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L'ORO E LA SETA. I più bei costumi del Teatro Regio tra i preziosi ...

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Benemeriti <strong>del</strong>la Cultura e <strong>del</strong>l’Arte<br />

Museo Accorsi - Ometto, Via Po, 55 -10124 Torino, Tel. 011.837.688 interno 3<br />

www.fondazioneaccorsi.it / info@fondazioneaccorsi.it<br />

COMUNICATO STAMPA<br />

<strong>L'ORO</strong> E <strong>LA</strong> <strong>SETA</strong>.<br />

I <strong>più</strong> <strong>bei</strong> <strong>costumi</strong> <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> <strong>tra</strong> i <strong>preziosi</strong> arredi <strong>del</strong> Museo Accorsi - Ometto<br />

Museo di Arti Decorative Accorsi - Ometto, Torino<br />

dal 16 settembre 2010 al 26 giugno 2011<br />

Un incontro <strong>tra</strong> due collezioni: splendidi esemplari di <strong>costumi</strong> tea<strong>tra</strong>li <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> prendono vita e allo stesso<br />

tempo “abitano”, con il loro carico di fascino, le sale che ospitano i <strong>preziosi</strong> arredi e le collezioni di Pietro Accorsi.<br />

Questo è il leitmotiv <strong>del</strong>la mos<strong>tra</strong> che il <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> e la Fondazione Accorsi - Ometto presentano, in collaborazione<br />

con MITO Settembre Musica, dal 16 settembre 2010 al 26 giugno 2011 presso il Museo di Arti Decorative.<br />

Il percorso si apre nella Galleria <strong>del</strong> Museo con i maestosi e onirici <strong>costumi</strong> di Thaïs di Massenet, disegnati da Stefano<br />

Poda, con accenni a figurini futuristi, saghe siderali cinematografiche e sogni felliniani.<br />

Nelle sale arredate si susseguono Manon Lescaut, Francesca da Rimini, Madama Butterfly, Tosca, Capriccio... in un<br />

itinerario capace di evocare sogni, di suscitare meraviglia, di unire al fruscio <strong>del</strong>le sete dei “vestiti” di eroine e eroi<br />

<strong>del</strong>l’Opera i <strong>preziosi</strong> materiali e i raffinati arredi <strong>del</strong> Museo, creati per Sovrani, Principi e Nobili e raccolti con passione<br />

da Pietro Accorsi.<br />

Nella progressione <strong>del</strong>le sale ci si potrà imbattere nella visione magica e fiabesca dei <strong>costumi</strong> creati da Pregliasco per<br />

Armida, che si rifanno ai fantasiosi mo<strong>del</strong>li seicenteschi <strong>del</strong> balletto di corte sabaudo; nel costume originale indossato<br />

da Mercedes Capsir, il celebre soprano di origine spagnola, nell’interpretazione di Violetta al <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> nell’anno<br />

1931 e ancora in quello <strong>del</strong>la principessa Romazov, indossato da Mirella Freni nell’edizione torinese di Fedora, con<br />

Placido Domingo nella parte <strong>del</strong> Conte Loris Ipanov.<br />

A completare il percorso, nella sala dei pannelli cinesi, saranno esposti - fino al 9 gennaio 2011 - alcuni dei <strong>più</strong> <strong>bei</strong><br />

<strong>costumi</strong> di scena appartenuti al grande tenore Francesco Tamagno, ora di proprietà <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> grazie al sostegno<br />

<strong>del</strong>la Città di Torino e <strong>del</strong>la Compagnia di San Paolo.<br />

Questa piccola galleria di <strong>costumi</strong>, sugli oltre sessanta posseduti dall’Archivio Storico <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>, dimos<strong>tra</strong> come<br />

a metà Ottocento, un grande artista lirico si affermasse per la sua voce e le sue interpretazioni, ma altresì come<br />

manifestasse il proprio prestigio at<strong>tra</strong>verso un ricco guardaroba per ogni opera che interpretava. Francesco Tamagno, il<br />

tenore cannone, certamente una <strong>del</strong>le voci <strong>più</strong> importanti <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> melodramma, faceva economia su tutto, dai<br />

viaggi ai ristoranti, ma non sui <strong>costumi</strong> <strong>del</strong> guardaroba personale, anche se, nella sua carriera guadagnò cifre<br />

inimmaginabili anche rispetto ai grandi divi di oggi.<br />

Un torinese giramondo che, nelle sue lunghe tournée, specialmente in Sud America, viaggiava con una carovana al<br />

seguito con bauli per <strong>costumi</strong>, trucchi, parrucche, stivali, attrezzi e armi dei suoi personaggi, compresa la rigida<br />

armatura <strong>del</strong>l’Otello verdiano.<br />

A suggellare l’incontro <strong>tra</strong> la Musica e le Arti Decorative il 16 settembre alle ore 16.00, nella cornice settecentesca <strong>del</strong><br />

cortile <strong>del</strong>la Fondazione Accorsi Ometto e nell’ambito <strong>del</strong> programma di MITO Settembre Musica, si terrà un<br />

concerto <strong>del</strong>l’Ottetto di fiati <strong>Regio</strong> Concentus, strumentisti <strong>del</strong>l’Orches<strong>tra</strong> <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>, con musiche di Mozart e<br />

Beethoven.<br />

Informazioni per la stampa:<br />

Vittoria Cibrario<br />

v.cibrario@fondazioneaccorsi.it<br />

011 817 08 12 – 335 694 88 75<br />

Cristina Giusio<br />

comunicazione@fondazioneaccorsi.it<br />

011 837 688 int. 6

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