Appunti di Patologia - www.marionline.it
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macrofagi alveolari, pneumoc<strong>it</strong>i <strong>di</strong> I e pneumoc<strong>it</strong>i <strong>di</strong> II tipo (che producono il surfactante). La Pvas me<strong>di</strong>a dei<br />
capillari è 8 mmHg (3 agli apici e 13 alla base, ed è dunque piuttosto bassa, mentre alta è l'attiv<strong>it</strong>à dei linfatici,<br />
che dà un margine <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> 23 mmHg, che può salire fino a 40 mmHg <strong>di</strong> P negativa. Questo permette<br />
anche <strong>di</strong> risucchiare eventuale acqua dagli alveoli, mentre il surfactante, oltre a mantenere funzioni <strong>di</strong> struttura,<br />
impe<strong>di</strong>ce il flusso <strong>di</strong> liquido dai vasi all'alvelo. L'endotelio non ha bisogno dell'apporto <strong>di</strong> O2 da parte dei vasi,<br />
poiché lo cattura <strong>di</strong>rettamente dall'alveolo. Nonostante questo possono instaurarsi 2 tipi <strong>di</strong> edema: emo<strong>di</strong>namico e<br />
tossico.<br />
•Emo<strong>di</strong>namico. All'inizio abbiamo aumento della Pidr capillare, che nonostante l'attiv<strong>it</strong>à linfatica porta ad<br />
accumulo <strong>di</strong> liquido, inizialmente intorno ai vasi e ai rami bronchiali, poi nell'interstizio fra capillari e alveoli<br />
per raggiungere infine gli alveoli stessi (se la causa provocante non cessa). L'edema può essere:<br />
a.Acuto: il liquido raggiunge l'alveolo, dove <strong>di</strong>luisce il surfactante alterandone la funzione, mentre<br />
l'aumentata <strong>di</strong>stanza tra lume e endotelio fa calare il trasferimento <strong>di</strong> O2, causando sofferenza delle<br />
cellule endoteliali, che aumentano dunque la loro permeabil<strong>it</strong>à, permettendo il passaggio nell'alveolo <strong>di</strong><br />
proteine e globuli rossi. Viene così a crearsi un circolo vizioso, cui si somma l'azione dell'adrenalina, che,<br />
provocando vasocostrizione periferica e aumento della FC, determina aumento <strong>di</strong> flusso con conseguente<br />
aumento del trasudato. Il paziente in stato avanzato <strong>di</strong> edema polmonare acuto emette dalla bocca un<br />
liquido schiumoso e rosato, aspetti dati rispettivamente dal surfactante e dai globuli rossi, e va incontro a<br />
morte per soffocamento. Abbiamo ipossia e ipercapnia (nemmeno CO2, sebbene <strong>di</strong>ffonde più facilmente<br />
<strong>di</strong> O2 riesce a passare dal circolo all'alveolo.<br />
b.Cronico: avviene quando l'aumento della P è progressivo e lento, cosa che permette al sistema linfatico <strong>di</strong><br />
lim<strong>it</strong>are l'edema al solo interstizio. Se la s<strong>it</strong>uazione, questo porta ad una fibrosi interstiziale, che causa<br />
<strong>di</strong>fficoltà nell'estensione, dunque una patologia <strong>di</strong> tipo restr<strong>it</strong>tivo, in cui è richiesto più lavoro per<br />
espandere il polmone. Vi è anche un ostacolo al passaggio <strong>di</strong> O2 (in prima fase il liquido nell'interstizio,<br />
poi anche la fibrosi), mentre CO2 riesce ancora a passare liberamente. Abbiamo dunque ipossiemia ma<br />
non ipercapnia.<br />
Le cause possono essere molteplici: un insufficienza del Vn Sx (per esempio da stenosi aortica, che<br />
aumenta il lavoro durante la sistole) porta progressivamente ad un innalzamento della P a monte dello stesso;<br />
ma anche un insufficienza aortica, con reflusso in <strong>di</strong>astole, causa un aumento del preload che porta ad<br />
aumento della P a monte del Vn. Altre cause possono essere miocar<strong>di</strong>ti, eventi ischemici del cuore, uso<br />
eccessivo <strong>di</strong> alcuni farmaci, alterazioni bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>che del r<strong>it</strong>mo, restringimento dell'ostio m<strong>it</strong>ralico (in stenosi,<br />
in endocar<strong>di</strong>ti), trombosi o embolie polmonari a carico delle vene, restringimento alla base delle vene stesse.<br />
•Tossico: tipo <strong>di</strong> edema polmonare in cui si verifica un aggressione <strong>di</strong>retta alla membrana respiratoria che<br />
causa aumento della sua permeabil<strong>it</strong>à. Porta dunque sin da sub<strong>it</strong>o ad un edema <strong>di</strong> tipo essudatizio e può<br />
essere causato da un agente esogeno, come nell'inalazione <strong>di</strong> gas tossici o <strong>di</strong> rigurg<strong>it</strong>o gastrico o da un<br />
agente endogeno, che può essere dato da tossine <strong>di</strong> origine batterica o da me<strong>di</strong>atori dell'infiammazione. È<br />
la tipica complicanza della SDRA (sindrome da <strong>di</strong>stress respiratorio dell'adulto).<br />
a.In una prima fase avviene un danno <strong>di</strong>retto alla parete alveolare, che ne aumenta la permeabil<strong>it</strong>à,<br />
portando alla formazione <strong>di</strong> un essudato ricco <strong>di</strong> fibrina, nel quale arrivano i PMN. All'interno degli<br />
alveoli troveremo quella che è defin<strong>it</strong>a come membrana ialina, con fibrina fluida, detr<strong>it</strong>i cellulari e<br />
PMN.<br />
b.Nella II fase, si avvia il processo <strong>di</strong> ricostruzione, in cui i pneumoc<strong>it</strong>i <strong>di</strong> II tipo proliferano tentando <strong>di</strong><br />
ricostruire la parete alveolare L'essudato si riorganizza, e si attivano i fibroblasti, che iniziano a<br />
produrre collagene, determinando un ispessimento della pare alveolare.<br />
4.f.II Edema Generalizzato<br />
Come già detto, nell'edema generalizzato il rene gioca sempre un ruolo importante,<br />
sebbene non è necessariamente la causa primaria. Possiamo avere vari tipi <strong>di</strong> edemi<br />
generalizzati.<br />
1.EDEMA CARDIOGENO. Si instaura nell'insufficienza car<strong>di</strong>aca congestizia. Il cuore<br />
insufficiente determina una <strong>di</strong>minuzione della g<strong>it</strong>tata car<strong>di</strong>aca, che viene percep<strong>it</strong>a dai<br />
barocettori, i quali attivano il centro vasomotore e, determina vasocostrizione, con<br />
ulteriore <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> flusso (oltre a quella determinata dal calo <strong>di</strong> GC) all'arteriola<br />
efferente, che determina l'attivazione del sistema RAAAS, che porta a maggior r<strong>it</strong>enzione <strong>di</strong><br />
H2O e sali. Nel frattempo, la vasocostrizione determina anche un aumento del r<strong>it</strong>orno<br />
venoso, cui il cuore Dx non riesce a far fronte, determinando aumento della Pvenosa.<br />
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