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La comunicazione aumentativa e alternativa: dalla teoria alla pratica

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Dott.ssa Valentina Pasian


COMUNICAZIONE è…..<br />

SCAMBIO DI INFORMAZIONE O MESSAGGI FRA DUE O<br />

PIÚ PERSONE.<br />

……………….<br />

CHE UTILIZZANO UNO CODICE CONDIVISO<br />

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Ciò che contraddistingue la <strong>comunicazione</strong> vera e<br />

propria è la presenza di un concetto circolare,<br />

quello di intenzione comunicativa che consiste<br />

nell’intenzione di comunicare qualcosa.


L’essenza del discorso è che ciascuno di noi desidera che la<br />

propria <strong>comunicazione</strong> sia riconosciuta come intenzionale<br />

dall’interlocutore.<br />

Noi esseri umani ci accorgiamo che un messaggio ci è stato<br />

rivolto solo se tale messaggio produce un cambiamento nel<br />

mondo, in una direzione non naturale.


COSTRUZIONE COMUNE DI SIGNIFICATI<br />

<strong>La</strong> grande onda<br />

presso la costa di<br />

Kanagawa, di<br />

Nokusai (1830)<br />

Quale senso ha per ognuno di voi?<br />

Ciascuno è libero di interpretarlo seguendo la propria cultura<br />

e storia.<br />

Ogni lettore diventa un coautore del dipinto.<br />

Il messaggio di Nokusai rivive ogni volta che lo rivediamo.


<strong>La</strong> mente umana si espande fino a sfruttare in modo innovativo tutte le<br />

disponibilità che l’ambiente esterno le concede e si appoggia<br />

costantemente a strutture esterne costituendo un sistema esteso<br />

cervello-corpo-mondo.<br />

<strong>La</strong> scrittura è il più importante esempio di cognizione situata.


CHE COSA E' LA CAA<br />

Il termine <strong>comunicazione</strong> <strong>aumentativa</strong> descrive il<br />

modo con cui le persone comunicano quando non<br />

possono parlare abbastanza chiaramente, da essere<br />

capiti da quelli che li circondano.<br />

Comunicazione <strong>alternativa</strong> si riferisce ai metodi di<br />

<strong>comunicazione</strong> usati per sostituire completamente la<br />

parola.<br />

8


Si intendono PCI, quadri sindromici, gravi tetraparesi<br />

spastiche, patologie nel primo anno di vita.<br />

Terapia logopedica precoce!


Chi non parla non è senza pensiero.<br />

Il pensiero del disabile non verbale non è un pensiero<br />

linguisticamente organizzato.<br />

Solitamente il pensiero è rappresentato da<br />

un’immagine che racchiude tutto il significato.


ESEMPIO DI PENSIERO LINGUISTICO<br />

IL BIMBO PRENDE LA MELA DALL’ALBERO<br />

Soggetto Verbo Compl. Ogg. Specificazione


IL BIMBO PRENDE<br />

LA MELA<br />

DALL’ALBERO.<br />

DA INTENDERE<br />

COME CONCETTO.


Attività:<br />

Giochi causa-effetto (far sentire il paziente un<br />

comunicante attivo)<br />

Uso di ancora e basta per arrivare all’uso del si/no


Gioco ancora/basta<br />

Registrazione canzoni<br />

Uso in classe<br />

Associato al quaderno delle esperienze o dei ricordi<br />

Giochi in piccolo gruppo: strega tocca colore, il lupo mangia frutta<br />

etc.<br />

Adattamento giochi<br />

altro


Proposta di scelta<br />

Abituare il soggetto ad effettuare la scelta<br />

fra due o più oggetti (giochi, cibo etc.)<br />

A seconda dell’obiettivo riabilitativo<br />

vengono associati simboli (PCS, Bliss etc)


Lettura libri modificati<br />

Obiettivi: costruire il pensiero e fissare le<br />

conoscenze ed aumentare il vocabolario


VARIABILI:<br />

Età di insorgenza della comunicopatia<br />

Età di presa in carico logopedica<br />

Livello cognitivo<br />

Grado di alfabetizzazione<br />


GRUPPO 1<br />

Alcuni dei nostri pazienti sono motoriamente integri o<br />

comunque possibilitati <strong>alla</strong> produzione di messaggi ma non<br />

cerebralmente adeguati.<br />

Cause: TCE, ictus con conseguente afasia, emoraggie<br />

cerebrali con danni cognitivi.


