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MENTRE IL MONDO SI FERMA - Volvo Construction Equipment

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“Non ci si può fare nulla, quindi<br />

non mi preoccupa. Non ci resta<br />

che andare avanti e fare quel<br />

che si può.”<br />

Hilmar Konradsson, titolare di Magni<br />

SPIRIT12<br />

<strong>Construction</strong> <strong>Equipment</strong> in Brimborg, trascorre più tempo di<br />

prima a visitare i clienti e per farlo viaggia per tutta l’Islanda.<br />

“E’ determinante che siamo ben preparati e avere buoni rapporti in<br />

modo da essere pronti non appena il ciclo economico si riprenderà.<br />

Se tutto va bene, Brimborg e <strong>Volvo</strong> <strong>Construction</strong> saranno il primo<br />

nome in testa ai clienti quando si tratterà di investire in nuove<br />

macchine,” ci spiega.<br />

Emilsson visita il porto di Helguvik dove la società<br />

Magni sta costruendo un frangionde con l’ausilio di pale gommate<br />

e dumper articolati. Si spera che vicino al porto venga costruito<br />

un nuovo impianto di fusione dell’alluminio. Magni è cliente di<br />

Brimborg da 15 anni ed è molto soddisfatto dei prodotti <strong>Volvo</strong><br />

e del servizio ricevuto. Le macchine sono robuste ed altamente<br />

efficienti dal punto di vista dei consumi, mentre gli operatori<br />

apprezzano il comfort delle cabine.<br />

“Le Pale Gommate <strong>Volvo</strong> sono probabilmente le più<br />

forti sul mercato, è molto difficile danneggiarle, e se qualcosa non<br />

va sono facili da riparare. Da Brimborg ho ricevuto un’ottima<br />

assistenza,” afferma il titolare Hilmar Konrádsson. Purtroppo<br />

una volta completato il lavoro del porto la società dovrà lasciare<br />

l’Islanda. “Abbiamo fatto un grande lavoro per la città e ora non<br />

abbiamo più niente da fare. Lo Stato non ha più soldi. Trasferirò<br />

la società in Norvegia per un po’ di tempo e prevedo di tornare fra<br />

tre o quattro anni,” ci dice Konrádsson.<br />

Il risultato della revisione del governo per la crisi è stato<br />

riportato il 13 aprile. Il giorno dopo, come se si trattasse di una<br />

beffa del destino, il vulcano Eyjafjallajökull è entrato in eruzione<br />

per la prima volta dopo quasi 200 anni. Sono state avviate azioni<br />

legali nei confronti di dirigenti bancari e di ministri del governo e<br />

ora il vulcano sembra essersi riaddormentato. Dovrebbe bastare per<br />

alcuni islandesi che tornano ad essere ottimisti rispetto al futuro.<br />

Egill Jòhannsson pensa che l’eruzione del vulcano alla lunga possa<br />

portare dei vantaggi all’Islanda, anche se in primavera l’industria<br />

del turismo ne ha risentito. Egli spera vivamente che gli investitori<br />

stranieri possano essere interessati alle nuove industrie emergenti,<br />

come le banche dati e la tradizoniale industria islandese<br />

dell’alluminio, entrambe cariche di energia, nonché uno dei pochi<br />

settori dell’isola attualmente in espansione. Se le cose andranno<br />

così la ripresa dovrebbe avvenire l’estate prossima. La speranza e la<br />

passione per <strong>Volvo</strong> non mancano certo al CEO di Brimborg. “Noi<br />

islandesi siamo abituati ai cambiamenti. Il nostro clima può<br />

cambiare fino a cinque volte al giorno, e la nostra economia è<br />

imprevedibile visto che abbiamo sempre sfruttato le risorse della<br />

terra. La crisi finanziaria è come il vulcano. Non ci si può fare<br />

nulla, quindi non preoccupa. Non ci resta che andare avanti e fare<br />

quel che si può,” conclude.<br />

Testo: Sara Wågenberg e Bill Law<br />

Foto: Sara Wågenberg

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