazione del suolo, <strong>di</strong> compromissione dell’artificiale<br />

col naturale, <strong>di</strong> vera e propria manipolazione del paesaggio. Inoltre, la presenza “formante” delle<br />

infrastrutture è in tali situazioni particolarmente rilevante e impone una revisione delle tecniche <strong>di</strong><br />

conformazione dello spazio urbano e dei concetti medesimi <strong>di</strong> spazio e <strong>di</strong> luogo.<br />

L’architettura oggi è più che mai un’architettura <strong>di</strong> relazioni anziché <strong>di</strong> oggetti, <strong>di</strong> spazi relazionali<br />

<strong>di</strong>namici, anziché <strong>di</strong> scene statiche. In questo si avvicina molto al progetto <strong>di</strong> paesaggio.<br />

E’ un progetto come geografia, ossia si assume il compito <strong>di</strong> commentare, arricchire, <strong>di</strong>alogare con<br />

le forme della geografia.<br />

E’ un progetto come me<strong>di</strong>atore fra contesti morfologici <strong>di</strong>versi, ossia un progetto che si assume il<br />

compito <strong>di</strong> mettere in relazione o comunque <strong>di</strong> sottolineare le <strong>di</strong>fferenze fra <strong>di</strong>verse situazioni<br />

morfologiche e proprio da queste intersezioni trae vita.<br />

In alcuni casi è un progetto come strato o come struttura <strong>di</strong> relazione sovra-imposta o sotto-imposta,<br />

ossia un progetto che si assume il compito <strong>di</strong> definire nuovi strati e quin<strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> relazione<br />

rispetto allo strato preesistente del paesaggio, naturale o urbano che sia, un progetto che lavora,<br />

insomma, per sovra- o sotto-imposizione e istituisce relazioni in verticale, in sezione, con gli strati<br />

preesistenti.<br />

Quest’ambito <strong>di</strong> lavoro suggerisce una revisione anche dello strumentario della <strong>di</strong>sciplina architettonica<br />

applicata alla città-paesaggio.<br />

Le figure dell’argine, del solco, del muro <strong>di</strong> contenimento, del terrazzamento, della linea d’orizzonte,<br />

del <strong>di</strong>aframma, così come quelle delle quinte murarie, delle piastre, dei basamenti, delle membrane<br />

sottili, delle trasparenze, delle <strong>di</strong>ssolvenze, della porosità, <strong>degli</strong> spazi cavi, del vuoto medesimo,<br />

<strong>di</strong>ventano elementi della composizione architettonico-urbana, accanto e oltre ai tra<strong>di</strong>zionali elementi<br />

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