GRUPPO 2<br />

Tipologie di nostri pazienti: Locked-in syndrome, SLA,<br />

tetraparesi con gravi disartrie, infarti midollari, etc


Molte sono le variabilità dei casi.<br />

Possiamo suddividere il gruppo in 2 sottogruppi:<br />

DEFICIT CODIFICATIVO<br />

DEFICIT DECODIFICATIVO


UTILIZZO DI COMUNICATORE ALFABETICO O TAVOLA<br />

CARTACEA ALFABETICA<br />

UTILIZZO DI PC CON SOFTWARE COMUNICATIVO IN GRADO DI<br />

UTILIZZARE PAROLE E FRASI PRECOSTRUITE ABBINATE O<br />

MENO DA SIMBOLI O ICONE<br />

IN ALCUNI CASI L’UTILIZZO DI UN SISTEMA SIMBOLICO<br />

FACILITA L’ACCESSO LESSICALE E AIUTA LA RI-<br />

ORGANIZZAZIONE SEMANTICA


Click and type: tastiera virtuale www.lakefolks.com<br />

Point and click: emulatore di mouse www.lakefolks.com<br />

Sintesi vocale: readplease www.softonic.it www.readplease.com<br />

Comunicazione simbolica (no italiano): saw5 www.acecentre.org.uk<br />

Comunicazione alfabetica e navigazione: gazetalk<br />

www.cogain.org/wiki/Gazetalk<br />

Comunicazione alfabetica: dasher www.oatsoft.org<br />

Software di educazione e riabilitazione: www.freeable.eu


COGNITIVE<br />

FLEXIBILITY


<strong>La</strong> CAA può e in alcuni casi DEVE essere utilizzata per ambo<br />

i canali comunicativi.<br />

Per aumentare o sostituire la comprensione l’utilizzo della<br />

<strong>comunicazione</strong> simbolica appare efficace e nel contempo<br />

fornisce un supporto ed un modello nelle condizioni di<br />

afasia mista (dove comprensione e codifica sono deficitarie)


Trattandosi di deficit in comprensione occorre far luce sul<br />

canale più compromesso e quello più integro.<br />

A volte la lettura (anche per mezzo di “metodo globale”)<br />

rimane integra, mentre a volte occorre utilizzare la<br />

<strong>comunicazione</strong> simbolica.<br />

Ricordiamoci di non dimenticare di chiedere se sono<br />

presenti deficit di VISUS (emianopsie,<br />

quadrantopsie, etc.) e se il paziente faceva uso di LENTI.


Computer con sistema a scansione<br />

I sistemi a scansione sono quelli fino ad oggi più utilizzati per<br />

consentire agli utenti di scrivere sfruttando possibilità minime di<br />

movimento. Questi sistemi si basano sull’uso di un computer<br />

standard al quale si aggiunge:<br />

un sensore di comando: è il dispositivo (pulsante, cellula<br />

fotoelettrica, etc.) che rileva il movimento ancora disponibile.<br />

un programma di videoscrittura a scansione : è un programma che<br />

presenta sul monitor tutte le lettere dell’alfabeto e poi le<br />

scandisce ad una ad una usando una cornice luminosa. Quando<br />

l’utente attiva il sensore, la lettera inquadrata <strong>d<strong>alla</strong></strong> cornice in<br />

