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Appunti di Patologia - www.marionline.it

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Tuttavia il 15% del liquido non rientra nei vasi attraverso questa via ma è drenato ad opera del vasi linfatici:<br />

nell'interstizio i capillari linfatici sono canali a fondo cieco, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da endotelio senza vere e proprie giunzioni,<br />

dotato <strong>di</strong> valvole antireflusso, ma provvisto <strong>di</strong> microfilamenti che ne ancorano le cellule alle molecole<br />

dell'interstizio. Questi sono stirati da un'eventuale maggior presenza d'acqua, determinando un maggior numero <strong>di</strong><br />

aperture tra le cellule dell'endotelio linfatico, per consentire un aumentato flusso d'acqua. L'azione dei muscoli<br />

comprime i linfatici (che non hanno muscolatura propria), nei quali il flusso è consent<strong>it</strong>o in sola <strong>di</strong>rezione centripeta<br />

dalle valvole, e cost<strong>it</strong>uisce COpertanto un motore del sistema.<br />

La Pi.vas cambia nei vari <strong>di</strong>stretti dell'organismo:<br />

•glomerulo renale: è sempre maggiore della πco, così da permettere l'ultrafiltrazione;<br />

•capillare intestinale: è sempre minore della πco, <strong>di</strong> modo da consentire l'assorbimento;<br />

•capillare polmonare: la Pi è molto bassa (me<strong>di</strong>amente 7-9 mmHg, all'apice 3 mmHg alle basi 23 mmHg), per impe<strong>di</strong>re<br />

accumulo <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> nell'interstizio.<br />

4.b.IV Scambi interstizio cellule<br />

L'O2 <strong>di</strong>sciolto (come gli altri gas) passa per gra<strong>di</strong>ente, mentre H2O e Cl - necess<strong>it</strong>ano <strong>di</strong> pori. Il Glucosio necess<strong>it</strong>a <strong>di</strong><br />

carrier, mentre per quanto riguarda K + ed Na + , si svolge un trasporto attivo contro gra<strong>di</strong>ente.<br />

4.c Controllo dell'osmolar<strong>it</strong>à<br />

Na + è il principale catione del compartimento extracellulare, ed è il principale responsabile dell'osmolar<strong>it</strong>à, tanto che<br />

[Na + ]*2≈osmolar<strong>it</strong>à del compartimento. Il controllo delle sue concentrazioni è pertanto cruciale.<br />

4.c.I Osmocettori<br />

A livello del SNC, abbiamo l'Organo Vasculare della Lamina Terminale (OVLT) dove manca la barriera ematoencefalica<br />

(blood brain barrier – BBB). Se c'è un aumento dell'osmolar<strong>it</strong>à (concentrazione Na + ) maggiore <strong>di</strong> 1%, gli<br />

osmocettori perdono una quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> H2O sufficiente a indurre in loro una depolarizzazione. Il segnale arriva al<br />

Nucleo Preottico Me<strong>di</strong>ano, che ecc<strong>it</strong>a i centri della sete, ma anche i nuclei Sopra Ottico e Paraventricolare, i quali<br />

aumentano la produzione <strong>di</strong> ADH (5/6 dal nSO e 1/6 dal nPV) e ne inducono il rilascio nella Neuripofisi, dove i<br />

granuli <strong>di</strong> ADH sono immagazzinati.<br />

Il rilascio <strong>di</strong> ADH può anche essere stimolato da: calo della volemia > 10%, Angiotensina II (ATII), stimoli<br />

psicogeni come ansia e dolore. È invece inib<strong>it</strong>o da: alcol, PAN (controlla) e droghe come i barb<strong>it</strong>urici.<br />

4.c.II Funzioni dell'ADH<br />

Nell'organismo abbiamo 2 tipi <strong>di</strong> recettori per ADH:<br />

•recettori V2: si trovano sulle cellule del dotto collettore, una volta formato il legame, si attiva una Adenilato Ciclasi,<br />

quin<strong>di</strong> aumenta il cAMP, che porta ad attivazione <strong>di</strong> una cascata chinasica, per la quale è stimolata l'esposizione<br />

sulla superficie luminale dei canali per H2O già presenti nella cellula (acquaporine). H2O passa per gra<strong>di</strong>ente<br />

osmotico (determinato dall'ipertonic<strong>it</strong>à midollare.<br />

•Recettori V1: sono presenti sulle cellule muscolari lisce, stimolano la contrazione del mesangio e una<br />

vasocostrizione.<br />

4.c.III Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> carenza o <strong>di</strong> non funzione <strong>di</strong> ADH<br />

In caso ADH manchi o non svolga la sua funzione, ci troviamo <strong>di</strong> fronte a una s<strong>it</strong>uazione <strong>di</strong> Diabete insipido,<br />

caratterizzato da poliuria con grande per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> H2O. Possiamo avere:<br />

•<strong>di</strong>abete insipido centrale o neurogeno se a calare è la produzione <strong>di</strong> ADH;<br />

•<strong>di</strong>abete insipido nefrogeno: può essere congen<strong>it</strong>o in questo caso possiamo avere un <strong>di</strong>fetto del recettore V2,<br />

correlato ad una mutazione legata al cromosoma X, oppure una mutazione autosomica dominante <strong>di</strong> un gene<br />

implicato nella sintesi delle acquaporine.<br />

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