MENTRE IL MONDO SI FERMA - Volvo Construction Equipment
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nostra elevata produttività e al basso consumo di carburante<br />
sapevamo di avere un vantaggio competitivo. Ma si trattava di un<br />
progetto complesso. Era molto importante che avesse il minimo<br />
impatto ambientale.”<br />
LA SoLuzIoNe VoLVo<br />
In totale bisognava trasportare al cantiere circa 215.000<br />
tonnellate di pietra, roccia e detriti su chiatta. Normalmente tale<br />
carico sarebbe stato scaricato dal porto o da gru galleggianti. La<br />
mancanza di strutture portuali, tuttavia, a causa della mancanza<br />
di riparo, non consentiva alle gru di operare in modo efficiente a<br />
causa dei forti venti che avrebbero reso il tutto infattibile.<br />
La soluzione della società era quella di trasformare<br />
una chiatta in una sorta di banchina di scarico permanente… e<br />
quindi affidarsi alle macchine <strong>Volvo</strong>. SpetsDorStroyTekhnika,<br />
specializzata in opere di ingegneria civile, costruzione di strade<br />
ed estrazione, ha portato una flotta di dumper articolati A35E,<br />
A35D, e A25E oltre a due escavatori EC360BLC da 38<br />
tonnellate, un EC460BLC da 50 tonnellate e una serie di pale<br />
gommate, un grader e altri macchinari.<br />
Gli escavatori <strong>Volvo</strong> consentono la massima precisione per il posizionamento dei massi.<br />
Quando iniziavano ad arrivare le chiatte cariche<br />
venivano ormeggiate alla banchina mentre il primo EC360B si<br />
faceva strada sulla chiatta rimuovendo i massi e facendo posto<br />
ad un dumper caricandolo continuare la procedura<br />
di scarico.<br />
Quindi l’escavatore veniva sostituito dalle pale<br />
gommate L180F e L220F, il ritmo aumentava incredibilmente<br />
via via che le loro benne da 5m 3 si impossessavano del carico.<br />
Mentre ogni chiatta richiedeva 9-10 ore per scaricare l’ultimo 60%<br />
dei massi veniva gestito in sole due ore, prima che le terne BL71<br />
ripulissero la stiva.<br />
NeSSuN ProBLemA<br />
Se fossero state utilizzate delle gru, per scaricare ogni<br />
chiatta sarebbe occorso il doppio del tempo, senza contare le<br />
interruzioni a causa dei forti venti. Il frangionde, a forma di cono,<br />
verso l’alto e che raggiunge circa 2,2m sopra il livello del mare,<br />
consisteva in un nucleo di sassi e rocce più piccoli, prima che dei<br />
massi tondeggianti più grandi, da un metro venissero collocati<br />
intorno ai lati e in cima.<br />
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