quel momento viene trascritta in una particolare zona del<br />

monitor o su di un foglio di scrittura.<br />

34


Mouse ed emulatori - Sensori e adattatori<br />

Per poter accedere e utilizzare i software sopra<br />

esplicitati è possibile utilizzare diversi sistemi di<br />

input che si adattano alle abilità motorie residue<br />

dell’individuo.<br />

Mouse /Trackball<br />

Joystick<br />

Mouse a bocca<br />

Sensori e adattatori<br />

Computer con sistema di puntamento del capo<br />

(head-tracker)<br />

35


Mouse ed emulatori - Sensori e adattatori<br />

A questo proposito esistono molte soluzioni a basso<br />

costo che possono dare risultati soddisfacenti.<br />

Sono soluzioni semplici e che non richiedo una spesa<br />

in termini di denaro alta ed evitano la lunga prassi<br />

della prescrizione.<br />

Nelle patologie degenerative questi ausili sono di<br />

passaggio…<br />

36


Computer con puntamento oculare (Eye Gaze)<br />

Con il nome generico di Eye Gaze systems vengono identificati strumenti<br />

capaci di rilevare, sul monitor del computer, il punto in cui l’utente sta<br />

guardando. Se sul monitor è stata posta una speciale matrice che contiene<br />

le lettere dell’alfabeto, fissandole ad una ad una, l’utente può “scrivere<br />

con gli occhi”.<br />

Esistono vari tipi di computer a puntamento oculare che si differenziano<br />

tra di loro per accuratezza e precisione.<br />

37


EYE TRACKER<br />

E’ un dispositivo a puntamento oculare che<br />

permette il controllo del computer attraverso i<br />

movimenti oculari captati da una o più telecamere<br />

a raggi infrarossi.<br />

L’eye-tracker è indicato in tutte le disabilità<br />

dove non è possibile o risulta moltodispendioso di<br />

energie l’utilizzo degli arti superiori e/o inferiori<br />

ed il movimento del capo.<br />

38


EYE TRACKER<br />

Attraverso l’eye-tracker:<br />

- Comunicazione simbolica<br />

- Comunicazione alfabetica<br />

- Utilizzo di quasi tutte le applicazioni di un normale<br />

PC<br />

- Lettura di eye-book (libri)<br />

- Giochi e intrattenimento<br />

39


SISTEMI DI ALLARME<br />

Un’esigenza frequente è quella di disporre di<br />

un sistema di segnalazione che permetta di<br />

chiamare i familiari, quando si trovano in una<br />

stanza diversa da quella in cui è la persona<br />

colpita <strong>d<strong>alla</strong></strong> malattia. Anche in questo caso è<br />

possibile reperire sul mercato sistemi a basso<br />

costo.<br />

40


Può trattarsi di situazioni molto delicate, possiamo<br />

suddividere il gruppo in due sottogruppi:<br />

Patologie<br />

degenerative<br />

Patologie<br />

gravissime ed a<br />

involuzione<br />

improvvisa


<strong>La</strong> presa in carico logopedica in questo caso è di tipo<br />

abilitativo e di “accompagnamento”.<br />

<strong>La</strong> terapia logopedica è di forte impatto nella vita del<br />

paziente e si modifica con l’andamento della malattia.<br />

Gli aspetti psicologici e dinamici vanno ben gestiti e<br />

supportati da un supervisore. Il lavoro di equipé è di<br />

fondamentale importanza sia per il paziente che per il<br />

logopedista.


Obiettivo terapeutico:<br />

mantenimento di una <strong>comunicazione</strong> efficace<br />

in base alle intenzioni e alle esigenze<br />

comunicative del paziente.<br />

<strong>La</strong> terapia logopedica dovrebbe focalizzarsi<br />

soprattutto sulla conservazione di una<br />

<strong>comunicazione</strong> funzionale per l’individuo piuttosto<br />

che sul tentativo di ridurre il deficit espressivo<br />

(Yorkston et al., 1995).


Preservare una <strong>comunicazione</strong> funzionale costituisce<br />

un elemento fondamentale per offrire una buona<br />

qualità di vita e per favorire l’adattamento fisico e<br />

psicologico <strong>alla</strong> degenerazione della malattia non solo<br />

al paziente, ma anche ai suoi caregivers.<br />

E’ scientificamente provato che un intervento<br />

di CAA migliori significativamente la qualità di vita<br />

di una persona affetta da Sclerosi <strong>La</strong>terale<br />

Amiotrofica.


Progressione standard dell’approccio logopedico PAZIENTE<br />

AD INSORGENZA BULBARE


Progressione standard dell'approccio logopedico<br />

PAZIENTE AD INSORGENZA SPINALE


Si intendono infarti midollari, locked-in syndrome etc.,<br />

patologie che spesso si caratterizzano per un periodo in<br />

cui il paziente, al risveglio, necessita dell’accettazione<br />

della situazione ed il raggiungimento di un equilibrio<br />

clinico non è semplice e non favorisce l’approccio <strong>alla</strong><br />

riabilitazione.


