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Appunti di Patologia - www.marionline.it

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quant<strong>it</strong>à lim<strong>it</strong>ata dai vasi (5ml/ora). Misurando la <strong>di</strong>stribuzione dopo 10 minuti la per<strong>di</strong>ta è<br />

decisamente modesta.<br />

•Misura del volume plasmatico sommato all’interstizio vero e proprio – [H 2 O pl +<br />

H 2 O int ]: si misura con sostanze come inulina, saccarosio e tiosolfato, che si <strong>di</strong>ffondono<br />

rapidemente tra plasma e interstizio, ma molto lentamente ai connettivi e al compartimento<br />

trans cellulare. Sottraendo poi a questa misura quella già calcolata del plasma, si ottiene la<br />

misura del compartimento interstiziale: H 2 O int = [H 2 O pl + H 2 O int ] – H 2 O pl .<br />

•Misura dell’acqua trans cellulare sommata a quella sequestrata nei tessuti –<br />

[H 2 O trans +H 2 O sq ]: si desume per calcolo. [H 2 O trans +H 2 O sq ] = H 2 O ex - [H 2 O pl + H 2 O int ]<br />

4.b Elettrol<strong>it</strong>i, pressione osmotica, scambi tra plasma ed interstizio.<br />

4.b.I Elettrol<strong>it</strong>i<br />

Nei vari compartimenti, nel H2O sono <strong>di</strong>sciolti <strong>di</strong>versi soluti, per lo più elettrol<strong>it</strong>i. Essi<br />

determinano la pressione osmotica (πosm), l'attiv<strong>it</strong>à degli enzimi e la modulazione delle risposte delle<br />

cellule contrattili.<br />

Dovunque la somma dei cationi deve essere uguale alla somma degli anioni, ma le<br />

concentrazioni dei singoli ioni variano da ambiente ad ambiente, poiché le membrane sono<br />

semipermeabili e sono dotate <strong>di</strong> pompe ioniche in grado <strong>di</strong> lavorare contro gra<strong>di</strong>ente.<br />

Nel Plasma è Na + lo ione principale, i suoi anioni principali sono Cl - e HCO3 - e le proteine<br />

(per lo più anioni). Inoltre troviamo K + e Ca 2+ . L'osmolar<strong>it</strong>à del plasma è avvicinabile a Osm<br />

= 2 [Na+].<br />

Nel liquido interstiziale è sempre Na + ad essere lo ione principale, e importanti sono<br />

sempre Cl - e HCO3 - , mentre le proteine sono presenti in quant<strong>it</strong>à trascurabili.<br />

Nel liquido intracellulare prevale invece lo ione K + e l'anione prominente è l'anione fosfato<br />

HPO4 - .<br />

4.b.II Bilancio idrico<br />

È defin<strong>it</strong>o come Omeostasi il mantenimento <strong>di</strong> un equilibrio della <strong>di</strong>stribuzione degli ioni e dei volumi idrici.<br />

L'equilibrio può essere con l'esterno dell'organismo e riguardare un bilancio tra per<strong>di</strong>ta e assunzioni. Esiste una<br />

per<strong>di</strong>ta obbligatoria giornaliera <strong>di</strong> H2O <strong>di</strong> circa 2,5 l. Questi sono persi in <strong>di</strong>fferenti maniere: 1,5 l con le urine, 700 ml<br />

con la “perspiratio insensibilis” data dalla per<strong>di</strong>ta attraverso gli atti espiratori ed attraverso la cute (ma in<strong>di</strong>pendente<br />

dalla sudorazione), 100 ml con le feci e 200 ml con la sudorazione (dato molto variabile). Attraverso urine, feci, ma<br />

ance sudorazione si perde una <strong>di</strong>screta quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> elettrol<strong>it</strong>i.<br />

Queste per<strong>di</strong>te sono compensate dall'assunzione: 1,5 attraverso le bevande, 750 ml dai cibi, e 250 ml dal metabolismo<br />

(molto alto nel neonato). Qui sono i primi due ad avere il ruolo <strong>di</strong> reintegrare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> elettrol<strong>it</strong>i.<br />

4.b.III Gli scambi fra compartimento plasmatico e interstizio<br />

Vi è anche un equilibrio fra il passaggio <strong>di</strong> liquido fra plasma ed intersizio e quello in senso opposto. Questo<br />

continuo passaggio ha il significato <strong>di</strong> apportare le sostanze nutrienti alle cellule ed eliminare i prodotti del loro<br />

catabolismo. Esso avviene a livello del microcircolo capillare, s<strong>it</strong>uato fra arteriole e venule.<br />

All'estrem<strong>it</strong>à arteriolare, la Pvas (pressione idrostatica vasale) è <strong>di</strong> circa 34 mmHg, mentre l'interstizio ha sol<strong>it</strong>amente<br />

una Pint (pressione idrostatica intersiziale) paragonabile a zero se non negativa. Le proteine non possono attraversare<br />

l'endotelio, e generano pertanto una Pressione colloido-osmotica negativa (πco) <strong>di</strong> circa 25 mmHg. In questo settore<br />

abbiamo dunque un<br />

ΔPi = Pvas – Pint > πco che spinge l'acqua e gli elettrol<strong>it</strong>i fuori dal vaso. Lungo il capillare la Pvas cala, mentre πco resta<br />

costante, perciò il flusso d'acqua da vasi a interstizio cala progressivamente per <strong>di</strong>ventare prima 0 ed infine<br />

invertirsi. All'estrem<strong>it</strong>à venulare la Pvas è infatti circa 10 mmHg e pertanto buona parte del liquido è richiamata nei<br />

vasi.<br />

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