21.06.2013 Views

Paolo Cucchiarelli - Misteri d'Italia

Paolo Cucchiarelli - Misteri d'Italia

Paolo Cucchiarelli - Misteri d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

extraparlamentare perché i primi tentativi di eliminare il Dc veneto risalgono a ben prima della<br />

sentenza di primo grado che permise a Taviani - Rumor e Moro contrari - di decretare<br />

l’applicazione della legge sul divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista (legge Scelba).<br />

Nonostante questo doppio giudizio d’assoluzione per i componenti del gruppo ordinovista<br />

l’inchiesta Salvini rappresenta ancora oggi una solida “costruzione” documentale e fattuale per<br />

avere uno spaccato dall’interno della presenza dei servizi Usa in Italia in quegli anni e anche per<br />

capire il “legame” che, in sede di attese politiche, legava On e alcuni politici.<br />

Salvini ha scoperto un importante elemento nel corso di queste due inchieste: la presenza di una rete<br />

informativa americana che infiltrava Ordine Nuovo e lo controllava passo passo. Una rete che si<br />

alimentava e connetteva con gli apparati militari di sicurezza che operano attorno alle basi Nato in<br />

Veneto. Di questa scoperta - che spiega le affermazioni di Giovanni Ventura, uno degli storici<br />

imputati del passato che si vantava di essere stato lasciato in pace, perché ritenuto in questura un<br />

“agente della Cia” - si è molto parlato facendo nascere due italianissime e classiche fazioni: quella<br />

guidata dal magistrato Gerardo D'Ambrosio (pista tutta italiana), che in passato ha indagato con<br />

Emilio Alessandrini sulla strage e sulla morte di Pinelli, e chi, come Salvini, si rimette a quello che<br />

emerge dall'inchiesta e cioè la presenza di una struttura info-operativa americana che attraversava e<br />

manovrava il gruppo neofascista che sceglie la via delle stragi in un contesto di interessi<br />

internazionali ben definiti.<br />

Dalle due ordinanze di Salvini risulta che in Italia era attivo nel dopoguerra un servizio segreto<br />

militare americano, il Cic (Counter Intelligence Corp, lo stesso servizio con cui entrò in contatto<br />

Licio Gelli subito dopo il conflitto), poi evoluto in altre sigle, che oltre a seguire e controllare gli<br />

estremisti di destra tramite persone che avevano un doppio ruolo (informatori degli americani e<br />

militanti di On) fornì loro un apporto tecnico al fine di far crescere le cellule che avrebbero dovuto<br />

compiere gli attentati; quindi c’è qualcosa di diretto, di concreto, nel senso che non solo questo<br />

servizio militare non informava le nostre autorità, i servizi italiani (strettamente dipendenti da<br />

Washington) o la magistratura di quanto venivano man mano a sapere, ma lasciava fare e in più<br />

sollecitava l’operatività della cellula con questo tipo di aiuti tecnici. Cioè armi, esplosivo,<br />

istruttori.<br />

Salvini è stato chiaro su questo: “La strage fu assistita, per non dire ispirata dalla Nato”. E ancora:<br />

“La posta in gioco era la difesa degli equilibri politici esistenti in Italia e il mantenimento del nostro<br />

paese nel campo occidentale ed atlantico, obiettivo strategico ampio e che univa un arco di forze<br />

ben più vasto dei vari gruppi fascisti. A tale obiettivo risale la fonte di quella strategia di controllo<br />

indiretto che è stata la ‘strategia della tensione’ e al raggiungimento della stessa (…) potevano<br />

essere offerti, come male minore o prezzo eventuale che il paese poteva pagare, anche lutti e<br />

sangue”<br />

Tra le carte dell’inchiesta vi sono diversi rapporti del Ros dei carabinieri che illustrano<br />

dettagliatamente l’attività svolta dai militari americani in contatto con diversi Ordinovisti di primo<br />

piano tra cui quel Carlo Digilio, “armiere” della cellula veneta , che con il suo pentimento ha<br />

spalancato la porta sulla struttura segreta di un gruppo fino a qualche anno fa ritenuto blindato e<br />

adeguatamente tutelato in Italia e all’estero. Digilio, come anche il padre, è un agente informativo<br />

americano e al contempo prepara, secondo l’ipotesi accusatoria poi smentita dal processo,<br />

l’esplosivo che è in dotazione al gruppo. Ecco cosa racconta a verbale: “Quando nel 1963 il<br />

generale Westmoreland emanò una direttiva secondo la quale il comunismo doveva essere fermato<br />

ad ogni costo, in Italia furono formate le Legioni dei Nuclei di Difesa dello Stato e la scelta fu di<br />

contattare ed avvicinare, per opera delle rete informativa americana, tutti gli elementi di destra che<br />

fossero in qualche modo disponibili a questa lotta e coordinarli’’.<br />

Analisi non distante da quella maturata da Carlo Mastelloni, il magistrato veneziano che a lungo si è<br />

interessato di terrorismo. “I servizi di sicurezza di Ftase (la Nato) solo in caso di emergenza,<br />

invasione, secondo i piani operativi ovviamente segreti degli Stati maggiori americani e nostri, della<br />

III Armata, avrebbero potuto utilizzare Ordine Nuovo nel Triveneto”.<br />

12<br />

12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!