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Guida per l'insegnante - Palumbo Editore

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Materiali <strong>per</strong> la programmazione didattica<br />

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parola, risalire alla forma data dal dizionario; giungere alla struttura della frase<br />

minima e ad alcune espansioni. Verifiche di individuazione delle forme, trasformazioni<br />

e interpretazione di testi. Brani d’autore proposti <strong>per</strong> il lavoro indicato nella<br />

premessa: Catullo XXXIV e Agostino, In Ioh. evang. XV, 7).<br />

III) La seconda declinazione, l’aggettivo maschile e neutro di I classe; l’aggettivo<br />

sostantivato; l’im<strong>per</strong>fetto; vocaboli mirati (da qui in avanti sarà sottinteso questo<br />

aspetto). Obiettivo: ampliamento della frase con l’introduzione dell’idea di<br />

passato. Le verifiche di prerequisiti riguarderanno i precedenti moduli, come<br />

anche in seguito dove non esplicitamente specificato; le verifiche del modulo<br />

consisteranno in esercizi strutturati e interpretazioni di testi, il più possibile d’autore<br />

(così pure nei moduli successivi). Brani d’autore proposti: Varrone, De re rustica,<br />

II introd. e Seneca, De tranq. an. 17, 4.<br />

IV) La terza declinazione e gli aggettivi di seconda classe: si propone di dare<br />

particolare importanza alla distinzione fra temi in -i e temi in consonante e, <strong>per</strong><br />

il classico, al confronto con temi, desinenze e fenomeni fonetici greci (ad esempio<br />

la vocalizzazione delle sonanti). Il participio presente; il tema del <strong>per</strong>fetto, il<br />

<strong>per</strong>fetto indicativo. Congiunzioni temporali e causali. Obiettivo: introduzione<br />

della frase composta implicita ed esplicita, ampliamento del sistema nominale e<br />

arricchimento del lessico (lo stesso vale <strong>per</strong> i due moduli successivi). Brani d’autore<br />

proposti: Sallustio, De con. Cat., prooem. e Tibullo, I, 3, 41 segg.<br />

V) Quarta declinazione. Il futuro. Usi dell’infinito sostantivato e dell’infinitiva.<br />

Sembra qui necessario un test di verifica dei prerequisiti <strong>per</strong> quanto riguarda sia<br />

l’uso dell’infinito in italiano, sia la differenza fra proposizione soggettiva e oggettiva.<br />

Brani d’autore: Cicerone, De leg. III, 1, 2; Virgilio, Aen. VI, 847 segg.<br />

VI) Quinta declinazione. Usi della parola res. Congiuntivo presente e usi principali<br />

del congiuntivo indipendente e dipendente con cum. La formazione del verbo<br />

passivo: le desinenze. Individuazione dei paradigmi delle forme verbali sintetiche<br />

già studiate con la sostituzione delle desinenze passive. Anche <strong>per</strong> questo<br />

modulo sono importanti verifiche di prerequisiti sugli usi italiani, sia del congiuntivo,<br />

sia del condizionale, sia del gerundio, e sulla differenza fra forme analitiche<br />

e sintetiche, fra l’espressione di un’azione all’attivo e al passivo. Brani d’autore:<br />

Sallustio, Bellum Iug. prooem. e Orazio, carm. 1, 11.<br />

VII) Si colloca qui un modulo interamente metodologico, dedicato all’indagine sistematica<br />

dell’uso del Vocabolario e all’individuazione del significato dei testi, dopo<br />

gli accenni dei primi moduli. In particolare si propone di introdurre a questo<br />

punto l’uso del vocabolario vero e proprio in sostituzione del vocabolarietto predisposto<br />

dal manuale. Sviluppo del modulo: esame dei diversi vocabolari presenti<br />

in classe e dei loro criteri d’impostazione, individuazione dei significati, delle costruzioni,<br />

degli usi d’autore. Analisi di un testo: titolo, nome dell’autore, lettura significativa,<br />

analisi secondo uno dei vari sistemi in uso (alberelli, parentesi, previsione…),<br />

traduzione rispettosa del testo e <strong>per</strong>sonale nelle scelte lessicali.<br />

VIII) Pronomi: occorre fare una distinzione ben netta fra pronomi la cui funzione<br />

si esaurisce nella proposizione e pronomi subordinanti: s’introdurranno quindi la<br />

frase relativa e l’interrogativa indiretta. Im<strong>per</strong>fetto congiuntivo e subordinate finale<br />

e consecutiva con particolare attenzione all’uso della negazione e dei pro-

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