Trovare un canale comunicativo accessibile per<br />

esprimere SI / NO ed estenderlo a tutti i familiari e i<br />

clinici.<br />

- Occhi<br />

- movimenti delle dita<br />

- altri movimenti residui (necessaria la collaborazione con i<br />

fisioterapisti)


Etran<br />

Scansione<br />

Puntatore capo / head tracker<br />

Eye tracker<br />

Uso voca monomessaggio<br />

Attivazione <strong>alla</strong>rme


Paziente di 58 anni, giunge in PS con dolore agli<br />

arti inferiori e difficoltà di movimenti.<br />

Successivamente in circa 6-8 ore viene effettuata<br />

una tracheotomia d’urgenza per arresto<br />

respiratorio e paralisi completa degli arti superiori,<br />

inferiori e dei muscoli del distretto capo-collo.<br />

Diagnosi: sindrome di Guillane-Barré.<br />

Viene traferito in neurorianimazione e dopo circa<br />

20 giorni il paziente si presenta vigile e<br />

collaborante ma ancora in ventilazione assistita.<br />

<strong>La</strong> situazione motoria è invariata. E’ presente<br />

qualche movimento della bocca, ma afinalistico.


-Paziente vigile e collaborante ma molto agitato e nervoso<br />

-Risposta SI/NO presente ed effettuata con chiusura degli<br />

occhi<br />

-Presentazione di un ETRAN ++<br />

-Spiegazione ai familiari ed all’equipé medica ed<br />

infermieristica sull’uso dell’ ETRAN con discreti risultati.<br />

-Proposta di prova con eye-tracker +++<br />

-Counselling con familiari e assesment con equipé medica<br />

ed infermieristica<br />

-3 giorni dopo il paziente riferisce miglioramento<br />

soggettivo (con quadro neurologico invariato).


-colorito roseo<br />

-maggiore disponibilità del paziente alle manovre<br />

di aspirazione e assistenza<br />

-utilizzo dell’eye tracker oltre che per la<br />

<strong>comunicazione</strong> anche per l’intrattenimento (tennis,<br />

forza 4, etc.)<br />

-Inizio di trattamento della stimolazione all’oralità<br />

e prime prove di deglutizione<br />

MEDICI ED INFERMIERI riferiscono una<br />

maggiore semplicità di comprensione dei bisogni<br />

clinico-assistenziali.<br />

Paziente più collaborante ed in grado di rendere<br />

comprensibile agli operatori la sua reale<br />

sintomatologia agli arti superiori.


Effettuata prescrizione del dispositivo<br />

Paziente trasferito in neuroriabilitazione presso<br />

altro presidio<br />

Respira spontaneamente<br />

Il paziente ha continuato terapia logopedica sia<br />

per la deglutizione che per la fonazione<br />

EON: scarsa ripresa degli arti superiori e<br />

utilizzo del dispositivo eye-tracker per<br />

intrattenimento e scrittura di un libro oltre che<br />

per la navigazione in internet.


76% di insuccesso


Grazie per l’attenzione<br />

“<strong>La</strong> carrozzina può servirmi solo in parte se non<br />

ho la possibilità di comunicare dove vorrei<br />

andare…”<br />

G.R. (primo messaggio comunicativo<br />

dopo un lungo periodo di “silenzio”


“Ausilî tecnologici per la <strong>comunicazione</strong> e la vita quotidiana delle persone<br />

colpite da S.L.A.” Paola Sarti e Paolo Vaccari.<br />

“<strong>La</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>aumentativa</strong> <strong>alternativa</strong>” Dott.ssa Vittoria Stucci.<br />

“National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe<br />

Disabilities”, 1992; Tradotto a cura del Servizio di Comunicazione<br />

Aumentativa e Alternativa del Centro Benedetta d’Intino di Milano<br />

Membro Institutional di ISAAC-ITALY.<br />

www.asha.org (traduzione italiana a cura della logopedista Simona<br />

Raimondo).<br />

www.oatsoft.org<br />

www.cogain.org<br />

“Cogain camp 2007” Leichester (UK)“Eye tracking system for<br />

communication in ALS: the Torino experience” Adriano Chiò, MD; Valentina<br />

Pasian, SpeechTh; Andrea Calvo, MD; Paolo Ghiglione, MD; and Alessandro<br />

Vignola,PsyD.<br />

P.Mathy, “Amyotrophic <strong>La</strong>teral Sclerosis. A challenge for speech-language<br />

pathology”<br />

A.Accornero, V.Pasian, “<strong>La</strong> gestione foniatrico-logopedica della Sclerosi<br />

<strong>La</strong>terale Amiotrofica<br />

Bruno G. Bara “Il sogno della permanenza” Bollati Boringhieri<br />

O. Schindler A. Schindler “Fisiologia della <strong>comunicazione</strong>”<br />

L. Gava “<strong>La</strong> <strong>comunicazione</strong> Aumentativa Alternativa”<br />

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