Appunti di Patologia - www.marionline.it
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8 La sindrome metabolica (o da insulino resistenza)<br />
Sindrome: Complesso <strong>di</strong> sintomi e segni che concorrono alla caratterizzazione <strong>di</strong> un quadro<br />
clinico, il quale potrà a sua volta riconoscere eziologie <strong>di</strong>verse, con patogenesi in parte<br />
comune che le identifica. A <strong>di</strong>fferenza del termine morbo o malattia, il termine sindrome<br />
viene comunemente rifer<strong>it</strong>o a una con<strong>di</strong>zione patologica a eziologia sconosciuta o varia o<br />
con caratteristiche non ben defin<strong>it</strong>e.<br />
La sindrome metabolica ha spesso cambiato definizione nel corso della storia:<br />
nel 2005→ Sindrome Metabolica o sindrome X o da insulino resistenza descrive un insieme<br />
<strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio non tipici per malattie car<strong>di</strong>ovascolari e alterazioni metaboliche<br />
associate ad un eccessivo peso corporeo.<br />
→ Incremento <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> sviluppare <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo II e problemi car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
→ Malattia ad eziologia controversa: insulino resistenza e obes<strong>it</strong>à viscerale<br />
Le caratteristiche più comunemente r<strong>it</strong>rovate nella sindrome metabolica in in<strong>di</strong>vidui con<br />
obes<strong>it</strong>à viscerale sono: ipertrigliceridemia, bassi vaolri <strong>di</strong> HDL- colersterolo, elevata<br />
apolipoproteina B, piccole particelle <strong>di</strong> LDL e HDL, un profilo infiammatorio, insulino<br />
resistenza e iperinsulinemia, intolleranza al glucosio, fibrinolisi, <strong>di</strong>sfuzioni endoteliali.<br />
Cr<strong>it</strong>eri per la <strong>di</strong>agnosi clinica <strong>di</strong> malattia metabolica da IDF (International Diabetes<br />
Federation):<br />
obes<strong>it</strong>à centrale (circonferenza v<strong>it</strong>a <strong>di</strong> 94 cm nell'uomo e 80 nella donna, con le dovute<br />
<strong>di</strong>fferenze per la razza)<br />
più due dei seguenti fattori:<br />
•aumento livelli TG ≥ 150 mg/dL (1.7 mmol/dL) o trattamento specifico per questa<br />
abnormal<strong>it</strong>à lipi<strong>di</strong>ca<br />
•riduzione delle HDL: < 40 mg/dL nei maschi, < 50 mg/dL nelle femmine o un trattamento<br />
specifico per questo <strong>di</strong>sturbo<br />
•aumento pressione arteriosa: ≥130 <strong>di</strong> massima e ≥85 <strong>di</strong> minima, o un trattamento specifico per una<br />
precedente <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ipertensione<br />
•aumento veloci <strong>di</strong> glucosio plasmatico o <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo II<br />
L'origine della sindrome metabolica comprende sia fattori genetici che ambientali.<br />
Ma la base fisiopatologica della sindrome metabolica è l'insulino resistenza defin<strong>it</strong>a come:<br />
Con<strong>di</strong>zione clinico-metabolica, caratterizzata da una ridotta sensibil<strong>it</strong>à da parte dei tessuti<br />
alla azione biologica dell’insulina, che viene compensata da un’aumentata secrezione<br />
pancreatica. L’espressione plasmatica dell’insulino-restenza è pertanto rappresentata<br />
dall’iperinsulinemia.<br />
L’insulina deriva dalla preproinsulina che, attraverso successivi clivaggi, si trasforma in<br />
proinsulina ed infine in insulina.<br />
Preproinsulina →→ proinsulina + peptide segnale →→ insulina + peptide C<br />
L’insulina è uno dei me<strong>di</strong>atori della sazietà in fase post-pran<strong>di</strong>ale.<br />
La secrezione dell’insulina è normalmente basale; con l’assunzione del cibo <strong>di</strong>viene<br />
bifasica.<br />
Genetica della resistenza insulinica: 1. Geni che co<strong>di</strong>ficano per gli inib<strong>it</strong>ori dell’attiv<strong>it</strong>à del<br />
recettore dell’insulina (TK-RI), come per esempio PC-1, PTP-1B e LAR; 2. Geni co<strong>di</strong>ficanti<br />
per proteinkinasi B (PKB/Akt); 3. Sovraespressione del gene che co<strong>di</strong>fica per la proteina<br />
PED(phosphoprotein enriched in <strong>di</strong>abetes), che interferisce con l’induzione delle PKC<br />
Licenza Creative Commons<br />
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