Periodico di informazione e cultura - CASTRI PIRI VALLES
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La tra<strong>di</strong>zione dei nostri avi insegna<br />
Salute e benessere<br />
Eccomi con questo<br />
numero <strong>di</strong> nuovo a voi;<br />
come al solito cercherò <strong>di</strong><br />
dare piccoli, semplici<br />
consigli per i più comuni<br />
problemi <strong>di</strong> salute.<br />
Chi non ha mai sofferto o soffre <strong>di</strong> “seborrea”?<br />
L’eccessiva produzione <strong>di</strong> grasso da parte del<br />
cuoio capelluto non è un problema dei capelli; questi<br />
sono l’espressione <strong>di</strong> uno squilibrio già presente nell’organismo.<br />
Risultati transitori si ottengono con l’uso <strong>di</strong> shampoo<br />
o lozioni, magari acquistati in farmacia.<br />
La pelle è uno degli organi <strong>di</strong> depurazione del corpo.<br />
Lo spazio dei Migrantes.<br />
Gli emigrati si incontrano, si riconoscono e si apprezzano; cronaca <strong>di</strong> una iniziativa memorabile<br />
avvenuta nel 2005, grazie al racconto che ci viene dalla Svizzera...<br />
20<br />
Il fegato è deputato come il rene alla eliminazione <strong>di</strong><br />
sostanze tossiche e potrebbe essere sovraffaticato da<br />
eccessi <strong>di</strong> proteine e grassi o da carenze vitaminiche<br />
(A,B6,H) e da bevande alcoliche.<br />
Quin<strong>di</strong> occorre rendere più sana l’alimentazione privilegiando<br />
frutta,verdure, riducendo i grassi, fritti,<br />
formaggi stagionati, insaccati”macinati”.<br />
Regolarizzare l’intestino, bevendo molta acqua e facendo<br />
moto.<br />
In pratica: frizionare il cuoio capelluto con succo<br />
centrifugato <strong>di</strong> cavolo, attendere 15 minuti e poi lavare<br />
i capelli con uno shampoo a PH neutro a base <strong>di</strong><br />
ortica.<br />
Gli alimenti consigliati: carciofo,cavolo, cipolla, mela,<br />
uva, lievito <strong>di</strong> birra.<br />
Dr. Andrea Borgoforte Gradassi<br />
Nel cimitero <strong>di</strong> un paesino del Canton Ticino in Svizzera, mio paese natale e dove sono cresciuta, è<br />
sepolto mio nonno Aurelio. Sorrido sempre nel pensarlo italiano in mezzo agli elvetici, anche qui, nel<br />
camposanto, come lo fu in vita. Già, perché il nonno, sino alla fine non volle acquisire l’ambitissimo<br />
passaporto rossocrociato, rinunciando così a molte agevolazioni <strong>di</strong> carattere economico e sociali.<br />
Con una caparbietà che faceva arrabbiare la nonna (svizzera-doc), amava ripetere con un cipiglio<br />
tragi-comico che lui era nato italiano e italiano sarebbe morto.<br />
Proveniva da un paesino dell’Emilia Romagna e a 4 anni si trasferì con mamma Adelina e papà<br />
Leopoldo nella città <strong>di</strong> Lugano. Storie <strong>di</strong> emigranti, come tante altre, che portano bagagli <strong>di</strong> immensi<br />
dolori, <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacchi e miserie.<br />
Infatti papà Leopoldo era un trovatello, uno <strong>di</strong> quei neonati abbandonati sulla ruota <strong>di</strong> un convento, e<br />
cresciuto all'orfanotrofio con il cognome <strong>di</strong> Casadei, cognome scomodo poiché rivelava al mondo da<br />
dove venivi. Cognome che appena possibile<br />
si fece cambiare all’anagrafe, commutandolo<br />
in Bica, (sembra che in <strong>di</strong>aletto romagnolo<br />
vuole <strong>di</strong>re covone). Così la famigliola partì<br />
per la Svizzera, un pò per sfuggire alla miseria,<br />
un po’ per sfuggire al passato. La mamma<br />
Adelina trovò lavoro come lavandaia nelle<br />
case dei facoltosi, lavoro che svolgeva<br />
con tale <strong>di</strong>ligenza che fu benvoluta e rispettata<br />
da tutti e da subito. Di poche parole e<br />
con il sorriso sempre sulle labbra, inginocchiata<br />
sulle rive del lago <strong>di</strong> Lugano e nelle<br />
lavanderie private delle case, con il suo duro<br />
lavoro, oggi impensabile, crebbe i suoi figli<br />
con tanto pane <strong>di</strong> sudore. Da anziana, le