Guida per l'insegnante - Palumbo Editore
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Materiali <strong>per</strong> la programmazione didattica<br />
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66<br />
4. individuare gli usi della lingua e riflettere su di essi <strong>per</strong> orientare le modalità<br />
di traduzione;<br />
5. giustificare e commentare le proprie scelte di traduzione.<br />
Nella prassi didattica, funzione prevalente della traduzione deve essere quella di<br />
arricchire la capacità di analizzare un testo fino a giungere a una chiara sintesi interpretativa<br />
qual è la ricodificazione in lingua italiana.<br />
Al centro dell’insegnamento-apprendimento del latino sarà la lingua documentata<br />
nei testi, a cui si dovrà realizzare l’accostamento diretto.<br />
Sarà proposta la lettura di brani adeguati allo sviluppo delle conoscenze linguistiche<br />
acquisite, dotati di senso compiuto e raggruppati, almeno in parte, secondo<br />
tematiche relative alla storia della civiltà (il mito, la vita quotidiana, la religione,<br />
la politica, ecc.), adeguatamente contestualizzati anche con passi in traduzione;<br />
si studieranno i vari tipi di testo (didascalico, epico, favolistico, storiografico,<br />
ecc.). La scelta degli autori sarà estremamente libera.<br />
e) Metodi e strumenti<br />
Il metodo adottato sarà prettamente o<strong>per</strong>ativo e induttivo, basandosi sul coinvolgimento<br />
costante e intenso degli alunni, che saranno abituati all’ordine e alla<br />
regolarità. Fondamento comune di ogni metodologia che si proponga di conseguire<br />
gli obiettivi sopra specificati sarà la centralità del testo. L’insegnante, <strong>per</strong>tanto,<br />
dovrà fare <strong>per</strong>no su due direzioni di intervento: la riflessione sulla lingua<br />
e la dimensione testuale dei fatti linguistici.<br />
Saranno utilizzati i sussidi didattici di più immediata utilità (libri e riviste, materiale<br />
audiovisivo, mezzi multimediali).<br />
f) Verifica e valutazione<br />
Tutte le attività svolte saranno costante oggetto di verifica, una verifica legata soprattutto<br />
al controllo capillare dell’apprendimento degli alunni. Si avranno ovviamente<br />
verifiche scritte e orali.<br />
In particolare, si farà ricorso ad esercizi che mirino a facilitare e consolidare l’apprendimento<br />
ed a prove diagnostiche tese ad accertare il raggiungimento degli<br />
obiettivi; inoltre vi saranno verifiche finalizzate alla valutazione <strong>per</strong>iodica. Queste<br />
consisteranno in versioni dal latino (di brevi testi). Saranno pure valutabili<br />
test oggettivi, che verifichino il raggiungimento degli obiettivi.<br />
Le verifiche scritte saranno almeno tre <strong>per</strong> quadrimestre. I criteri di valutazione<br />
saranno rapportati strettamente alle finalità e agli obiettivi di apprendimento e<br />
corretti in base all’es<strong>per</strong>ienza che si andrà facendo.<br />
Anche le verifiche orali saranno costanti e puntuali; la tradizionale interrogazione<br />
mirerà a sua volta a potenziare le capacità degli alunni, chiamandoli a un<br />
impegno individualizzato e mirando ad allargarne l’orizzonte concettuale.<br />
Sarà importante verificare se l’alunno:<br />
1. sa esprimersi in modo linguisticamente corretto;<br />
2. sa organizzare un discorso organico e compiuto su un argomento specifico;<br />
3. ha “studiato”, ma soprattutto interiorizzato e <strong>per</strong>sonalizzato la lezione studiata;<br />
4. ha svolto un lavoro <strong>per</strong>sonale di approfondimento della materia;<br />
5. possiede capacità critiche e strumentali.